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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da altomororicco per l'aggiornamento : Forse quest’universo immenso, dove la luce delle stelle ci mette milioni di anni luce   
    Forse quest’universo immenso, dove la luce delle stelle ci mette milioni di anni luce a trovare i nostri occhi, è semplicemente lo spazio che un giorno visiteremo, spostandoci da una galassia all’altra. Forse è là il nostro destino. 

Pensavo questo mentre mi spostavo verso il lago, per riflettere un po’ all’aperto. 
    

Ognuno di noi da piccolo viveva in un mondo molto stretto, e pensava con categorie il cui presupposto era che quel piccolo mondo fosse tutto il mondo. 

Questa è la storia della civiltà umana e della cultura. Della scienza, del sapere e della consapevolezza. Per un certo lasso di tempo si pensa che quello che abbiamo visto sia tutto il mondo e ci si concentra sulla cura dell’esistente. Ma poi succede qualcosa, un incontro, un viaggio, un evento, che ci apre l’orizzonte e ci fa scoprire che il mondo umano è più vasto e il pensiero cerca di adeguarsi alla nuova dimensione. 

Succede anche che quando il mondo si allarga davanti ai nostri occhi i vecchi problemi perdono la loro drammaticità, vengono ridimensionati e le energie si focalizzano più su dove andare che sui litigi di come stare qui. 

Spesso un modo di evitare che i nostri scontri diventino cronici è di guardare più avanti, là dove si allargheranno i confini di casa nel futuro. 
    La Terra è bellissima e merita tutta l’ammirazione e l’amore. Ma forse non è la casa in cui dobbiamo rimanere per sempre…

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Di nuovo sulla strada. Cammino adagio ma le mie gambe vogliono ancora andare. Il mond   
    Di nuovo sulla strada. Cammino adagio ma le mie gambe vogliono ancora andare. Il mondo è grande e invitante. Vedere, sentire, gustare e conoscere. Man mano che il mondo entra dentro di me il mio nucleo si allarga, il respiro si allarga, lo sguardo si allarga. L'ignoranza non mi fa paura, la capacità di ammirare si sviluppa. Sono invasa e stordita dalla bellezza. Affamata di senso. Inquieta per amore. Felice e terribilmente inappagata. Mancanza e pienezza dentro di me sono strette in una danza vorticosa. 
    Il piacere è spesso doloroso.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da nuncepenza6 per l'aggiornamento : Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali.
La gente sente che deve camb   
    Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali.
La gente sente che deve cambiare. Molti sentono l’urgenza di un cambiamento. C’è un’inquietudine serpeggiante nel nostro mondo di benessere e opulenza. Come se il male più diffuso fosse una sorta di vita senza senso. In cui si è portati dalle cose, dalle mode, dalla pubblicità, dalle opinioni più diffuse. Si mangia tanto, si possiedono molte cose, si va in vacanze che solo i re di un tempo si potevano permettere, ma…
    Come se l’io si fosse smarrito. O avesse smarrito quella consistenza che consente di riconoscersi senza esitazione. E la conversione consisterebbe, in prima istanza, nel diventare un io per davvero. Nel diventare, come dicono alcuni guru, padroni del proprio destino.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da altomororicco per l'aggiornamento : E mi domando: E se il cosiddetto “realismo” ci avesse sottratto dal nostro vero mondo   
    E mi domando: E se il cosiddetto “realismo” ci avesse sottratto dal nostro vero mondo? Se il cosiddetto “realismo” fosse una sorta di incantesimo che ci chiude gli occhi e imprigiona l’immenso potere della nostra fantasia?

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da altomororicco per l'aggiornamento : Forse quest’universo immenso, dove la luce delle stelle ci mette milioni di anni luce   
    Forse quest’universo immenso, dove la luce delle stelle ci mette milioni di anni luce a trovare i nostri occhi, è semplicemente lo spazio che un giorno visiteremo, spostandoci da una galassia all’altra. Forse è là il nostro destino. 

Pensavo questo mentre mi spostavo verso il lago, per riflettere un po’ all’aperto. 
    

Ognuno di noi da piccolo viveva in un mondo molto stretto, e pensava con categorie il cui presupposto era che quel piccolo mondo fosse tutto il mondo. 

Questa è la storia della civiltà umana e della cultura. Della scienza, del sapere e della consapevolezza. Per un certo lasso di tempo si pensa che quello che abbiamo visto sia tutto il mondo e ci si concentra sulla cura dell’esistente. Ma poi succede qualcosa, un incontro, un viaggio, un evento, che ci apre l’orizzonte e ci fa scoprire che il mondo umano è più vasto e il pensiero cerca di adeguarsi alla nuova dimensione. 

Succede anche che quando il mondo si allarga davanti ai nostri occhi i vecchi problemi perdono la loro drammaticità, vengono ridimensionati e le energie si focalizzano più su dove andare che sui litigi di come stare qui. 

Spesso un modo di evitare che i nostri scontri diventino cronici è di guardare più avanti, là dove si allargheranno i confini di casa nel futuro. 
    La Terra è bellissima e merita tutta l’ammirazione e l’amore. Ma forse non è la casa in cui dobbiamo rimanere per sempre…

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : Di nuovo sulla strada. Cammino adagio ma le mie gambe vogliono ancora andare. Il mond   
    Di nuovo sulla strada. Cammino adagio ma le mie gambe vogliono ancora andare. Il mondo è grande e invitante. Vedere, sentire, gustare e conoscere. Man mano che il mondo entra dentro di me il mio nucleo si allarga, il respiro si allarga, lo sguardo si allarga. L'ignoranza non mi fa paura, la capacità di ammirare si sviluppa. Sono invasa e stordita dalla bellezza. Affamata di senso. Inquieta per amore. Felice e terribilmente inappagata. Mancanza e pienezza dentro di me sono strette in una danza vorticosa. 
    Il piacere è spesso doloroso.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Amo gli arbusti di ginestra. Trovo in essi una vitalità selvaggia, capace di resister   
    Amo gli arbusti di ginestra. Trovo in essi una vitalità selvaggia, capace di resistere ad ogni assalto del meteo, degli animali, degli umani.
    Capace di rinascere dopo ogni insulto e di affermarsi sul territorio con la ruvida, splendente, creatività delle loro forme.
    Amo il loro carattere anarchico, insofferente dei giardini e delle serre. Barbari amanti della vita nomade, che si attrezzano per adattarsi dovunque.
    C’è in essi un’innocenza primitiva che commuove e nutre la speranza che la vita proceda comunque, togliendo alla morte la pretesa di essere la parola finale.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da altomororicco per l'aggiornamento : E mi domando: E se il cosiddetto “realismo” ci avesse sottratto dal nostro vero mondo   
    E mi domando: E se il cosiddetto “realismo” ci avesse sottratto dal nostro vero mondo? Se il cosiddetto “realismo” fosse una sorta di incantesimo che ci chiude gli occhi e imprigiona l’immenso potere della nostra fantasia?

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da altomororicco per l'aggiornamento : Forse quest’universo immenso, dove la luce delle stelle ci mette milioni di anni luce   
    Forse quest’universo immenso, dove la luce delle stelle ci mette milioni di anni luce a trovare i nostri occhi, è semplicemente lo spazio che un giorno visiteremo, spostandoci da una galassia all’altra. Forse è là il nostro destino. 

Pensavo questo mentre mi spostavo verso il lago, per riflettere un po’ all’aperto. 
    

Ognuno di noi da piccolo viveva in un mondo molto stretto, e pensava con categorie il cui presupposto era che quel piccolo mondo fosse tutto il mondo. 

Questa è la storia della civiltà umana e della cultura. Della scienza, del sapere e della consapevolezza. Per un certo lasso di tempo si pensa che quello che abbiamo visto sia tutto il mondo e ci si concentra sulla cura dell’esistente. Ma poi succede qualcosa, un incontro, un viaggio, un evento, che ci apre l’orizzonte e ci fa scoprire che il mondo umano è più vasto e il pensiero cerca di adeguarsi alla nuova dimensione. 

Succede anche che quando il mondo si allarga davanti ai nostri occhi i vecchi problemi perdono la loro drammaticità, vengono ridimensionati e le energie si focalizzano più su dove andare che sui litigi di come stare qui. 

Spesso un modo di evitare che i nostri scontri diventino cronici è di guardare più avanti, là dove si allargheranno i confini di casa nel futuro. 
    La Terra è bellissima e merita tutta l’ammirazione e l’amore. Ma forse non è la casa in cui dobbiamo rimanere per sempre…

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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a tacchialti94 per l'aggiornamento : Ciao ODessa!!! tutto bene vero?   
    Ciao ODessa!!! tutto bene vero?
  11. Fantastico!
    odessa1920 ha aggiunto una reazione a fashionista0 per l'aggiornamento : ogn settimana ci vizzi con queste bellissime foto   
    ogn settimana ci vizzi con queste bellissime foto
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : Crebbero all'ombra delle nuvole nostalgici di sole.   
    Crebbero all'ombra delle nuvole nostalgici di sole.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : A otto anni io giocavo tutto il giorno. Qualsiasi cosa facessi era gioco. Immaginavo   
    A otto anni io giocavo tutto il giorno. Qualsiasi cosa facessi era gioco. Immaginavo tutto quello che veniva da immaginare e tutto diventava altro. Un altro meraviglioso.

    Meraviglioso soprattutto ora, che per giocare devo fare un certo sforzo. Meraviglioso perché ora vedo un albero e allora era una foresta sospesa tra paludi e cielo.

    Ora io vedo una casa e mi ci vuole un certo sforzo per vedervi una nave, che viaggia nell’Oceano dell’Essere, alla ricerca del tesoro, eccitata da questa avventura.

    Eppure, in un certo senso, sto ritornando a quello che facevo allora. Sto ritornando al gioco. Ho smesso di prendere così sul serio queste vicende umane. Abbandono volentieri i ragionamenti responsabili, consequenziali, che chiedono ad ogni passo una conferma oggettiva.
    Dove ci si perde? Dove ci si ritrova?
    Io mi ritrovo pienamente nel gioco, noncurante di tutti i richiami seri del mondo. E nasce un altro mondo. Migliore di quello che ci raccontano tutti i giorni.

     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fashionista0 per l'aggiornamento : Amo gli arbusti di ginestra. Trovo in essi una vitalità selvaggia, capace di resister   
    Amo gli arbusti di ginestra. Trovo in essi una vitalità selvaggia, capace di resistere ad ogni assalto del meteo, degli animali, degli umani.
    Capace di rinascere dopo ogni insulto e di affermarsi sul territorio con la ruvida, splendente, creatività delle loro forme.
    Amo il loro carattere anarchico, insofferente dei giardini e delle serre. Barbari amanti della vita nomade, che si attrezzano per adattarsi dovunque.
    C’è in essi un’innocenza primitiva che commuove e nutre la speranza che la vita proceda comunque, togliendo alla morte la pretesa di essere la parola finale.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : A volte è come avere per colonna sonora una sinfonia di Ennio Morricone: qualcosa che   
    A volte è come avere per colonna sonora una sinfonia di Ennio Morricone: qualcosa che sa di sogno ti trasporta come in trance in una dimensione che rende più leggeri i passi nella polvere della terra, su per le scale dei palazzi e i salti degli ostacoli.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : Crebbero all'ombra delle nuvole nostalgici di sole.   
    Crebbero all'ombra delle nuvole nostalgici di sole.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da tacchialti94 per l'aggiornamento : A otto anni io giocavo tutto il giorno. Qualsiasi cosa facessi era gioco. Immaginavo   
    A otto anni io giocavo tutto il giorno. Qualsiasi cosa facessi era gioco. Immaginavo tutto quello che veniva da immaginare e tutto diventava altro. Un altro meraviglioso.

    Meraviglioso soprattutto ora, che per giocare devo fare un certo sforzo. Meraviglioso perché ora vedo un albero e allora era una foresta sospesa tra paludi e cielo.

    Ora io vedo una casa e mi ci vuole un certo sforzo per vedervi una nave, che viaggia nell’Oceano dell’Essere, alla ricerca del tesoro, eccitata da questa avventura.

    Eppure, in un certo senso, sto ritornando a quello che facevo allora. Sto ritornando al gioco. Ho smesso di prendere così sul serio queste vicende umane. Abbandono volentieri i ragionamenti responsabili, consequenziali, che chiedono ad ogni passo una conferma oggettiva.
    Dove ci si perde? Dove ci si ritrova?
    Io mi ritrovo pienamente nel gioco, noncurante di tutti i richiami seri del mondo. E nasce un altro mondo. Migliore di quello che ci raccontano tutti i giorni.

     

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    odessa1920 ha aggiunto una reazione a lullabyblue0 per l'aggiornamento : Bellissimi gli ultimi scatti, sembrano l'art di un album folk!   
    Bellissimi gli ultimi scatti, sembrano l'art di un album folk!
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : Crebbero all'ombra delle nuvole nostalgici di sole.   
    Crebbero all'ombra delle nuvole nostalgici di sole.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : A volte è come avere per colonna sonora una sinfonia di Ennio Morricone: qualcosa che   
    A volte è come avere per colonna sonora una sinfonia di Ennio Morricone: qualcosa che sa di sogno ti trasporta come in trance in una dimensione che rende più leggeri i passi nella polvere della terra, su per le scale dei palazzi e i salti degli ostacoli.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : Herbert aveva una saggezza a modo suo. Io lo ascoltavo volentieri, era piacevole e fa   
    Herbert aveva una saggezza a modo suo. Io lo ascoltavo volentieri, era piacevole e faceva pensare. Un giorno, mentre continuava a piovere e il cielo non mostrava segni di pentimento, mi disse: “Il Dio fin dall’inizio aveva deciso di essere quello che gli umani avrebbero scelto. Era parte del gioco. Il Dio voleva divertirsi, in fondo. E ultimamente, voglio dire negli ultimi millenni, gli umani, per qualche loro motivo razionale o altro, avevano deciso che il Dio doveva essere non solo eterno ma immutabile, fisso, lassù nella sua infinita perfezione, a sentir risuonare in questa sua fissità l’infinita gloria della sua bellezza e maestà. Beh – disse Herbert, con un certo sorriso malizioso – Dopo un paio di millenni il Dio si era stancato. Una noia mortale a  stare sempre fisso nella gloria! Lui voleva una storia, un’avventura, non il dipanarsi noioso di qualcosa che era già tutto compreso fin dall’inizio”.
    Io lo ascoltavo con meraviglia e gli domandai: “Ma, Herbert, questo Dio che tu dipingi mi sembra piuttosto poco Dio, che voglio dire? Che un Dio come quello che tu dici, non è onnipotente, non ha la chiave in tasca per ogni problema, non controlla pienamente tutta la situazione, non sa in anticipo quello che avverrà, non tiene in mano i fili di tutti i burattini… Insomma è un Dio a rischio, un Dio che può fallire… E sei sicuro che noi abbiamo bisogno di un siffatto Dio?”
    Herbert – lo guardavo mentre tentavo di dire il mio pensiero – era tutto un sorriso. Aveva gli occhi lucidi e un po’ ebbri come chi ha bevuto mezzo bicchiere di brandy o simile, capisci? E mi disse: “Guarda a te! Dopo tre giorni che sei nella gioia e nel bel tempo, già sei annoiata e trovi il modo di aggrovigliare la matassa, così almeno, un po’ di pathos, capisci?”.
    Fece un silenzio lungo, durante il quale mi diede modo di cambiare. Poi disse: “Non è stare sempre nella perfezione la vera gioia, ma passare dal disagio alla felicità!” Poi aggiunse: “Non stare seduta nella meta, ma il viaggio che ti ci porta!”

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : “Io non cerco, trovo”, disse l’artista. 
È la via umida del percorso alchemico.   
    “Io non cerco, trovo”, disse l’artista.
    
È la via umida del percorso alchemico.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : Mi misi a pensare a questo meraviglioso potere, di mescolare l’immaginazione al mondo   
    Mi misi a pensare a questo meraviglioso potere, di mescolare l’immaginazione al mondo. E a come fossi libera di farlo, senza limitazioni. E mi parve di intuire che era questo il segreto della qualità della vita. E a come tutte le paure che impedivano di usare questo potere fossero un gioco di specchi, una specie di incantesimo. Un maleficio che si poteva facilmente esorcizzare.  Perché bastava attaccarsi al desiderio.

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da lullabyblue0 per l'aggiornamento : So che l’anima è dentro il corpo, ma so anche che il corpo è la radice dell’anima. No   
    So che l’anima è dentro il corpo, ma so anche che il corpo è la radice dell’anima. Non c’è pensiero, non c’è idea, che non peschi la sua forza da come sei piantato sulla terra, da come sei aperto al vento, da come bevi l’acqua dei torrenti.
     

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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da scompaiomatorno per l'aggiornamento : Dunque, siamo in inverno.
 Il cielo stamani è intenso.
 È bene che mi metta subito a   
    Dunque, siamo in inverno.
 Il cielo stamani è intenso.

    È bene che mi metta subito a lavorare su di me.
 Aspiro a dipingere questa giornata, plasmarla in maniera che assomigli il più possibile al mondo che sogno. 
So che devo iniziare dal mio atteggiamento.
 Ho sempre, addosso, l’eco di stagioni tristi. Dietro la porta sonnecchia regolarmente il senso della pesantezza.

    Ho imparato ad averlo compagno e a neutralizzarne gli effetti.
 Non basta evitare di disperdere nell’ambiente le immondizie inquinanti.
 Bisogna coltivare il giardino, con cura.
 So orientare i miei pensieri su scenari possibili che rendono le mie azioni più creative. 
La mia storia è un’avventura.