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  1. Fantastico!
    olti31 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : Un castello per sognare? Il mondo delle fiabe della fantasia bambina? Evadere? O semp   
    Un castello per sognare? Il mondo delle fiabe della fantasia bambina? Evadere? O semplicemente rigenerare le energie per ritornare al lavoro quotidiano con rinnovata innocenza?
    Forse solo una libera associazione dell’inconscio…     
  2. Fantastico!
    olti31 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : Loris mi chiede di indicargli quali sono i miei più efficaci espedienti meditativi pe   
    Loris mi chiede di indicargli quali sono i miei più efficaci espedienti meditativi per coltivare la sindrome di Peter Pan e ricollegarmi al flusso vitale.
    Lo accontento volentieri.

    Sono tutte pratiche che svolgo, in successione casuale, al mattino al parco. Eccole elencate qui di seguito.
    Sgranchirsi le ossa fin tanto che ti rendi conto che la tua anima ci si era addormentata dentro.
    Bere a pieni polmoni l’aria fresca appena eccitata dalla carezza del sole.
    Contemplare fugacemente la rugiada sul piccolo trifoglio toccato dalla prima luce solare. Esultare. Sgambettare. Inneggiare con trasporto al Dio dell’erba bambina.
    Tendere e rilasciare con energia i glutei ad ogni passo. Sculettare un po’ sotto l'albero grande. E procedere con fare spastico, in pieno sole, per almeno due minuti.
    Inseguire con convinzione la propria ombra per un po’ di tempo. Poi scappare dalla propria ombra, sempre con molta convinzione. Concludere camminando un po’ a fianco della propria ombra, come vecchi amici.
    Faccia al sole, con gli occhi chiusi, dondolarsi per qualche tempo.
    Faccia al sole, occhi chiusi. Stringere e rilasciare le palpebre, esplorando i mondi colorati che si avvicendano con i movimenti. Aprire improvvisamente gli occhi e stupirsi della luminosità vergine in cui il mondo ti ricompare davanti.
    Faccia al sole con occhi chiusi, trovare la giusta tensione delle palpebre per vedere la ricca gamma di rossi e arancioni che si avvicendano. Cercare di permanere in quella scena che risulta essere la più affascinante e lasciarsi risucchiare per qualche tempo dall’oceano colorato. Sciogliersi completamente dentro come se si fosse di sale. Ricordarsi a un certo punto di rientrare. E stupirsi della luminosità del mondo.
    Concentrarsi abbastanza sul volo di una colomba che fa lo “spirito santo” – se si ha la fortuna di vederla.. In generale, non perdersi nessun fatto strano che riguarda il volo degli uccelli.
    Fare gesti sciamanici con mani e braccia emettendo suoni e rumori misteriosi, modulando liberamente la bocca.
    Continuare ad emettere rumori apocalittici mentre si compiono torsioni varie del dorso, delle spalle, della schiena. Allungando le braccia verso il cielo nel tentativo di toccarlo con le dita.
    Mimare gli alberi del viale e le torsioni dei loro rami.
    Ballonzolare la testa con i movimenti del “no”, aumentando il ritmo fino a sentire le guance che sbatacchiano di qua e di là.
    Rientrare gradualmente nel mondo reale con una breve camminata, mani in tasca, schiena al sole.
    Una volta presa la china è facilissimo inventare esercizi più personalizzati.
     
     
     
     
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    olti31 ha aggiunto una reazione a sfumature5 per l'aggiornamento :     Ci sono così tanti cambiamenti in questo mondo.Ma c'è qualcosa di Eterno nel Mond   
     

     
    Ci sono così tanti
    cambiamenti in questo
    mondo.Ma c'è qualcosa
    di Eterno nel Mondo?
    …- Ecco gli occhi -
    che portiamo con noi
    per sempre, come un
    mondo mai scoperto.
     

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  11. Perplesso
    olti31 ha aggiunto una reazione a pitgeorge per l'aggiornamento :   Signore sono pochi quelli che si salvano?                    Luca 13, 23   Carissim   
     Signore sono pochi quelli che si salvano?                  Luca 13, 23
     
    Carissimi lettori vi offro questa mia riflessione su un tema spesso taciuto anzi quasi del tutto dimenticato eppure è il più importante per ogni essere umano : la salvezza eterna dell’anima.
    Viviamo in un tempo in cui anche nella chiesa tale questione sembra del tutto irrilevante, infatti troppo spesso sia in modo diretto che implicito si fa passare il messaggio secondo il quale dopo la morte andremo tutti in Paradiso! Neanche a farlo di proposito in questi giorni un sacerdote che predica  su Youtube ( non ne riporto il nome per delicatezza) mi ha risposto testualmente così “all’inferno ci vanno i peccati perché Dio salva i peccatori” lasciando intendere che alla fine siamo tutti salvi.
    Questa idea di una salvezza automatica per tutti non solo è falsa ma anche eretica in quanto contraddice l’ insegnamento della chiesa e addirittura le stesse parole di Gesù e quindi del Figlio di Dio, Seconda Persona della Santissima Trinità.
    Affermare che a tutti gli uomini dopo la morte sia riservato il Paradiso equivale a dire che nessuna anima creata corre il rischio di dannarsi e quindi che nessuno fino ad ora è mai andato all’inferno, nessuno vi andrà in futuro per cui lì vi sarebbe solo satana con gli angeli ribelli ( a meno che non si affermi che alla fine ci sarà un “condono” anche per loro perché no, dopo tutto Dio è misericordioso o no ?)
    Dio è certamente misericordioso ma è anche giusto e la misericordia per essere accolta deve trovare un’anima che riconosce di aver peccato che si senta bisognosa  di salvezza, per cui mediante un pentimento sincero e la supplica di essere perdonati si riceve la misericordia di Dio attraverso il sacramento della confessione ben fatta.
    Non voglio dimostrare quindi l’ovvia eresia di un tale pseudo-cristianesimo ammantato di buonismo e di una distorta concezione della misericordia di Dio, vorrei piuttosto affrontare una questione diversa ossia “quanti sono quelli che vanno all’inferno?”
    Sono un docente di matematica e, come tale, amo la logica il retto ragionamento e la deduzione delle affermazioni a partire dai dati sicuri in nostro possesso.
    Partiamo dunque da quelli che sono i punti fermi, certi e assodati cioè  il vangelo, il catechismo e la tradizione infine farò delle considerazioni personali conclusive.
    Intanto vediamo secondo l’autentico insegnamento della chiesa quali sono le condizioni in conseguenza delle quali un’anima si danna : “morire in peccato mortale senza esserne pentiti e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da Lui per una nostra libera scelta”( numero 1033 del catechismo della chiesa cattolica).
    Ovviamente non potremo mai sapere con certezza se un’anima si sia dannata oppure no (tranne il caso di Giuda Iscariota perché lo fa comprendere Gesù in modo chiarissimo) in quanto non sappiamo se magari negli ultimi istanti prima di morire tale anima abbia fatto un atto di sincera  contrizione e abbia chiesto perdono a Dio come il buon ladrone sulla croce, tuttavia appare chiaro che questa terribile situazione sia possibile per ogni essere umano e questo è il primo dato incontestabile anche perché è ovvio che Dio ci lascia liberi di accoglierlo come Signore e Salvatore o di rifiutarlo.
    Un giorno un tale, leggiamo nel capitolo 12 del vangelo di Luca chiese in modo esplicito a Gesù “ Signore sono pochi quelli che si salvano?” Per essere concreti è lo stesso che dire quanti sono quelli che vanno in Paradiso e quanti all’inferno ?
    Naturalmente intendiamo per salvati anche tutti coloro i quali dovranno passare per il Purgatorio che poi costituiscono la quasi totalità dei salvati.
    La domanda è esattamente la stessa che mi sto ponendo e sulla quale stiamo riflettendo insieme.
    Da quando sono ragazzo ho sempre sentito commenti di questo passo in cui si afferma che Gesù non risponde alla domanda ma vi dimostrerò che non è assolutamente vero!
    Esaminiamo con attenzione il testo della risposta e colleghiamoli a tutti i brani in cui si parla della stessa questione.
    Disse loro: “Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno”. Luca 13,24.
    La risposta in relazione alla quantità c’è non è vero che non c’è…infatti anche se non usa una percentuale matematica usa il pronome personale “molti”.
    Vediamo il passo analogo in Matteo 7;13-14.
    “Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione e molti sono quelli che entrano per essa; quanto stretta invece è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e quanto pochi sono quelli che la trovano!”
    Scusate ma più chiaro di così non è possibile; ancora troviamo quello stesso “molti” contrapposto questa volta ai “pochi” che si salvano.
    In un altro passo in cui Gesù parla del giudizio leggiamo ancora una volta “molti” contrapposto a “pochi”  quando dice testualmente “Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti”  (Matteo 22,14 ).
    Risuonano drammatiche le parole di Gesù quando fa capire che anche tra coloro che avevano un rapporto di predilezione con il Signore, probabilmente consacrati, anche tra costoro ci sarà chi andrà nel fuoco eterno ( il primo dei suoi ministri ad inaugurare una sciagurata lista sarebbe stato uno dei dodici Giuda Iscariota) “Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demoni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità”
    Notate quante volte ritorna il pronome “molti”.
    Chi ha il coraggio ora di dire che Gesù non risponde alla domanda? Continuiamo ad approfondire la questione aggiungendo altre informazioni prima di trarre delle conclusioni.
    Le parole di Nostro Signore non sono a caso, essendo Lui Figlio di Dio, abita in Lui la pienezza della luce e della verità, fatta questa premessa ricordo brevemente due episodi in cui Gesù utilizza anche dei valori numerici in relazione alla questione che stiamo affrontando; mi riferisco alla parabola delle 10 vergini in cui sono cinque stolte e cinque sagge, avrebbe potuto dire che otto erano sagge e due stolte o usare altre coppie di numeri la cui somma faccia 10. Nella parabola delle vergini dunque  la metà di esse  si danna, con la parabola dei servi e dei talenti va un po’ meglio in quanto uno su tre va all’inferno e se anche questa fosse all’incirca la stima delle anime che si perdono sarebbe comunque un numero elevato ( ed ecco che sarebbe comprensibile quel “molti”) poiché significa che su 10000 persone più di 3000 vanno alla dannazione eterna.
    Per brevità non riporto tutti i contributi dati da mistici, santi, beati che hanno avuto visioni dell’inferno descritto come pieno di dannati ma non posso non ricordare almeno le apparizioni di Fatima (riconosciute dalla chiesa e quindi assolutamente certe) e quanto disse la santa Vergine sulla necessità di pregare per i poveri peccatori in quanto già a quel tempo ( siamo nel 1917 tempo in cui il senso religioso, la fede e i costumi erano assolutamente migliori rispetto alla nostra sciagurata epoca) tante erano le anime che si perdevano. Infine se non ci fosse la possibilità della dannazione, come oggi spesso si predica o si lascia intendere, per quale motivo la madre di Dio avrebbe insegnato la preghiera che ancor oggi si recita nel rosario “Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno”?
    Conclusione
    Certamente non possiamo stabilire con certezza matematica la percentuale delle anime  che in questo momento sono dannate rispetto alla totalità delle anime create, nemmeno quante siano state in media durante i vari secoli di storia cristiana le anime che si sono dannate (anche se visti i tempi che corriamo è molto plausibile che il numero sia in costante crescita) tuttavia neanche  possiamo falsificare il vangelo e le chiare parole di Nostro Signore Gesù Cristo che ha versato il Suo Sangue Preziosissimo per donarci la salvezza e distruggere i nostri peccati. Rimaniamo ancorati all’autentico magistero della chiesa certi che chiunque muore in grazia di Dio, pentendosi dei propri peccati e  invocando con tutto il cuore la Misericordia del Signore Gesù certamente non si dannerà.
    Desidero anche ricordare a tutti la grande e meravigliosa promessa fatta da Gesù all’umanità attraverso Santa Margherita Maria Alacoque “Io ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio cuore, che il mio amore Onnipotente, concederà la grazie della penitenza finale a tutti coloro che si comunicheranno il primo venerdì del mese, per nove mesi consecutivi. Essi non morranno nella mia disgrazia, né senza aver ricevuto i santi sacramenti, e in quegli ultimi momenti il mio cuore darà loro un sicuro asilo.”
    Fa o Signore, per intercessione della Vergine Maria e di San Michele, che vincendo il nemico della nostra salvezza, ognuno di noi accolga questo invito del Cuore di Gesù e si decida a vivere, almeno una volta nella vita, questa bellissima pratica con amore, con fede e umiltà profonda mettendo così al riparo la salvezza della propria anima.
    Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
     
    Piergiorgio Cesario
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
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    olti31 ha aggiunto una reazione a karma19580 per l'aggiornamento : Buona estate amici!!!!!    
    Buona estate amici!!!!! 

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    olti31 ha aggiunto una reazione a azzurromare11x per l'aggiornamento : Le nuvole sono comunicazioni non scritte   
    Le nuvole sono comunicazioni non scritte

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    olti31 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : In certe circostanze il sogno non è strumentale a niente altro ma una regione autonom   
    In certe circostanze il sogno non è strumentale a niente altro ma una regione autonoma, dove la vita va in vacanza per scoprire che è questa la sua giusta dimora. Fortemente tentata a non ritornare.
     
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    olti31 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : Questo scrivere. Questo lo faccio volentieri. Scrivere è l’unico modo di suonare che   
    Questo scrivere. Questo lo faccio volentieri. Scrivere è l’unico modo di suonare che mi viene bene. Conosco il ritmo piacevole delle dita che battono sui tasti. Potrei trasformare in versi gli spiriti che salgono dal cuore. Provare il piacere di stendere in parole nere sul bianco schermo del monitor queste entità meravigliose che chiamiamo pensieri.
    Questo mi è di conforto, oggi, che ogni ambizione sembra essere uscita dalla mia casa, senza che si possa prevedere il suo rientro.
    Alcuni hanno preso un cane per fronteggiare in compagnia di affetti questi momenti di abbandono. Li capisco per bene. Ma non fa per me, questa strada di calore e di fiducia. 
La scrittura invece, anche nelle angustie del cuore, mi dà conforto. Perché sento che questo è il mio segreto, la mia risorsa.
    Un amico mi scrive alludendo al fatto che io ragiono molto ma, forse, penso poco. Che, insomma, penso molto meno di quanto ragioni, o chiacchieri. E, forse, è nel giusto, forse vede dentro di me meglio di quanto riesca a fare io. Ma certo non vede il conforto che traggo da questo ragionare attraverso la tastiera. Certo non coglie quanto mi aiuti a reggere, ad aspettare, ad accettare il mio destino, a rifare la freschezza dell’anima – come tante volte è successo. Perché, scrivendo, come ora mi viene di fare, io ritrovo la sincerità di fondo, una sorta di integrità, sotto tutti i miei errori e il mio errare. E posso pentirmi e rinascere, senza rimanere annientata dalla colpa. E, se sono fortunata, gli occhi ne escono lavati, e lo sguardo di nuovo innocente.

     
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    All’inizio di Guerra e pace, Tolstoj fa dire a uno dei suoi personaggi che “niente è utile a un giovane quanto la compagnia di una donna intelligente”. 

    Vale anche per chi è avanti con gli anni.
     
     
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    olti31 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : Il cielo ieri era pieno di stelle. Annuncio di una bella giornata. Sono uscita  per l   
    Il cielo ieri era pieno di stelle. Annuncio di una bella giornata. Sono uscita  per la mia camminata. Ho trovato un nuovo bosco, silenzioso e bellissimo.
 Un senso di gratitudine meravigliata.