- Monza (MB)
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L’ultima ora di meditazione fu dedicata alla pratica dell’« amorevole gentilezza». L’idea era che alla fine del corso, con la mente calma e purificata, ci si rivolge a tutti gli altri esseri per spartire con loro i meriti acquisiti con la pratica. Era un inno all’amore e John lo concluse leggendo la sempre magnifica lettera di san Paolo ai Corinti: «Se avessi l’eloquenza degli uomini o degli angeli, ma parlassi senza amore, sarei come un gong che rimbomba o un cimbalo che tintinna. Se avessi il dono della profezia, se capissi tutti i misteri e conoscessi tutte le cose e se avessi la fede da muovere le montagne, ma non avessi l’amore, non sarei che un niente...» E niente hanno aggiunto venti secoli di pensiero.
--------------------- Tiziano Terzani ----------------- Un indovino mi disse