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  1. Single è bello: i vantaggi di essere single

    A cura di Enza Petruzziello

    Single è bello. Parola di scienziati. E già, perché se fino a qualche tempo fa “sistemarsi”, trovare la donna o l’uomo della propria vita, era una priorità per moltissime persone, adesso – fortunatamente – non è più così. A quanto pare, infatti, stare in coppia non rappresenta più un indicatore di felicità e stabilità. Al contrario lo status di single, di “zitella” o “scapolo”, tanto bistrattato e compatito soprattutto da zie e parenti, è ormai una realtà consolidata. Come d’altronde dimostrano anche gli ultimi dati Istat, secondo i quali nel corso del 2017 sono aumentate le famiglie composte da una sola persona.

    Se queste sono passate al 20,5 al 31,6%, quelle che contano cinque o più componenti si sono ridotte di quasi tre punti percentuali, passando dall’8,1 al 5,4%. La tendenza sembra inarrestabile se è vero che, sempre secondo l’istituto nazionale di statistica, degli ultimi vent’anni il numero dei componenti dei nuclei familiari è sceso da 2,7 – era la media nel 1995-1996 – a 2,4.

    Insomma, il matrimonio non è più un obiettivo da perseguire: ci si sposa sempre più tardi o non ci si sposa affatto. E se per le vecchie generazioni questo può sembrare una condanna, per la maggior parte dei single diventa una scelta di vita voluta. Non sempre compresa, ma fortemente perseguita. Una scelta talmente diffusa che ad adeguarsi a questo cambiamento sociale ormai sono in tanti: dalle aziende alimentari che propongono porzioni monodose, fino ai tour operator che offrono pacchetti vacanze proprio dedicati ai single.

    A fare un’attenta analisi di quella che è già stata definita come la “rivincita dei single” sono due ricercatori, Eva C. Luciano e Ulrich Orth, che hanno condotto uno studio su 9 mila adulti in Germania. I due esperti sono arrivati alla conclusione che i single sarebbero molto più soddisfatti di chi invece ha scelto una vita di coppia, spiegando che l’inizio di una relazione migliora l’autostima solo se la relazione funziona in modo stabile per un certo periodo, dopo si instaura la monotonia e la noia che spegne la fiamma.

    Le persone sposate prese in analisi dai ricercatori hanno dimostrato di non godere di una maggiore autostima rispetto a chi era single. E questo per diverse ragioni. Innanzitutto i single hanno più rapporti intimi e con differenti persone. Vale a dire che le persone single fanno più sesso rispetto alle persone sposate o divorziate. Inoltre le coppie con figli risultano essere maggiormente stressate e quindi le loro energie convergono su altri problemi, mentre i single sono più intraprendenti nella ricerca del lavoro e di conseguenza anche più appagati professionalmente. Sono inoltre più vicini a genitori, fratelli, amici, vicini e colleghi di lavoro.

    Chi è solo è meno stressato. Per i due ricercatori mantenere la propria autonomia e gestire liberamente la propria vita mantiene più sani, probabilmente perché diminuisce la fonte di stress che invece è presente quando si sta insieme a una persona. E anche la salute ne giova. A dimostrazione che il matrimonio non è sempre una fonte di benessere, i risultati di un altro studio condotto da Randa Kutob che qualche anno fa ha preso in esame 79 mila donne originarie degli Stati Uniti per un periodo superiore ai tre anni. Nel corso di questo tempo la squadra di ricerca ha notato che misurando alcuni parametri fisici e valutando lo stile di vita e la situazione sentimentale, le donne separate, divorziate o single, stavano meglio in salute rispetto alle donne sposate che al contrario erano più predisposte a prendere peso, a fumare e a bere. Stesso discorso per gli uomini. L’Avon Longitudinal Study of Parents and Children, testando le condizioni di salute di 620 padri, ha scoperto che questi presentavano un elevato rischio cardiovascolare soprattutto perché erano sposati da tempo e molto stressati, di conseguenza c’era un aumento della pressione arteriosa diastolica.

    Insomma, restare single sembra essere davvero la chiave della felicità. Anche se non necessariamente. Molto – spiegano quasi tutti i ricercatori – dipende dal carattere della persona, dalle aspettative di vita e dalle proprie ambizioni. C’è chi preferisce avere un ruolo primario nel mondo e chi invece pensa all’amore e a una relazione duratura per essere felice per sempre. In ogni caso pare proprio che le persone single siano più aperte alle esperienze di quelle che hanno scelto la vita di coppia, abbiano un maggiore senso di autodeterminazione, e siano meno inclini a sperimentare emozioni negative rispetto a persone sposate.

    Certo tutto è soggettivo, e probabilmente non c’è un progetto di vita migliore di un altro. L’importante è sentirsi bene e felici delle proprie scelte, sempre e comunque, da soli o in coppia.

     

    Fonte: https://www.voglioviverecosi.com/i-vantaggi-di-essere-single.html