Brava. Non l'ho letto tutto ma è sufficiente per dirti: Storia divertente, ironica e che si lascia seguire. Brillante l'idea della voce fantasma (immagino anche con un finale a sorpresa). C'è un pò di tutto, dalla sperimentazione linguistica dialettale ai rimandi alla commedia all'italiana, dal ritmo cinematografico alle atmosfere del romanzo popolare. Nessuna contaminazione del nostro presente fattuale e linguistico nella trattazione dell'ambientazione storica. C'è posto anche per una spolverata di Monicelli e di Tinto Brass. Il temuto pericolo si è allontanato: Flavia è uscita dal ghetto o forse aveva fatto solo finta di esserci.
Pensate ad un dei pochi piaceri della vita....... L'arte culinaria. Salsiccia con il finocchietto e lonza, cipolla di tropea ed aglio. Ovviamente del buon olio di oliva terronico.