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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Resto tra le case, sulla collina. Voglio sentire il fruscio delle fronde, toccare la   
    Resto tra le case, sulla collina.
    Voglio sentire il fruscio delle fronde, toccare la pelle degli alberi, entrare negli spicchi di cielo, fuori dai recinti.
    Sul ciglio della strada, cammino a sinistra, per vedere in faccia l’auto che mi sfreccerà vicino. Non voglio sorprese alle spalle, che mi distraggano dal muschio sulla sponda, e dai sussurri delle felci, che raccontano storie antiche.
    Voglio vedere la pianura, là sotto, dove i problemi ridimensionano l’ansia, da quassù.
    Voglio sognare di essere nomade e pellegrino, per poco tempo, da queste parti.
    Sentire l’urlo della solitudine per sorriderle in faccia.
    E placare il mondo con l’indice e il pollice.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Le grandi domande che risuonano da sempre nella nostra mente, quelle domande alle qua   
    Le grandi domande che risuonano da sempre nella nostra mente, quelle domande alle quali la risposta attesa non arriva mai, rivelando la nostra ignoranza di fondo, aprono lo spazio vuoto per la nostra messa in atto, per l’invenzione del nostro rapporto con la vita.
    So di non sapere: posso inventare.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : I ragazzini quando giocano provano piacere. Ma quando si accorgono che il gioco non d   
    I ragazzini quando giocano provano piacere. Ma quando si accorgono che il gioco non dà più piacere, mollano e passano ad altro. I ragazzini mantengono il senso del gioco più di noi adulti.
    Noi continuiamo a giocare: a fare gli avvocati, gli ingegneri, gli psicologi, i formatori. Entriamo in certi ruoli e continuiamo a giocarci per decenni, forse per tutta la vita, anche quando il gioco non morde più sul piacere di vivere davvero. Perché abbiamo perso il senso del gioco. Perché siamo diventati seriosi.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Dunque, siamo in inverno.
 Il cielo stamani è intenso.
 È bene che mi metta subito a   
    Dunque, siamo in inverno.
 Il cielo stamani è intenso.

    È bene che mi metta subito a lavorare su di me.
 Aspiro a dipingere questa giornata, plasmarla in maniera che assomigli il più possibile al mondo che sogno. 
So che devo iniziare dal mio atteggiamento.
 Ho sempre, addosso, l’eco di stagioni tristi. Dietro la porta sonnecchia regolarmente il senso della pesantezza.

    Ho imparato ad averlo compagno e a neutralizzarne gli effetti.
 Non basta evitare di disperdere nell’ambiente le immondizie inquinanti.
 Bisogna coltivare il giardino, con cura.
 So orientare i miei pensieri su scenari possibili che rendono le mie azioni più creative. 
La mia storia è un’avventura.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Le grandi domande che risuonano da sempre nella nostra mente, quelle domande alle qua   
    Le grandi domande che risuonano da sempre nella nostra mente, quelle domande alle quali la risposta attesa non arriva mai, rivelando la nostra ignoranza di fondo, aprono lo spazio vuoto per la nostra messa in atto, per l’invenzione del nostro rapporto con la vita.
    So di non sapere: posso inventare.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : I ragazzini quando giocano provano piacere. Ma quando si accorgono che il gioco non d   
    I ragazzini quando giocano provano piacere. Ma quando si accorgono che il gioco non dà più piacere, mollano e passano ad altro. I ragazzini mantengono il senso del gioco più di noi adulti.
    Noi continuiamo a giocare: a fare gli avvocati, gli ingegneri, gli psicologi, i formatori. Entriamo in certi ruoli e continuiamo a giocarci per decenni, forse per tutta la vita, anche quando il gioco non morde più sul piacere di vivere davvero. Perché abbiamo perso il senso del gioco. Perché siamo diventati seriosi.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Dunque, siamo in inverno.
 Il cielo stamani è intenso.
 È bene che mi metta subito a   
    Dunque, siamo in inverno.
 Il cielo stamani è intenso.

    È bene che mi metta subito a lavorare su di me.
 Aspiro a dipingere questa giornata, plasmarla in maniera che assomigli il più possibile al mondo che sogno. 
So che devo iniziare dal mio atteggiamento.
 Ho sempre, addosso, l’eco di stagioni tristi. Dietro la porta sonnecchia regolarmente il senso della pesantezza.

    Ho imparato ad averlo compagno e a neutralizzarne gli effetti.
 Non basta evitare di disperdere nell’ambiente le immondizie inquinanti.
 Bisogna coltivare il giardino, con cura.
 So orientare i miei pensieri su scenari possibili che rendono le mie azioni più creative. 
La mia storia è un’avventura.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.   
    Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da gerbera0 per l'aggiornamento : La senti, vero, la bellezza dell’Eros – lo chiamiamo in questo modo, fin dai tempi de   
    La senti, vero, la bellezza dell’Eros – lo chiamiamo in questo modo, fin dai tempi dei Greci. È una bellezza selvaggia, che non tiene conto di nulla ed è pronto a scompisciare ogni ordine, ogni sistemazione. È una forza selvaggia della natura. E uomini e donne fuggono quando lo sentono arrivare. Incute paura, perché può travolgere tutto. È come un tuono che erompe all’improvviso dalla terra.

    E della natura ha il vigore, la forza, l’energia.
 
    Ma noi siamo cultura. Noi coltiviamo le forze selvagge della natura. Cerchiamo di addomesticarle, di ammansirle, di usarne il potere per costruire il nostro mondo, la nostra storia. La cultura aspira a continuare il lavoro della natura. Un lavoro che produce vita e nuove armonie. Col rischio di mandare tutto all’aria.
    Abbiamo bisogno della forza della natura – se la uccidiamo, se ci chiudiamo ad essa, siamo noi a morire. Il pozzo si alimenta dalle acque di profondità, e aspira a raccoglierle limpide, decantate, per abbeverare e rinfrescare. Per nutrire.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nemores per l'aggiornamento : Una strada, cipressi ai bordi. Il viaggio sembra lungo, ma è breve. Perfino troppo br   
    Una strada, cipressi ai bordi. Il viaggio sembra lungo, ma è breve. Perfino troppo breve. Vorrei fermare ogni momento, gustare ogni istante per un'eternità. Succulenta è la vita nei miei sogni. Fuggevole sabbia tra le dita delle mani. Tutto brucia veloce in questo fuoco e resta il calore. Di calore mi nutro ogni giorno.

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    Una strada, cipressi ai bordi. Il viaggio sembra lungo, ma è breve. Perfino troppo breve. Vorrei fermare ogni momento, gustare ogni istante per un'eternità. Succulenta è la vita nei miei sogni. Fuggevole sabbia tra le dita delle mani. Tutto brucia veloce in questo fuoco e resta il calore. Di calore mi nutro ogni giorno.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da gerbera0 per l'aggiornamento : La senti, vero, la bellezza dell’Eros – lo chiamiamo in questo modo, fin dai tempi de   
    La senti, vero, la bellezza dell’Eros – lo chiamiamo in questo modo, fin dai tempi dei Greci. È una bellezza selvaggia, che non tiene conto di nulla ed è pronto a scompisciare ogni ordine, ogni sistemazione. È una forza selvaggia della natura. E uomini e donne fuggono quando lo sentono arrivare. Incute paura, perché può travolgere tutto. È come un tuono che erompe all’improvviso dalla terra.

    E della natura ha il vigore, la forza, l’energia.
 
    Ma noi siamo cultura. Noi coltiviamo le forze selvagge della natura. Cerchiamo di addomesticarle, di ammansirle, di usarne il potere per costruire il nostro mondo, la nostra storia. La cultura aspira a continuare il lavoro della natura. Un lavoro che produce vita e nuove armonie. Col rischio di mandare tutto all’aria.
    Abbiamo bisogno della forza della natura – se la uccidiamo, se ci chiudiamo ad essa, siamo noi a morire. Il pozzo si alimenta dalle acque di profondità, e aspira a raccoglierle limpide, decantate, per abbeverare e rinfrescare. Per nutrire.

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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a gerbera0 per l'aggiornamento : che dire, buon weekend?   
    che dire, buon weekend?
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Voglio lasciare alla vita il mistero. Per averne in cambio l’avventura. Che le mie ma   
    Voglio lasciare alla vita il mistero. Per averne in cambio l’avventura. Che le mie mappe dell’essere durino un giorno e non di più. Che sia importante far fiato di primo mattino e sentire la grazia di essere al mondo, con gli occhi aperti e le mani che funzionano come funzionano.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.   
    Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.

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    La senti, vero, la bellezza dell’Eros – lo chiamiamo in questo modo, fin dai tempi dei Greci. È una bellezza selvaggia, che non tiene conto di nulla ed è pronto a scompisciare ogni ordine, ogni sistemazione. È una forza selvaggia della natura. E uomini e donne fuggono quando lo sentono arrivare. Incute paura, perché può travolgere tutto. È come un tuono che erompe all’improvviso dalla terra.

    E della natura ha il vigore, la forza, l’energia.
 
    Ma noi siamo cultura. Noi coltiviamo le forze selvagge della natura. Cerchiamo di addomesticarle, di ammansirle, di usarne il potere per costruire il nostro mondo, la nostra storia. La cultura aspira a continuare il lavoro della natura. Un lavoro che produce vita e nuove armonie. Col rischio di mandare tutto all’aria.
    Abbiamo bisogno della forza della natura – se la uccidiamo, se ci chiudiamo ad essa, siamo noi a morire. Il pozzo si alimenta dalle acque di profondità, e aspira a raccoglierle limpide, decantate, per abbeverare e rinfrescare. Per nutrire.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : E mi resi conto che l’entusiasmo non era uno sterile spreco di energia, ma la misura   
    E mi resi conto che l’entusiasmo non era uno sterile spreco di energia, ma la misura esatta della vita. E che era facile aprire le porte all’entusiasmo, alla passione. Bastava esserci, completamente, in quel che facevi. Un  altro – forse Dio stesso, in persona – rimescolava il grande minestrone. Ogni verdura era impegnata a dare il suo sapore. Essere completamente te stessa, dare quello che era nella tua natura, e nel contempo sapere che facevi parte del grande minestrone.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Voglio lasciare alla vita il mistero. Per averne in cambio l’avventura. Che le mie ma   
    Voglio lasciare alla vita il mistero. Per averne in cambio l’avventura. Che le mie mappe dell’essere durino un giorno e non di più. Che sia importante far fiato di primo mattino e sentire la grazia di essere al mondo, con gli occhi aperti e le mani che funzionano come funzionano.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.   
    Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Amo quella follia che è tipica degli innamorati, pronti ad avventurarsi e a sfidare o   
    Amo quella follia che è tipica degli innamorati, pronti ad avventurarsi e a sfidare ogni ostacolo pur di raggiungere l’oggetto del desiderio. Che è sempre la Bellezza. E amo l’amore dei poveri e degli inquieti. Di quelli che sono costretti dalla disperazione a trovare vie alternative, a ignorare le regole del gioco. L’arte scaturisce da loro come acqua di sorgente, selvatica e purissima. 

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    Voglio lasciare alla vita il mistero. Per averne in cambio l’avventura. Che le mie mappe dell’essere durino un giorno e non di più. Che sia importante far fiato di primo mattino e sentire la grazia di essere al mondo, con gli occhi aperti e le mani che funzionano come funzionano.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.   
    Poi vennero quelli che non sapevano che non si poteva fare e lo fecero.

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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a fleurdelys00 per l'aggiornamento : Mi è capitata alla radio, la condivido con te!   
    Mi è capitata alla radio, la condivido con te!
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : – Che succede?  – Succede quel che succede.
 A me è successo che i miei desideri inco   
    – Che succede? 

    – Succede quel che succede.
 A me è successo che i miei desideri incominciavano a dare forma agli eventi e che gli eventi sembravano desiderare di prendere la forma dei miei desideri. Non senza inghippi, e giravolte, e passi indietro. Ma, nel lungo periodo, sì, succedeva proprio questo.

    – E l’arte del desiderio?

    – L’arte del desiderio è paradossale. Comporta una cosa difficilissima ma estremamente importante da apprendere.

    – Parlami dell’arte del desiderare.

    – Allora comincerò con la parte più dolorosa. Il distacco.
 L’arte del desiderare comporta l’apprendimento del distacco.
 Poiché il distacco sembra proprio il contrario del desiderare, uno subisce una sorta di violenza. Sembra proprio un cazzotto in un occhio di chi desidera. Eppure, questo è un passo decisivo. È proprio necessario. Nessuno te la venderà edulcorata questa pillola. E quindi, conviene proprio che  tu faccia i conti con questa affermazione.

    – Ma allora?

    – Allora s’impara che, nel distacco, si desidera in un’altra maniera. Ed è questo il modo efficace di desiderare. E risulta anche il modo in cui si ottiene ciò da cui ci si è distaccati…

    – Ed io dovrei vivere questa faccenda?

    – Se ci pensi bene, non hai scampo. Puoi passare il resto della vita a coltivare risentimento per chi ti ha fatto in questo modo. E quello che ottieni lo conosci già.
 Oppure, puoi buttarti…
 Sperando il meglio.

    – E la realtà?

    – Quando hai imparato a credere nei tuoi sogni e a distaccartene, cambi atteggiamento anche nei confronti della realtà. Gli eventi tu li guardi con uno sguardo nuovo. Che vede in essi degli alleati, e delle opportunità, e degli insegnamenti. Tu puoi seguirli, mentre piloti la tua barca in mezzo a loro. Un marinaio va avanti utilizzando la forza del vento e le correnti. Si riposa con la bonaccia e prende cibo pescando. Si orienta guardando le stelle e il sole. E gode della forza che la vita di mare gli inocula nel corpo.
     
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fleurdelys00 per l'aggiornamento : E mi resi conto che l’entusiasmo non era uno sterile spreco di energia, ma la misura   
    E mi resi conto che l’entusiasmo non era uno sterile spreco di energia, ma la misura esatta della vita. E che era facile aprire le porte all’entusiasmo, alla passione. Bastava esserci, completamente, in quel che facevi. Un  altro – forse Dio stesso, in persona – rimescolava il grande minestrone. Ogni verdura era impegnata a dare il suo sapore. Essere completamente te stessa, dare quello che era nella tua natura, e nel contempo sapere che facevi parte del grande minestrone.