• Uomo
  • 64 anni
  • Lecce (LE)
  • Ultima Visita

    Più di un mese fa

Risposte agli aggiornamenti di stato pubblicati da maurigoli

  1. buona sera

  2. Una persona è un mistero. Anche quando ti gira per casa, anche quando la frequenti da tempo. Non puoi rinchiuderla in una definizione. Non puoi incorniciarla. Perché la perdi.

    – Una finestra! – disse.

    – Una finestra? – chiesi.

    – La chiamo la buccia del mondo…

    – La buccia del mondo…?

    – Quello che vedi è la buccia. Una persona la incontri se incontri la sua anima. Si dice così in quasi tutte le lingue…

    – Incontrare l’anima di un altro…

    – Questo è possibile se la buccia del mondo diventa una finestra. Può succedere.

    Mi rendevo conto del significato della metafora che Pietro stava mettendo in campo.


    Sapevo che la buccia del mondo poteva nascondere e impedire l’incontro. Oppure poteva diventare una finestra per accedere e accogliere l’anima di un altro.

    IMG_5706.JPG

  3. Qualcuno non si accontenta dei suoi confini: vuol essere poesia.

    7DD325D3-022A-49B7-9C18-02B51F3F9444.jpeg

  4. Ognuno vive all'altezza dei valori che ha .... 

    mxjvbqg3kq-ognuno-vive-all-altezza-dei-valori-che-ha-notte_b.jpg

  5. per come la vedo io la donna non è l'altra metà del cielo, ma il cielo completo!.......... buona e serena serata!!!

    101851421_705240230316567_7560723263802834944_n.jpg

  6. Buon inizio settimana ragazzi :)

     

    Fiori di primavera da piantare in giardino e in balcone

  7. Frasi Divertenti sull'Amore: le 50 più belle e simpatiche

  8.  

    42199604_1815546281896898_5966186813730062336_n.jpg

  9. La Gazzetta dell'ignoranza - Ti presento il cane | Citazioni divertenti,  Immagini divertenti, Immagini citazioni divertenti

  10. Buona serata ciao Elisa !

  11. Una persona è un mistero. Anche quando ti gira per casa, anche quando la frequenti da tempo. Non puoi rinchiuderla in una definizione. Non puoi incorniciarla. Perché la perdi.

    – Una finestra! – disse.

    – Una finestra? – chiesi.

    – La chiamo la buccia del mondo…

    – La buccia del mondo…?

    – Quello che vedi è la buccia. Una persona la incontri se incontri la sua anima. Si dice così in quasi tutte le lingue…

    – Incontrare l’anima di un altro…

    – Questo è possibile se la buccia del mondo diventa una finestra. Può succedere.

    Mi rendevo conto del significato della metafora che Pietro stava mettendo in campo.


    Sapevo che la buccia del mondo poteva nascondere e impedire l’incontro. Oppure poteva diventare una finestra per accedere e accogliere l’anima di un altro.

    IMG_5706.JPG

  12. Voglio occhi nuovi. Occhi capaci di vedere il nuovo che ancora non esiste. Occhi nutriti di cultura capaci di immaginare nuova cultura. Voglio occhi creativi capaci di produrre nuove visioni.

    44FF5867-FDAF-4FDA-938D-169F18415A18.jpeg

  13. carissima mi piacerebbe tanto essere un tuo amico virtuale

    ACCamera_4.jpg

  14. ciao ..buonasera  :)

  15. carissima mi piacerebbe tanto essere un tuo amico virtuale

    ACCamera_4.jpg

  16. Buona serata ciao Elisa !

  17. Ciao Mauri, piacere di conoscerti... bella casa quella nell'immagine  da copertina , sei un architetto?

  18. sono io, solo e soltanto io con un mare di difetti, pochi pregi e tanta voglia di lavorare e di sentirmi vivo, poi...............  Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere ... Mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io, vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate ...!!! Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io...!!! Ognuno ha la propria storia! E solo allora mi potrai giudicare!

  19. Ciao Mauri, piacere di conoscerti... bella casa quella nell'immagine  da copertina , sei un architetto?

  20. 83201612_477033812972866_6868182129742708736_n.jpg.975bd005c6d925c3b1c908705242f344.jpg

  21. Ogni volta che provo gli abiti neri, mi piace molto ascoltare questa traccia! mi aiuta nella scelta! ve la ricordate?

  22. La delicatezza di questa canzone mi sorprende semrpe!

  23. Un film della vita

     

    Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini.

    Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse.
    E forse è proprio quello che devono fare.

    Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà.

    La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere.

    “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film.

    Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi.

    La realtà dunque non è quell’oggetto che la macchina fotografica cerca di cogliere, ma è il film che le nostre inquadrature costruiscono.

    Le “nostre” vuol dire le mie e quelle degli altri.
    E abbiamo perfino scoperto che anche l’osservatore non è così inerte e passivo come si poteva pensare nell’era dell’innocenza. La sua percezione lavora segretamente alla costruzione del suo proprio film.

    Scoprire questo è entrare di colpo nel mondo dell’arte.
     

    IMG_9177.JPG

    IMG_8850.JPG

  24. Ogni primavera suscita una qualche forma di slancio nel cuore. La natura ci ha dato gli esempi e le metafore per le stagioni della vita. Immersi nell’evoluzione delle cose noi cantiamo il miracolo della giovinezza. E speriamo che si riproduca nello spirito quello che un tempo conoscemmo con il corpo.

    IMG_8483 2.JPG

  25. Un film della vita

     

    Una volta mi bastava leggere tre quotidiani al giorno per avere la certezza, o quasi, di essere in contatto con la realtà. Oggi è piuttosto diverso. Sono disincantata. C’è tanta televisione, tanto internet, tante immagini.

    Nell’epoca ingenua le immagini dovevano mostrare la realtà, poi hanno finito per chiarire che mostravano innanzitutto se stesse.
    E forse è proprio quello che devono fare.

    Alla fine dobbiamo liberarci dall’idea che le immagini, ma anche le parole, mostrino qualcosa che si chiama realtà. Le nostre parole (e le nostre immagini) non mostrano: costruiscono la nostra realtà.

    La vecchia “realtà” è diventata “la cosa”. Ed è come se “la cosa” fosse lì, perennemente disponibile a mettersi in posa per noi. Apparentemente sotto la nostra direzione – poi è da vedere.

    “La cosa” è una miriade di comparse disponibili alla lavorazione del nostro film.

    Rovesciamento: non viviamo più nel mondo delle cose: tendiamo a vivere nel film costruito da noi.

    La realtà dunque non è quell’oggetto che la macchina fotografica cerca di cogliere, ma è il film che le nostre inquadrature costruiscono.

    Le “nostre” vuol dire le mie e quelle degli altri.
    E abbiamo perfino scoperto che anche l’osservatore non è così inerte e passivo come si poteva pensare nell’era dell’innocenza. La sua percezione lavora segretamente alla costruzione del suo proprio film.

    Scoprire questo è entrare di colpo nel mondo dell’arte.
     

    IMG_9177.JPG

    IMG_8850.JPG