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Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da ciribi72

  1. Le onde, dolcemente l'amore.

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  2. 9_9

  3. Buon weekend a tutti :D

  4. ...una dedica in memoria di :(

  5. LA VITA DISTRUTTA DI BLANCHE MONNIER

     

    Blanche Monnier aveva solo 24 anni quando fu rinchiusa nella sua stanza dove rimase segregata per ben 25 anni. La sua unica colpa fu quella di essersi innamorata di un uomo di 30 anni più grande, così la famiglia non riuscendo a convincerla del contrario, decise di riservarle una punizione a dir poco disumana. 

     

    E chissà per quanto ancora sarebbe rimasta ostaggio del suo stesso sangue, se nel 1901 sulla scrivania del Procuratore Generale di Poitiers non fosse giunta una lettera anonima che lo informava del sequestro e delle condizioni della ragazza. 

     

    Quando le autorità fecero irruzione in casa Monnier, trovarono Blanche, ormai 50enne, ridotta ad uno scheletro, pesava circa 25 Kg, il suo corpo pieno di piaghe e circondata dai sui stessi escrementi. 

     

    Ricoverata d’urgenza in ospedale si salvò, ma successivamente a causa della sua salute mentale ormai compromessa irrimediabilmente, fu ricoverata presso un ospedale psichiatrico dove morì 12 anni dopo.

     

    Il padre non fu giudicato in quanto morto anni prima, la madre invece arrestata e subito rilasciata per problemi di salute, morì due settimane dopo la liberazione, mentre il fratello fu condannato a soli 15 mesi di carcere in quanto secondo il giudice non partecipò al sequestro ma semplicemente era persona informata dei fatti.

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  6. Ciao Martina! Molto bello il tuo blog, pieno di ideeinteressanti! Grazie per averlo condiviso con noi! :) 

  7. L'ho scoperto grazie a qualcuno qui della community (non mi ricordo chi) e me ne sono innamorata! 

     

  8. Ciao Oliverrrr ma che bella birretta che voglia che ci fai venire! hahaha :) 

  9. Ciao Popissss come stai? Ti auguro una bellissima giornata :) 

  10. Beh apprezzo molto la tua nuova immagine del profilo :D hahaa

  11. Vediamo se sono all'altezza di Lullaby e Nunce ahhaha 

     

  12. Questa ragazzi mi piace molto 🤙

     

  13. Ciao Maffi! Non so se te l'ho già fatta sentire questa. Nel dubbio.. eccotela :) 

     

  14. Cosa ne dite? A me lei piace tantissimo! 

     

  15. Ciao Modellista! Mi sembri sempre più bravo :) 

  16. Ciao Pokemina! Allora come stai? Programmi per il weekend? :) 

  17. Ciao Cara, piacere di conoscerti :) come va? 

  18. oggi pioveeee ha rinfrescato a Romaaa:)

  19. Un anno prima della sua morte, lo scrittore Franz Kafka visse un’esperienza davvero insolita. Mentre passeggiava al parco Steglitz com’era solito fare tutti i giorni, incontrò una bambina che piangeva disperata: aveva perso la sua bambola.

    Elsi, questo il nome della bambina, era in lacrime, voleva la sua Brigida persa non si sa dove. Kafka rimase molto colpito dal modo in cui la piccola si disperava e dall’intensità del suo dolore, così si offrì di aiutarla a ritrovarla. Purtroppo le cose non andarono come sperava, la bambola non fu trovata, ma lui si inventò un modo singolare per consolare la bambina. In segreto scrisse una lettera e disse alla piccola che era proprio da parte della sua amata bambola.Brigida era partita per un viaggio, ma lei era stata fortunata, perché lui era il postino delle bambole.

    “Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure”, diceva la lettera. Seguiva poi un bellissimo racconto di avventure immaginarie, di viaggi e di fantasia. Elsi leggendo quelle parole suggestive che la rimandavano a luoghi lontani, si sentì immediatamente consolata. Alla fine lo scrittore le regalò una nuova bambola, chiaramente diversa da quella perduta. Ma il suo aspetto diverso venne giustificato da un biglietto: “I miei viaggi mi hanno cambiata”.

    Qualche anno dopo, la bambina trovò un biglietto proprio dentro la sua bambola che diceva: ‘ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l’amore muterà in una forma diversa’.

    Questa storia talmente bella da non sembrare vera, fu raccontata da Dora Diamant, la compagna di Kafka, poi diventata un libro ‘Kafka e la bambola viaggiatrice’ e una trasposizione televisiva e racchiude un ponte di incontro tra il mondo degli adulti e quello dei bambini.

    Proprio nelle pagine del libro di Jordi Sierra i Fabra si legge il racconto di Dora:

    “Quando eravamo a Berlino, Kafka andava spesso allo Steglitzer Park. Talvolta lo accompagnavo. Un giorno incontrammo una bambina, che piangeva e sembrava disperata. Le parlammo. Franz le chiese che cosa le fosse successo e venimmo a sapere che aveva perso la sua bambola. Subito lui si inventò una storia plausibile per spiegare la sparizione. “La tua bambola sta solo facendo un viaggio, io lo so, mi ha scritto una lettera”. La bambina era un po’ diffidente: “Ce l’hai con te?” “No, l’ho lasciata a casa, ma domani te la porto”. La bambina, incuriosita, aveva già quasi scordato le sue preoccupazioni, e Franz se ne tornò subito a casa, per scrivere la lettera.

    Si mise al lavoro in tutta serietà, come si trattasse della creazione di un’opera. Era nella stessa condizione di tensione in cui si trovava non appena si sedeva alla scrivania o stava anche solo scrivendo a qualcuno. Tra l’altro, si trattava effettivamente di un vero lavoro, essenziale al pari degli altri, perché la bambina doveva assolutamente essere resa felice e preservata dalla delusione. La menzogna doveva dunque essere trasformata in verità attraverso la verità della finzione. Il giorno successivo portò la lettera alla bambina, che l’attendeva al parco. La bambola spiegava che ne aveva abbastanza di vivere sempre nella stessa famiglia ed esprimeva il desiderio di cambiare un po’ aria, in una parola, voleva separarsi per qualche tempo dalla bambina, cui per altro voleva molto bene. Prometteva tuttavia di scrivere ogni giorno – e Kafka scrisse effettivamente una lettera ogni giorno, raccontando di sempre nuove avventure, le quali, seguendo il particolare ritmo vitale delle bambole, si snodavano in modo rapidissimo.

    Dopo alcuni giorni la bimba aveva scordato la perdita reale del suo giocattolo e pensava solo e semplicemente alla finzione che le era stata offerta come sostituto. Franz scrisse ogni frase di quella sorta di romanzo in modo così accurato e pieno d’umorismo che la situazione della bambola risultava perfettamente comprensibile: era cresciuta, era andata a scuola, aveva conosciuto altre persone. Rassicurava sempre la bimba del suo amore, ma alludeva anche a complicazioni della sua vita, ad altri doveri e altri interessi che, al momento, non le permettevano di riprendere la vita in comune. La piccola veniva pregata di riflettere sulla cosa e veniva così preparata all’inevitabile rinuncia.

    Il gioco durò come minimo tre settimane. Franz aveva una paura terribile al pensiero di come avrebbe potuto finire il tutto. Perché la fine doveva essere una vera fine, vale a dire che doveva consentire all’ordine di sostituire il disordine causato dalla perdita del giocattolo. Cercò a lungo e decise alla fine di far sposare la bambola. Descrisse dapprima il futuro marito, la festa di fidanzamento, i preparativi del matrimonio, poi in ogni dettaglio la casa dei giovani sposi: “Vedi tu stessa che dovremo rinunciare a rivederci in futuro”. Franz aveva risolto il piccolo conflitto di un bambino attraverso l’arte, attraverso il mezzo più efficace di cui disponeva personalmente per riportare ordine nel mondo.”

  20. VICTOR HUGO, L'uomo e la donna.

    L'uomo è la più elevata delle creature.
    La donna è il più sublime degli ideali.
    Dio fece per l'uomo un trono, per la donna un altare.
    Il trono esalta, l'altare santifica.

    L'uomo è il cervello. La donna il cuore.
    Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
    La luce feconda, l'amore resuscita.
    L'uomo è forte per la ragione.
    La donna è invincibile per le lacrime.
    La ragione convince, le lacrime commuovono.

    L'uomo è capace di tutti gli eroismi.
    La donna di tutti i martìri.
    L'eroismo nobilita, il martirio sublima.
    L'uomo ha la supremazia.
    La donna la preferenza.
    La supremazia significa forza;
    la preferenza rappresenta il diritto.

    L'uomo è un genio. La donna un angelo.
    Il genio è incommensurabile;
    l'angelo indefinibile.
    L'aspirazione dell'uomo è la gloria suprema.
    L'aspirazione della donna è la virtù estrema.
    La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.

    L'uomo è un codice. La donna un vangelo.
    Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
    L'uomo pensa. La donna sogna.
    Pensare è avere il cranio di una larva;
    sognare è avere sulla fronte un'aureola.

    L'uomo è un oceano. La donna un lago.
    L'oceano ha la perla che adorna;
    il lago la poesia che abbaglia.
    L'uomo è l'aquila che vola.
    La donna è l'usignolo che canta.
    Volare è dominare lo spazio;
    cantare è conquistare l'Anima.

    L'uomo è un tempio. La donna il sacrario.
    Dinanzi al tempio ci scopriamo;
    davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine:
    l'uomo si trova dove termina la terra,
    la donna dove comincia il cielo.

     
     
  21. Ciaooo cm state? Nn vi ho abbandonato per sempre eh... Torno torno presto.... Cm è andata la vostra estate??! 

    La mia tt lavoro nn ne posso più tre mesi pieni senza riposo! Senza un giorno di stacco dal lavoro....  Tra poco sclero!!

    Le ferie un sogno

    Voi?? Susu raccontatemi 😍😍

    Mi siete mancati tutti... Vi ho pensato spesso... 😘😘😘

  22. chi conosce questa parola ?

     

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  23. accessori immancabili :D

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  24. stamani mi sono presa qualche ora per me, colazione fuori, qualche chiamata e un pò di sorrisi! ogni tanto fa bene!!

  25. Buon inizio di settimana in ritardo eh :)