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Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da altomororicco

  1. Una delle mie 100 canzoni preferite? Questa.

     

  2. Franco, ho letto che dall'altro ieri siete zona rossa, mi spiace, è tutto un gran casino che spero passi presto. Da casa tua hai una bella vista montagne? Questo potrebbe aiutarti a passare la quarantena in modo più sereno

  3. In questi giorni farò un bel sushi con pollo fritto/impanato al forno/impanato in padella (vediamo in quel momento) con un cubetto o una fettina di mango e maionese piccante al mango.  Sono aperte le scommesse sulla riuscita del piatto :D (aka del riso)

  4. Se qualcuno dovesse trovare un behind the scenes di questo video, me lo mandi immediatamente, per piacere graziegraziegraziemillissime :D 

    Il suo senso dell'umorismo mi fa ridere da matti :D 

     

  5. Charl! Come stai? Non ricordo se te lo avevo già chiesto, cosa ne pensi della food photography?

  6. questo pomeriggio ho deciso di mettermi sotto e cucinare una bella torta...faccio le prove ;)

  7. che piani hai per la serata??

  8. che dire, ti auguro una buona serata :) pensiamo positivo!

  9. Ciao :) la tua arte ci salva ogni volta!

  10. Grazie, sei molto raffinato...direi un esteta :)

    Bellissima l'immagine del tuo profilo, adoro gli Animali ♥

  11. Piazza del Campo: Un insolito veicolo...

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  12. Maresciallo Rocca...

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  13.  

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  14. - Dove vai?

    - A una festa.

    - Ti pare il caso?

    - Perché?

    - Come perché? Perché c'è Godzilla.

    - Chi?

    - Godzilla.

    - Non ho presente.

    - Non hai presente la creatura che ha devastato mezza città?

    - Ah, ho capito, te dici il mostro spaventoso. Scusa, l'avevo rimosso.

    - Ha spazzato via un bel pezzo della nostra metropoli. Centinaia di migliaia di morti.

    - Probabilmente è perché non faccio più la solita strada per andare in centro, adesso passo per dove stava una volta Blockbuster, hai presente? Vicino al Compro Oro?

    - Sì.

    - Ecco, passo di lì. Magari non l'ho notato per quello.

    - È una lucertola alta centocinquanta metri.

    - Va be', hanno pure fatto un sacco di rotonde nuove se è per questo, mo non è che posso star lì a segnarmi tutte le modifiche del piano regolatore. Ho una vita.

    - Ecco, proprio per questo è il caso che tu non vada a sta festa.

    - Perché?

    - Godzilla.

    - Ah già, m'ero scordato. Va be', però son pure passati tre mesi.

    - In che senso?

    - Nel senso che son tre mesi che sto Godzilla ci passeggia sopra, non è che adesso possiamo cambiare vita per una cosa così.

    - Questa è proprio il tipo di cosa per cui dobbiamo cambiarla la vita.

    - Accomodati. Io non voglio rinunciare alle mie abitudini e ai miei svaghi solo perché c'è un rettile atomico che polverizza gli edifici. Rettile di cui per altro ho sempre e solo sentito parlare.

    - Cosa intendi?

    - Che, a essere sinceri, io sto Godzilla l'ho visto alla TV e basta. Le macerie, la devastazione, la coda che sferza i carri armati. Personalmente non ho mai avuto il piacere di trovarmici faccia a faccia.

    - Probabilmente non saresti qui se avessi avuto il piacere.

    - Dimmi una persona che conosciamo che ha visto Godzilla.

    - Il signor Pozzobon.

    - Il signor Pozzobon si inventerebbe qualsiasi cosa per attaccare bottone.

    - È morto.

    - Oh dio, e come è successo?

    - Una lucertola di centocinquanta metri lo ha calpestato.

    - Un'altra?

    - La stessa, idiota! Godzilla! È morto perché Godzilla gli ha livellato il soggiorno con lui dentro e ha raso al suolo il resto della sua casa.

    - La casa del signor Pozzobon era vecchia, magari è crollata da sola.

    - L'ha ucciso Godzilla.

    - Non abbiamo prove che sia stato proprio…

    - Le sue ultime parole sono state “mio dio Godzilla! È Godzilla!”

    - Ma che ne sai, magari aveva qualcosa già di suo. Delle patologie pregresse.

    - Dici prima di finire al centro di una gigantesca impronta tridattile?

    - Magari soffriva di cuore ed è quello che l'ha ammazzato.

    - Magari sei un coglione ed è quello che ti tiene in vita.

    - Ma poi non l'avevamo ucciso sto Godzilla? Non gli avevamo tirato contro le cose… le testate nucleari?

    - Sì, ma l'hanno solo spinto un po' lontano dal centro città, verso il quartiere spagnolo e quello francese.

    - E allora sticazzi, dai! Stanno a otto fermate d'autobus da qua. Non è mica zona nostra.

    - Sempre città è.

    - Va be', ammettiamo che ci sia questo Godzilla e che stia distruggendo una prozione della cerchia urbana. Io sono tranquillo.

    - Perché?

    - Come perché? Non sono mica asiatico.

    - Scusa?

    - Ma dai, da che mondo è mondo, Godzilla attacca solo giapponesi e al massimo coreani se sbaglia lo svincolo. Io sono caucasico, io non lo becco Godzilla, è una questione biologica, di stopposità della carne. L'ha detto pure il telegiornale.

    - No, veramente s'è detto che magari all'inizio pigliava più facilmente gli asiatici, ma adesso non fa distinzioni.

    - Ah no?

    - Ieri ha vaporizzato un ragazzino.

    - Un ragazzino di Osaka?

    - Un ragazzino italiano.

    - Ah. Va be', cose che capitano. Ma non possiamo farci intimidire così facilmente.

    - Dici da una lucertola di centocinquanta metri?

    - Eh no! Se noi abbiamo paura, Godzilla vince.

    - Se noi abbiamo paura, sopravviviamo. È così che la razza umana ha campato per millenni, con la paura. Non comportandosi come dei cazzoni irresponsabili. Da quand'è che non vogliamo più avere paura? Tutto l'anno la meniamo con le paure più stronze e irrazionali, ci ricamiamo sopra odio e paranoie di ogni tipo, e quando finalmente c'è qualcosa di serio, che vale la pena odiare e per cui essere paranoici, tu te ne vai a ballare?

    - Non è ballare. È esprimermi artisticamente attraverso la danza e Benny Benassi.

    - È provato che quella creatura mostruosa avverte le vibrazioni del terreno provocate per esempio, non lo so, da un impianto stereo gigantesco. Vi troverà e vi spazzerà via e poi si farà strada per il resto della città lasciando dietro di sé una scia di lutto e devastazione!

    - …

    - …

    - Posso dirti una cosa?

    - Cosa?

    - Secondo me tu di questa faccenda di Godzilla ne stai facendo un po' una malattia.

  15. 3 Novembre 1957 

    "Cos'è che risuona dall'alto dei cieli?
    è un pianto sommesso, un guaito lontano.
    E' Laika che piange: dov'è che noi andiamo?
    Andiamo nel cielo, sogniamo la luna,
    vedremo anche Marte se avremo fortuna.
    A me non importa di sogni di gloria
    mi importa di Laika, che piange da sola."

    Pasquale Pozzessere

    #InMemoriaDiLaika 🖤

     

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  16. PEP IL CANE CONDANNATO ALL'ERGASTOLO

    Pep era un magnifico labrador di colore nero che nel 1924 accusato dell'orribile uccisione del gatto della moglie del governatore della Pennsylvania, Gifford Pinchot, fu condannato all'ergastolo e rinchiuso nell'Eastern State Penitentiary.

    La storia ovviamente animò i giornali dell'epoca, così come la foto segnaletica di Pep che con quell'aria decisamente “colpevole” fu immortalato con il numero di matricola, appeso attorno al collo, assegnatogli in prigione. 

    La storia tengo a precisare è del tutto vera, tranne che per un dettaglio di non poco conto, inventato di sana pianta dai giornali che cercarono sia di montare una storia avvincente, sia di giustificare la condanna troppo severa inflitta al povero cane.

    In realtà Pep era del tutto innocente, non aveva ucciso nessun gatto, il suo unico "crimine" era stato quello di aver mordicchiato i cuscini del divano del governatore. 

    Ricevuto in dono da suo nipote ad un certo punto, magari stanco di dover cambiare i cuscini del divano, Pinchot decise di far condannare e rinchiudere in carcere l'indisciplinato cane che, a quanto si racconta, divenne la mascotte dei detenuti.

    Pep prima di morire ed essere sepolto nel cimitero della prigione, scontò 10 anni di carcere, durante i quali oltre a giocherellare con gli altri detenuti, li aiutò nei lavori più disparati.

    Dopo la sua morte, il governatore Pinchot fu inondato da migliaia di lettere che contestavano la severa condanna subita da Pep noto come il cane ergastolano.

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  17. Matteo Massagrande
    ⏳(Padova 1959 - )
    📜La terrazza 🕰2016
    🖼Mixed media on board, cm. 23,5x30,5
    ✍️Buongiorno tra sobria decadenza, tripudi scenografici e tecnich…
    Altro...

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  18. Mario Mirabella
    ⏳(Palermo 1870-1931)
    📜Chiostro

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  19. Antonietta Varallo
    ⏳(Talsano [Ta], 1954 - )
    📜Bloomed stone arc, Italy

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  20. No! Non ho più i miei vent'anni, passati no so più quanti decenni fa, scomparsi tra le albe e i  tramonti, i giorni di pioggia e il vento. questo dimostrerebbe perché i migliori attori che hanno allietato la mia ardita giovinezza se ne vanno, uno dopo l'altro.

    non lo conosco molto come attore di cinema, o di teatro ma come cabarettista si, molte serata trascorse in casa, voi per il mal tempo, voi per non aver voglia di andare a zonzo, molti dei suoi spettacoli non mancava di certo a divertire incollandoci alle schermo del televisore,

    ecco un articolo di Wikipedia per chi volesse conioscerlo meglio.

    https://it.wikipedia.org/wiki/Gigi_Proietti

  21. Il nome della rosa è un romanzo che ho letto parecchi decenni addietro, insomma  un ventenne con tanti grilli in testa e il mondo ai piedi, e Umberto Eco era tra i miei Scrittori preferito. non mi viene mai in mente di vedere un film di cui ho letto il romanzo, trovo che sia banale vedere un film cui sai già la trama, eppure quando ho sentito che usciva il film non ci ho pensato due volte ad andare a vederlo. no non ci ho pensato proprio sapendo che l'attore principale era Sean Connery.

    la sua scomparsa lascerà un vuoto nel mondo del cinema, di questo non ho dubbi, e a me rammenta che gli anni passano e che io non sono più un giovincello di vent'anni

  22. Buon giorno, beh, che dire, l'estate è ormai alla fine, dalle mie parti ieri ha fatto il primo temporale, le prime piogge ad annunciare l'autunno che ormai è alle porte è incalza per entrare in questo 2020 che di certò non è stato il migliore dei miei anni vissuti, come di di molti di noi. Ma non lamentiamoci, dopo la pioggia viene sempre il sereno.

    Bene, adesso vado a iniziare la giornata e con essa anche la nuova settimana, vi auguro un buon lunedì e una felice settimana.

    Vi lascio con una canzone, unpo' triste, malinconica anche ma indubbiamente riomantica come tutte le coanzoni di Eros Ramazzotti d'altronde.

    È Passato Novembre:

     

  23. :)

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  24. :)

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