• Uomo
  • 35 anni
  • La Spezia (SP)
  • Ultima Visita

    Più di un mese fa

Su di me

  • Compleanno
    9 Settembre
  • Situazione sentimentale
    Single
  • Altezza
    180 cm
  • Occhi
    Azzurri
  • Capelli
    Biondi
  • Figli
    No
  • Segno Zodiacale
    Vergine

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  1. Nei “ Sassi di Matera “al calar del sole

    Fino agli anni Cinquanta

     

    Or che nella corte del vicinato

    Sirio lentamente s’asconde

    Dietro i crinali dell’Appennino,

    Si smorza il chiasso dei fanciulli.

    Ad una ad una escono dalle case-grotte

    Le madri e le figlie da marito

    Ch’hanno di già approntato

    Il modesto desinare ai mariti o ai padri.

    Han tempo fino all’imbrunire e oltre,

    Per spettegolare o lamentarsi,

    Quando stanchi e affamati

    Gli uomini tornano dai campi seminati

    O dai piccoli orti o dalle vigne proprie,

    talora dalle altrui proprietà.

    L’asino o il mulo a lor dinanzi

    Avanzano zoccolando sul selciato sconnesso.

    Qual più gonfia qual meno

    Donzolano le bisacce

    E canta l’acqua di fonte nei barili.

    Le fiasche son vuote, più di vino che d’acqua.

    La parca cena li ristora, il vino, prezioso

    E perciò misto ad acqua, li disseta.

    Indi assisi sul muricciolo con gusto

    Aspirano tabacco dalla pipa attempata

    O dallo spinello fresco di paziente fattura.

    Han poco tempo per scambiare

    Qualche parola coi vicini di casa,

    Già che la stanchezza del duro lavoro

    Ormai ha il sopravvento e calano

    Le palpebre, di tanto in tanto.

    Le donne di casa han sparecchiato

    E lavato le stoviglie, non tante.

    Ora mettono a letto i loro uomini e bambini,

    Spengono i costosi lumi e tornano

    A confabular con le vicine.

    Che mai si dicon tra loro?

    E’ presto detto: nascite, matrimoni e lutti,

    Figli e acciacchi, gioie e dolori,

    Speranze e delusioni.

    Anche l’andamento del tempo

    È tema ricorrente, perché dai capricci del cielo

    Dipende ogni spiga, ogni legume,

    Ogni tronco di vite, ogni dono dell’orto,

    Ogn’erba selvatica o medicinale.

    Vita semplice e dura, scandita

    Dalla vicenda incessante delle stagioni. 

    Vita breve per ogni sorta di male,

    Che non risparmia bambini, gestanti,         Puerpere, uomini sfiancati dalle fatiche

    Dal primo mane a tarda sera,

    Più di rado anziane dalla pelle grinzosa.

    Eppur vita tranquilla, più che nel dopoguerra

    Frenetico, incalzato da presunto progresso.

     

     

     

     

    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bellissimi versi!

      Grazie @fel55