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Contenuti pubblicati da raffaello115

  1. UNA STONEHENGE IN MEZZO AL PACIFICO
    C'e' uno strano monumento situato nell'Isola di Tonga, e' il cosiddetto "Trilite di Tongatapu", conosciuto localmente anche come "Haamonga-A-Mui"
    Il trilite si compone di due grossi pilastri di calcare corallino eretti verticalmente a 3,8 metri di distanza l'uno dall’altro, sormontati da una terza grossa pietra posta a mo' di architrave per un'altezza totale 5,20 metri dal suolo.
    Una tradizione locale racconta che questo trilite fu innalzato verso il 1200 d.C. da Tuitatui, undicesimo re di Tonga. Sempre secondo la stessa tradizione rappresenterebbe i tre figli del re, due maschi e due femmine, che nelle sue intenzioni avrebbero dovuto essere uniti tra loro da un sentimento forte e indistruttibile.
    Al di la' della leggenda e' comunque interessante notare come l’asse della lastra posta a coronamento sia astronomicamente orientata. Si tratterebbe dunque di un osservatorio astronomico, una specie di Stonehenge in versione semplificata... Attribuire conoscenze astronomiche agli abitanti di Tonga mi pare assolutamente corretto. Al pari della Nuova Caledonia, dell'Arcipelago di Vanuatu, Samoa, Fiji, anche Tonga era stata colonizzata da quella civilta' che gli studiosi chiamano convenzionalmente "Lapita", una civilta' di grandi navigatori capaci di veleggiare per migliaia e migliaia di chilometri e che conoscevano quindi la posizione delle stelle.
    Ma devo dire anche che mi piace l'idea che un sovrano di queste terre lontane si preoccupasse dell'unita' fra i suoi tre figli. Credo che questa fosse anche la preoccupazione di mio padre. Anche lui aveva due figli maschi e una femmina. A proposito... Te ne sei andato quasi un mese fa, babbo, e il vuoto che hai lasciato in me è ancora insopportabile...

    tonga.jpg

  2. UN'ANNUNCIAZIONE... SENZA ANGELO
    Ogni volta che mi avvicino a questo capolavoro... C'e' sempre in me un certo timore riverenziale. Magari dipendera' dal suo autore, Antonello da Messina, un artista del quale non si sa abbastanza. O forse dipende dall'enorme letteratura fiorita attorno a questo quadro, o forse e' proprio lei, quella Vergine che mi guarda con quello sguardo enigmatico dove un velo di tristezza, va a fondersi nei suoi occhi assieme alla sua umilta' e fede.
    Antonello lo dipinse presumibilmente verso il 1476. Tutti noi abbiamo visto infinite rappresentazioni dell'Annunciazione. A Firenze l'anno iniziava proprio il giorno dell'Annunciazione, il 25 di marzo. L'anno iniziava per i fiorentini nel momento in cui la Madonna diceva "SI'" al piano di salvezza di Dio Padre. Ma fino a questo quadro tutti i pittori avevano sempre dipinto la Madonna da un lato e l'Angelo annunziante dall'altro. Antonello elimina invece l'Angelo. La Madonna sta guardando verso lo spettatore, anzi, verso l'angelo. L'angelo e' dunque al di fuori del quadro, spettatore come noi, assiste al momento fatale nel quale questa donna sta per proferire il fatidico SI che cambiera' il destino di tutta l'umanita'.
    Al di la' di tutto quel che e' stato scritto a proposito di questo dipinto, credo che la cosa migliore da fare sia quella di porsi davanti a questa donna cercando di immaginare la Fede del suo possessore che vi si inginocchiava davanti... Una Fede sicuramente maggiore di quella che anima i credenti nostri contemporanei, una Fede assoluta... Una Fede che questa Madonna sembra voler confermare con quel gesto, fermo eppur pacato, della sua mano destra.
     

    antonello.ann..jpg

  3. NEL SOGNO (al babbo)
    Dall'alto di un sogno,
    nel cuore svuotato,
    appeso a una notte senza luna
    il tuo sogno mi è apparso.
    Ti alzi dal letto,
    lo sguardo nel vuoto,
    poi d'improvviso
    un inaspettato bagliore
    t'illumina gli occhi:
    ti guardo e mi sorridi.
    Mi riconosci e mi parli,
    cancellando in un istante
    le nebbie maligne
    che la ragione ottundono.
    E' solo un istante,
    e come il tuo toscano
    che tra le dita si va spegnendo,
    così il tuo sguardo
    nel vuoto si affievolisce.
    Perduto nel vuoto lo sguardo
    non sai più chi sono ...
    "Babbo! Mi senti?"
    Ma già ritorna la notte
    nel tuo vuoto mirare
    e al tuo mondo di miti senili,
    d' inafferrabili nebbie
    e colori oramai spenti,
    ritorni in silenzio,
    babbo...
     
    Robertson (Queensland - Australia) - 10 febbraio 2022
     
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    Nella foto: Ritratto di Vecchio con il nipote (1490 circa).
    Domenico Ghirlandaio.
    Musée du Louvre -  Paris

    ghirland.jpg

  4. Esattamente un anno fa scrivevo questi versi...
     
    MEMORIE
    Decadi di sentieri ne hanno edulcorato il ricordo:
    sono le memorie.
    Giungono inevitabili
    come sempre succede
    in questi tempi di bilanci e rendiconti,
    non tutti esprimibili con numerali.
    Semplici memorie a scavalcare questi inverni australi:
    ancora se ne avverte il retrogusto
    quando piovono orizzontali
    verso un futuro con il fiato corto.
    Nient'altro che memorie,
    forgiate dai sogni
    e setacciàte poi in una clessidra,
    là, dove c'è ancora qualcosa da sognare,
    qualcosa da ghermire,
    ... e tanto da rimembrare
     
    Robertson, Queensland.
    27 Dicembre 2020
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    La foto è stata scattata a Oatlands (in Tasmania) il mese scorso

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  5. Mistico, scarno, essenziale, bellissimo questo presepe del pittore pistoiese Pietro Bugiani che lo dipinse nel 1928.
    Si tratta di una Natività ispirata a Masaccio, Angelico, Domenico Veneziano e ai maestri fiorentini del XV secolo, ma Bugiani, allora giovanissimo artista, la reinterpreta in maniera molto personale, ambientandola in quella splendida vallata che è la Val di Bure, appena fuori dal città di Pistoia.
    Auguro a tutti un Buon Natale.

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  6. Il rock, certo, ma anche la musica classica, e pure il blues, e il jazz e talora persino il pop, perché in fondo aveva ragione Louis Armstrong quando diceva che al mondo esistono solo due tipi di musica: la buona musica e la cattiva musica.

    In quella buona in ci includo tutta la produzione, peraltro estesa, di Thelonious Monk. Spero che piaccia anche a voi...

     

  7. LA MAESTRIA DI REMBRANDT NEL DISEGNO
    Nessun artista, credo, è riuscito a dosare sulla lastra i passaggi luminosi con la stessa maestria con cui lo ha fatto Rembrandt. Difficile immaginare come, con il solo uso del bianco e nero possa riprodursi il manifestarsi di una luce accecante...
    E' forse questo il motivo che ha indotto il grande maestro olandese a cimentarsi più, volte, sia come pittore che come incisore, con soggetti quali eruditi all'interno del proprio studio e santi folgorati da una visione luminosa.
    S'ignora tuttora se questa stampa di Rembrandt, oggi al Gabinetto di Stampe e Disegni degli Uffizi a Firenze, rappresenti un alchimista intento ai suoi esperimenti, oppure se il soggetto sia Faust colto nel momento in cui una visione luminosa lo dissuade dallo scendere a patti col demonio. Altri studiosi paiono invece orientati a vedervi concetti esoterici, riferibili alla cabala mistica ebraica (ipotesi non improbabile, data la presenza di un ghetto ebraico ad Amsterdam), oppure una qualche allegoria...
    Ma al di là del soggetto che ancora pare difficile da decifrare c'è l'indiscutibile maestria con la quale Rembrandt, facendo ricorso al solo bianco e nero riesce a sviluppare una manifestazione luminosa così credibile sia da un punto di vista luministico che mistico, resta un maestro insuperabile.

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  8. IN UN CERCHIO DI POESIA
    Si chiude la notte
    in un cerchio di poesia:
    ed esce dallo specchio una voce,
    insensata glossolalia
    timidamente proferita
    tra le pagine di una notte qualsiasi
    in questo sogno australe
    che si perde e si moltiplica nel tempo.
    Si bruciano o si dimenticano i versi
    si accarezza il destino
    ... e si chiude la notte
    in un cerchio di poesia.
    Voci che si rincorrono
    dentro a uno specchio
    e armonie che ritornano:
    tornano anarchiche,
    sparse, imprevedibili,
    tornano con l'aroma,
    intenso e inconfondibile
    dell'incenso acre
    che invita al raccoglimento.
    Potrei svegliarmi all'alba
    con un canto nuovo tra le labbra,
    ma In questa notte
    sto davvero facendo fatica
    a devastare i versi
    che ho composto.
    Ma prima devo chiudere la notte
    in un cerchio di poesia.
    Solo così rinasceranno i sogni,
    solo così torneranno alla memoria
    le oceaniche onde di quand'era giovane il silenzio...
     
    Robertson -Queensland - 25 novembre 2017
     
    versi e fotografia di Raffaello

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  9. E' da tanto tempo che non ti fai più viva! Vabbè, io ancor meno di te! Spero che tutto vada bene. Quando hai un po' di tempo dà un'occhiata al nuovo album di foto che ho postato. Ci ho messo tutte le foto del mio recente viaggio in Tasmania...

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    Dell'Album Tasmania

  11. Tasmania

    Tasmania, una terra a lungo sognata e una volta raggiunta ho scoperto che... era davvero un sogno.
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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania

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    Dell'Album Tasmania