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  1. LO SCONOSCIUTO 1

    Published on 21 dicembre 2018 

    Questo racconto è per gran parte reale. Non lo sono ovviamente nomi e città.

     

    Ci siamo conosciuti in una di quelle chat che promettono amici e felicità senza fatica e fanno apparire l’essere soli quasi come un vantaggio. Io non sono sola,sono solo molto annoiata. La routine domestica non fa per me e cerco qualche svago in questo mondo fittizio.

    Scelgo sempre foto che attirino gli uomini col chiaro intento di incuriosirli,di far sì che vogliano sapere qualcosa di più,che si sentano provocati. Non è difficile,sono una bella donna, molto curata,attenta al fisico e,cosa che spesso colpisce,sono anche intelligente.

    Come se essere belle avesse la conseguenza di essere stupide…. ma gli uomini spesso sono davvero basici.

    Scrivete in tantissimi,alcuni in modo simpatico,altri in modo provocatorio,altri come maiali ingrifati. Forse pensano che un messaggio sconcio sia più interessante di uno con almeno un briciolo di senso.

    E’ qualche settimana che scambio battute con perfetti sconosciuti,a volte li provoco,altre mi ritraggo.

    Sto cominciando ad annoiarmi di nuovo.

    Una sera mi arriva un tuo messaggio.

    Lo leggo svogliatamente,ma mi colpisce subito il tuo modo elegante di scrivere,senza errori,con una sintassi curata. Sei molto educato, il tuo post è un perfetto mix di buone maniere e seduzione. Decido di non rispondere subito,voglio vedere se è un caso o se ci riproverai.

    Passano un paio di giorni ed ecco un nuovo messaggio. Come il primo,corretto ed elegante.

    Ti rispondo. Con educazione ed ironia,lasciando in sospeso la conversazione per poter proseguire in un nuovo messaggio.

    Che puntuale arriva. Sempre più interessanti,sempre più intriganti: scriviamo di tutto quello che ci succede e di quello che vorremmo ci succedesse,siamo in sintonia e gli argomenti iniziano a farsi più personali,a volte perfino piccanti.

    Se tu fossi qui… se io fossi lì… cosa vorresti che ti facessi… vorrei sentire le tue dita su di me….Dai messaggi arriviamo presto al cellulare.

    La prima telefonata è tua.

    Hai una voce calda,quasi avvolgente,e ironizzi sulla mia che è decisamente poco femminile perché piuttosto bassa.

    Adesso non mi annoio più. Riempi le mie giornate con messaggi e telefonate anche mentre sei al lavoro. Ma è la sera che diamo il meglio di noi.

    Tu sei separato,io sono bravissima a inventare scuse per ritirarmi in camera e voler stare in pace.

    Ben presto le nostre conversazioni assumono i toni delle 50 sfumature. Ma tutto,purtroppo, è pura immaginazione. Ci siamo scambiati qualche foto,nulla più. Ci diciamo cose altamente erotiche ma forse,se ci trovassimo in un aeroporto non ci riconosceremmo….

    Una sera ti sbilanci: “ Voglio conoscerti,voglio vederti,voglio toccare ogni centimetro della tua pelle… voglio accarezzarti i capelli dopo aver fatto l’amore…”

    Ci separano quasi 1800 km, ma in quel momento le distanze si annullano,sento di volerti,voglio farti dal vero tutto quello che ti ho descritto a voce. Chiudo la telefonata con una certezza in testa: organizzare un incontro.

    Te ne parlo. Sei entusiasta. Decidiamo per Roma. Tutti e due conosciamo abbastanza bene la città e per tutti e due resta circa a metà strada da dove viviamo.

    Per giustificare la mia assenza invento una trasferta per lavoro, e al lavoro chiedo ferie.

    Prenoto il volo per me e l’albergo per tutti e due. Camera singola. Nel dubbio tu dal vero non mi piaccia o scopra essere diverso da quanto racconti.

    Il tuo volo arriva 30 minuti prima del mio.

    Quando esco dal gate ho lo stomaco in subbuglio,come una quindicenne che sente le farfalle per la prima volta. Cerco un volto simile a quello delle foto,questione di momenti e i nostri occhi si incontrano. Ci sorridiamo avvicinandoci. Ci studiamo nel breve tragitto che ci separa,fino a quando,uno di fronte all’altro,ci salutiamo quasi imbarazzati scambiandoci un rapido bacio.

    Decidiamo per un giro del centro,una cena in qualche trattoria tipica e poi il rientro in albergo. Per tutto il giorno sei splendido: intelligente,simpatico,galante,provocante… in una parola sei perfetto.

    Forse anche troppo. Ma non me ne rendo conto. I tuoi baci improvvisi, il tuo prendermi la mano mentre passeggiamo,i tuoi sorrisi,mi hanno stregato. Non vedo l’ora di rientrare in albergo per concludere la giornata nel migliore dei modi.

    Abbiamo due camere separate ma è scontato che una delle due resterà vuota. Mi inviti in camera tua a brindare al nostro incontro,e io ovviamente accetto.