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Musicalmente parlando sono un nostalgico fanatico degli anni '70 (ma anche i primissimi anni '80).
Non so se anche tu condividi i miei gusti. T'invito ad ascoltare questo pezzo...
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grazie della dedica!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Gran pezzo!
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raffaello115 e tacchialti94 ha aggiunto una reazione
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anche loro mi piacciono davvero molto!
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tacchialti94 e raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Cara amica tacchialti94,
davvero non ho un granché di bello da raccontare. Avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze, sarei dovuto partire domani ma... il Coronavirus ha deciso diversamente...
E allora... allora scrivo. Leggimi sui due miei blog:
https://alwaysaround.myblog.it/
e https://justbeauty.myblog.it/
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ma volentieri!! vado subito!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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avevo già il biglietto in tasca per tornare a Firenze e invece... Maledetto Coronavirus!!
Sono triste, sono davvero triste!
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cavolo, hai provato a sentire per il rimborso?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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CANTICO DELLA CREAZIONE DA CUDGEN LAKE
In principio era solo una foresta, un’enorme inestricabile foresta intorno alle acque calme di Cudgen Lake. Poco più in là l’oceano con il suo alternarsi di tempeste e di onde leggere che rotolavano sulla spiaggia. Sopra il lago una nube: cirro-cumuli stratificatisi nella memoria arborea della foresta e una pioggia continua tra aria e terra, tra etere e mondo vegetale, tra il grigio variegato e cumuliforme e il verde botanico declinato in tutte le sue tonalità.
Poi un giorno spiovve. Il grigio si fece pervinca e un fascio arcuato multicolore (quello che in seguito ebbe il nome di arcobaleno) si piantò incorporeo in mezzo al lago, traghettando pulsazioni arboree nel cielo e aliti di eteree sensazioni sulla terra.
Le specie alate furono le prime a popolare questi paraggi: rondini e cornacchie, coockaburra e gazze, miners e cockatoo e tante, tante altre specie ancora in attesa di una denominazione. Furono loro a fecondare di voli i cieli divenuti oramai azzurri, furono loro a porre i propri nidi sugli eucalipti, tra le fronde delle palme, dei salici, delle jacarandas, dei gumtrees e di altre forme di vita ancora in attesa di una conveniente classificazione.
Si dice che furono i volatili a generare, con i loro voli fecondi tutte le altre specie terrestri, e fu così che giunsero gli opossum, i dingo, i koala, i serpenti e tutte le altre specie terrestri. E infine giunsero gli umani…
Si racconta che i primi abitatori di questi paraggi appartenessero a una civiltà primitiva, o quanto meno poco evoluta. Forse è vero. Di certo però vivevano in armonia con il lago e con l’oceano, con la foresta e con i gabbiani, con gli spiriti che alitano nelle montagne e nel becco dei Koockaburra.
Vennero poi altri umani, più evoluti, sembra, a portare la civiltà. Ma questi ultimi non conoscevano le leggi che regolano la cosmica armonia di questi luoghi. Per questo lo spirito del grande oceano genera a volte tempeste e cicloni di pioggia e di vento tra il Tweed River e Byron Bay, a ricordare che la natura esige un suo equilibrio affinché possa donarci i suoi frutti generosi, poi, dopo aver calmato la sua furia pianta in mezzo al lago di Cudgen quel fascio arcuato multicolore (quello che oggi conosciamo come arcobaleno), solo per ricordarci che dobbiamo aver cura del lago e dell’oceano, della foresta e di tutte le creature ivi esistenti. Quel fascio arcuato multicolore altro non è che una mano tesa dal cielo per rinnovare il patto di convivenza tra tutte le specie.
Amen.Cudgen Lake – 29 dicembre 2017
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Il cielo è davvero pazzesco: ma anche il mare non è male... Le immagini del cielo sono riprese da Cabarita, sul Cudgen Lake. Quelle del mare le ho scattate invece sei chilometri più a sud, a Hastings Point. Entrambe le località si trovano nello stato del New South Wales (Australia orientale).
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sfumature5 e altomororicco ha aggiunto una reazione
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che immagini magiche!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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wow ma che magia!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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IN UN CERCHIO DI POESIA
Si chiude la notte
in un cerchio di poesia:
ed esce dallo specchio una voce,
insensata glossolalia
timidamente proferita
tra le pagine di una notte qualsiasi
in questo sogno australe
che si perde e si moltiplica nel tempo.
Si bruciano o si dimenticano i versi
si accarezza il destino... e si chiude la notte
in un cerchio di poesia.
Voci che si rincorrono
dentro a uno specchio
e armonie che ritornano:
tornano anarchiche,
sparse, imprevedibili,
tornano con l'aroma,
intenso e inconfondibile
dell'incenso acre
che invita al raccoglimento.Potrei svegliarmi all'alba
con un canto nuovo tra le labbra,
ma In questa notte
sto davvero facendo fatica
a devastare i versi
che ho composto.
Devo prima chiudere la notte
in un cerchio di poesia.
Solo così rinasceranno i sogni,
solo così torneranno alla memoria
le oceaniche ondedi quand'era ancor giovane il silenzio...25 novembre 2019 Robertson - Australia-
che sogno""
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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bellissime parole condivise!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Proviamo a immaginarci un acquario, un acquario un po' speciale, delimitato non da quattro pareti di cristallo bensì da una barriera corallina di forma approssimativamente circolare.
Immaginiamoci quest'acquario popolato di coralli e di un'infinità di pesci: pesci piccolissimi di color blu elettrico con un puntino arancione, pesci gialli di dimensioni medie, ma anche pesci blu, pesci gialli a righe verticali nere, oppure gialli a righe blu, pesci zebrati bianchi e neri, pesci a strisce nerazzurre come se indossassero la maglia dell'Inter, pesci rossi di diverse taglie e stelle marine azzurre e poi testuggini... Un vero e proprio tripudio di colori, davvero una gioia per gli occhi...
Al centro di questo splendido acquario gigantesco immaginiamoci un'isola, anzi, un piccolo atollo di forma allungata, uno di quelli che si vedono in cartolina o nei depliant delle agenzie di viaggio: acque blu o verdi, ma sempre cristalline, spiagge di sabbia bianchissima, talmente bianca da accecare la vista; una vegetazione foltissima, con una netta prevalenza di palme da cocco e tanti fiori: fiori che crescono spontaneamente sia sugli alberi che sui cespugli.
Facendo un ulteriore sforzo, immaginiamoci quest'atollo con poche, pochissime semplici capanne, e al centro una capanna molto grande che ospita un mercato. Se il mercato non fosse frequentato esclusivamente da turisti potremmo pensare che potrebbe trattarsi di quello magistralmente descrittoci da Gauguin nel suo capolavoro "Te Matete".E adesso proviamo a ingrandire quest'acquario immaginario. Signore e signori... Benvenuti a Mistery Island nell'Arcipelago di Vanuatu.
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che isolotto è???
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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le tue didascalie e selezioni fotografiche tolgono sempre il fiato!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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l'Australia è un paese enorme, circa 25 volte l'Italia e con una popolazione che è meno della metà di quella italiana. A queste condizioni è normale che l'essere umano, noto distruttore di bellezze naturali, non sia ancora riuscito a massacrare tutto. Ci sono ancora parecchi luoghi assolutamente incontaminati.
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ma non sottovalutarti, fai delle foto bellissime!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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aiutooooooooooo
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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@raffaello115 quella è l'unica cosa che mi fa paura dell'Australia... come la gestite questa cosa?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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beh! Nelle grandi città la cementificazione ha in parte distrutto l'habitat naturale di tanti animali, insetti compresi. E io vivo in un sobborgo di una grande metropoli come Brisbane. Qua c'è per esempio un servizio/rettili: se ti ritrovi un qualche serpente o qualche altro insetto pericoloso puoi chiamare un numero verde e vengono immediatamente degli specialisti a catturarlo.
Quando si fa il bagno in mare bisogna invece essere molto prudenti e non spingersi mai al largo. E soprattutto mai fare il bagno nelle spiagge libere: solo in quelle vigilate dai bagnini. Piantano due bandierine giallorosse sul bagnasciuga e si fa il bagno in mezzo a quelle due bandierine. Il bagnino osserva dall'alto del suo seggiolone e, oltre a stare attento se qualcuno è in difficoltà, scruta anche l'orizzonte per vedere se non ci sono squali in vista (ah già! Dimenticavo gli squali!)....
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E' una vecchia canzone di Vasco Rossi magistralmente interpretata da Patty Pravo.
"La cambio io la vita che non ce la fa a cambiare me".
Questo è il mio grido di battaglia... Te la dedico!
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Credo sia una delle frasi più belle e significative e motivazionali di sempre!
Grazie per la dedica, la apprezzo molto
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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fleurdelys00 ha aggiunto una reazione
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ah non sapevo l'avesse scritta lui...che bellezza e bravura!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ma che meraviglia. non è modificata la foto vero?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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è surreale come la natura possa variare e mutare da giorno da giorno!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Quella della foto sul tuo profilo... E' un'installazione scultorea di Chad Knight?
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Ciao! No è di un'artista georgiana che si chiama Tamara Kvesitadze!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Viaggiare con il cuore, con il cuore soltanto: è probabilmente quello il più puro di tutti i viaggi.
Io ho viaggiato spesso con il cuore, ma ho sempre avuto bisogno di qualcosa con me per accompagnare il mio cuore: un blocchetto di carta e una penna, un po' di tabacco e le cartine, un libro, una foto, una carta di credito, un biglietto del treno... Ma viaggiare a cuore nudo, senza soldi ne' biglietto, senza stampelle culturali, magari riuscendo anche a fare a meno delle scarpe... quello è il viaggio!Raffaello Bocciolini
Foto di Nelita Specchierla
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Bellissimo pensiero! Il viaggio con il cuore è un'esperienza che dovrebbero vivere tutti
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Verissimo. Tutti dovremmo provare almeno una volta
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Camille Claudel: La Vals. Cioè, il valzer.
Questa bellissima scultura la teneva in casa il compositore Claude Debussy che per un tempo fu amante di Camille.
Ma lei era perdutamente innamorata del suo maestro, Rodin. Ricambiata sì, ma fino a un certo punto. Per quanto innamorato Rodin non volle mai lasciare Rose, la sua donna di tutta la vita. Camille cercò d'ingelosirlo intrattenendo una relazione con Debussy (e facendolo soffrire). Ma quando si rese conto che non avrebbe mai conquistato il suo Rodin... Camille impazzì. Morì tristemente in manicomio.
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la danza che unisce due corpi...fantastico
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ironico come questa rappresentazione dell'amore prenda vita con una scultura, stupendo!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Proprio oggi è il mio compleanno!
Per uno che come me, ha viaggiato tanto e talvolta vissuto in paesi stranieri, è normale che possa essere successo di trascorrere compleanni lontano dalla mia città. Mi è così capitato negli anni di brindare al mio compleanno in un villaggio sperduto sulla cordigliera centrale di Porto Rico, a Montreal, a Cali, a Santo Domingo, a Città del Messico, Amburgo a Pàtzcuaro… Diversi compleanni. come quello di oggi, li ho trascorsi in Australia… Ma oggi vorrei brevemente ricordare non i compleanni, ma, mi si perdoni l’orrendo neologismo le “compledecadi”.
La mia prima compledecade, cioè i miei primi dieci anni li festeggiai, come è logico, a Firenze. La mamma mi organizzò una festicciola al bar vicino a casa, alla quale erano invitati i miei amici e compagni di scuola. Tra i pochi ricordi che ho di quel giorno… la torta di compleanno, anzi, la candelina. Non erano più dieci candeline, bensì una sola candela, un po’ più grande, che recava la scritta “10”.
La mia seconda compledecade la trascorsi invece mio malgrado a Como. In se’ Como non sarebbe un brutto posto per festeggiare la ricorrenza dei vent’anni. Il problema fu che ero in caserma. Avevo iniziato la ferma da appena una settimana e quel mondo militare che non ho mai amato mi parve ancora peggiore di quello che in realtà era. Ero al CAR e fu forse questa la mia peggiore compledecade.
Nemmeno la terza compledecade fu un granché. Mi trovavo a Città del Messico, ancora una volta mio malgrado. Non starò qui a tediare il lettore raccontando le circostanze che mi trassero in quella metropoli…
Molto migliore è stata senz’altro la mia quarta compledecade. Quella la trascorsi ad Amburgo, assieme alla mia compagna di allora, ospite di Michael e Silvia, due ottimi amici. Durante quel soggiorno di circa un mese, oltre ad Amburgo, che già conoscevo, visitai anche luoghi interessantissimi, come Brema, Lubecca, Berlino, Goslar, Braunschweig. Quella sì, che è stata una bella compledecade.
La migliore di tutte le mie compledeadi è stata sinora la quinta. Quella la trascorsi a Firenze, ma fu un giorno davvero speciale. Mi recai a Palazzo Vecchio per sposarmi. Quando si prende una decisione del genere, si sa, significa che si hanno aspettative per il futuro. E di aspettative quel giorno ne avevo davvero tante.
La mia prossima compledecade sarà invece fra tre anni. Cosa farò quel giorno? Sinceramente non lo so.
Non è necessario che lo trascorra in qualche luogo esotico facendo chissà cosa. A quest’età i compleanni acquistano un sapore diverso. Mi basterebbe che fosse una giornata tranquilla, da passare con chi amo e sempre con qualche aspettativa per il futuro.-
Mi sono persa il tuo compleanno Auguri (anche se in ritardo)! Siete una coppia bellissima e credo che tu sia una persona molto interessante con cui parlare, perché credo che tu abbiamo molto da raccontare ed un modo di vivere profondo!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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il pericolo più grande nella vita di ciascuno di noi è che sia la vita a viverci, anzichè esser noi a viver la vita. E ancora peggio è il non rendersi conto che la vita che stiamo vivendo non è quella che vorremmo, bensì quella che il destino o magari qualcuno travestito da destino ci ha imposto...
Io non credo di esser sempre riuscito a vivere la mia vita. Ma almeno ci ho sempre provato...
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Bellissimo scatto! complimenti!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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bellissimo questo fiore, ti ricordi come si chiama?
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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I tramonti dal balcone di casa o dal retro del mio giardino hanno un qualcosa di assolutamente magico Ogni sera riescono a stupirmi e nonostante già da tanti anni viva in questo sobborgo di Brisbane nel sud del Queensland (Australia) faccio a fatica a resistere alla tentazione di fotografare questo magico evento che va in scena ogni tardo pomeriggio.
Fra un mese e mezzo circa sarò nuovamente nella mia città. Una città che non è nemmeno una città qualsiasi: sto parlando di Firenze. Ci rimarrò per sette mesi. Per uno come me, innamorato della bellezza, dell'arte, dell'architettura, dell'armonia, delle cose ben fatte... Non esiste al mondo città migliore di Firenze. Certo però che questi tramonti mi mancheranno...
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CHE VISTA! una di quelle palme sembra addirittura un mulino! che spettacolo la natura!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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qua c'è una grande varietà di palme, compresa quella più grande e maestosa, quella nota come "palma reale cubana". La palma che a te sembra un mulino, in inglese si chiama palma viaggiatrice (travelling palm). Quando la vidi per la prima volta, a Portorico tanti anni fa, a me dette l'impressione che avesse la forma di un ventaglio... E in effetti questo tipo di palma l'ho visto solamente a Portorico e in Australia...
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una selezione fotografica che ci porta proprio nel cuore della tua esperienza!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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RICORDI DALL'ONIRICO
Qual bagliore in agonia
già da più notti mi appare in sogno la notte:
furtivo si aggira ai margini
in quest'infinito dedalo di ricordi,
vissuti, forse solo vagheggiati.Ancora il tempo si ostina
a non voler sfocare queste memorie
ancorché remote;
sarà forse per questo che già da più notti
mi appare in sogno la notte,
mi appare in sogno ,
a confondere nella nebbia i ricordi:
clessidre impazzite nella memoria,
mozziconi di melodia tra le labbra,
fredde maschere di Pierrot
insanguinate di aurora,
fantasmi in fuga dal risveglio,
barbagli di luce morente
sedimentatisi nel tempo...
Prede, nient'altro che prede mnemoniche
ghermite a caso, come me,
in questo cielo notturno
popolato di rapaci...Liverpool - New South Wales - 12 gennaio 2017
Raffaello Bocciolini
Fotografia dal mio giardino. Raffaello Bocciolini.
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AUTOPROFEZIA
Abiterai foreste luminose
e società anonime di onde e gabbiani,
senza tregua andrai volteggiando
da un oceano all'altro,
ogni volta recando in te amori silenti,
destinati a sfociare in un solo grande amore.
Perderai una fortuna
ai tavoli verdi del sentimento,
ma continuerai a scommettere,
a giocarti tutto con il sorriso,
anche quando gli anni
avranno devastato il tuo sorriso.Cambierai più sentieri che scarpe,
ghermirai al volo segreti variegati
senza afferrarne quasi mai il senso
e solo alla fine dei tuoi giorni
alla tua estrema dimora,
senza croce ne' iscrizione,
accorreranno i labari lacerati,
tutti i sogni che hai inseguito
i tuoi voli siderali
e un silenzio lungo un'eternità.Robertson - Queensland - 24 Novembre 2017
Raffaello
foto di Raffaello
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scrivi veramente bene, complimenti!
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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ODE A UN LIBRO QUALSIASI
Ombre che camminano nella folla diradata del mattino, quasi pellegrini inconsapevoli sotto il cielo grigio illuminato da campane a festa.
Pochi angeli vegliano per le strade, qualcuno di loro potrebbe anche essersi assopito tra i tanti riti pagani che accompagnano questi giorni di scomposta armonia…
Forse potrebbe essere il giorno ideale per tornare tra le pagine di quel libro che sporge dalla scaffale, quasi a ricordarmi un messaggio del tempo, scritto di mio pugno al margine di una pagina. I petali di un narciso, disseccatosi all’inizio del terzo capitolo, svanita l’originaria freschezza, mi ricordano la storia che fioriva tra le pagine confondendosi con la mia storia: la ricordo fiorire tra le pagine abbracciando silenzi infiniti, correndo libera tra paragrafo e paragrafo talora straripando dalle righe ove sogliono disporsi ordinati i pensieri in forma di parole.Il tempo è maestro nell’insegnarci la disciplina dello spirito, ma finisce spesso con l’affievolire l’innato senso di libertà di quando si è giovani; l’esperienza regala saggezza, ma finisce poi col rassegnare i ricordi nelle mani dell’indifferenza… e allora, quando iniziano a indurirsi quegl’istinti sepolti da anni di sconfitte e prevaricazioni… ecco che un libro può ricordarci chi eravamo, donde venivamo e dove andavamo. Molto più di uno smartphone un libro può contenere infiniti gigabytes d’immagini depositatesi in un qualche angolo della memoria o di un’intima solitudine.
Più che un blocco di pagine rilegate e numerate in sequenza è in un libro che si ritrovano antiche sensazioni e se ne scoprono talvolta di nuove: vi si leggono la firma, la data e il luogo d’acquisto del libro… si ritrova un’annotazione al margine che ben può essere la propria o anche quella di un precedente proprietario. Magari si può iniziare a leggere proprio da dove si era lasciato, a mo’ di occasionale segnalibro, un biglietto usato della metropolitana, o altro titolo di viaggio, e di lì riprendere il cammino interrotto, utilizzando la fantasia come vettore, magari stingendo gli antichi sogni evaporatisi nel tempo per edificarne di nuovi, altrettanto folli, altrettanto inutili e anacronistici quanto lo furono i precedenti.
Ma ne sarà valsa comunque la pena.Raffaello115
Firenze, 25 dicembre 2015
Foto di Enrico Fontanelli
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bellissima questa foto. Fa sognare donando un senso di pace incredibile
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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Antigua Guatemala, uno di quei luoghi per i quali si può tranquillamente usare l'aggettivo "magico" senza paura di esagerare.
https://alwaysaround.myblog.it/2020/01/23/antigua-guatemala-un-sapore-mistico-indimenticabile/
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ma che meraviglia e che invidia!! hahah
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raffaello115 ha aggiunto una reazione
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