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Ti suggerisco un'autrice fenomenale...
se ancora non la conosci, leggila,
ti piacerà!
https://pulplibri.it/article/per-cattive-ragazze-letture-e-visioni-di-virginie-despentes/
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ciao come va..... qui a matera è un casino
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ciao come va..... qui a matera è un casino
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ciao come va..... qui a matera è un casino
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ciao come va..... qui a matera è un casino
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Who would have thought that you could hurt me?
The way you've done it
So deliberate, so determinedSince you have been gone
I bite my nails for days and hours
And question my own questions on and onTell me now, tell me now
Why you're so far away
When I'm still so closeYou don't even know the meaning of the words 'I'm sorry'
You said you would love me until you die
And as far as I know, you're still alive, babyYou don't even know the meaning of the words 'I'm sorry'
I'm starting to believe it should be illegal to deceive a woman's heart -
Who would have thought that you could hurt me?
The way you've done it
So deliberate, so determinedSince you have been gone
I bite my nails for days and hours
And question my own questions on and onTell me now, tell me now
Why you're so far away
When I'm still so closeYou don't even know the meaning of the words 'I'm sorry'
You said you would love me until you die
And as far as I know, you're still alive, babyYou don't even know the meaning of the words 'I'm sorry'
I'm starting to believe it should be illegal to deceive a woman's heart -
è sempre l'esempio più azzeccato
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è sempre l'esempio più azzeccato
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Ho una domanda,e mi piacerebbe avere un vostro parere:
secondo voi i racconti sono troppo brevi? Dovrebbero essere più lunghi e articolati?
grazie a chi risponderà 😁
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Vivere così senza pietà
senza chiedersi perché
come il falco e la rugiada
e non dubitare mai
Non avere alcuna proprietà
rinnegare l'anima
come i sassi e i fili d'erbanon avere identità
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
perduti antichi eroi
noi due che al binario ci diciamo addio
Non volere mai la verità
ottenere l'aldilà
navigare senza vento
migliorare con l'età
C'è un amore che non muore mai
più lontano degli dei a sapervelo spiegare
che filosofo sarei
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
falliti antichi eroi
noi due che al binario salutiamo
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
innamorati eroi
noi due che al binario ci diciamo addio
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere, lo sai
Noi ci siamo amati
divertiti
pervertiti
dimenati
spaventati
rovinati
licenziati, lo saprai
Noi ci siamo persi
ritrovati
poi bucati
c'è un amore che mi lacera la carne
ed ancora tu lo sai
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
c'è un amore che mi brucia nelle vene
e che non si spegne mai
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere, lo sai_Baustelle-
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Vivere così senza pietà
senza chiedersi perché
come il falco e la rugiada
e non dubitare mai
Non avere alcuna proprietà
rinnegare l'anima
come i sassi e i fili d'erbanon avere identità
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
perduti antichi eroi
noi due che al binario ci diciamo addio
Non volere mai la verità
ottenere l'aldilà
navigare senza vento
migliorare con l'età
C'è un amore che non muore mai
più lontano degli dei a sapervelo spiegare
che filosofo sarei
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
falliti antichi eroi
noi due che al binario salutiamo
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
innamorati eroi
noi due che al binario ci diciamo addio
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere, lo sai
Noi ci siamo amati
divertiti
pervertiti
dimenati
spaventati
rovinati
licenziati, lo saprai
Noi ci siamo persi
ritrovati
poi bucati
c'è un amore che mi lacera la carne
ed ancora tu lo sai
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
c'è un amore che mi brucia nelle vene
e che non si spegne mai
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere, lo sai_Baustelle-
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Bel nick,ricorda uno dei miei libri preferiti
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Ciao! Piacere di conoscerti!
Un buon pomeriggio...
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CHI LA FA L’ASPETTI
ghostnick06 gennaio 2019Senza categoria
Tua madre nonostante i km che ci separano ha il dono di comparire a casa nostra nei giorni e nei momenti sbagliati.
Ovviamente non avvisa, compare e basta.
Anche due settimane fa è arrivata senza nemmeno una telefonata perché non mi sarei di certo fatta trovare sul divano con il plaid, la tazza del tea e il gatto acciambellato vicino, non per pigrizia, ma per la febbre. Vista la sua mania di mettere le mani ovunque mi sarei fatta forza e avrei messo via almeno i panni della settimana….Invece no. Eccola che sfreccia da una stanza all’altra aprendo cassetti, armadi, spostando indumenti, dividendo le camicie per colore……Ma la cosa peggiore sei tu.
Tu che sai benissimo quanto detesti che tua madre ronzi come un’ape regina per casa non dici nulla, anzi, hai la faccia tosta di farle notare che non rammendo bene come lei.
Sarà la febbre, ma comincio a pensare ad una sottile vendetta, che zittisca te e i tuoi rammendi mal fatti e soprattutto faccia passare a lei la voglia di aprire tutti i miei cassetti.
Ha già detto che tornerà domenica perché se non sto bene tu potresti rimanere senza vestiti se non viene lei a metterli a posto.
Martedì sono in piedi. E vado in centro. In un sexy shop per la precisione.
Compro di tutto: intimo, accessori, manette di peluche, sexy toys, anche un frustino, così giusto per far scena……Lo sguardo del commesso è divertito e ammiccante, infatti quando esco mi fa l’occhiolino e mi augura buon divertimento.
Aspetto sabato sera, e con studiata noncuranza infilo in ogni cassetto qualche oggetto o indumento…un po’ nascosto, ma non troppo. E aspetto la domenica.
Eccola. Appena arrivata si mette all’opera. Viaggia per casa con pile di panni divisi come soldatini, ogni cosa al suo posto sta dicendo dalla camera da letto….ma non finisce la frase…..farfuglia qualcosa che ti fa accorrere da lei pensando le stia venendo un colpo. Ti seguo perché non voglio perdermi la scena e voglio vedere la sua espressione.
E’ li in piedi davanti al settimanale aperto che ti guarda e indica il contenuto del cassetto…”Ma…tu….Oddio…Il mio bambino….io…io….non so cosa dire….”
Si rifugia in sala a riprendersi dallo shock di aver scoperto che il suo bambino di 38 anni fa sesso e si diverte, mentre tu mi fissi con aria furiosa.
Maman dalla sala sta dicendo che preferisce andare a casa ,forse un calo di pressione, sente il bisogno di stendersi….La saluti a stento, e inizi a tirare fuori dai cassetti tutto quello che io vi ho nascosto, compreso il frustino. “Vorrei dartelo su quel tuo bel sedere, così impari a farmi certi scherzi”…Poi sorridi e Inizi a scegliere con cura alcuni oggetti.
“Chi la fa l’aspetti” mi dici prendendo un nastro di seta dalla testiera del letto e usandolo come benda suoi miei occhi….Una volta bendata mi fai girare su me stessa per disorientarmi nel modo più totale e poi mi lasci lì, in piedi senza riferimenti o punti di appoggio, dicendomi di aspettare.
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CHI LA FA L’ASPETTI
ghostnick06 gennaio 2019Senza categoria
Tua madre nonostante i km che ci separano ha il dono di comparire a casa nostra nei giorni e nei momenti sbagliati.
Ovviamente non avvisa, compare e basta.
Anche due settimane fa è arrivata senza nemmeno una telefonata perché non mi sarei di certo fatta trovare sul divano con il plaid, la tazza del tea e il gatto acciambellato vicino, non per pigrizia, ma per la febbre. Vista la sua mania di mettere le mani ovunque mi sarei fatta forza e avrei messo via almeno i panni della settimana….Invece no. Eccola che sfreccia da una stanza all’altra aprendo cassetti, armadi, spostando indumenti, dividendo le camicie per colore……Ma la cosa peggiore sei tu.
Tu che sai benissimo quanto detesti che tua madre ronzi come un’ape regina per casa non dici nulla, anzi, hai la faccia tosta di farle notare che non rammendo bene come lei.
Sarà la febbre, ma comincio a pensare ad una sottile vendetta, che zittisca te e i tuoi rammendi mal fatti e soprattutto faccia passare a lei la voglia di aprire tutti i miei cassetti.
Ha già detto che tornerà domenica perché se non sto bene tu potresti rimanere senza vestiti se non viene lei a metterli a posto.
Martedì sono in piedi. E vado in centro. In un sexy shop per la precisione.
Compro di tutto: intimo, accessori, manette di peluche, sexy toys, anche un frustino, così giusto per far scena……Lo sguardo del commesso è divertito e ammiccante, infatti quando esco mi fa l’occhiolino e mi augura buon divertimento.
Aspetto sabato sera, e con studiata noncuranza infilo in ogni cassetto qualche oggetto o indumento…un po’ nascosto, ma non troppo. E aspetto la domenica.
Eccola. Appena arrivata si mette all’opera. Viaggia per casa con pile di panni divisi come soldatini, ogni cosa al suo posto sta dicendo dalla camera da letto….ma non finisce la frase…..farfuglia qualcosa che ti fa accorrere da lei pensando le stia venendo un colpo. Ti seguo perché non voglio perdermi la scena e voglio vedere la sua espressione.
E’ li in piedi davanti al settimanale aperto che ti guarda e indica il contenuto del cassetto…”Ma…tu….Oddio…Il mio bambino….io…io….non so cosa dire….”
Si rifugia in sala a riprendersi dallo shock di aver scoperto che il suo bambino di 38 anni fa sesso e si diverte, mentre tu mi fissi con aria furiosa.
Maman dalla sala sta dicendo che preferisce andare a casa ,forse un calo di pressione, sente il bisogno di stendersi….La saluti a stento, e inizi a tirare fuori dai cassetti tutto quello che io vi ho nascosto, compreso il frustino. “Vorrei dartelo su quel tuo bel sedere, così impari a farmi certi scherzi”…Poi sorridi e Inizi a scegliere con cura alcuni oggetti.
“Chi la fa l’aspetti” mi dici prendendo un nastro di seta dalla testiera del letto e usandolo come benda suoi miei occhi….Una volta bendata mi fai girare su me stessa per disorientarmi nel modo più totale e poi mi lasci lì, in piedi senza riferimenti o punti di appoggio, dicendomi di aspettare.
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CHI LA FA L’ASPETTI
ghostnick06 gennaio 2019Senza categoria
Tua madre nonostante i km che ci separano ha il dono di comparire a casa nostra nei giorni e nei momenti sbagliati.
Ovviamente non avvisa, compare e basta.
Anche due settimane fa è arrivata senza nemmeno una telefonata perché non mi sarei di certo fatta trovare sul divano con il plaid, la tazza del tea e il gatto acciambellato vicino, non per pigrizia, ma per la febbre. Vista la sua mania di mettere le mani ovunque mi sarei fatta forza e avrei messo via almeno i panni della settimana….Invece no. Eccola che sfreccia da una stanza all’altra aprendo cassetti, armadi, spostando indumenti, dividendo le camicie per colore……Ma la cosa peggiore sei tu.
Tu che sai benissimo quanto detesti che tua madre ronzi come un’ape regina per casa non dici nulla, anzi, hai la faccia tosta di farle notare che non rammendo bene come lei.
Sarà la febbre, ma comincio a pensare ad una sottile vendetta, che zittisca te e i tuoi rammendi mal fatti e soprattutto faccia passare a lei la voglia di aprire tutti i miei cassetti.
Ha già detto che tornerà domenica perché se non sto bene tu potresti rimanere senza vestiti se non viene lei a metterli a posto.
Martedì sono in piedi. E vado in centro. In un sexy shop per la precisione.
Compro di tutto: intimo, accessori, manette di peluche, sexy toys, anche un frustino, così giusto per far scena……Lo sguardo del commesso è divertito e ammiccante, infatti quando esco mi fa l’occhiolino e mi augura buon divertimento.
Aspetto sabato sera, e con studiata noncuranza infilo in ogni cassetto qualche oggetto o indumento…un po’ nascosto, ma non troppo. E aspetto la domenica.
Eccola. Appena arrivata si mette all’opera. Viaggia per casa con pile di panni divisi come soldatini, ogni cosa al suo posto sta dicendo dalla camera da letto….ma non finisce la frase…..farfuglia qualcosa che ti fa accorrere da lei pensando le stia venendo un colpo. Ti seguo perché non voglio perdermi la scena e voglio vedere la sua espressione.
E’ li in piedi davanti al settimanale aperto che ti guarda e indica il contenuto del cassetto…”Ma…tu….Oddio…Il mio bambino….io…io….non so cosa dire….”
Si rifugia in sala a riprendersi dallo shock di aver scoperto che il suo bambino di 38 anni fa sesso e si diverte, mentre tu mi fissi con aria furiosa.
Maman dalla sala sta dicendo che preferisce andare a casa ,forse un calo di pressione, sente il bisogno di stendersi….La saluti a stento, e inizi a tirare fuori dai cassetti tutto quello che io vi ho nascosto, compreso il frustino. “Vorrei dartelo su quel tuo bel sedere, così impari a farmi certi scherzi”…Poi sorridi e Inizi a scegliere con cura alcuni oggetti.
“Chi la fa l’aspetti” mi dici prendendo un nastro di seta dalla testiera del letto e usandolo come benda suoi miei occhi….Una volta bendata mi fai girare su me stessa per disorientarmi nel modo più totale e poi mi lasci lì, in piedi senza riferimenti o punti di appoggio, dicendomi di aspettare.
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IO
ghostnick04 gennaio 2019Senza categoria
Mi chiamo Rebecca, un nome che non ho mai sopportato, infatti in 34 anni non ho ancora trovato un motivo almeno plausibile per trovarlo decente. A renderlo ancora più insopportabile la serie infinita di soprannomi e nomignoli che solo i bambini nella loro infinita stronzaggine senza filtri sanno trovare.
Ho anche un secondo nome, eredità di non so quale bisavola dalle lontane origini spagnole. Non che sia splendido, ma l’ho sempre trovato meglio di Becca. Isabel. Non è poi così male, ha un non so che di esotico….
Oltre ad avere un nome pessimo, sono sempre stata una bambina con anche un carattere pessimo, diventata un’adolescente irrequieta dal pessimo carattere, fino ad essere, oggi, una donna dal carattere complicato, sempre pessimo, e molto, ma molto, irrequieta.
Ho un lavoro che mi piace, un compagno che amo, alcuni amici ben selezionati, un cane pigro e viziato e un gatto Sphynx , unico tocco vezzoso a questa meravigliosa immagine convenzionale.
Ho anche un’intera collezione di intimo seducente, calze autoreggenti, e tacchi alti….per quando voglio essere meno convenzionale.
E poi c’è il mio mondo privato, quello dove gli amici si presentano a casa con delle graziose sfere vibranti da farti provare o dove il tuo compagno ti fa scoprire che lo zenzero non si usa con successo solo in cucina, dove l’erotismo è una dimensione fatta non solo di gesti ma anche di parole, dove i sensi ritrovano se stessi amplificando ogni percezione.
Questi sono miei racconti privati.