• Uomo
  • 60 anni
  • Lecce (LE)
  • Ultima Visita

Su di me

  • Compleanno
    17 Aprile
  • Situazione sentimentale
    Single
  • Altezza
    177 cm
  • Occhi
    Marroni
  • Capelli
    Castano scuro
  • Figli
    No

Mi piace un sacco

Sport Libri Cinema Musica Tv e Serie Tv Cucina Viaggi Running Calcetto Ballo Yoga Arte Moda Fotografia HI-Tech Natura e Animali Videogiochi

Visite recenti

107338 visite al Profilo

Chi seguo Vedi tutti

Singolo aggiornamento

Visualizza tutti gli aggiornamenti di azzurromare11x

  1. Ode al mare

    Qui nell’isola
    il mare
    e quanto mare
    esce da sé stesso
    in ogni momento,
    dice di sì, di no,
    di no, di no, di no,
    dice di sì nell’azzurro,
    nella spuma, nel galoppo,
    dice di no, di no.

    Non può stare tranquillo,
    mi chiamo mare, ripete
    battendo su una pietra
    senza ottenere di convincerla,
    allora
    con sette lingue verdi
    di sette cani verdi,
    di sette tigri verdi,
    di sette mari verdi,
    la percorre, la bacia,
    la inumidisce
    e si colpisce il petto
    ripetendo il suo nome.

    Oh mare, come ti chiami,
    oh compagno oceano,
    non perdere tempo e acqua,
    non scuoterti tanto,
    aiutaci,
    siamo i piccoli
    pescatori,
    gli uomini della riva,
    abbiamo freddo e fame,
    sei il nostro nemico,
    non colpire così forte,
    non gridare a questo modo,
    apri la tua cassa verde
    e offri a tutti noi
    tra le mani
    il tuo regalo d’argento:
    il pesce di ogni giorno.

    Qui in ogni casa
    lo amiamo
    e benché fatto d’argento,
    di cristallo o di luna,
    nacque per le povere
    cucine della terra.

    Non custodirlo,
    avaro,
    mentre scivola freddo come
    lampo bagnato
    sotto le sue onde.

    Vieni ora,
    apriti
    e lascialo
    vicino alle nostre mani,
    aiutaci, oceano,
    padre verde e profondo,
    a dar termine un giorno
    alla povertà terrestre.

    Lasciaci
    raccogliere i frutti dell’infinita
    piantagione delle tue vite,
    i tuoi frumenti e le tue uve,
    i tuoi buoi, i tuoi metalli,
    lo splendore bagnato
    e il frutto sommerso.

    Padre mare, sappiamo già
    come ti chiami, tutti
    i gabbiani diffondono
    il tuo nome sulle spiagge:
    ora, comportati bene,
    non scuotere i tuoi crini,
    non minacciare nessuno,
    non rompere contro il cielo
    la tua bella dentatura,
    tralascia per un momento
    le gloriose storie,
    da’ ad ogni uomo,
    ad ogni
    donna e ad ogni bambino,
    un pesce grande o piccolo
    ogni giorno.

    Va’ per tutte le strade
    del mondo
    per distribuire pesci
    ed allora
    grida,
    grida
    perché ti odano tutti
    i poveri che lavorano
    e dicano,
    affacciandosi all’imboccatura
    della miniera:
    “Ecco che viene il vecchio mare
    a distribuire pesci”.

    Poi torneranno giù,
    nelle tenebre
    sorridendo, e per le strade
    e per i boschi
    sorrideranno gli uomini
    e la terra
    con sorriso marino.

    Ma
    se così non vuoi,
    se non ne hai voglia,
    aspetta,
    aspettaci,
    dovremo provvedere,
    per prima cosa
    regoleremo i problemi
    dell’umanità,
    dapprima i più grandi,
    quindi tutti gli altri,
    ed allora
    entreremo in te,
    taglieremo le onde
    con un coltello di fuoco,
    su di un cavallo elettrico
    salteremo la spuma,
    cantando
    ci immergeremo
    fino a toccare il fondo
    delle tue viscere,
    un filo atomico
    terrà a bada i tuoi fianchi,
    pianteremo
    nel tuo giardino profondo
    alberi
    di cemento e acciaio,
    ti legheremo
    mani e piedi,
    sopra la tua pelle gli uomini
    passeggeranno sputando,
    togliendoti grappoli,
    costruendo armature,
    montando sulla tua groppa per domarti
    e per dominarti l’anima.

    Ma questo accadrà quando
    noi uomini
    avremo regolato
    il nostro problema,
    il grande,
    il gran problema.

    Tutto regoleremo
    poco a poco:
    Ti obbligheremo, mare,
    ti obbligheremo, terra,
    a far miracoli,
    perché in noi stessi,
    nella lotta,
    sta il pesce, sta il pane,
    sta il miracolo.

    1. azzurromare11x

      azzurromare11x

      Straordinaria, semplicemente.