• Monza (MB)
  • Ultima Visita

    Più di un mese fa

Su di me

Mi piace un sacco

Sport Libri Cinema Musica Tv e Serie Tv Cucina Viaggi Running Calcetto Ballo Yoga Arte Moda Fotografia HI-Tech Natura e Animali Videogiochi

Visite recenti

13646 visite al Profilo

Chi seguo Vedi tutti

Singolo aggiornamento

Visualizza tutti gli aggiornamenti di deoconcedente

  1. Il capoufficio se la fa sotto con il direttore generale, e il direttore generale se la fa sotto con l’amministratore delegato. Solo Dio non se la fa sotto con nessuno, è dotato di infinito potere personale e per questo è invidiatissimo. Ora, nonostante che questo sia un corso straordinario, che produce risultati al di là di ogni aspettativa, ti avverto subito: per il momento il posto di Dio non è vacante. Ma ci sono infinite posizioni più alte della tua cui puoi legittimamente aspirare, se ti impegni a fondo. La prima cosa che devi imparare, la insegnava già Socrate più di duemila anni fa: conosci te stesso. A Socrate si sono affiancati molti altri, prima e dopo di lui. Anche il Buddha la pensava uguale: ciò che ci fa soffrire è l’ignoranza, soprattutto l’ignoranza di sé. L’insegnamento di questi maestri è stato seguito da milioni, forse miliardi di persone. Ma pochissimi si sono impegnati veramente. E niente è praticamente cambiato, se non forse in peggio. E per una ragione ovvia: nella loro infinita bontà e saggezza, questi maestri hanno commesso un errore fondamentale. Credevano che l’uomo fosse interessato a migliorarsi.

    Ebbene, non è così. Anche Dante, che pure non era uno sprovveduto, disse una frase da cui traspare la sua ingenuità: “ Fatti non foste per vivere come bruti, ma per seguir virtude e conoscenza ”. In questo modo sperava, come altri, prima e dopo di lui, di convincere l’uomo a mettersi sulla buona strada. Ma ti sembra una cosa sensata da dire?

    Hai mai letto un libro di storia?

    Hai visto di che cosa sono capaci davvero gli uomini, tutti gli uomini, purché facilitati dalle giuste circostanze (vedi: guerre, guerre civili, genocidi, carestie, pestilenze, ma anche razzismo, dogmatismo, conflitti etnici o religiosi)? Compresi i papi, anzi, soprattutto i papi, i re, i capi di stato, i governanti, i ministri, ma anche gli scienziati, i filosofi, gli artisti?

    Siamo seri. Non puoi motivare qualcuno ad intraprendere una strada difficile come la conoscenza di sé, ponendogli come premio quello di diventare virtuoso. E’ assurdo. Ma chi veramente lo vuole?

    Ne hai mai conosciuto uno?

    Alla gente non interessa per niente diventare virtuosa.