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Aggiornamenti di stato pubblicati da unacomete89

  1.  

    farfalla.pngSanti del Giorno

    San Giovanni Bosco (Sacerdote)
    San Ciro (Martire)
    Santa Marcella di Roma (Vedova)

    San Geminiano di Modena (Vescovo)
    San Metras (Metrano) di Alessandria (Martire)
    San Valdo (Vescovo)
    Sant'Abramo (Vescovo di Arbela)
    Sant'Aidano (Medhoc) di Ferns (Vescovo)

    San Giovanni Bosco è il protettore di educatori, giovani, studenti, editori.

     

    farfalla.pngAccadde Oggi
    slavery.jpg

    1865 - Abolita la schiavitù in America (156 anni fa): «La schiavitù o altra forma di costrizione personale non potranno essere ammesse negli Stati Uniti, o in luogo alcuno soggetto alla loro giurisdizione, se non come punizione di un reato...

     

    farfalla.pngNati in questo giorno
    franz_schubert.jpg 1797 - Franz Schubert (224 anni fa): Tra i più importanti compositori della storia della lirica, è considerato il grande maestro del Lied romantico, composizione di carattere sentimentale per voce solista e pianoforte. ...
    perlasca.jpg 1910 - Giorgio Perlasca (111 anni fa): Il suo nome compare nell'elenco dei 525 italiani Giusti tra le Nazioni, ossia i "non ebrei" che hanno rischiato la propria vita per salvare quella dei perseguitati dal genocidio nazista. ...
    farfalla.pngNati... sportivi
    riflettore.jpg 1963 - Manuela Di Centa (58 anni fa): Nata a Paluzza (in provincia di Udine), è una dirigente sportiva, campionessa olimpica di sci di fondo alle XVII Olimpiadi invernali di Lillehammer 1994, dove ha vinto ben cinque medaglie: due...
    quagliarella.jpg 1983 - Fabio Quagliarella (38 anni fa): Nato a Castellammare di Stabia (in provincia di Napoli), è un calciatore cresciuto nelle giovanili del Torino, con cui ha poi esordito in A il 14 maggio 2000. Successivamente ha giocato...
    rosina_zenit.jpg 1984 - Alessandro Rosina (37 anni fa): Nato a Belvedere Marittimo (in provincia di Cosenza), è un ex calciatore cresciuto nelle giovanili del Parma, con il quale ha esordito in A nel campionato 2002/03. Dopo una breve parentesi in...
    farfalla.pngEventi Sportivi
    federer.jpg 2010 - Quarto Australian open per Federer (11 anni fa): Nel prestigioso Australian open di tennis il torneo maschile è stato vinto per la quarta volta (2004, 2006 e 2007 sono i precedenti) dal campione svizzero Roger Federer, che ha battuto in...
    farfalla.pngI Doodle di Google
    yupanqui.jpg Atahualpa Yupanqui: Parlare di musica folclorica in Argentina, significa parlare di Atahualpa Yupanqui, unanimemente riconosciuto quale suo principale rappresentante. Cresciuto nelle campagne di Buenos Aires (per la...
    farfalla.pngScomparsi oggi
    donbosco.jpg 1888 - Don Bosco (133 anni fa): Nato in una frazione di Castelnuovo d'Asti, comune piemontese che oggi porta il suo nome, fu un sacerdote molto vicino ai giovani disagiati, per accogliere i quali fondò la congregazione dei Salesiani. ...
  2. I SACRIFICI sono l investimento per il successo del domani

  3. SIAMO SCATOLE DI VETRO,,,,O CONTENUTI FRAGILI ???

  4. E VERO CI SENTIAMO PORCOSPINI,,,manteniamo sempre le distanze,,,,ma perchè sappiamo che pungeremmo ???

  5. LA VITA NON E UN VIAGGIO,, non esiste una destinazione,,ma solo uno spazio temporale in cui dare dimostrazione che esistiamo

  6. LOCUS OF CONTROL
    se fosse una trasmissione...saremmo tutti in diretta...voi la vostra vita come la controllate
  7. COS E PER VOI LA PAURA,,,,un ostacolo da superare...ed esiste un opposto alla paura

  8. EMOZIONI NEGATIVE,,,
    emozioni ladre che ci rubano qualcosa,,,mettendoci nella condizione fallimentare,,,ma come non accettarle ??
  9. L AMMIRAZIONE e il capire piu sottile....

  10. la solitudine e una brutta bestia,,,,o solo l angolo per la riflessione di noi stessi

  11. ASSURDITA' una parola poco usata,, ma cosa diamo noi per assurdo ,,,,,

  12. se si potesse ricevere una lettera da qualcuno,,,famoso o non da chi vorreste riceverla,,,
    e quale pensiero dovrebbe contenere
  13. VOGLIO DEDICARVI QUESTA SERA UN MONOLOGO DI EDUARDO DE FILIPPO,,,,,NELLA COMMEDIA TEATRALE  LA MIA FAMIGLIA   LA REPUTO PERFETTA PER I TEMPI CHE CORRONO,,,,,CHI CONOSCE L OPERA SAPRÀ DI SICURO A COSA IO FACCIA RIFERIMENTO,,,,,,un bacione a tutti

     

    ALBERTO - E pure se parlavo, non era la stessa cosa? Avrei potuto proibire a lui di andare a Parigi? E con quali mezzi? Un padre di oggi, di fronte alla strafottenza dei figli, o parla o è muto, è ‘a stessa cosa. (Puntando l’indice prima verso sua moglie e poi verso i figli) Tu, tu, tu, poco per volta, siete riusciti a farmi rinunciare a qualsiasi diritto, e a farmi sentire libero da qualsiasi dovere. Questo è il momento di parlare! E non ho paura di sembrare uno che voglia infierire contro un disgraziato già caduto in una situazione tragica: le mie parole devono avere per lui il valore che hanno, soprattutto perché vengono da me, che song’ ‘o pate. Se è stato lui che ha commesso il reato, le mie parole, se gli è rimasto tanto di buon senso e di dignità, lo faranno soffrire di più; e peggio per lui! Ma se è innocente, come penso e spero che sia, gli serviranno per l’avvenire. (Un pensiero che lo amareggia gli attraversa la mente. Repentinamente si rivolge a sua figlia, e con durezza l’affronta) Per te no. Per te non ci sono argomenti da smaltire. (Indicando Beppe) Lui, dopo una quindicina d’anni di galera, può rifarsi una vita; tu no! E se te ne vai mi fai piacere. (Rosaria, intimamente ferita, china il capo e lentamente si apparta. Intanto Alberto, dopo un silenzio che gli è servito a mettere un po’ d’ordine nelle sue idee confuse, riprende il filo del suo discorso interrotto) Quando sposai tua madre… lei sta qua, lo può dire… ne parlavamo da fidanzati, anzi, io ne parlavo sempre, lei meno… Volevo dei figli. E infatti venisti tu: il maschio! Mi sentii un Dio. E pensai: “Nun moro cchiù”. Non vedevo più nessuno; non mi occupavo più di tante cose che mi erano sembrate indispensabili fino a quel momento. Dicevo: “Tengo nu figlio… che me mporta d’ ‘o riesto!” Mi sentivo felice perché capivo che, finalmente, potevo riversare su me stesso… perché un figlio è parte di te stesso… tutto l’affetto che mio padre e mia madre avevano riversato su di me, evidentemente con lo stesso sentimento mio. E faticavo, faticavo cu’ na forza e na capacità di resistenza che facevano meraviglia a me stesso. “Nun moro cchiu”. Cammenavo p’ ‘a strada, e parlando solo dicevo: “Nun moro cchiu”. Poi venne il periodo delle malattie; sciocchezze, si capisce, malattie che tutti i bambini devono avere; ma ogni volta avevo l’impressione di tornare a casa e di non trovarti più. E vuoi sapere quali erano i pensieri che mi venivano in mente in quei momenti? Uno dei pensieri che più mi torturava era quello che mi faceva credere che se tu morivi la colpa sarebbe stata mia. Non perché ti avevo fatto mancare qualche cura o qualche specialista; ma perché pensavo: “L’ho messo io al mondo, la colpa è mia!” Tu capisci, allora, che un padre, di fronte a un figlio, la responsabilità se la sente; per quello che deve fare, per come deve vivere quando sarà grande. Che Iddio mi fulmini se una sola volta pensai di fare qualche cosa per costringerti a farti prendere la mia stessa strada, e farti avere il mio stesso avvenire. Perché tu lo devi sapere, questo: nemmeno io sono contento di quello che sono! Io pure, da ragazzo, avevo delle aspirazioni superiori alle mie possibilità. Tua madre lo sa. Scrivevo poesie! Ma poi uno si piega, uno capisce che a certe altezze non ci può arrivare; e, secondo te, non sarebbe stata una gioia per me, di vederti emergere, come non era stato possibile a me? Ecco perché quando venisti al mondo, io dicevo: “Nun moro cchiu”. (Ora la sua espressione diventa amara) Poi venne la seconda: la femmina. Coppia perfetta: maschio e femmina. (Imitando il vocio confuso e festante di un gruppo di amici e parenti invitati nel giorno del battesimo di Rosaria) “Che fortuna! Bene! Bravo! Il maschio e la femmina! Auguri, auguri…” Ma io già mi ero disamorato; già l’entusiasmo non era più quello del primo figlio; già non intervenivo più quando vedevo una cosa sbagliata; già sentivo da molto tempo mia moglie che diceva: “Albe’, ma ti sembra il momento?” come ha detto poco fa. E invece voglio parla’. Può darsi che sono ancora in tempo. (Come per reclamare un suo diritto) Voglio parla’! E voglio dire tutti i luoghi comuni, le frasi più vecchie; non mi vergogno! Voglio citare i proverbi più antichi. L’arta ‘e tata è meza mparata. Chi va per questi mari questi pesci piglia. Chi te ne fa una te ne fa mille. Chi pratica con lo zoppo impara a zoppicare. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Meglio l’uovo oggi che la gallina domani. (Si ferma per un attimo scrutando l’impressione di ognuno, poi chiede bruscamente) E non ridete? Perché non ridete? Io sto dicendo le cose più antiche, e non ridete? Come vedete un passo lo abbiamo fatto: voi mi sentite dire queste cose rancide e non ridete. E io le dico e non mi vergogno… È importante… è importante assai. Questo significa che voi avete tentato di farmi diventare una cosa inutile; ma che non ci siete riusciti; e che io ho creduto di trovarmi di fronte a gente che vedeva con un occhio più aggiornato del mio e non era vero. È importante… è un miracolo!

  14. COSA PENSI DI NON CONOSCERE ANCORA,,,del mondo

  15. se fossi un personaggio della storia,,,chi saresti ??

  16. VINCERAI LE TUE BATTAGLIE,,,quando sarai certo/a del valore che hai,,,e della padronanza della tua anima

  17.  

  18. «Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui.»

    Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia

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  19. Non sia mai ch’io ponga impedimenti

    all’unione di anime fedeli; Amore non è Amore

    se muta quando scopre un mutamento,

    o tende a svanire quando l’altro s’allontana.

    Oh no! Amore è un faro sempre fisso

    che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;

    è la stella-guida di ogni sperduta barca,

    il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.

    Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote

    dovran cadere sotto la sua curva lama; L’Amore non muta in poche ore o settimane,

    ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio.

    Se questo è errore e mi sarà provato,

    Io non ho mai scritto, e nessuno ha mai amato.

  20. IL GIOCO DELLE PARTI

    Nella vita giochiamo tanti ruoli,avvolte ci vengono affidati,,,,ma se uno ci chiedesse che ruolo giocare quale sceglieremmo,,,,

    io tutti perché per ogni parte c e un giuoco nuovo da capire

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  21. Il guerriero della luce presta ascolto a Lao Tzu, quando dice che dobbiamo distaccarci dall’idea dei giorni e delle ore, per rivolgere sempre più attenzione al minuto. Solo così riesce a fronteggiare taluni problemi prima che si verifichino: prestando attenzione alle piccole cose, egli riesce a evitare le grandi catastrofi.

    Paulo Coelho

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  22. ECCOCI,,,,, gli ultimi giorni estivi stanno scoppiettando come i popcorn,,,,,e noi uomini infelici non vediamo l ora della tranquillità delle nostre belle case da chiudere per recarci negli uffici,,,,E COSI COSA RESTA,,,,,,un rapimento di una visione che ci porta sempre e soltanto tra le onde del mare

     

    PS: questo dipinto io l amo da quando sono nata,,,,ogni volta che lo rivedo per me e gioia...VE LO DEDICO DI CUORE

    Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia, 1818

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  23. C’era una volta una lepre che si vantava di correre più veloce di tutti quanti, e ogni volta che poteva prendeva in giro la povera tartaruga, che invece camminava sempre piano piano.
    – Guarda come sei lenta! – le gridava – nel tempo in cui tu fai un passo, io sono già dall’altra parte del bosco!
    La tartaruga non faceva troppo caso alle parole della lepre, e continuava tranquilla per la sua strada.

    Un giorno la lepre era più antipatica del solito, e anche la buona e brava tartaruga alla fine si decise a risponderle.
    – Non vantarti troppo, anche la lepre più veloce del mondo può essere battuta, sai?
    – Ah sì? E da chi mai potrei essere battuta? Vuoi provare a battermi tu?
    – Perché no?! – rispose la tartaruga.
    – Allora ti sfido! – disse la lepre mettendosi a ridere di gusto.

    Il giorno dopo, al mattino presto, i due si incontrano, si misero d’accordo sul percorso da fare e, dopo uno sguardo di sfida, partirono come due missili verso il traguardo.
    Solo che la lepre, dopo un paio di balzi, si rese conto di essere talmente avanti rispetto alla tartaruga che decise di fermarsi: la tartaruga aveva fatto solo pochi centimetri.
    La lepre quindi, vedendo quanto era lenta la sua avversaria, decise di fare un sonnellino, tanto in un paio di balzi l’avrebbe sicuramente ripresa.

    Dopo un po’ si risvegliò di soprassalto: aveva sognato che la tartaruga era già al traguardo! Cercò subito con lo sguardo la sua avversaria ma la vide pochi metri più in là, nemmeno a un terzo del percorso. La lepre si rilassò subito e, certa ormai che la tartaruga non avrebbe mai potuto vincere vista la sua lentezza, pensò di andare a fare uno spuntino.
    Ogni tanto seguiva con lo sguardo la tartaruga, ma era già mezzogiorno e la tartaruga era a poco più di metà del percorso.