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CHIMERECresciute nella macchia, tra oniriche visioni, talora sopraffatte dai loro stessi vagheggiamenti, sorgono quasi senza sforzo...le chimere.Perfide, ingenue compagne di una vita, mi hanno condotto dal ghiaccio bollente della malinconia in penombra fino all'elisir del sogno...le chimereLe chimere hanno ancora oggi materia ellenica e un linguaggio universale. Ripercorrono i miti, s'incendiano e si ricompongono in perenne fermento tra distruzione e creazione, tra Eros e Psiche, tra Artemide e Atteone, tra l'oggi e il sempre...le chimere.Rare volte due chimere s'incontrano, ma può succedere. Anzi, è già successo.
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AUTOPROFEZIAAbiterai foreste luminose
e società anonime di onde e gabbiani,
senza tregua andrai volteggiando
da un oceano all'altro,
ogni volta recando in te amori silenti,
destinati a sfociare in un solo grande amore.
Perderai una fortuna
ai tavoli verdi del sentimento,
ma continuerai a scommettere,
a giocarti tutto con il sorriso,
anche quando gli anni
avranno devastato il tuo sorriso.Cambierai più sentieri che scarpe,
ghermirai al volo segreti variegati
senza afferrarne quasi mai il senso
e solo alla fine dei tuoi giorni
alla tua estrema dimora,
senza croce ne' iscrizione,
accorreranno i labari lacerati,
tutti i sogni che hai inseguito
i tuoi voli siderali
e un silenzio lungo un'eternità.Robertson - Queensland - 24 Novembre 2017Raffaello -
Una canzone romantica di questo duo australiano... E di romanticismo ce n'è bisogno di questi tempi...
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LA MAESTRIA DI REMBRANDT NEL DISEGNONessun artista, credo, è riuscito a dosare sulla lastra i passaggi luminosi con la stessa maestria con cui lo ha fatto Rembrandt. Difficile immaginare come, con il solo uso del bianco e nero possa riprodursi il manifestarsi di una luce accecante...E' forse questo il motivo che ha indotto il grande maestro olandese a cimentarsi più, volte, sia come pittore che come incisore, con soggetti quali eruditi all'interno del proprio studio e santi folgorati da una visione luminosa.S'ignora tuttora se questa stampa di Rembrandt, oggi al Gabinetto di Stampe e Disegni degli Uffizi a Firenze, rappresenti un alchimista intento ai suoi esperimenti, oppure se il soggetto sia Faust colto nel momento in cui una visione luminosa lo dissuade dallo scendere a patti col demonio. Altri studiosi paiono invece orientati a vedervi concetti esoterici, riferibili alla cabala mistica ebraica (ipotesi non improbabile, data la presenza di un ghetto ebraico ad Amsterdam), oppure una qualche allegoria...Ma al di là del soggetto che ancora pare difficile da decifrare c'è l'indiscutibile maestria con la quale Rembrandt, facendo ricorso al solo bianco e nero riesce a sviluppare una manifestazione luminosa così credibile sia da un punto di vista luministico che mistico, resta un maestro insuperabile.
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"Ma il mio destino è viverebalenando in burrasca"- Vincenzo Cardarelli -BALENANDO FUGGIASCOScrivere, scrivere ancora! Scrivere forse la poesìa più solenne, magari sognarla tra l'alba di Tweed Heads e le voci di Terranora. Scrivere versi a colori e madrigali di sabbia, tra l'asfalto nei ricordi... scrivere sempre, scrivere di comete o delusioni.Magari ci sarà sempre una raffica improvvisa a sparpagliare i versi sotto il divano, in riva al fiume, tra i cespugli, ma in ogni caso sarò ancora qui, a scrivere qualcosa di nuovo, qualcosa d'incerto, di silenzioso, fugace, effimero..Magari con un colore, un accento o una rima che richiami in vita qualcuno dei vetusti silenzi che volarono via e ancora dagli archivi del ricordo riaffiorano.Forse una voce, alteratasi negli anni, forse un battito d'ali leggero, o forse un libro di versi letto in gioventù...Il libro, il treno e l'alba sono tre parole innocenti: non suscitano quasi mai emozioni violente nella folla, non seminano rivoluzioni, ne' vendono la morte, ma quando mi giungono tutti e tre assieme... mi aprono autostrade in mezzo al cuore, e mi viaggiano affilati sui binari dell'immaginazione inabissandosi tra incerte sensazioni. E allora... Allora non mi resta altro che scrivere, scrivere sempre e comunque: scrivere tra le note dei treni di Duke Ellington, o tra i chiaroscuri marmorei di Desiderio da Settignano. Ho imparato a scrivere tra le cosmiche ragnatele di internet così come tra le allucinate visioni di Escher.Con gli anni ho imparato che l'alba può raggiungerti comunque a qualsiasi latitudine, con solennità diverse ma sempre potenti. E ancora con gli anni (o forse attraverso gli anni) ho imparato a leggere i libri senza libri, e ho imparato a salire sui treni in corsa, anche se non tutti i treni scivolano sui binari.Perché ho scoperto che il mio destino è vivere, balenando fuggiasco.Banora Hills - New South Wales15 marzo 2015, all'alba
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OGGI AVEVO VOGLIA DI DIRE QUALCOSA DI PROFONDOQuando talor frattanto,forse, sebben così;giammai piuttosto alquantoordunque come e non bensì?Ecco repente d'altronde,quasi eziandio perciò,anzi, altresì laondepurtroppo invan; però...Ma se perfin mediante,quantunque attesoché,ahi! Ancorchè nonostante,... E conciossiacosaché.Firenze, 12 novembre 2014
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MEMORIEDecadi di sentieri ne hanno edulcorato il ricordo:sono le memorie.Giungono inevitabilicome sempre succedein questi tempi di bilanci e rendiconti,non tutti esprimibili con numerali.Semplici memorie a scavalcare questi inverni australi:ancora se ne avverte il retrogustoquando piovono orizzontaliverso un futuro con il fiato corto.Nient'altro che memorie,forgiate dai sognie setacciàtesi in una clessidra,là, dove c'è ancora qualcosa da sognare,qualcosa da ghermire,... e tanto da rimembrare.Robertson, Queensland.27 Dicembre 2020(nella foto: un amarylis del mio cortile)
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TREGUAAll'ombra del silenzioa questo vago tuonar di astri,tra corpi celesti,viaggi intrapresi e abbandonati,riposar le mente e le braccianell'insonnia vegetale,lasciando alle palme e agli eucaliptila pena di vegliaresui sogni inconclusisui volti inalbeggiati,sui ricordi immemori di tronch offesi e inutili rivalse.Una tregua senza tempo,una fioritura di jacarandamoltiplicata nella pietra vittoriana,qualche crepuscolo a Sunnybank,qualche melodia di sirenasmarritasi alle sponde di Tweed River... e la tua presenza: sempre vigile nei sogni e nei risvegli;tumulti di passionie istanti prolungati in contemplazione.Guelfi e Ghibellini possono attendere!Raffaello BoccioliniBrisbane - George V Square - 29 settembre 2013
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AUTORITRATTOSenza traccia di ecose non ai miei passi;senza specchi acquei,ovvero convenzionali,a restituire immagini,o forse sensazioni...Narciso solo in etere,essenza di coyote erranteall'abbeverata dell'alba.Sto solo aspettando l'evolversidi questo processo occultodi quotidiana metempsicosisul selciato ancora umidocalpestando i ricordi:anche quelli che verranno...Firenze, 23 ottobre 2015Raffaello
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Mi ci vorrebbe una bella vacanza, una vacanza in una qualche isola lontana, sperduta nell'oceano, con spiagge deserte, panorami mozzafiato e il più basso livello possibile di quella che noi chiamiamo civiltà...
Penso di essere stato fortunato ad aver visto alcune di queste isole, come ad esempio Lifou, in Nuova Caledonia, Tangalooma in Australia, Mystery Island a Vanuatu... O ancora certi angoli di Porto Rico o della Repubblica Dominicana...
La prossima mi piacerebbe che fosse una qualsiasi isoletta dell'Arcipelago di Sao Tomé e Principe, nel Golfo della Guinea, in Africa...
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SE PURE IL SOGNO...Se pure il sognoal confine estremodell'aurora si estende;se anche l'angelodeposte nel vento le armidietro le alturedi Mount Gravattsi adagia spegnendosinella fiamma di un volto inatteso;allora anche il ricordostrenuo s'inerpicanel fondo della memoria... E pulsa emozioni,colori e silenzi,e d'altra luce continuavibrando silenzi,brandendo speranzecome oniriche spade di luce.RaffaelloRobertson -Queensland - 16 Giugno 2017(Foto di Raffaello Bocciolini)
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Buona notte, amica, Buona notte di cuore...
Ti auguro una serena notte di chimere e di oniriche leggerezze tra i dedali dell'immaginazione.
Ti auguro i silenzi più assoluti, quelli ricolmi di piccoli suoni e impercettibili fruscii che vadano a cullare la tua voglia di infinito.
Ti auguro una notte di maschere danzanti al ritmo di una musica che nessuno riesce a udire, salvo gli echi più profondi del tuo onirico vagare.
Ti auguro una notte così, una di quelle che al mattino ti risvegli e dici... "Grazie!"