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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da sweetlovelylips per l'aggiornamento : Il  2022 è già esaurito. La mia testa è già nel nuovo anno. Il nuovo anno è già inizi   
    Il 2022 è già esaurito. La mia testa è già nel nuovo anno. Il nuovo anno è già iniziato.
    A me piacciono i buoni propositi. Non aspetto l’inizio dell’anno a farli. Li faccio spesso. Li tengo in caldo. Al centro c’è sempre il lavoro per tenere alta la guardia e acceso il fuoco.
    Le cose vengono meglio se la fiamma è accesa. Il viaggio diventa eccitante. Le difficoltà si sciolgono più facilmente.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da vincent29264 per l'aggiornamento : io navigo, su questo vascello, nell’Oceano dell’Essere. E mi sento benedetta, per il   
    io navigo, su questo vascello, nell’Oceano dell’Essere.
    E mi sento benedetta, per il fatto di esserci a guardare e trafficare.
    In questa sorta di avventura che chiamiamo vita.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da sweetlovelylips per l'aggiornamento : All’improvviso mi sembrò di capire che la meta non è il fine, ma un mezzo. Il fine è   
    All’improvviso mi sembrò di capire che la meta non è il fine, ma un mezzo.
    Il fine è ciò che stai facendo in questo momento: 
    il viaggio.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da vincent29264 per l'aggiornamento : io navigo, su questo vascello, nell’Oceano dell’Essere. E mi sento benedetta, per il   
    io navigo, su questo vascello, nell’Oceano dell’Essere.
    E mi sento benedetta, per il fatto di esserci a guardare e trafficare.
    In questa sorta di avventura che chiamiamo vita.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fabulousme per l'aggiornamento : E immaginavo Ulisse nel suo viaggio verso Itaca. Dieci anni? È tanto? È poco? È quell   
    E immaginavo Ulisse nel suo viaggio verso Itaca. Dieci anni? È tanto? È poco?
    È quello che è.
    Tu vai verso Itaca, ma intanto esplori il mondo, la vita. Aderisci agli eventi, quali che siano gli dei che si danno da fare.
    E ascolti il canto delle sirene, avendo cura di farti legare all’albero maestro.
    E ti lasci incastrare da Circe, ma senza chiudere il cuore alla nostalgia.
    Oh, Nausica, com’era dolce il tuo sorriso… Si va, verso Itaca, ma intanto si esplora il mondo, la vita.
    E non smetterò mai di meravigliarmi.
    Se potessi dirlo con le parole della poesia!
    Perché, infatti,  tutto è musica. Tutto è sogno.
    Il mondo che c’è fuori di qui, il mondo tutto da esplorare, tutto avventura e conoscenza, è già presente nella mia anima e mi porta fuori dai confini stretti del presente. Ma nel veleggiare verso Itaca, io aderisco al presente, alle onde di quel che succede, là fuori e qui dentro.
    Essere qui, nel presente, e bruciarlo come legno da ardere, per fare luce nel veleggiare verso Itaca. Vado verso Itaca – oh la mia Itaca! – e intanto esploro il mondo e gli eventi.
    Dio! Non finirò mai di meravigliarmi. E prego il Cielo che questo continui per sempre…
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fabulousme per l'aggiornamento : E immaginavo Ulisse nel suo viaggio verso Itaca. Dieci anni? È tanto? È poco? È quell   
    E immaginavo Ulisse nel suo viaggio verso Itaca. Dieci anni? È tanto? È poco?
    È quello che è.
    Tu vai verso Itaca, ma intanto esplori il mondo, la vita. Aderisci agli eventi, quali che siano gli dei che si danno da fare.
    E ascolti il canto delle sirene, avendo cura di farti legare all’albero maestro.
    E ti lasci incastrare da Circe, ma senza chiudere il cuore alla nostalgia.
    Oh, Nausica, com’era dolce il tuo sorriso… Si va, verso Itaca, ma intanto si esplora il mondo, la vita.
    E non smetterò mai di meravigliarmi.
    Se potessi dirlo con le parole della poesia!
    Perché, infatti,  tutto è musica. Tutto è sogno.
    Il mondo che c’è fuori di qui, il mondo tutto da esplorare, tutto avventura e conoscenza, è già presente nella mia anima e mi porta fuori dai confini stretti del presente. Ma nel veleggiare verso Itaca, io aderisco al presente, alle onde di quel che succede, là fuori e qui dentro.
    Essere qui, nel presente, e bruciarlo come legno da ardere, per fare luce nel veleggiare verso Itaca. Vado verso Itaca – oh la mia Itaca! – e intanto esploro il mondo e gli eventi.
    Dio! Non finirò mai di meravigliarmi. E prego il Cielo che questo continui per sempre…
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da elisa2807 per l'aggiornamento : C’è qualcosa che sento dentro di me. E mi sembra una forza in azione anche là fuori,   
    C’è qualcosa che sento dentro di me. E mi sembra una forza in azione anche là fuori, nel nostro mondo brulicante di movimento. Forse è anche la vocazione intima e profonda dell’arte.
    A cosa mi riferisco? Forse non è un caso che il pensiero mi abbia visitato proprio nel periodo di Natale. Perché con la nascita che si rinnova questo pensiero ha a che fare. E forse ancora di più con quel tema che nella tradizione cristiana precede il Natale e che è l’Avvento.
    Voglio dire il desiderio del Non Ancora. La ricerca del Non Ancora di cui scopriamo di avere un grande profondo desiderio.
    Siamo attraversati da un profondo bisogno di creatività, in ogni settore della vita. La stessa qualità di vita degli itinerari personali sembra chiedere di prendere le distanze da ciò che è, che è stato per tanto tempo, da ciò che sembra immutabile e irremovibile. Siamo protesi verso qualcosa che non è ancora.
    Nell’arte ciò che è stato non va ripetuto. È tutta una ricerca di nuove forme, movimenti e tracce di movimenti che esplorano ciò che ancora non è stato fatto, di modi e forme in cui ciò che si dice ancora non è stato detto. L’avvento del nuovo.
    E non è leggerezza, superficialità, sottoprodotto di un consumismo che caratterizzerebbe una società liquida alla Baumann. Materia per le prediche dei moralisti, degli elogiatori del tempo andato.
    Credo che vada guardato più a fondo e che vi si debba trovare un richiamo rivelatore della nostra vera natura e del nostro valore più intimo. Siamo esploratori dell’Essere, curiosi del Non Ancora, sempre in viaggio. Sempre in tempo d’Avvento. Anche a Natale.
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da elisa2807 per l'aggiornamento : C’è qualcosa che sento dentro di me. E mi sembra una forza in azione anche là fuori,   
    C’è qualcosa che sento dentro di me. E mi sembra una forza in azione anche là fuori, nel nostro mondo brulicante di movimento. Forse è anche la vocazione intima e profonda dell’arte.
    A cosa mi riferisco? Forse non è un caso che il pensiero mi abbia visitato proprio nel periodo di Natale. Perché con la nascita che si rinnova questo pensiero ha a che fare. E forse ancora di più con quel tema che nella tradizione cristiana precede il Natale e che è l’Avvento.
    Voglio dire il desiderio del Non Ancora. La ricerca del Non Ancora di cui scopriamo di avere un grande profondo desiderio.
    Siamo attraversati da un profondo bisogno di creatività, in ogni settore della vita. La stessa qualità di vita degli itinerari personali sembra chiedere di prendere le distanze da ciò che è, che è stato per tanto tempo, da ciò che sembra immutabile e irremovibile. Siamo protesi verso qualcosa che non è ancora.
    Nell’arte ciò che è stato non va ripetuto. È tutta una ricerca di nuove forme, movimenti e tracce di movimenti che esplorano ciò che ancora non è stato fatto, di modi e forme in cui ciò che si dice ancora non è stato detto. L’avvento del nuovo.
    E non è leggerezza, superficialità, sottoprodotto di un consumismo che caratterizzerebbe una società liquida alla Baumann. Materia per le prediche dei moralisti, degli elogiatori del tempo andato.
    Credo che vada guardato più a fondo e che vi si debba trovare un richiamo rivelatore della nostra vera natura e del nostro valore più intimo. Siamo esploratori dell’Essere, curiosi del Non Ancora, sempre in viaggio. Sempre in tempo d’Avvento. Anche a Natale.
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da elisa2807 per l'aggiornamento : C’è qualcosa che sento dentro di me. E mi sembra una forza in azione anche là fuori,   
    C’è qualcosa che sento dentro di me. E mi sembra una forza in azione anche là fuori, nel nostro mondo brulicante di movimento. Forse è anche la vocazione intima e profonda dell’arte.
    A cosa mi riferisco? Forse non è un caso che il pensiero mi abbia visitato proprio nel periodo di Natale. Perché con la nascita che si rinnova questo pensiero ha a che fare. E forse ancora di più con quel tema che nella tradizione cristiana precede il Natale e che è l’Avvento.
    Voglio dire il desiderio del Non Ancora. La ricerca del Non Ancora di cui scopriamo di avere un grande profondo desiderio.
    Siamo attraversati da un profondo bisogno di creatività, in ogni settore della vita. La stessa qualità di vita degli itinerari personali sembra chiedere di prendere le distanze da ciò che è, che è stato per tanto tempo, da ciò che sembra immutabile e irremovibile. Siamo protesi verso qualcosa che non è ancora.
    Nell’arte ciò che è stato non va ripetuto. È tutta una ricerca di nuove forme, movimenti e tracce di movimenti che esplorano ciò che ancora non è stato fatto, di modi e forme in cui ciò che si dice ancora non è stato detto. L’avvento del nuovo.
    E non è leggerezza, superficialità, sottoprodotto di un consumismo che caratterizzerebbe una società liquida alla Baumann. Materia per le prediche dei moralisti, degli elogiatori del tempo andato.
    Credo che vada guardato più a fondo e che vi si debba trovare un richiamo rivelatore della nostra vera natura e del nostro valore più intimo. Siamo esploratori dell’Essere, curiosi del Non Ancora, sempre in viaggio. Sempre in tempo d’Avvento. Anche a Natale.
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fabulousme per l'aggiornamento : E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto.  Ignara dei   
    E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto. 
    Ignara dei progetti turistici e dei convegni per la valorizzazione delle risorse locali. 
    Spostarmi sotto il sole come se il mondo fosse fermo in un altrove. 
    Almeno per qualche ora.
  11. Mi piace
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Mi sono resa conto che il perfezionismo è una trappola. Perfezionismo è non fare qual   
    Mi sono resa conto che il perfezionismo è una trappola. Perfezionismo è non fare qualcosa finché non sei sicuro di farlo in maniera perfetta o finché non ci sono le condizioni ideali per farlo come piacerebbe.
 In questo modo non si incomincia mai a fare.

    In filosofia c’è una trappola analoga. Il pensiero è affascinato dall’Essere e lo pensa come perfetto. Poi, non trovandolo da nessuna parte, si converte al Nulla e diventa nichilista. Se non c’è l’Essere allora tutto è Nulla.

    Ma il pensiero, ridimensionandosi dopo vari tentativi estremi, si è reso capace di pensare anche il Qualcosa. Il Qualcosa non è l’Essere, ma non è neanche il Nulla.
 Il Qualcosa appare come la dimensione adeguata dell’umano – anche se la sua sete è senza fine.

    Convertito al Qualcosa, il pensiero diventa capace di apprezzare anche il Non-so-che, il Quasi niente. Dove va a riporre gli aspetti più sottili e qualitativi della sua esperienza. Che cos’è che ti fa innamorare? Cos’è che rende la tua giornata gioiosa? Cos’è che ti commuove e ti rinnova? Spesso non è neanche una Cosa o un Evento tangibile. Piuttosto un Non so che.

    Il Non so che non entra nella contabilità. Non si sa dargli un prezzo. Non si vende sul mercato. Eppure, questo Quasi niente, che non è una Cosa è responsabile della qualità della nostra vita. E noi diciamo che non ha prezzo.

    Ed è per questa via, la via del Non so che, Quasi niente, che riemerge nei nostri animi la fiducia e la speranza. E l’operosità che s’impegna con gentilezza e di buona lena a perseguire quel successo della nostra impresa che sogniamo da tempo.
     
     
  12. Perplesso
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Beh, quando viene la sera io mi domando: quando verrà la mia? E che significa che ci   
    Beh, quando viene la sera io mi domando: quando verrà la mia? E che significa che ci sono? Che c'è tutto questo? E io che ci sto a fare? Sì, vivere, mangiare e dormire al riparo, anche guadagnarsi da vivere, perché no? Ma tutto questo a che serve? Che senso ha? Qualcuno ha davvero la risposta? 
    Quando viene la sera certe domande saltano in testa. Risuonano le domande nel cervello, e le risposte scappano alle reti della mia nave. Ma quelle domande senza risposta lasciano come una musica nell'animo. E quella musica è importante…
     
  13. Perplesso
    odessa1920 ha ricevuto una reazione da martymartina1 per l'aggiornamento : Beh, quando viene la sera io mi domando: quando verrà la mia? E che significa che ci   
    Beh, quando viene la sera io mi domando: quando verrà la mia? E che significa che ci sono? Che c'è tutto questo? E io che ci sto a fare? Sì, vivere, mangiare e dormire al riparo, anche guadagnarsi da vivere, perché no? Ma tutto questo a che serve? Che senso ha? Qualcuno ha davvero la risposta? 
    Quando viene la sera certe domande saltano in testa. Risuonano le domande nel cervello, e le risposte scappano alle reti della mia nave. Ma quelle domande senza risposta lasciano come una musica nell'animo. E quella musica è importante…
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fabulousme per l'aggiornamento : E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto.  Ignara dei   
    E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto. 
    Ignara dei progetti turistici e dei convegni per la valorizzazione delle risorse locali. 
    Spostarmi sotto il sole come se il mondo fosse fermo in un altrove. 
    Almeno per qualche ora.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Mi sono resa conto che il perfezionismo è una trappola. Perfezionismo è non fare qual   
    Mi sono resa conto che il perfezionismo è una trappola. Perfezionismo è non fare qualcosa finché non sei sicuro di farlo in maniera perfetta o finché non ci sono le condizioni ideali per farlo come piacerebbe.
 In questo modo non si incomincia mai a fare.

    In filosofia c’è una trappola analoga. Il pensiero è affascinato dall’Essere e lo pensa come perfetto. Poi, non trovandolo da nessuna parte, si converte al Nulla e diventa nichilista. Se non c’è l’Essere allora tutto è Nulla.

    Ma il pensiero, ridimensionandosi dopo vari tentativi estremi, si è reso capace di pensare anche il Qualcosa. Il Qualcosa non è l’Essere, ma non è neanche il Nulla.
 Il Qualcosa appare come la dimensione adeguata dell’umano – anche se la sua sete è senza fine.

    Convertito al Qualcosa, il pensiero diventa capace di apprezzare anche il Non-so-che, il Quasi niente. Dove va a riporre gli aspetti più sottili e qualitativi della sua esperienza. Che cos’è che ti fa innamorare? Cos’è che rende la tua giornata gioiosa? Cos’è che ti commuove e ti rinnova? Spesso non è neanche una Cosa o un Evento tangibile. Piuttosto un Non so che.

    Il Non so che non entra nella contabilità. Non si sa dargli un prezzo. Non si vende sul mercato. Eppure, questo Quasi niente, che non è una Cosa è responsabile della qualità della nostra vita. E noi diciamo che non ha prezzo.

    Ed è per questa via, la via del Non so che, Quasi niente, che riemerge nei nostri animi la fiducia e la speranza. E l’operosità che s’impegna con gentilezza e di buona lena a perseguire quel successo della nostra impresa che sogniamo da tempo.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fabulousme per l'aggiornamento : E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto.  Ignara dei   
    E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto. 
    Ignara dei progetti turistici e dei convegni per la valorizzazione delle risorse locali. 
    Spostarmi sotto il sole come se il mondo fosse fermo in un altrove. 
    Almeno per qualche ora.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : Mi sono resa conto che il perfezionismo è una trappola. Perfezionismo è non fare qual   
    Mi sono resa conto che il perfezionismo è una trappola. Perfezionismo è non fare qualcosa finché non sei sicuro di farlo in maniera perfetta o finché non ci sono le condizioni ideali per farlo come piacerebbe.
 In questo modo non si incomincia mai a fare.

    In filosofia c’è una trappola analoga. Il pensiero è affascinato dall’Essere e lo pensa come perfetto. Poi, non trovandolo da nessuna parte, si converte al Nulla e diventa nichilista. Se non c’è l’Essere allora tutto è Nulla.

    Ma il pensiero, ridimensionandosi dopo vari tentativi estremi, si è reso capace di pensare anche il Qualcosa. Il Qualcosa non è l’Essere, ma non è neanche il Nulla.
 Il Qualcosa appare come la dimensione adeguata dell’umano – anche se la sua sete è senza fine.

    Convertito al Qualcosa, il pensiero diventa capace di apprezzare anche il Non-so-che, il Quasi niente. Dove va a riporre gli aspetti più sottili e qualitativi della sua esperienza. Che cos’è che ti fa innamorare? Cos’è che rende la tua giornata gioiosa? Cos’è che ti commuove e ti rinnova? Spesso non è neanche una Cosa o un Evento tangibile. Piuttosto un Non so che.

    Il Non so che non entra nella contabilità. Non si sa dargli un prezzo. Non si vende sul mercato. Eppure, questo Quasi niente, che non è una Cosa è responsabile della qualità della nostra vita. E noi diciamo che non ha prezzo.

    Ed è per questa via, la via del Non so che, Quasi niente, che riemerge nei nostri animi la fiducia e la speranza. E l’operosità che s’impegna con gentilezza e di buona lena a perseguire quel successo della nostra impresa che sogniamo da tempo.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fabulousme per l'aggiornamento : E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto.  Ignara dei   
    E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto. 
    Ignara dei progetti turistici e dei convegni per la valorizzazione delle risorse locali. 
    Spostarmi sotto il sole come se il mondo fosse fermo in un altrove. 
    Almeno per qualche ora.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da sweetlovelylips per l'aggiornamento : Cosa c’è là fuori? 
Il giorno che comincia. Il cielo promette bene.
 Mi sono svegliat   
    Cosa c’è là fuori?
    
Il giorno che comincia.
    Il cielo promette bene.

    Mi sono svegliata con la voglia di uscire. 
    Fuori è un campo colorato. 

    Anche d’inverno.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : È stato un momento. La luce del sole al tramonto rimbalza sulle foglie degli alberi e   
    È stato un momento. La luce del sole al tramonto rimbalza sulle foglie degli alberi e mi raggiunge. 
    In quell’istante ho saputo che tutto è straordinariamente bello e ho sentito una nostalgia infinita per qualcosa che non so, ma che riguarda me. 
    Una sorta di malinconia invincibile per non vedere il senso delle cose. Per essere una spettatrice miope, che riesce a mala pena  a intuire di trovarsi solo sulla buccia del mondo.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da fabulousme per l'aggiornamento : E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto.  Ignara dei   
    E sogno un castello, dove sostare, senza far niente, in ascolto soltanto. 
    Ignara dei progetti turistici e dei convegni per la valorizzazione delle risorse locali. 
    Spostarmi sotto il sole come se il mondo fosse fermo in un altrove. 
    Almeno per qualche ora.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : È stato un momento. La luce del sole al tramonto rimbalza sulle foglie degli alberi e   
    È stato un momento. La luce del sole al tramonto rimbalza sulle foglie degli alberi e mi raggiunge. 
    In quell’istante ho saputo che tutto è straordinariamente bello e ho sentito una nostalgia infinita per qualcosa che non so, ma che riguarda me. 
    Una sorta di malinconia invincibile per non vedere il senso delle cose. Per essere una spettatrice miope, che riesce a mala pena  a intuire di trovarsi solo sulla buccia del mondo.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da sweetlovelylips per l'aggiornamento : Cosa c’è là fuori? 
Il giorno che comincia. Il cielo promette bene.
 Mi sono svegliat   
    Cosa c’è là fuori?
    
Il giorno che comincia.
    Il cielo promette bene.

    Mi sono svegliata con la voglia di uscire. 
    Fuori è un campo colorato. 

    Anche d’inverno.
     
     
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da ok1803 per l'aggiornamento : È stato un momento. La luce del sole al tramonto rimbalza sulle foglie degli alberi e   
    È stato un momento. La luce del sole al tramonto rimbalza sulle foglie degli alberi e mi raggiunge. 
    In quell’istante ho saputo che tutto è straordinariamente bello e ho sentito una nostalgia infinita per qualcosa che non so, ma che riguarda me. 
    Una sorta di malinconia invincibile per non vedere il senso delle cose. Per essere una spettatrice miope, che riesce a mala pena  a intuire di trovarsi solo sulla buccia del mondo.
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    odessa1920 ha ricevuto una reazione da melissa2407 per l'aggiornamento :  Lo sguardo si smarrisce nel contemplarne la bellezza. Una piccola mente, addestrata   
     Lo sguardo si smarrisce nel contemplarne la bellezza.

    Una piccola mente, addestrata dai discorsi usuali, suggerisce il pensiero che questa bellezza sia uno spreco. Quali occhi umani ne giustificano l’esistenza? Tutta questa meraviglia anche senza l’attenzione di spettatori.

    L’esperienza è toccante.
Mi suggerisce l’idea che il mio punto di vista – letteralmente – non è né l’unico che conta, né il più adeguato.

    Ho coltivato il desiderio di assumere un altro punto di vista.

    Quello secondo il quale tutto questo spreco è invece abbondanza.

    Quello che non si perde alcuna delle innumerevoli meraviglie di bellezza che popolano l’essere indipendentemente dal mio sguardo umano.

    Che c’è uno sguardo di fronte al quale nulla va perso.