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    binario57 ha ricevuto una reazione da diegodelavega0 per l'aggiornamento : oh   
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    Che bello l'orso polare 
     

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  5. Fantastico!
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    binario57 ha ricevuto una reazione da andreas-012 per l'aggiornamento : Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto   

    Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto di alberi e rocce, sentieri scoscesi, valli verdeggianti, picchi altissimi, nuvole dalle varie forme, torrenti e corsi d’acqua che ancora adesso mi fanno perdere ore nel vano tentativo di deviarne il corso.
    Niente ha il potere di liberarmi la mente e di far sparire i pensieri cupi e negativi che a volte mi tormentano, come l’essere immerso nella natura e il sentirmi avvolto dai profumi del bosco, della terra bagnata e dell’aria pura e tersa. Niente mi stupisce come lo scorgere animali che ti guardano intimoriti seminascosti dalle frasche, udire il cinguettio soave degli uccelli, vedere fiori dai mille colori, i muschi e i licheni dalle infinite varietà di verde.
    Percorro carreggiate e sentieri che si alternano dal ripido al pianeggiante, il paesaggio via via cambia, in un attimo finiscono i pini e si apre una distesa verdeggiante, le stelle alpine, le pietraie… la cima!
    Bellissima è lì sembra di toccarla, il sole la illumina. Poi, la nuvola minacciosa, il tempo che cambia, il fronte di pioggia che vedi arrivare in lontananza, ti affretti nella ricerca della roccia o della baita che ti possa fornire un riparo all’arrivo del temporale. Il vento soffia sempre più forte e, mentre le nuvole corrono veloci, il riparo trovato ti accoglie e coccola. E si ritorna a casa col pensiero che poi, quella cima, la toccherò.
    L’amore per la montagna non è un sentimento facile da spiegare, è difficile da far comprendere alle persone che non la conoscono. Lei non si lascia avvicinare facilmente, non sei tu a conquistarla, se glielo permetti è lei che ti conquista, ti si apre e ti stupisce regalandoti esperienze uniche e meravigliose.
    E se ne sarai capace, lassù potrai esaminare la tua personalità e forse, trovare la capacità di scoprire l’aspetto fondante del tuo sistema di vita e capire che, ciò che probabilmente ti darà la serenità, non è l’avere ma l’essere!
    Fine del pippotto, scusatemi ma ste zone rosse, arancioni e gialle sono una tortura.
  7. Haha
    binario57 ha ricevuto una reazione da diegodelavega0 per l'aggiornamento : Sono un estroverso molto introverso Io sono un chiacchierone, a volte molto socievole   
    Sono un estroverso molto introverso
    Io sono un chiacchierone, a volte molto socievole e spesso disponibile verso tutti. Mi piace vedere e far ridere le persone, ma sono anche permaloso e senza pazienza, per cui mi arrabbio facilmente e, anche se la mia capacità di essere auto-ironico mi fa passare tutto velocemente, per gli altri non è sempre così.
    Però mi piace sognare, sogno ad occhi aperti, ho sempre nuove idee che mi entusiasmano e mi stimolano a creare. Amo la solitudine, amo fantasticare su piccole e grandi cose e gradisco l’emozione di essere in compagnia di un’altra persona con cui condividere i miei interessi e i miei ideali e per ascoltare le sue passioni.

    Insomma, a volte mi sento come di vivere in un casino dove calma e ordine sono esclusi e, alla luce di questo, ho fatto una considerazione:
    c'è una cosa che ho imparato bene nella vita, ed è forse l’unica cosa che riesco a ripetere sempre e bene, anche se spero di diminuirne la frequenza, ed è quella di commettere errori!
    Non è del tutto vero che il cervello impara sbagliando, riconosco che il ricordo degli errori che abbiamo fatto serve a migliorare le esperienze future, ma però penso che si debba distinguere in quale parte del nostro inconscio noi riponiamo queste esperienze. Distinguere per sapere ripescare.
    Io all’interno della poca massa grigia ho due scatole, una è quella che contiene le esperienze fatte apprendendo dagli errori commessi durante delle prove, ovvero, la scatola delle competenze lavorative. Qui ripongo il risultato del “Provo faccio se non viene bene rifaccio e risolvo”
    Poi ho una seconda scatola che contiene le esperienze procuratemi dalle emozioni vissute. In questa scatola, che trascuro sempre, le esperienze sono del tipo “Provo faccio se non viene bene mi scordo, tanto non sono mica tutti così, e rifaccio di nuovo come prima”.
    Lo so, è impossibile riuscire perfettamente in ogni cosa, però se il problema è tecnico mi è possibile individuare delle possibili soluzioni per merito delle esperienze fatte. Ma allora perché se il problema è emotivo non riesco a fare la stessa cosa?  Accetto situazioni senza pensarci, senza valutare, spinto dall’entusiasmo, affidandomi a un istinto imperfetto che non tiene conto delle esperienze avute.
    Quindi sono imperfetto, ci sono dei miei elementi caratteriali che non imparano dalle esperienze fatte. Il mio comportamento in queste due tipi di esperienze è diverso e quando si mischiano, è un casino. Ma sono solo?
     
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    Sono un estroverso molto introverso
    Io sono un chiacchierone, a volte molto socievole e spesso disponibile verso tutti. Mi piace vedere e far ridere le persone, ma sono anche permaloso e senza pazienza, per cui mi arrabbio facilmente e, anche se la mia capacità di essere auto-ironico mi fa passare tutto velocemente, per gli altri non è sempre così.
    Però mi piace sognare, sogno ad occhi aperti, ho sempre nuove idee che mi entusiasmano e mi stimolano a creare. Amo la solitudine, amo fantasticare su piccole e grandi cose e gradisco l’emozione di essere in compagnia di un’altra persona con cui condividere i miei interessi e i miei ideali e per ascoltare le sue passioni.

    Insomma, a volte mi sento come di vivere in un casino dove calma e ordine sono esclusi e, alla luce di questo, ho fatto una considerazione:
    c'è una cosa che ho imparato bene nella vita, ed è forse l’unica cosa che riesco a ripetere sempre e bene, anche se spero di diminuirne la frequenza, ed è quella di commettere errori!
    Non è del tutto vero che il cervello impara sbagliando, riconosco che il ricordo degli errori che abbiamo fatto serve a migliorare le esperienze future, ma però penso che si debba distinguere in quale parte del nostro inconscio noi riponiamo queste esperienze. Distinguere per sapere ripescare.
    Io all’interno della poca massa grigia ho due scatole, una è quella che contiene le esperienze fatte apprendendo dagli errori commessi durante delle prove, ovvero, la scatola delle competenze lavorative. Qui ripongo il risultato del “Provo faccio se non viene bene rifaccio e risolvo”
    Poi ho una seconda scatola che contiene le esperienze procuratemi dalle emozioni vissute. In questa scatola, che trascuro sempre, le esperienze sono del tipo “Provo faccio se non viene bene mi scordo, tanto non sono mica tutti così, e rifaccio di nuovo come prima”.
    Lo so, è impossibile riuscire perfettamente in ogni cosa, però se il problema è tecnico mi è possibile individuare delle possibili soluzioni per merito delle esperienze fatte. Ma allora perché se il problema è emotivo non riesco a fare la stessa cosa?  Accetto situazioni senza pensarci, senza valutare, spinto dall’entusiasmo, affidandomi a un istinto imperfetto che non tiene conto delle esperienze avute.
    Quindi sono imperfetto, ci sono dei miei elementi caratteriali che non imparano dalle esperienze fatte. Il mio comportamento in queste due tipi di esperienze è diverso e quando si mischiano, è un casino. Ma sono solo?
     
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    Sono un estroverso molto introverso
    Io sono un chiacchierone, a volte molto socievole e spesso disponibile verso tutti. Mi piace vedere e far ridere le persone, ma sono anche permaloso e senza pazienza, per cui mi arrabbio facilmente e, anche se la mia capacità di essere auto-ironico mi fa passare tutto velocemente, per gli altri non è sempre così.
    Però mi piace sognare, sogno ad occhi aperti, ho sempre nuove idee che mi entusiasmano e mi stimolano a creare. Amo la solitudine, amo fantasticare su piccole e grandi cose e gradisco l’emozione di essere in compagnia di un’altra persona con cui condividere i miei interessi e i miei ideali e per ascoltare le sue passioni.

    Insomma, a volte mi sento come di vivere in un casino dove calma e ordine sono esclusi e, alla luce di questo, ho fatto una considerazione:
    c'è una cosa che ho imparato bene nella vita, ed è forse l’unica cosa che riesco a ripetere sempre e bene, anche se spero di diminuirne la frequenza, ed è quella di commettere errori!
    Non è del tutto vero che il cervello impara sbagliando, riconosco che il ricordo degli errori che abbiamo fatto serve a migliorare le esperienze future, ma però penso che si debba distinguere in quale parte del nostro inconscio noi riponiamo queste esperienze. Distinguere per sapere ripescare.
    Io all’interno della poca massa grigia ho due scatole, una è quella che contiene le esperienze fatte apprendendo dagli errori commessi durante delle prove, ovvero, la scatola delle competenze lavorative. Qui ripongo il risultato del “Provo faccio se non viene bene rifaccio e risolvo”
    Poi ho una seconda scatola che contiene le esperienze procuratemi dalle emozioni vissute. In questa scatola, che trascuro sempre, le esperienze sono del tipo “Provo faccio se non viene bene mi scordo, tanto non sono mica tutti così, e rifaccio di nuovo come prima”.
    Lo so, è impossibile riuscire perfettamente in ogni cosa, però se il problema è tecnico mi è possibile individuare delle possibili soluzioni per merito delle esperienze fatte. Ma allora perché se il problema è emotivo non riesco a fare la stessa cosa?  Accetto situazioni senza pensarci, senza valutare, spinto dall’entusiasmo, affidandomi a un istinto imperfetto che non tiene conto delle esperienze avute.
    Quindi sono imperfetto, ci sono dei miei elementi caratteriali che non imparano dalle esperienze fatte. Il mio comportamento in queste due tipi di esperienze è diverso e quando si mischiano, è un casino. Ma sono solo?
     
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    binario57 ha ricevuto una reazione da elisa2807 per l'aggiornamento : ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!     
    ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!
     
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    Sono un estroverso molto introverso
    Io sono un chiacchierone, a volte molto socievole e spesso disponibile verso tutti. Mi piace vedere e far ridere le persone, ma sono anche permaloso e senza pazienza, per cui mi arrabbio facilmente e, anche se la mia capacità di essere auto-ironico mi fa passare tutto velocemente, per gli altri non è sempre così.
    Però mi piace sognare, sogno ad occhi aperti, ho sempre nuove idee che mi entusiasmano e mi stimolano a creare. Amo la solitudine, amo fantasticare su piccole e grandi cose e gradisco l’emozione di essere in compagnia di un’altra persona con cui condividere i miei interessi e i miei ideali e per ascoltare le sue passioni.

    Insomma, a volte mi sento come di vivere in un casino dove calma e ordine sono esclusi e, alla luce di questo, ho fatto una considerazione:
    c'è una cosa che ho imparato bene nella vita, ed è forse l’unica cosa che riesco a ripetere sempre e bene, anche se spero di diminuirne la frequenza, ed è quella di commettere errori!
    Non è del tutto vero che il cervello impara sbagliando, riconosco che il ricordo degli errori che abbiamo fatto serve a migliorare le esperienze future, ma però penso che si debba distinguere in quale parte del nostro inconscio noi riponiamo queste esperienze. Distinguere per sapere ripescare.
    Io all’interno della poca massa grigia ho due scatole, una è quella che contiene le esperienze fatte apprendendo dagli errori commessi durante delle prove, ovvero, la scatola delle competenze lavorative. Qui ripongo il risultato del “Provo faccio se non viene bene rifaccio e risolvo”
    Poi ho una seconda scatola che contiene le esperienze procuratemi dalle emozioni vissute. In questa scatola, che trascuro sempre, le esperienze sono del tipo “Provo faccio se non viene bene mi scordo, tanto non sono mica tutti così, e rifaccio di nuovo come prima”.
    Lo so, è impossibile riuscire perfettamente in ogni cosa, però se il problema è tecnico mi è possibile individuare delle possibili soluzioni per merito delle esperienze fatte. Ma allora perché se il problema è emotivo non riesco a fare la stessa cosa?  Accetto situazioni senza pensarci, senza valutare, spinto dall’entusiasmo, affidandomi a un istinto imperfetto che non tiene conto delle esperienze avute.
    Quindi sono imperfetto, ci sono dei miei elementi caratteriali che non imparano dalle esperienze fatte. Il mio comportamento in queste due tipi di esperienze è diverso e quando si mischiano, è un casino. Ma sono solo?
     
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    binario57 ha ricevuto una reazione da andreas-012 per l'aggiornamento : Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto   

    Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto di alberi e rocce, sentieri scoscesi, valli verdeggianti, picchi altissimi, nuvole dalle varie forme, torrenti e corsi d’acqua che ancora adesso mi fanno perdere ore nel vano tentativo di deviarne il corso.
    Niente ha il potere di liberarmi la mente e di far sparire i pensieri cupi e negativi che a volte mi tormentano, come l’essere immerso nella natura e il sentirmi avvolto dai profumi del bosco, della terra bagnata e dell’aria pura e tersa. Niente mi stupisce come lo scorgere animali che ti guardano intimoriti seminascosti dalle frasche, udire il cinguettio soave degli uccelli, vedere fiori dai mille colori, i muschi e i licheni dalle infinite varietà di verde.
    Percorro carreggiate e sentieri che si alternano dal ripido al pianeggiante, il paesaggio via via cambia, in un attimo finiscono i pini e si apre una distesa verdeggiante, le stelle alpine, le pietraie… la cima!
    Bellissima è lì sembra di toccarla, il sole la illumina. Poi, la nuvola minacciosa, il tempo che cambia, il fronte di pioggia che vedi arrivare in lontananza, ti affretti nella ricerca della roccia o della baita che ti possa fornire un riparo all’arrivo del temporale. Il vento soffia sempre più forte e, mentre le nuvole corrono veloci, il riparo trovato ti accoglie e coccola. E si ritorna a casa col pensiero che poi, quella cima, la toccherò.
    L’amore per la montagna non è un sentimento facile da spiegare, è difficile da far comprendere alle persone che non la conoscono. Lei non si lascia avvicinare facilmente, non sei tu a conquistarla, se glielo permetti è lei che ti conquista, ti si apre e ti stupisce regalandoti esperienze uniche e meravigliose.
    E se ne sarai capace, lassù potrai esaminare la tua personalità e forse, trovare la capacità di scoprire l’aspetto fondante del tuo sistema di vita e capire che, ciò che probabilmente ti darà la serenità, non è l’avere ma l’essere!
    Fine del pippotto, scusatemi ma ste zone rosse, arancioni e gialle sono una tortura.
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    Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto di alberi e rocce, sentieri scoscesi, valli verdeggianti, picchi altissimi, nuvole dalle varie forme, torrenti e corsi d’acqua che ancora adesso mi fanno perdere ore nel vano tentativo di deviarne il corso.
    Niente ha il potere di liberarmi la mente e di far sparire i pensieri cupi e negativi che a volte mi tormentano, come l’essere immerso nella natura e il sentirmi avvolto dai profumi del bosco, della terra bagnata e dell’aria pura e tersa. Niente mi stupisce come lo scorgere animali che ti guardano intimoriti seminascosti dalle frasche, udire il cinguettio soave degli uccelli, vedere fiori dai mille colori, i muschi e i licheni dalle infinite varietà di verde.
    Percorro carreggiate e sentieri che si alternano dal ripido al pianeggiante, il paesaggio via via cambia, in un attimo finiscono i pini e si apre una distesa verdeggiante, le stelle alpine, le pietraie… la cima!
    Bellissima è lì sembra di toccarla, il sole la illumina. Poi, la nuvola minacciosa, il tempo che cambia, il fronte di pioggia che vedi arrivare in lontananza, ti affretti nella ricerca della roccia o della baita che ti possa fornire un riparo all’arrivo del temporale. Il vento soffia sempre più forte e, mentre le nuvole corrono veloci, il riparo trovato ti accoglie e coccola. E si ritorna a casa col pensiero che poi, quella cima, la toccherò.
    L’amore per la montagna non è un sentimento facile da spiegare, è difficile da far comprendere alle persone che non la conoscono. Lei non si lascia avvicinare facilmente, non sei tu a conquistarla, se glielo permetti è lei che ti conquista, ti si apre e ti stupisce regalandoti esperienze uniche e meravigliose.
    E se ne sarai capace, lassù potrai esaminare la tua personalità e forse, trovare la capacità di scoprire l’aspetto fondante del tuo sistema di vita e capire che, ciò che probabilmente ti darà la serenità, non è l’avere ma l’essere!
    Fine del pippotto, scusatemi ma ste zone rosse, arancioni e gialle sono una tortura.
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    binario57 ha ricevuto una reazione da elisa2807 per l'aggiornamento : ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!     
    ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!
     
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    Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto di alberi e rocce, sentieri scoscesi, valli verdeggianti, picchi altissimi, nuvole dalle varie forme, torrenti e corsi d’acqua che ancora adesso mi fanno perdere ore nel vano tentativo di deviarne il corso.
    Niente ha il potere di liberarmi la mente e di far sparire i pensieri cupi e negativi che a volte mi tormentano, come l’essere immerso nella natura e il sentirmi avvolto dai profumi del bosco, della terra bagnata e dell’aria pura e tersa. Niente mi stupisce come lo scorgere animali che ti guardano intimoriti seminascosti dalle frasche, udire il cinguettio soave degli uccelli, vedere fiori dai mille colori, i muschi e i licheni dalle infinite varietà di verde.
    Percorro carreggiate e sentieri che si alternano dal ripido al pianeggiante, il paesaggio via via cambia, in un attimo finiscono i pini e si apre una distesa verdeggiante, le stelle alpine, le pietraie… la cima!
    Bellissima è lì sembra di toccarla, il sole la illumina. Poi, la nuvola minacciosa, il tempo che cambia, il fronte di pioggia che vedi arrivare in lontananza, ti affretti nella ricerca della roccia o della baita che ti possa fornire un riparo all’arrivo del temporale. Il vento soffia sempre più forte e, mentre le nuvole corrono veloci, il riparo trovato ti accoglie e coccola. E si ritorna a casa col pensiero che poi, quella cima, la toccherò.
    L’amore per la montagna non è un sentimento facile da spiegare, è difficile da far comprendere alle persone che non la conoscono. Lei non si lascia avvicinare facilmente, non sei tu a conquistarla, se glielo permetti è lei che ti conquista, ti si apre e ti stupisce regalandoti esperienze uniche e meravigliose.
    E se ne sarai capace, lassù potrai esaminare la tua personalità e forse, trovare la capacità di scoprire l’aspetto fondante del tuo sistema di vita e capire che, ciò che probabilmente ti darà la serenità, non è l’avere ma l’essere!
    Fine del pippotto, scusatemi ma ste zone rosse, arancioni e gialle sono una tortura.
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    Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto di alberi e rocce, sentieri scoscesi, valli verdeggianti, picchi altissimi, nuvole dalle varie forme, torrenti e corsi d’acqua che ancora adesso mi fanno perdere ore nel vano tentativo di deviarne il corso.
    Niente ha il potere di liberarmi la mente e di far sparire i pensieri cupi e negativi che a volte mi tormentano, come l’essere immerso nella natura e il sentirmi avvolto dai profumi del bosco, della terra bagnata e dell’aria pura e tersa. Niente mi stupisce come lo scorgere animali che ti guardano intimoriti seminascosti dalle frasche, udire il cinguettio soave degli uccelli, vedere fiori dai mille colori, i muschi e i licheni dalle infinite varietà di verde.
    Percorro carreggiate e sentieri che si alternano dal ripido al pianeggiante, il paesaggio via via cambia, in un attimo finiscono i pini e si apre una distesa verdeggiante, le stelle alpine, le pietraie… la cima!
    Bellissima è lì sembra di toccarla, il sole la illumina. Poi, la nuvola minacciosa, il tempo che cambia, il fronte di pioggia che vedi arrivare in lontananza, ti affretti nella ricerca della roccia o della baita che ti possa fornire un riparo all’arrivo del temporale. Il vento soffia sempre più forte e, mentre le nuvole corrono veloci, il riparo trovato ti accoglie e coccola. E si ritorna a casa col pensiero che poi, quella cima, la toccherò.
    L’amore per la montagna non è un sentimento facile da spiegare, è difficile da far comprendere alle persone che non la conoscono. Lei non si lascia avvicinare facilmente, non sei tu a conquistarla, se glielo permetti è lei che ti conquista, ti si apre e ti stupisce regalandoti esperienze uniche e meravigliose.
    E se ne sarai capace, lassù potrai esaminare la tua personalità e forse, trovare la capacità di scoprire l’aspetto fondante del tuo sistema di vita e capire che, ciò che probabilmente ti darà la serenità, non è l’avere ma l’essere!
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    Fin da piccolo sono sempre andato in montagna, per questo la amo. È un ambiente fatto di alberi e rocce, sentieri scoscesi, valli verdeggianti, picchi altissimi, nuvole dalle varie forme, torrenti e corsi d’acqua che ancora adesso mi fanno perdere ore nel vano tentativo di deviarne il corso.
    Niente ha il potere di liberarmi la mente e di far sparire i pensieri cupi e negativi che a volte mi tormentano, come l’essere immerso nella natura e il sentirmi avvolto dai profumi del bosco, della terra bagnata e dell’aria pura e tersa. Niente mi stupisce come lo scorgere animali che ti guardano intimoriti seminascosti dalle frasche, udire il cinguettio soave degli uccelli, vedere fiori dai mille colori, i muschi e i licheni dalle infinite varietà di verde.
    Percorro carreggiate e sentieri che si alternano dal ripido al pianeggiante, il paesaggio via via cambia, in un attimo finiscono i pini e si apre una distesa verdeggiante, le stelle alpine, le pietraie… la cima!
    Bellissima è lì sembra di toccarla, il sole la illumina. Poi, la nuvola minacciosa, il tempo che cambia, il fronte di pioggia che vedi arrivare in lontananza, ti affretti nella ricerca della roccia o della baita che ti possa fornire un riparo all’arrivo del temporale. Il vento soffia sempre più forte e, mentre le nuvole corrono veloci, il riparo trovato ti accoglie e coccola. E si ritorna a casa col pensiero che poi, quella cima, la toccherò.
    L’amore per la montagna non è un sentimento facile da spiegare, è difficile da far comprendere alle persone che non la conoscono. Lei non si lascia avvicinare facilmente, non sei tu a conquistarla, se glielo permetti è lei che ti conquista, ti si apre e ti stupisce regalandoti esperienze uniche e meravigliose.
    E se ne sarai capace, lassù potrai esaminare la tua personalità e forse, trovare la capacità di scoprire l’aspetto fondante del tuo sistema di vita e capire che, ciò che probabilmente ti darà la serenità, non è l’avere ma l’essere!
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    binario57 ha ricevuto una reazione da elisa2807 per l'aggiornamento : ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!     
    ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!
     
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    ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!
     
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    binario57 ha ricevuto una reazione da diegodelavega0 per l'aggiornamento : il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazion   
    il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazione triste, molto triste! ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace, mi consente di essere creativo, di fare gli orari che voglio. potrei dire di essere fortunato perchè lavorare per me è piacevole. ma ho tante (troppe) passioni che mi accorgo di trascurare e questo trascurare mi sta iniziando a far odiare il mio lavoro. rivoglio gli spazi liberi, gli spazi aperti, la solitudine e voglio potermi abbandonare alla fantasia.
    la solitudine?
    a me piace parlare, ascoltare, condividere, che faccio da solo? la vita è un insieme di attimi belli e brutti, momenti di gioia e serenità e momenti di incertezza e debolezza. questi momenti devono essere spartiti con altre persone, con qualcuno che ti completi altrimenti che vita è?
    qualcuno.... ecco, il problema è il qualcuno!
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    binario57 ha ricevuto una reazione da elisa2807 per l'aggiornamento : ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!     
    ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!
     
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    ebbè... mi son regalato sto LP originale del 74!
     
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    binario57 ha ricevuto una reazione da diegodelavega0 per l'aggiornamento : il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazion   
    il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazione triste, molto triste! ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace, mi consente di essere creativo, di fare gli orari che voglio. potrei dire di essere fortunato perchè lavorare per me è piacevole. ma ho tante (troppe) passioni che mi accorgo di trascurare e questo trascurare mi sta iniziando a far odiare il mio lavoro. rivoglio gli spazi liberi, gli spazi aperti, la solitudine e voglio potermi abbandonare alla fantasia.
    la solitudine?
    a me piace parlare, ascoltare, condividere, che faccio da solo? la vita è un insieme di attimi belli e brutti, momenti di gioia e serenità e momenti di incertezza e debolezza. questi momenti devono essere spartiti con altre persone, con qualcuno che ti completi altrimenti che vita è?
    qualcuno.... ecco, il problema è il qualcuno!
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    binario57 ha ricevuto una reazione da diegodelavega0 per l'aggiornamento : il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazion   
    il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazione triste, molto triste! ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace, mi consente di essere creativo, di fare gli orari che voglio. potrei dire di essere fortunato perchè lavorare per me è piacevole. ma ho tante (troppe) passioni che mi accorgo di trascurare e questo trascurare mi sta iniziando a far odiare il mio lavoro. rivoglio gli spazi liberi, gli spazi aperti, la solitudine e voglio potermi abbandonare alla fantasia.
    la solitudine?
    a me piace parlare, ascoltare, condividere, che faccio da solo? la vita è un insieme di attimi belli e brutti, momenti di gioia e serenità e momenti di incertezza e debolezza. questi momenti devono essere spartiti con altre persone, con qualcuno che ti completi altrimenti che vita è?
    qualcuno.... ecco, il problema è il qualcuno!
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    binario57 ha ricevuto una reazione da diegodelavega0 per l'aggiornamento : il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazion   
    il mio lavoro è la mia vita.... pensavo fosse una cosa bella, invece è un'affermazione triste, molto triste! ho la fortuna di fare un lavoro che mi piace, mi consente di essere creativo, di fare gli orari che voglio. potrei dire di essere fortunato perchè lavorare per me è piacevole. ma ho tante (troppe) passioni che mi accorgo di trascurare e questo trascurare mi sta iniziando a far odiare il mio lavoro. rivoglio gli spazi liberi, gli spazi aperti, la solitudine e voglio potermi abbandonare alla fantasia.
    la solitudine?
    a me piace parlare, ascoltare, condividere, che faccio da solo? la vita è un insieme di attimi belli e brutti, momenti di gioia e serenità e momenti di incertezza e debolezza. questi momenti devono essere spartiti con altre persone, con qualcuno che ti completi altrimenti che vita è?
    qualcuno.... ecco, il problema è il qualcuno!