• Ultima Visita

Attività di reputazione

  1. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Fa freddo e fuori piove,
 ma io abito la luce di un giardino.
 Muovo le mani e sbocci   
    Fa freddo e fuori piove,

    ma io abito la luce di un giardino.

    Muovo le mani e sbocciano i colori.

    Strofino la mia lampada 
    e i profumi 
inondano lo spazio che mi accoglie.

    Al desiderio non esiste il tempo:

    ciò che non è ancora è già presente.

  2. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Felice per la nuova giornata.
 Mi preparo con un po’ d’eccitazione perché ho questo t   
    Felice per la nuova giornata.
 Mi preparo con un po’ d’eccitazione perché ho questo tempo davanti. E il desiderio di fare, d’inventare, di mettere al mondo, di entare nuove cose.
 So già che andrò per prima cosa a cercare un posto, tra gli alberi, a respirare la vita in solitudine, a distendere l’anima, a richiamare i miei sogni, a caricare il cuore di energia buona. 
E già la voglia di fare pulsa sotto la pelle.
 Dipingerò il miglior giorno della mia vita.
  

  3. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Torno a casa o fingo di tornare a casa. E mi confondo nella nebbia tra pensieri sfuma   
    Torno a casa o fingo di tornare a casa. E mi confondo nella nebbia tra pensieri sfumati come le sagome delle persone che camminano accanto a me.
    Mi piace l’odore della nebbia.

  4. Fantastico!
    odessa1920 ha aggiunto una reazione a maurigoli per l'aggiornamento : buona e serena domenica!   
    buona e serena domenica!
  5. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affe   
    Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affeziona, costruisce castelli di ricordi, montagne di ricordi, sovrastrutture di sogni.
    Il corpo invece dimentica in fretta, forse perché ciò che il corpo dimentica è assorbito dalla mente.
     
    Io non ricordo il sesso con gli uomini con cui sono stata bene, è come se lo avessi rimosso. Ricordo altro: le cene insieme, le chiacchierate, i gesti, i capelli, gli odori. Sono queste cose che mi tormentano.
     
    Il corpo lotta per liberarsi dalla mente, gioca di anticipo, cerca altri corpi e basta.

  6. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da altomororicco per l'aggiornamento : Sì te ne puoi accorgere nel momento stesso in cui ti rendi conto di aver commesso un   
    Sì te ne puoi accorgere nel momento stesso in cui ti rendi conto di aver commesso un errore. Un errore grossolano. Spesso a questo punto la rinascita è già avvenuta.

  7. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Fa freddo e fuori piove,
 ma io abito la luce di un giardino.
 Muovo le mani e sbocci   
    Fa freddo e fuori piove,

    ma io abito la luce di un giardino.

    Muovo le mani e sbocciano i colori.

    Strofino la mia lampada 
    e i profumi 
inondano lo spazio che mi accoglie.

    Al desiderio non esiste il tempo:

    ciò che non è ancora è già presente.

  8. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Ho voglia di bene, di bello, di vero. Sono curiosa della vita. Non di sapere cosa fan   
    Ho voglia di bene, di bello, di vero. Sono curiosa della vita. Non di sapere cosa fanno gli altri. Ma di sapere cosa significa vivere davvero. Ogni esperienza è importante e la faccio a modo mio. La dico a modo mio. La invento a modo mio. Mi fido di me. So che posso farlo, non perché presuma di essere infallibile. Perché so di essere piuttosto imperfetta. Piuttosto, ho capito che fidarsi di sé e provare è il modo migliore per ottenere risposte, per muovere le cose, per aprire un varco ai propri sogni.

  9. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affe   
    Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affeziona, costruisce castelli di ricordi, montagne di ricordi, sovrastrutture di sogni.
    Il corpo invece dimentica in fretta, forse perché ciò che il corpo dimentica è assorbito dalla mente.
     
    Io non ricordo il sesso con gli uomini con cui sono stata bene, è come se lo avessi rimosso. Ricordo altro: le cene insieme, le chiacchierate, i gesti, i capelli, gli odori. Sono queste cose che mi tormentano.
     
    Il corpo lotta per liberarsi dalla mente, gioca di anticipo, cerca altri corpi e basta.

  10. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da altomororicco per l'aggiornamento : Sì te ne puoi accorgere nel momento stesso in cui ti rendi conto di aver commesso un   
    Sì te ne puoi accorgere nel momento stesso in cui ti rendi conto di aver commesso un errore. Un errore grossolano. Spesso a questo punto la rinascita è già avvenuta.

  11. Mi piace
    odessa1920 ha aggiunto una reazione a londoncalling6 per l'aggiornamento : Carissima! stai bene?   
    Carissima! stai bene?
  12. Mi piace
    odessa1920 ha aggiunto una reazione a ciribi72 per l'aggiornamento : Ciao Odessa!    
    Ciao Odessa! 
  13. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : I sogni tendono a fuggire al tramonto.
 Lasciano la buccia del mondo come astronavi s   
    I sogni tendono a fuggire al tramonto.
 Lasciano la buccia del mondo come astronavi scontente.
 I sogni ci stanno troppo stretti quaggiù. 
I poeti guardano oltre i tetti con nostalgia.
 Ma si raffreddano, se si allontanano troppo. 
Perché il fuoco acceso è nel cuore.
 Nel camino di casa.  Qui dentro.
  14. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : I sogni tendono a fuggire al tramonto.
 Lasciano la buccia del mondo come astronavi s   
    I sogni tendono a fuggire al tramonto.
 Lasciano la buccia del mondo come astronavi scontente.
 I sogni ci stanno troppo stretti quaggiù. 
I poeti guardano oltre i tetti con nostalgia.
 Ma si raffreddano, se si allontanano troppo. 
Perché il fuoco acceso è nel cuore.
 Nel camino di casa.  Qui dentro.
  15. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Ho voglia di bene, di bello, di vero. Sono curiosa della vita. Non di sapere cosa fan   
    Ho voglia di bene, di bello, di vero. Sono curiosa della vita. Non di sapere cosa fanno gli altri. Ma di sapere cosa significa vivere davvero. Ogni esperienza è importante e la faccio a modo mio. La dico a modo mio. La invento a modo mio. Mi fido di me. So che posso farlo, non perché presuma di essere infallibile. Perché so di essere piuttosto imperfetta. Piuttosto, ho capito che fidarsi di sé e provare è il modo migliore per ottenere risposte, per muovere le cose, per aprire un varco ai propri sogni.

  16. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affe   
    Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affeziona, costruisce castelli di ricordi, montagne di ricordi, sovrastrutture di sogni.
    Il corpo invece dimentica in fretta, forse perché ciò che il corpo dimentica è assorbito dalla mente.
     
    Io non ricordo il sesso con gli uomini con cui sono stata bene, è come se lo avessi rimosso. Ricordo altro: le cene insieme, le chiacchierate, i gesti, i capelli, gli odori. Sono queste cose che mi tormentano.
     
    Il corpo lotta per liberarsi dalla mente, gioca di anticipo, cerca altri corpi e basta.

  17. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : I sogni tendono a fuggire al tramonto.
 Lasciano la buccia del mondo come astronavi s   
    I sogni tendono a fuggire al tramonto.
 Lasciano la buccia del mondo come astronavi scontente.
 I sogni ci stanno troppo stretti quaggiù. 
I poeti guardano oltre i tetti con nostalgia.
 Ma si raffreddano, se si allontanano troppo. 
Perché il fuoco acceso è nel cuore.
 Nel camino di casa.  Qui dentro.
  18. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Ho voglia di bene, di bello, di vero. Sono curiosa della vita. Non di sapere cosa fan   
    Ho voglia di bene, di bello, di vero. Sono curiosa della vita. Non di sapere cosa fanno gli altri. Ma di sapere cosa significa vivere davvero. Ogni esperienza è importante e la faccio a modo mio. La dico a modo mio. La invento a modo mio. Mi fido di me. So che posso farlo, non perché presuma di essere infallibile. Perché so di essere piuttosto imperfetta. Piuttosto, ho capito che fidarsi di sé e provare è il modo migliore per ottenere risposte, per muovere le cose, per aprire un varco ai propri sogni.

  19. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ciribi72 per l'aggiornamento : Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affe   
    Il desiderio del corpo si esaurisce prima del desiderio della mente. La mente si affeziona, costruisce castelli di ricordi, montagne di ricordi, sovrastrutture di sogni.
    Il corpo invece dimentica in fretta, forse perché ciò che il corpo dimentica è assorbito dalla mente.
     
    Io non ricordo il sesso con gli uomini con cui sono stata bene, è come se lo avessi rimosso. Ricordo altro: le cene insieme, le chiacchierate, i gesti, i capelli, gli odori. Sono queste cose che mi tormentano.
     
    Il corpo lotta per liberarsi dalla mente, gioca di anticipo, cerca altri corpi e basta.

  20. Mi piace
    odessa1920 ha aggiunto una reazione a fashionista0 per l'aggiornamento : ti auguro un sereno weekend!   
    ti auguro un sereno weekend!
  21. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Territori intriganti    – Com’è bello essere vivi in questo novembre luminoso. Il ven   
    Territori intriganti
     
     – Com’è bello essere vivi in questo novembre luminoso. Il vento ha spazzato l’aria con energia. E c’è una luce che non sai distinguere dove finisce l’anima e dove comincia il cielo.

    Più o meno pensava cose del genere, Henry, mentre scendeva le scale. Ed era un respiro fantastico quello che sentiva aprirgli i polmoni.

    – Ma chi cazzo me lo fa fare di arrovellarmi l’animo in questo modo? – più o meno.

    E poi, d’improvviso: Ma con chi parlo quando parlo da solo?

    Il marmo liscio delle scale lo riportava sulle Alpi Apuane. Chissà perché? Quello scenario tra cielo e mare, tutto fatto di bianco, che sembrava neve anche in estate.
E gli venne in mente Enrietta.


    Ricordava perfettamente il pagliaio in cui si erano sdraiati. Enrietta, non te ne andare! Enrietta aveva sempre gli occhi umidi, anche quando rideva. Enrietta era una freccia puntata sull’Altrove. Ricordava bene quel pagliaio. E cosa doveva dire? Che era il gusto del suo corpo che gli era entrato dentro?

    Certe donne hanno un gusto intenso. Lo si afferra prima ancora di parlare, o di fare…
 Il gusto delle donne. Bah! Un gusto. Cosa doveva pensare? Il gusto di Enrietta? Non si trattava di quello.

    Enrietta era una porta aperta per l’Altrove. Enrietta, con i suoi occhi umidi, era l’apertura verso l’Altrove. Come ho fatto a dimenticarti così presto, Enrietta? Tu parlavi già allora di esplorare ciò che ancora non si conosce, ma che ti appartiene nel desiderio.

    Enrietta diceva spesso: non affogarti nel bicchiere del passato!


    – Enrietta? Dove sarai adesso?

    Poi vide uno scenario aprirglisi davanti. 
Lui era un io con le bollicine.
 Non un io e basta. Ma con le bollicine. Il che voleva dire che la sua quiete non era come l’acqua di uno stagno, ma come la corrente del fiume attorno ai dislivelli.

    – Dove mi porti, Enrietta? In questa giornata di novembre. Dove mi porti?

    E pensò: Se il mondo avesse la colonna sonora, tutto sarebbe diverso.
E pensò ai suoi esercizi sulla tastiera. Che cercava? Che sognava?

    Tra una cosa e l’altra, non c’è tempo abbastanza per rendersene conto.
 E allora rallentò. Rallentò molto. Per darsi il tempo di prendere coscienza. E più rallentava, più il disegno, il filo rosso, sembrava emergere dall’incoscienza.

    – Ecco – pensò – ogni cosa che capita, ogni cosa che c’è… Tutto questo è buono. Tutto questo è vita. Giurò a se stesso che mai più avrebbe lottato contro ciò che c’è, contro ciò che avviene. La vita è più viva di quello che pensi – disse.

    – Io sono un portatore sano di handicap – disse. E sembrava aver afferrato qualcosa d’importante.

    Era bello scendere le scale in questa giornata di novembre piena di luce. Non sapevi decidere dove finiva l’anima e iniziava il cielo. Enrietta…

  22. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Un desiderio di aperto. L'aperto è una categoria ricorrente nel mio pensiero. Come se   
    Un desiderio di aperto. L'aperto è una categoria ricorrente nel mio pensiero. Come se per un filone dell'esistenza solo l'aperto costituisse la giusta geografia.
La rigenerazione delle energie è per me fondamentalmente l'aperto. Camminare per esempio. E respirare e vedere e ascoltare.

    All’aperto.

  23. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Eppure, non so capacitarmi, non so capacitarmi. Tutti parlano di consapevolezza, oggi   
    Eppure, non so capacitarmi, non so capacitarmi. Tutti parlano di consapevolezza, oggi. Le filosofie orientali. E io mi dico: consapevolezza? Ma quale? A me sembra di vivere sempre nel dormiveglia. Chiamalo sonno, piuttosto. Chiamalo sonno. È come essere sempre nel dormiveglia. E te n’accorgi. E si va avanti nel dormiveglia. E anche questo è bello. La consapevolezza è qualcosa che chiama. Ma io sono nel dormiveglia. Per questo non so capacitarmi. Eppure..
    Eppure si può andare avanti. Le cose capitano. Tu muovi le mani e le braccia. E cerchi. Come se tra un po’ ti potessi risvegliare. E allora vedrai tutto, in piena luce.
    Ma per ora, vai avanti, anche se non sai capacitarti…
     

  24. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : E poi, d’improvviso, lo vedi.  
Una sorta di guizzo di luce: 
 la vita resta quella m   
    E poi, d’improvviso, lo vedi. 
    
Una sorta di guizzo di luce: 

    la vita resta quella meravigliosa avventura 

    che sapevi negli anni eccitati 

    dei giochi d’infanzia, 

    malgrado le batoste e le cattive notizie, 

    ed ogni momento è buono 
    
- questo momento lo è - 

    per riprendere il cammino, 
    
rafforzare le gambe e le braccia 

    per aprire le porte del possibile.

  25. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Territori intriganti    – Com’è bello essere vivi in questo novembre luminoso. Il ven   
    Territori intriganti
     
     – Com’è bello essere vivi in questo novembre luminoso. Il vento ha spazzato l’aria con energia. E c’è una luce che non sai distinguere dove finisce l’anima e dove comincia il cielo.

    Più o meno pensava cose del genere, Henry, mentre scendeva le scale. Ed era un respiro fantastico quello che sentiva aprirgli i polmoni.

    – Ma chi cazzo me lo fa fare di arrovellarmi l’animo in questo modo? – più o meno.

    E poi, d’improvviso: Ma con chi parlo quando parlo da solo?

    Il marmo liscio delle scale lo riportava sulle Alpi Apuane. Chissà perché? Quello scenario tra cielo e mare, tutto fatto di bianco, che sembrava neve anche in estate.
E gli venne in mente Enrietta.


    Ricordava perfettamente il pagliaio in cui si erano sdraiati. Enrietta, non te ne andare! Enrietta aveva sempre gli occhi umidi, anche quando rideva. Enrietta era una freccia puntata sull’Altrove. Ricordava bene quel pagliaio. E cosa doveva dire? Che era il gusto del suo corpo che gli era entrato dentro?

    Certe donne hanno un gusto intenso. Lo si afferra prima ancora di parlare, o di fare…
 Il gusto delle donne. Bah! Un gusto. Cosa doveva pensare? Il gusto di Enrietta? Non si trattava di quello.

    Enrietta era una porta aperta per l’Altrove. Enrietta, con i suoi occhi umidi, era l’apertura verso l’Altrove. Come ho fatto a dimenticarti così presto, Enrietta? Tu parlavi già allora di esplorare ciò che ancora non si conosce, ma che ti appartiene nel desiderio.

    Enrietta diceva spesso: non affogarti nel bicchiere del passato!


    – Enrietta? Dove sarai adesso?

    Poi vide uno scenario aprirglisi davanti. 
Lui era un io con le bollicine.
 Non un io e basta. Ma con le bollicine. Il che voleva dire che la sua quiete non era come l’acqua di uno stagno, ma come la corrente del fiume attorno ai dislivelli.

    – Dove mi porti, Enrietta? In questa giornata di novembre. Dove mi porti?

    E pensò: Se il mondo avesse la colonna sonora, tutto sarebbe diverso.
E pensò ai suoi esercizi sulla tastiera. Che cercava? Che sognava?

    Tra una cosa e l’altra, non c’è tempo abbastanza per rendersene conto.
 E allora rallentò. Rallentò molto. Per darsi il tempo di prendere coscienza. E più rallentava, più il disegno, il filo rosso, sembrava emergere dall’incoscienza.

    – Ecco – pensò – ogni cosa che capita, ogni cosa che c’è… Tutto questo è buono. Tutto questo è vita. Giurò a se stesso che mai più avrebbe lottato contro ciò che c’è, contro ciò che avviene. La vita è più viva di quello che pensi – disse.

    – Io sono un portatore sano di handicap – disse. E sembrava aver afferrato qualcosa d’importante.

    Era bello scendere le scale in questa giornata di novembre piena di luce. Non sapevi decidere dove finiva l’anima e iniziava il cielo. Enrietta…