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    -----------------------------   Metessi  ?  

     

  2. L’ultima ora di meditazione fu dedicata alla pratica dell’« amorevole gentilezza». L’idea era che alla fine del corso, con la mente calma e purificata, ci si rivolge a tutti gli altri esseri per spartire con loro i meriti acquisiti con la pratica. Era un inno all’amore e John lo concluse leggendo la sempre magnifica lettera di san Paolo ai Corinti: «Se avessi l’eloquenza degli uomini o degli angeli, ma parlassi senza amore, sarei come un gong che rimbomba o un cimbalo che tintinna. Se avessi il dono della profezia, se capissi tutti i misteri e conoscessi tutte le cose e se avessi la fede da muovere le montagne, ma non avessi l’amore, non sarei che un niente...» E niente hanno aggiunto venti secoli di pensiero.

    --------------------- Tiziano Terzani  -----------------  Un indovino mi disse 

     

  3. Torino, 13 settembre 1971  Bologna, 15 maggio 2020 )

     

    “Suoniamo sempre come se fosse la prima volta. Viviamo come se fosse la prima volta. Respiriamo sempre come se fosse il primo respiro e l’ultimo”.

    -----------------------------------------------------------------Ezio Bosso

    “Non ha bisogno di molto… ha bisogno di visione, speranza… Non ha bisogno di essere relegata alla solita Cenerentola che si può fare da casa. Al contrario, la musica ha una funzione, va distribuita. Non è la musica ad aver bisogno di noi. Siamo noi, il Paese, la società, ad aver bisogno di lei”.

    -----------------------------------------------------------------Ezio Bosso

    “La musica è una necessità, ne abbiamo bisogno per tornare a essere una società. Il potere magico della musica è infinito grazie a quella partitura che ci rende tutti uguali, un’unica società che lavora per essere migliore. La musica ci dà speranza, ci rende umani per davvero…. La musica sussurra e ci insegna la vita”.

    -----------------------------------------------------------------Ezio Bosso

  4. Alla fine anche le parole, usate e riusate per descrivere sempre le stesse situazioni, gli stessi massacri, le facce dei morti e i pianti dei sopravvissuti mi parevano aver perso ogni loro significato. Tutte mi suonavano ormai come cocci rotti. In quelle condizioni era naturale essere depresso, come è naturale che lo sia per chiunque abbia ancora un’idea di quel che la vita potrebbe essere e non è. La depressione diventa un diritto, quando uno si guarda attorno e non vede niente o nessuno che lo ispiri, quando il mondo sembra scivolare via in una gora di ottusità e di grettezza materialista. Non ci sono più ideali, non ci sono più fedi, non ci sono più sogni. Non c’è più niente di grande in cui credere; non un maestro cui rifarsi. Raramente l’umanità è stata, come in questi tempi, priva di figure portanti, di personaggi luce. Dov’è un grande filosofo, un grande pittore, un grande scrittore, un grande scultore? I pochi che vengono in mente sono soprattutto fenomeni di pubblicità e di marketing. La politica, più di ogni altro settore della società, specie quella occidentale, è in mano ai mediocri, grazie proprio alla democrazia, diventata ormai un’aberrazione dell’idea originale quando si trattava di votare se andare o no in guerra contro Sparta e poi... di andarci davvero, andarci di persona, magari a morire. Oggi, per i più, democrazia vuol dire andare ogni quattro o cinque anni a mettere una croce su un pezzo di carta ed eleggere qualcuno che, proprio perché deve piacere a tanti, ha necessariamente da essere medio, mediocre e banale come sono sempre tutte le maggioranze. Se mai ci fosse una persona eccezionale, qualcuno con delle idee fuori del comune, con un qualche progetto che non fosse quello di imbonire tutti promettendo felicità, quel qualcuno non verrebbe mai eletto. Il voto dei più non lo avrebbe mai. E l’arte, quella scorciatoia alla percezione di grandezza? Anche lei non aiuta più la gente a capire l’essenza delle cose. La musica sembra ormai fatta per arrivare alle orecchie, non all’anima;

    ------------------------------------------------------------------- Tiziano Terzani  -----------------  Un indovino mi disse