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            1. nviando un messaggio di posta elettronica all'indirizzo privacy@chiaraferragnibrand.com

            2. al di là dei sogni, il pianeta verde, amabili resti. 

            3. Allo sportello locazioni di Avvocato del Cittadino - Associazione Astolfi riceviamo di frequente locatori che, credendo di essere nel giusto, trattengono il deposito cauzionale, facendosi giustizia da soli e seguendo un loro personale principio di autocompensazione. E’ bene sapere però, che tale comportamento è illecito: il  deposito cauzionale serve semplicemente a garantire il proprietario di casa da eventuali inadempimenti del conduttore. Se poi il bene affittato presenta dei danni, questi vanno accertati e soprattutto quantificati: non è infatti possibile, a livello economico, far corrispondere il valore del danno a quello del deposito cauzionale, ci sarebbe un’autodeterminazione del risarcimento che sarebbe evidentemente illogica.  Tale principio è stato sancito dalla Cassazione, sent. 4725/89 e ribadito in molte altre pronunce, come la n. 10196/2016 del Tribunale di Roma: la quantificazione del danno, se non si riesce a concordare bonariamente, deve essere decisa da un giudice e non dal proprietario di casa.

            4. Grazie a questa modalità di funzionamento, dovrai sbrinare solo una o due volte l’anno, indipendentemente dal fatto che tu abbia un frigorifero o un congelatore vecchio o nuovo. Ed è per questo che il sale è l’ingrediente centrale di questo trucco, che consiste nell’applicarlo sulle pareti del congelatore sotto forma di soluzione salina.

              Per fare ciò, spegni prima il dispositivo. Successivamente, aggiungi     2 cucchiai di sale in una ciotola di acqua calda    , versa il composto in un flacone spray dopo che l’ingrediente si è completamente sciolto nell’acqua, quindi spruzza l’interno del tuo dispositivo. Dopo qualche minuto il gelato dovrebbe sciogliersi. Contemporaneamente eliminate lo strato di brina con un bastoncino di legno.

            5. 5. Che fare della cauzione ?

              Il locatore, da parte sua, potrebbe trattenere la cauzione incassata all’inizio della locazione; ma la legge non glielo consente, a meno che non avvii nello stesso tempo un giudizio contro l’inquilino; in sostanza, il padrone di casa non può compensare i danni all’appartamento da lui unilateralmente quantificati, con la cauzione se, nel contempo, non instaura una causa per la quantificazione degli stessi danni; diversamente il deposito cauzionale andrebbe restituito immediatamente al conduttore.

            6. Il deposito cauzionale, o “caparra”, che viene versato al padrone di casa quando si prende in affitto un immobile deve essere restituita anche in caso di danni all’appartamento. La somma da restituire al locatore per il rimborso, semmai, va stabilita dal giudice; lo ricordano, tra le altre, le recenti sentenze n. 10196/2016 del Tribunale di Roma e 7/2016 del Tribunale di Larino. Vediamo in quali casi il padrone di casa può richiedere la restituzione del deposito.

               

              A quanto può ammontare il deposito cauzionale?

              Innanzitutto, è bene ricordare che il deposito cauzionale che può essere richiesto dal locatore a garanzia del rispetto delle condizioni previste dal contratto “non può essere superiore a tre mensilità” del canone di affitto ed “è produttivo di interessi legali”.

              Queste norme sono disciplinate dall’art. 11 della Legge n. 392 del 27 luglio 1978, o Disciplina delle locazioni degli immobili urbani. Si tratta, a tutt’oggi, dell’unica legge in materia di caparre versate per l’affitto.

              Cosa succede in caso di danni all’immobile?

              Succede a volte che l’inquilino (o “conduttore”) provochi inavvertitamente o per mancanza di attenzione dei danni all’appartamento o ai mobili al suo interno. Cosa succede in questo caso? Il padrone di casa può trattenere i soldi della caparra per rimborso del danno subito?

              Niente affatto. La compensazione del danno non è automatica, e in ogni caso non può essere decisa unilateralmente dal locatore che trattenga arbitrariamente una parte della cauzione o, peggio, l’intero importo. Se non si è in grado di arrivare a una soluzione di compromesso con il conduttore, la questione va risolta per via giudiziaria e, nel frattempo, la somma va restituita all’inquilino.

              Si legge infatti nella citata sentenza del Tribunale di Larino: “una volta terminato il rapporto locatizio e riconsegnato l’immobile, il deposito cauzionale non assolve più la funzione di garanzia prevista dalla legge”, quindi il locatore “è gravato dall’obbligo restitutorio della cauzione a suo tempo incassata”. Il rifiuto di restituire la caparra, in altre parole, “non può essere giustificato da mere allegazioni del locatore”.

              Se non si paga l’affitto la caparra può essere trattenuta

              Diversa la circostanza in cui l’inquilino non abbia versato la somma mensile stabilita nel contratto di affitto. In questo caso la funzione di garanzia del deposito cauzionale non viene a cadere, e il padrone di casa può trattenere la somma senza dover ricorrere al tribunale.

              L’inquilino ha sempre diritto agli interessi sulla caparra

              Un aspetto meno noto del deposito cauzionale, menzionato all’art. 11 della citata Legge 392/1978, è che esso è produttivo di interessi, che “devono essere corrisposti al conduttore alla fine di ogni anno”. In caso di mancato versamento degli interessi annuali, il locatore sarà tenuto al pagamento alla fine del contratto di locazione. Come ricordato in un recente articolo, la Corte di Cassazione si è espressa in tal senso nella sentenza 19969/2016.

              Volume dedicato

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            8. buona serata – friulimultietnico

              1. mimamima18

                mimamima18

                Grazie infinite della buona serata proprio il giorno del mio compleanno. Purtroppo frequento di rado Virgilio.....Felice serata a te e buona domenica. Grazie ancora.

            9. memb fam sette

            10. BUON WEEKEND - YouTube

              1. mimamima18

                mimamima18

                Susanna ha cinque figli.
                Il primo si chiama Gennaio.
                Il secondo Febbraio.
                Il terzo lo chiamarono Marzo.
                Il quarto Aprile.
                Qual è il nome del quinto.

              2. mimamima18

                mimamima18

                Caldaie alimentate a gas (metano o GPL) devono essere sottoposte a manutenzione ogni 2 anni se la potenza supera i 100 kW, e ogni 4 anni se la potenza è compresa tra 10 e 100 kW

            11. CON QUALE MANO TIENE IL TOPO?

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