• Ultima Visita

    Più di un mese fa

Mi piace un sacco

Sport Libri Cinema Musica Tv e Serie Tv Cucina Viaggi Running Calcetto Ballo Yoga Arte Moda Fotografia HI-Tech Natura e Animali Videogiochi

Chi seguo Vedi tutti

Singolo aggiornamento

Visualizza tutti gli aggiornamenti di catschroedinger

  1. Panoramica reale del perchè è così difficile trovare lavoro in Italia

    In Germania se lasci/perdi il lavoro sai che ne troverai un altro senza troppe difficoltà ma la cosa che mi sembra più giusta è che il futuro datore di lavoro avrà cura di formarti all'espletamento della mansione: ci tiene e ti rilascia una sorta di certificazione che attesti la tua preparazione in tal campo. Dopo 4/5 lavori un tedesco si ritrova un background esperienziale e di campo utile al proprio ricollocamento in 4/5 ambiti diversi e ciò fa di lui una persona preparata.

    In Italia se lasci/perdi il lavoro sai che non sarà facile trovarne un altro, nessun datore di lavoro si occuperà di formarti perchè ognuno vorrà capacità operativa ed esperienza pregressa, non importa di che fattura sia ma devi averla già maturata, ovviamente è tutto supposto visto che non hai "il pezzo di carta" a dimostrare le tue abilità. Dopo 4/5 lavori un italiano si ritrova un background esperienziale che però deve aver maturato prima di iniziare tali lavori e agli occhi del futuro selezionatore non apparirà una persona dalle molteplici competenze ma soltanto uno che non ha saputo "tenersi" un lavoro negli anni.

    Tralasciando le offerte di lavoro fake, nelle quali ci si ritrova a fare il porta a porta ma l'inserzione parlava di segreteria e di attività di magazziniere, o quelle in cui è chiaramente indicato il sesso del candidato ideale, nonostante per legge non debbano esistere tali restrizioni se non in particolarissimi casi, veniamo all'annoso problema dell'età del candidato. O meglio, della tipologia contrattuale che il datore vorrà proporgli e 9 su 10 tale tipologia è di apprendistato, così da estromettere dalla selezione tutti gli over 29. Ora io capisco che esistano 40 tipologie contrattuali DIVERSE da quella a tempo indeterminato e che ciò non agevoli la stabilizzazione del lavoratore ma appare quantomeno anomalo che il datore si prefigga un rapporto di lungo termine, tale da necessitare di un "giovane" e che al contempo si opti per tutto ciò che allontani quel lavoratore da un contratto stabile a tempo indeterminato. Ti sembro sarcastico? Alle brutte potrai sempre optare per una libera professione con partita iva, commercialista, inps, ecc per poi essere un dipendente "mascherato" soggetto a turni, orari, permessi....merdaviglioso direi.

    Ok, non sarà facile trovare contratti stabili ma almeno pagano bene: 4,75-6.75 € l'ora, se netti siete fortunati. Mi chiedo spesso quanto guadagni al giorno uno che pulisce i vetri al semaforo e sono sempre più convinto che siano cifre superiori a quelle citate. Eppure tali sono gli importi riconosciuti (al giovane, con esperienza, magari laureato) che si ritrovi a svolgere attività di customere care, call center, reception, segreteria, fundraising, commerciale, magazzino, nella ristorazione no perchè a parte il cuoco tutti gli altri se le sognano: basta leggersi i recenti articoli-inchiesta che recentemente hanno riportato alla ribalta il segreto di Pulcinella nelle località balneari dell'Emilia..Sempre bello cadere dal pero.

    A completare il quadretto del bel paese troviamo i clientelismi vari, la preclusione all'accesso al settore pubblico, la mentalità della quantità da preferirsi alla qualità.

    Ogni tanto leggo di fantomatici "best place to work" e mi viene da sorridere al pensiero che un candidato, in sede di colloquio, provi a verificare se magari anche in quella azienda lì si presti attenzione al benessere del lavoratore, all'equilibrio lavoro-vita privata, alla possibilità di avere aree relax o giochi..Lo so è fantascienza allo stato puro.

    Come del resto lo è immaginare di dedicarsi al lavoro nei soli giorni infrasettimanali ma ormai voglio andare oltre e passare dalla fantascienza alla metafisica.

    Saranno 20 anni che mi chiedo come sia possibile collocarsi dal lunedi al venerdi, avere 104 gg liberi all'anno che si chiamano sabato e domenica, più le ferie, le festività e i ponti con 1 o 2 stipendi doppi all'anno che si chiamano rispettivamente 13° e 14°.

    A questo punto immaginatevi l'ambasciatore di Serse che si rivolge a Leonida con "ma questa è blasfemia, questa è pazzia!" probabilmente in un colloquio di lavoro il datore-Leonida risponderebbe "Pazzia?...Questa è l'ItaGliaaaaa!"

    E mentre "Persistenza della memoria" di Dalì rende bene l'immagine di chi come me sia in cerca di lavoro il gatto di Schrödinger rappresenta bene il mio status perchè io sono contemporaneamente inattivo eppure attivo.

    Come ci si sente? Più o meno così:

    Fu allora che vidi il Pendolo.
     
    La sfera, mobile all'estremità di un lungo filo fissato alla volta del coro, descriveva le sue oscillazioni con isocrona maestà.
     
    Io sapevo - ma chiunque avrebbe dovuto avvertire nell'incanto di quel placido respiro - che il periodo era regolato dal rapporto tra la radice quadrata della lunghezza del filo e quel numero π che, irrazionale alle menti sublunari, per divina ragione lega necessariamente la circonferenza al diametro di tutti i cerchi possibili - così che il tempo di quel vagare di una sfera dall'uno all'altro polo era effetto di una arcana cospirazione tra le più intemporali delle misure, l'unità del punto di sospensione, la dualità di una astratta dimensione, la natura ternaria di π, il tetragono segreto della radice, la perfezione del cerchio.
     
    Ancora sapevo che sulla verticale del punto di sospensione, alla base, un dispositivo magnetico, comunicando il suo richiamo a un cilindro nascosto nel cuore della sfera, garantiva la costanza del moto, artificio disposto a contrastare le resistenze della materia, ma che non si opponeva alla Legge del Pendolo, anzi le permetteva di manifestarsi, perchè nel vuoto qualsiasi punto materiale pesante, sospeso all'estremità di un filo inestensibile e senza peso, e non facesse attrito col suo punto di appoggio, avrebbe oscillato in modo regolare per l'eternità".