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AUTOPROFEZIAAbiterai foreste luminose
e società anonime di onde e gabbiani,
senza tregua andrai volteggiando
da un oceano all'altro,
ogni volta recando in te amori silenti,
destinati a sfociare in un solo grande amore.
Perderai una fortuna
ai tavoli verdi del sentimento,
ma continuerai a scommettere,
a giocarti tutto con il sorriso,
anche quando gli anni
avranno devastato il tuo sorriso.Cambierai più sentieri che scarpe,
ghermirai al volo segreti variegati
senza afferrarne quasi mai il senso
e solo alla fine dei tuoi giorni
alla tua estrema dimora,
senza croce ne' iscrizione,
accorreranno i labari lacerati,
tutti i sogni che hai inseguito
i tuoi voli siderali
e un silenzio lungo un'eternità.Robertson - Queensland - 24 Novembre 2017Raffaello -
Ti auguro una buona notte, mentre sto sorseggiando il mio secondo caffè del mattino. Sono gli scherzi che il fuso-orario!
Ti auguro una notte serena e un risveglio energetico con questa canzone energizzante degli anni '70 che ascolterai al risveglio...
Da Brisbane, Australia
Raffaello
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grazie mille l'ho ascoltata tutto non appena mi sono collegata! Ti auguro una dolce giornata a te caro amico ❤️💋
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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IN UN CERCHIO DI POESIA
Si chiude la notte
in un cerchio di poesia:
ed esce dallo specchio una voce,
insensata glossolalia
timidamente proferita
tra le pagine di una notte qualsiasi
in questo sogno australe
che si perde e si moltiplica nel tempo.
Si bruciano o si dimenticano i versi
si accarezza il destino... e si chiude la notte
in un cerchio di poesia.
Voci che si rincorrono
dentro a uno specchio
e armonie che ritornano:
tornano anarchiche,
sparse, imprevedibili,
tornano con l'aroma,
intenso e inconfondibile
dell'incenso acre
che invita al raccoglimento.Potrei svegliarmi all'alba
con un canto nuovo tra le labbra,
ma In questa notte
sto davvero facendo fatica
a devastare i versi
che ho composto.
Ma prima devo chiudere la notte
in un cerchio di poesia.
Solo così rinasceranno i sogni,
solo così torneranno alla memoria
le oceaniche onde di quand'era giovane il silenzio...RaffaelloRobertson - Queensland - Australia-
dei versi e una immagine che toccano la sensibilità di chiunque! Mi hai davvero emozionato Raffaello! Sei un poeta dei nostri tempi!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Niente di più vero! Buongiorno Raffaello
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Una canzone romantica di questo duo australiano... E di romanticismo ce n'è bisogno di questi tempi...
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E' tornata a fiorire l'orchidea nel mio giardino. E' arrivata qui spontaneamente: nessuno l'aveva chiamata, nessuno l'aveva mai piantata. E' arrivata e si è installata in un vecchio tronco cavo. Fiorisce un po' quando le pare: a volte ogni tre anni, a volte con minor frequenza. Ma ogni volta è uno spettacolo!
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LE STAGIONI DEL CANTOIn una morsa d'acciaio rovented'estate ancora si canta,si canta e di sogno s'ammantala malinconia che giunge silente.E ancora si canta in autunnoquando Pomona bacia Vertumno.Si getta altra legna sul fuocoper ravvivare il canto invernalee sciogliere questa luna di salequando il canto si fa più fioco.Dice il poeta che "è subito sera".Proprio ora che è già primavera.Robertson - Queensland - 25 Settembre 2022Raffaello
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Solitudini che si sfioranonel respiro soffocato del silenzioe tra gli occhi una luna a mezzogiorno...Poi, tra angeli viaggiatorisenza etichetta ne' convenzioni,un incontro occasionale in aeroportoE con un nuovo incenso in gola ripartire... Ripartire tra siderali imperi,o forse solo ritornare.Ritornare ai luoghi, ritornare nel tempo...Scritto a Doha, Qatar. 11 ottobre 2022Raffaello
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SAMHAIN'S NIGHT FROM THE OTHER HEMISPHEREIt was Samhain's night, it was a Celtic dream speaking my same language, because sometimes no one sings better than an ancient silence, and there's no better fellow than an angel dipping in the acqueous crystal of an unexpected moon.It was Samhain's night, and I saw some of its northern atmospheres walking straight in through a Queensland's storms, because its wrong compass always marked toward south, toward Tasmanian lands.It was Samhain's night: I saw a vagabond sitting on a huge stone. Someone heard him whispering a song. It's not clear language was it. Everybody knew it would have been his very last song: "It was Samhain's night".It was Samhain's night and the vagabond poet would have soon faded away. His song generated a thick darkness that would have soon swallowed him and his songs.It was Samhain's night, but I was still looking for the evening, even though the evening wads already closing its invisible eyes to the dusk and the night had fallen already. Sad eyes nostalgically looking toward east, toward Toowoomba or Warwick...It was Samhain's night and Tasmanian's shore was still far away. Nonetheless there was always a new shade every time he started a new refrain of that same song.It was Samhain's night, and a silence, every kind of silence started overlapping the wind song far in the distance...RaffaelloBrisbane - 30th November 2016
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Me sigue buscando el silencio: ya lo oigo deshojando las latitudes que le dieron amparo a mis ideales. Eran ideales de luz, de alturas y de titànicas luchas interiores.Luego fueron corolas marchitas de dìas que pudieron ser y no se dieron, imàgenes que fuéronse edulcorando en los alambiques del tiempo...Y ahora que se caigan de las jacarandas las ùltimas flores mojadas de polvo y de celestiales lluvias... te volveré a encontrar...Cosmogònica soledad, tibia alfombra metropolitana de dìas que se fueron...
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Frammenti di musicale poesiainvenni in uno scrigno sonoroadagiatosi in forma di aragostalungo la Baia di Sydney,e udii le piú intense sinfonie risuonar nel ventotra cornacchie e aquile di marevolando a teatro sui rilievi di Tweed Heads.Mi mancavano le parole:lasciai allora che infiorescenze silvestrimi sbocciassero addosso, sulla camicia,poiché crescono spontanee e senza preavvisole piú belle canzoni.Andai poi a scavare i pensieri piú profonditra naufragi urbani e campi di croci a perdita d'occhiocon il cuore gonfio di lutti e di perdite.Poi un giorno ti trovai disegnatatra carte obliate e versi sparsinella polvere di un cassetto... e tornai a cercarti!RaffaelloRobertson - Queensland - 4 ottobre 2013Foto scattata tre anni fa, a Beerwah, Queensland
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MAL DI TASMANIAL'anno scorso di questi tempi stavamo preparando le valige per la Tasmania.Dicono che quando uno visita l'Africa e poi torna al proprio paese inizia a soffrire di mal d'Africa.Quando visitai il Kenya non ebbi a soffrire tale malessere.Il "mal di Tasmania" invece mi ha veramente colpito. La Tasmania è uno dei luoghi più belli che mi sia mai capitato di visitare...
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VIA DELLA CAPPONCINA... E magari anche Via del Rossellino, Poggio Gherardo... I fiorentini sapranno già che sto nominando alcune strade che dalla periferia orientale di Firenze conducono verso la collina ove sorge Settignano.
I nomi di quelle strade rivestono per me un significato profondo, ancestrale, mitico...
Per me che abitavo al Guarlone, poco lontano da quelle strade, quei nomi mi suggeriscono emozioni lontane. Dalla discesa della Capponcina si scendeva giù con quei carretti con i cuscinetti a sfera... E poi... E poi c'era la domenica, e il babbo ci portava a fare una bella passeggiata, "per respirare l'aria buona" diceva lui. E aveva ragione. E allora la domenica dopo mangiato si partiva da via del Guarlone per fare la passeggiata fino a Settignano, assieme alla mamma, all'Eleonora, a Leonardo... E quasi sempre c'era anche la nonna, con Fernando. Durante il percorso in salita ascoltavo le partite, alla radiolina, sempre in attesa degl'interventi dei radiocronisti, il famoso "Scusa Ameri, qui è Ciotti dall'Olimpico, la Fiorentina è passata in vantaggio..."
Dovevo avere all'epoca 8 o 9 anni, ma quella fu una consuetudine che andò avanti per tanti anni. Sono dovuti però trascorrere un paio di decenni per scoprire che quel mondo magico di stradine strette e circondate da giardini di ville signorili, popolate da ulivi, avevano affascinato tanti altri ben prima di me, a cominciare da Michelangelo, che proprio qui fu messo a balia dal babbo, e lui "poppava", non solo il latte, ma anche la scultura dal seno della sua balia. Ma forse ancor prima, quando a nacque a Settignano quella schiera di scalpellini destinati a diventare scultori e architetti di gran livello: Desiderio e Geri da Settignano, Antonio e Bernardo Gambarelli, Francesco di SImone Ferrucci... E poi ancora in seguito, con Ruggero Panerai e soprattuto Telemaco Signorini, che a Settignano andarono a realizzare alcune delle loro più belle tele... Ma anche letterati come Niccolò Tommaseo e Gabriele D'Annunzio hanno in qualche modo legato il proprio nome a Settignano.
Michelangelo aveva grande stima degli scalpellini settignanesi: ne ebbe parecchi al fianco quando edificava il Cupolone di San Pietro. Pare che non si fidasse che di loro...
Oggi vorrei tanto essere a Firenze e godermi una passeggiata su per la Capponcina, a respirare aria buona assieme a te, Babbo... In questa mattina d'inizio autunno...