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Le disgrazie di Andromeda cominciarono il giorno in cui sua madre sostenne di essere più bella delle Nereidi,[2] un gruppo di ninfe marine particolarmente seducenti. Queste, offese, decisero che la vanità di Cassiopea aveva decisamente superato i limiti e chiesero a Poseidone, il dio del mare, di darle una lezione. Per punizione, Poseidone mandò un mostro terribile (alcuni dicono anche un'inondazione) a razziare le coste del territorio del re Cefeo. Sbigottito per le devastazioni, con i sudditi che reclamavano una sua reazione, l'assediato Cefeo si rivolse all'Oracolo di Ammone per trovare una via d'uscita. Gli fu detto che per quietare il mostro doveva sacrificare la sua figlia vergine: Andromeda.
Ecco che allora l'innocente Andromeda fu incatenata a una costa rocciosa per espiare le colpe della madre, che dalla riva guardava in preda al rimorso. Mentre Andromeda se ne stava incatenata alla rupe battuta dalle onde, pallida di terrore e in lacrime per la fine imminente, l'eroe Perseo, fresco dell'impresa della decapitazione della Gorgone Medusa, capitò da quelle parti. Il suo cuore fu rapito alla vista di quella fragile bellezza in preda all'angoscia.
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si sposarono e vissero.... non so se felici e contenti con Perseo che pietrificava tutti! complimenti, bella storia mitologica, mi riporta indietro negli anni.
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elvis06081994 ha aggiunto una reazione
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già... non solo gli antichi greci hanno descritto storie ed avventure dei loro miti, anche i filosofi hanno sviluppato pensieri validi ancora oggi. ma hai ragione, non abbiamo appreso tutti i messaggi che ci hanno lasciato. d'altro canto oggi abbiamo filosofi migliori, molto più riflessivi sui temi di vita quotidiani, abbiamo fedez e la ferragni.
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elvis06081994 ha aggiunto una reazione
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