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Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da altomororicco

  1. Prendo spunto, ed anche io ti saluto con un'opera d'arte!

    Io però rompo gli schemi e cambio stile.

    :D

     

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  2. Non riesco a dormireeee!!😣😣😣

  3. Per chi  nella vita è troppo dalle emozioni e ne è condizionato al punto di....

  4. Ciao Fatina!

    Buon pomeriggio 9_9

    Questa è la Fata Turchina, ma la trovo ugualmente adorabile...

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  5. Che bel make up! complimenti!

  6. ...al nuovo anno incipiente...

  7. Innamorata

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  8. 'Giocavamo ad esser grandi,ma mai grandi come i nostri sogni'

    'https://youtu.be/gFH7aFfM2Zw

  9. buongiorno

     

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  10. :D

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  12. IMG-20180110-WA0006.thumb.jpg.3be22bac0be3c8728a0122fcf2e57730.jpg

  13. Di schiena...

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  14. Il mattino riporta il fiato alle mie narici e questo mi uccide perché sporca i miei desideri.

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  15. CHI LA FA L’ASPETTI

    ghostnick06 gennaio 2019Senza categoria

    Tua madre nonostante i km che ci separano ha il dono di comparire a casa nostra nei giorni e nei momenti sbagliati.

    Ovviamente non avvisa, compare e basta.

    Anche due settimane fa è arrivata senza nemmeno una telefonata perché non mi sarei di certo fatta trovare sul divano con il plaid, la tazza del tea e il gatto acciambellato vicino, non per pigrizia, ma per la febbre. Vista la sua mania di mettere le mani ovunque mi sarei fatta forza e avrei messo via almeno i panni della settimana….Invece no. Eccola che sfreccia da una stanza all’altra aprendo cassetti, armadi, spostando indumenti, dividendo le camicie per colore……Ma la cosa peggiore sei tu.

    Tu che sai benissimo quanto detesti che tua madre ronzi come un’ape regina per casa non dici nulla, anzi, hai la faccia tosta di farle notare che non rammendo bene come lei.

    Sarà la febbre, ma comincio a pensare ad una sottile vendetta, che zittisca te e i tuoi rammendi mal fatti e soprattutto faccia passare a lei la voglia di aprire tutti i miei cassetti.

    Ha già detto che tornerà domenica perché se non sto bene tu potresti rimanere senza vestiti se non viene lei a metterli a posto.

    Martedì sono in piedi. E vado in centro. In un sexy shop per la precisione.

    Compro di tutto: intimo, accessori, manette di peluche, sexy toys, anche un frustino, così giusto per far scena……Lo sguardo del commesso è divertito e ammiccante, infatti quando esco mi fa l’occhiolino e mi augura buon divertimento.

    Aspetto sabato sera, e con studiata noncuranza infilo in ogni cassetto qualche oggetto o indumento…un po’ nascosto, ma non troppo. E aspetto la domenica.

    Eccola. Appena arrivata si mette all’opera. Viaggia per casa con pile di panni divisi come soldatini, ogni cosa al suo posto sta dicendo dalla camera da letto….ma non finisce la frase…..farfuglia qualcosa che ti fa accorrere da lei pensando le stia venendo un colpo. Ti seguo perché non voglio perdermi la scena e voglio vedere la sua espressione.

    E’ li in piedi davanti al settimanale aperto che ti guarda e indica il contenuto del cassetto…”Ma…tu….Oddio…Il mio bambino….io…io….non so cosa dire….”

    Si rifugia in sala a riprendersi dallo shock di aver scoperto che il suo bambino di 38 anni fa sesso e si diverte, mentre tu mi fissi con aria furiosa.

    Maman dalla sala sta dicendo che preferisce andare a casa ,forse un calo di pressione, sente il bisogno di stendersi….La saluti a stento, e inizi a tirare fuori dai cassetti tutto quello che io vi ho nascosto, compreso il frustino. “Vorrei dartelo su quel tuo bel sedere, così impari a farmi certi scherzi”…Poi sorridi e Inizi a scegliere con cura alcuni oggetti.

    “Chi la fa l’aspetti” mi dici prendendo un nastro di seta dalla testiera del letto e usandolo come benda suoi miei occhi….Una volta bendata mi fai girare su me stessa per disorientarmi nel modo più totale e poi mi lasci lì, in piedi senza riferimenti o punti di appoggio, dicendomi di aspettare.

  16. Sto rileggendo “L’insostenibile leggerezza dell’essere”. Rifletto sulle coincidenze, quelle di cui Kundera scrive a proposito
    dell’incontro tra Tomas e Tereza. Un incontro è tanto più importante quanto più è mosso dalle coincidenze, ovvero da eventi che ci fanno convergere verso una persona in modo ineluttabile. Sono le coincidenze che dovrebbero muovere tutto, non la necessità.
    La necessità è banale, scontata, prevedibile, meccanica. Le coincidenze invece hanno a che fare con il destino, quando noi ce ne accorgiamo esse si manifestano. Sì, perché spesso non ce ne accorgiamo, non ci facciamo caso e non allora succede nulla.
    Tomas è andato in un piccolo paese della Boemia per lavoro, in verità doveva andarci il suo capo ma a causa della sciatica ha mandato lui. Poche ore prima di prendere il treno per tornare a Praga si ferma a bere un cognac in un locale dove lavora Tereza. Lei vede che ha un libro sul tavolo e questo fa scattare in lei una sorta di affinità elettiva nei confronti di Tomas (raramente in quel locale i clienti hanno un libro aperto sul tavolo). Mentre lei chiede cosa desidera a Tomas la radio suona un quartetto di Beethoven (anni fa Tereza ha ascoltato dal vivo quel brano e quella sera al concerto erano presenti lei, il farmacista del paesee la moglie. Tre spettatori per quattro musicisti. Quella musica per lei da quel momento ha rappresentato l’accesso ad un mondo superiore rispetto alla mediocrità ed alla grettezza della propria famiglia). Insomma tutte queste coincidenze fanno scattare qualcosa
    in lei. Quella cosa strana e indefinibile che si chiama amore, forse.

     

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  17. CHI LA FA L’ASPETTI

    ghostnick06 gennaio 2019Senza categoria

    Tua madre nonostante i km che ci separano ha il dono di comparire a casa nostra nei giorni e nei momenti sbagliati.

    Ovviamente non avvisa, compare e basta.

    Anche due settimane fa è arrivata senza nemmeno una telefonata perché non mi sarei di certo fatta trovare sul divano con il plaid, la tazza del tea e il gatto acciambellato vicino, non per pigrizia, ma per la febbre. Vista la sua mania di mettere le mani ovunque mi sarei fatta forza e avrei messo via almeno i panni della settimana….Invece no. Eccola che sfreccia da una stanza all’altra aprendo cassetti, armadi, spostando indumenti, dividendo le camicie per colore……Ma la cosa peggiore sei tu.

    Tu che sai benissimo quanto detesti che tua madre ronzi come un’ape regina per casa non dici nulla, anzi, hai la faccia tosta di farle notare che non rammendo bene come lei.

    Sarà la febbre, ma comincio a pensare ad una sottile vendetta, che zittisca te e i tuoi rammendi mal fatti e soprattutto faccia passare a lei la voglia di aprire tutti i miei cassetti.

    Ha già detto che tornerà domenica perché se non sto bene tu potresti rimanere senza vestiti se non viene lei a metterli a posto.

    Martedì sono in piedi. E vado in centro. In un sexy shop per la precisione.

    Compro di tutto: intimo, accessori, manette di peluche, sexy toys, anche un frustino, così giusto per far scena……Lo sguardo del commesso è divertito e ammiccante, infatti quando esco mi fa l’occhiolino e mi augura buon divertimento.

    Aspetto sabato sera, e con studiata noncuranza infilo in ogni cassetto qualche oggetto o indumento…un po’ nascosto, ma non troppo. E aspetto la domenica.

    Eccola. Appena arrivata si mette all’opera. Viaggia per casa con pile di panni divisi come soldatini, ogni cosa al suo posto sta dicendo dalla camera da letto….ma non finisce la frase…..farfuglia qualcosa che ti fa accorrere da lei pensando le stia venendo un colpo. Ti seguo perché non voglio perdermi la scena e voglio vedere la sua espressione.

    E’ li in piedi davanti al settimanale aperto che ti guarda e indica il contenuto del cassetto…”Ma…tu….Oddio…Il mio bambino….io…io….non so cosa dire….”

    Si rifugia in sala a riprendersi dallo shock di aver scoperto che il suo bambino di 38 anni fa sesso e si diverte, mentre tu mi fissi con aria furiosa.

    Maman dalla sala sta dicendo che preferisce andare a casa ,forse un calo di pressione, sente il bisogno di stendersi….La saluti a stento, e inizi a tirare fuori dai cassetti tutto quello che io vi ho nascosto, compreso il frustino. “Vorrei dartelo su quel tuo bel sedere, così impari a farmi certi scherzi”…Poi sorridi e Inizi a scegliere con cura alcuni oggetti.

    “Chi la fa l’aspetti” mi dici prendendo un nastro di seta dalla testiera del letto e usandolo come benda suoi miei occhi….Una volta bendata mi fai girare su me stessa per disorientarmi nel modo più totale e poi mi lasci lì, in piedi senza riferimenti o punti di appoggio, dicendomi di aspettare.