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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Se non sentissi il piacere delle parole disegnerei.

    Disegnare si può fare in silenzio. Sono perfino convinta che venga meglio (non dover parlare quando disegni, non dover dare spiegazioni…).

    Ma le parole mi piacciono. E quando parlo cerco di disegnare rapidamente quello che vedo. Nella libertà dei pensieri che scorrono in testa, che sono una sorta di danza che nasce dal sapere di essere, dalla gioia di sentire e vedere tutto questo.

    Dico tutto questo perché non oso più definire il mondo, la vita, non ne ho più voglia. Non ho quasi più voglia di parlare di, preferirei parlare con, con le voci di tutto il mondo, della natura e della città, del cielo e della terra.

    Parlare come danzare con tutto ciò che si muove e che è vivo. Anche il mondo umano, non solo ciò che chiamiamo natura, mi lascia stupita. Tutta questa rete creata dalla tecnologia e che consente a tutti noi di comunicare. Il movimento incessante di noi formichine, e quello imprendibile dei nostri pensieri.

    Con chi parlo quando parlo da sola? È così bello quando parlo da sola. Sono sicura che non è solo guardarsi nello specchio. È trasmettere da qualche parte, entrare in contatto con. Lo dice anche la canzone (Io lo so che non sono solo anche quando sono solo). Parlare da sola è come disegnare.

    Stamattina il sole ha fatto un grosso buco nelle nuvole. L’aria è fresca. Le finestre sono aperte. C'è aria di primavera.

    La recherche... 

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    1. daliahnera

      daliahnera

      anche da te vedo c'è molto vento!

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      sembra un luogo di campagna!

    3. altomororicco

      altomororicco

      che freschezza questa foto!

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  2. Ognuno, credo, ha bisogno di esprimere in qualche modo ciò che di sé ancora non conosce.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      stupenda questa!!! bravissima!

    2. ciribi72

      ciribi72

      Ottimo gioco di sagome! mi piace molto!

    3. daliahnera

      daliahnera

      Ti si confonde quasi con le piante, ottimo scatto! brava!

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  3. A poche centinaia di metri dal lusso che si affacciava sul Lago Maggiore, ecco la dimora del barbone Borromeo. Ogni sera, il derelitto vi tornava, sapido della dolce voluttà con cui ci si avvicina al luogo d’incontro con l’amante segreta.
    La casa era invasa dall’edera: senza tregua, la rampicante era a cibarsi di qualche residuo, uno stipite intatto, un muro di calcinacci o un’intonaco umido e marcio.
    Borromeo stendeva la coperta sulla parte di pavimento che, in quel momento, gli sembrava più solida e meno malsana. Il sonno arrivava presto.
    Col sonno sopraggiungeva anche il sogno, che era sempre lo stesso: qualcuno lo abbracciava e la presa era forte e umida, scintillante di gocce d’acqua verde e melmosa, e un tepore odoroso di acquitrino gli massaggiava la nuca, finché l’artiglio non stringeva e strozzava e uccideva il respiro.
     
    Lontano, sopra qualche isola del Lago, un bassista elettrico cercava - senza freni o inibizioni - un dub che non trovava, neanche per caso.

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    1. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      sei sempre più brava! Che invidia hahaha :) 

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      ma ti trovavi sul lago di como?

    3. odessa1920

      odessa1920

      In realtà sul lago di Garda, a Salò.

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  4. La mia ricchezza è il vuoto desiderante e avventuroso che mi abita.

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  5. Riposo lo sguardo nei colori dell’autunno.

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  6. C’è qualcosa che dovremmo sapere a proposito dello struggimento d’amore. Quando ci manca calore e sentiamo il bisogno di un abbraccio impossibile. Quando siamo come un albero d’inverno. 
Che questa pena in realtà c’induce a superare i nostri limiti e a realizzare cose che altrimenti non riusciremmo a realizzare. 
    E che, alla fine, saremo grati di averla provata.
     

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      bellissimo istante immortalato! imamgino il freddo ahah

    2. fashionista0

      fashionista0

      che bello. Che lago è? 

    3. odessa1920

      odessa1920

      è un fiume...

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  7. La luna, finalmente,


    e qui sotto, il lampione.


    La luna è una focaccia

    
di senape spalmata,


    ti mostra quella faccia


    un po' maleducata.


    Sembra che voglia ridere


    di tutti i tuoi pensieri.

    
E se ne sta lì fissa,


    senza domani o ieri.

    "Che fai tu luna in ciel?",


    domanderà il poeta.


    E lei silente osserva


    restandosene quieta

    
e suscita nel cuore


    quella domanda strana


    che urge il senso a tutto,


    da splendida puttana.

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    1. ciribi72

      ciribi72

      ma che bellezza! una ballerina!

    2. theoldandthesea

      theoldandthesea

      che voglia di liberta!

    3. wolfman830

      wolfman830

      balli nella notte?

  8. C’è aria sveglia, frizzante.


    E verranno ore di sole.

    E io andrò adagio, 


    tra le piante,


    a espormi a pensieri


    di giovinezza.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      w il giallo!

    2. luci6500

      luci6500

      Ciao Odessa, foto bellissima, spontanea con i capelli all'aria!

    3. ciribi72

      ciribi72

      una foto molto spontanea! mi piace!

  9. Delle volte lo chiamo effetto microscopio. Lasci con lo sguardo il grande scenario e ti concentri su un piccolo frammento, una goccia! e ti si apre di nuovo un'universo immenso, inesuairbile. 

    Da ragazzina mi ci perdevo in questa cosa, e anche adesso…

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    1. binario57

      binario57

      la capacità di osservare non è una capacità che molte persone hanno. a volte, un particolare, un piccolo frammento singolare, attira la nostra attenzione e ci fa scoprire cose inaspettate!

    2. diegodelavega0

      diegodelavega0

      Se sai dare ai dettagli la giusta luce, puoi trovare verità insospettate... buona serata Odessa :) 

    3. fabulousme

      fabulousme

      Che bel pensiero...e che bella foto :) 

  10. Oggi le conversioni – a mio parere – sono molto attuali.
La gente sente che deve cambiare. Molti sentono l’urgenza di un cambiamento. C’è un’inquietudine serpeggiante nel nostro mondo di benessere e opulenza. Come se il male più diffuso fosse una sorta di vita senza senso. In cui si è portati dalle cose, dalle mode, dalla pubblicità, dalle opinioni più diffuse. Si mangia tanto, si possiedono molte cose, si va in vacanze che solo i re di un tempo si potevano permettere, ma…
    Come se l’io si fosse smarrito. O avesse smarrito quella consistenza che consente di riconoscersi senza esitazione. E la conversione consisterebbe, in prima istanza, nel diventare un io per davvero. Nel diventare, come dicono alcuni guru, padroni del proprio destino.

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      cavolo quanto è vero! 

    2. fashionista0

      fashionista0

      che classe però!

    3. londoncalling6
  11. A dire il vero, non ho più visto M. dopo quella sera sul naviglio. Ma di quella sera ricordo tutto, fino nel dettaglio, malgrado, forse, un eccesso emotivo.
    E adesso, chissà per quale motivo, mi piacerebbe sapere come sta, cos'è successo, la storia, dopo… Ma brevemente, con sobrietà…
     

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      la natura dell'uomo che incontra la bellezza della natura

    2. fashionista0

      fashionista0

      wow che magia!

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      che rarità che sei! bellissima!

  12. Dense macchie gialle in lontananza, luminose stelle in un cielo verde: le inarrestabili mimose, ogni anno hanno fretta di fiorire. Sono le prime. Impazienti. Se ne sbattono di eventuali gelate tardive. Ardita incoscienza. E neppure si accontentano di un colore anonimo. Loro hanno scelto il giallo.
    Consapevoli esibizioniste. Prime ballerine sul palcoscenico della primavera a venire. Sipario, sembrano dire, siamo arrivate prima delle rondini. E non sanno che tra pochi giorni qualcuno, credendosi gentile e nobile cavaliere, strapperà le loro esili fronde.

    L’acero davanti a me invece non dà alcun segno di vita, è completamente scheletrico. Come non sentisse i primi raggi di sole. Fa il sostenuto, l’indifferente, quello che se la tira con la sua aria un po’ dandy e manifesta con una sottile ostentazione la sua eleganza raffinata, come per dire, hei… ci sono anche io, non solo quelle smorfiose giallognole e malaticce. Anzi, esibisce con un certo freddo orgoglio con la sua spoglia chioma slanciata sopra tutte le altre e senza foglie: rami lisci, di un pallido grigio cenere che contrastano con il blu cobalto del cielo sullo sfondo. Lui rimane lì in attesa. Saggio. Prima di emettere la prima fioritura vuole essere sicuro di non fallire, è previdente ma sa distinguersi.
    Una gazza nel punto più alto mi osserva. Leggera, altezzosa e vezzosa. Albero ed uccello si assomigliano.

    L’olivo invece è quasi sempre uguale in ogni stagione: escluso a settembre, quando fruttifica. Fa della costanza la sua forza. Ha un suo stile e vuole mantenerlo. È un signore. Non rientra nei suoi modi sorprendere. Fa dell’essenzialità la sua forza. Ben attaccato al suolo con il suo tronco rastremato, solido e nodoso. La chioma compatta di un verde argento è impenetrabile. Tantissime foglie piccole e fitte.
    Un timido merlo come un lampo nero vi trova rifugio e sparisce dalla mia vista. Chissà cos’altro nasconde dentro. E questo gli dà un’aria ancora più misteriosa ed interessante. Ma non mi avvicino, lo guardo da qui, da lontano, altrimenti mi sfuggono le parole di mano.
     

    Ed io devo ancora capire quale albero sono.

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      in questa foto sembri un salice baciato dal tramonto :)

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      anche io...

    3. beautifullmind0

      beautifullmind0

      io sono sicuramente un baobab :P

  13. Lo ammetto: le mie opinioni e i miei stati d’animo oscillano e mutano. E mettere per iscritto le mie idee non fa che favorire la presa di coscienza della loro mutevolezza. Come i proverbi, che vanno bene tutti, anche se sono uno il contrario dell’altro, mi sembrano sempre vere anche se si contraddicono.
    Malgrado questa mutevolezza, nel lungo periodo, ho la sensazione forte che certe direzioni di marcia, nel profondo, sono rimaste le stesse. A volte le ribadisco espressamente, con il sospetto di non fare perfettamente centro. Altre volte, affiorano da sé alla luce del sole, con lo stupore di riconoscerle mie. Potrei dire che io sono la storia di queste mutevolezze, ma anche che sono l’osservatore di questa storia – e quindi un altro. Delle volte sono così, delle volte sono cosà… E so che è questa mutevolezza che rende più vario e interessante il panorama e il viaggio. Alla fine potrei dire che non ho capito niente, ma che è stato appassionante. Insomma, ricomincerei daccapo, o meglio: andrei avanti all’infinito.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      nella savana?

    2. daliahnera

      daliahnera

      sembri una modella anni 70!

    3. fashionista0

      fashionista0

      pennichella!

  14. Ho guardato meglio le erbacce lungo il sentiero della mia passeggiata.
    Mi pareva evidente che lì ci fosse una vitalità irrefrenabile. 
Quella era la sede di un discorso vivente nella grande conversazione costituita dal mondo. Lì gli eventi erano imprevedibili e tutto si ridefiniva passo passo nella spontaneità dell’improvvisazione. Mentre nel campo coltivato, lì accanto: tutto era già predeterminato, prevedibile, finalizzato ad un obiettivo tassativo.

    Avvertivo un movimento di spontanea simpatia per la vitalità delle erbacce e anche un forte desiderio di imitazione.
     

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    1. gerbera0

      gerbera0

      il tuo profilo è pura poesia, non c'è niente da fare! Bravissima! 

    2. theoldandthesea

      theoldandthesea

      un insieme di bellissimi colori! 

    3. fleurdelys00

      fleurdelys00

      sempre sul pezzo!

  15. L’alchimista ci sapeva fare. Trasformava il piombo in oro. Ovvero, non c’è mai riuscito alla lettera, ma ci provava e usava il piombo e l’oro come metafora della vita. (Come effetto secondario ha dato origine alla chimica moderna). 

    Paulo Coelho ci ha lavorato sopra questo concetto. Il suo successo librario significa che milioni di persone prendono sul serio questa faccenda. 

    E sia io che te desideriamo follemente possedere questa magia. Quando abbiamo bevuto un po’ ci crediamo vivamente. E quando siamo sobri ci sforziamo di ragionarci sopra per capire come potrebbe risultare possibile. 

    Ora si tratta di decidersi se preferire la metafora o buttarsi a capofitto nella cosa.

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    1. altomororicco

      altomororicco

      sei fantastica!

    2. tacchialti94

      tacchialti94

      che bella descrizione che ci hai dedicato!

    3. odessa1920
  16. I veri mostri non assomigliano a dei mostri.

    Philip M. Margolin

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    1. verde-tiffany

      verde-tiffany

      ...che posto affascinante! potresti dirmi dove si trova? :)

    2. nuncepenza6

      nuncepenza6

      Stupendo! Parco di Bomarzo giusto?

    3. odessa1920

      odessa1920

      Parco dei mostri di Bomarzo VT. Bellissimo.

  17. La mia infanzia è stata vissuta in una sorta di stato brado, sempre fuori, nei boschi, nelle campagne, sulla collina nei frutteti, sugli alberi… 
    La mia idea di libertà si è formata attorno a quest’esperienza. 
    E anche adesso la mia vita nella società urbanizzata trae da quell’esperienza modelli di comportamento, evitando appartenenze. 
    E così il mio vagare tra libri, musica, arte, non segue progetti rigidamente definiti.
    Nella mia idea dell’avventura c’è questo andare vagando, decidendo di volta in volta dove dirigermi, a motivo di qualche incontro e di qualche suggestione.
    Mi lascio incantare dagli eventi.
     

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Sento con te l'odore dell'erba appena tagliata delle giornate estive e arrampicati sugli alberi il rito dei noccioli sputati delle ciliegie.   Il tuo scritto mi suscita tanti pensieri che vorrei trascrivere, ma poi, come capita anche a te, vengo rapito da quell'inerzia  che mi fa procedere nella monotonia del nulla. Ci vorrebbero degli stimoli, delle persone che hanno voglia di ascoltarti o ritornare bambini. 

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      mi hai fatto commuovere

    3. hocuradite

      hocuradite

      Non ho capito se ti stai rivolgendo a me o alla nostra poetessa. Comunque sia ne sono contento in quanto la mia ragione di vita è quella di poter ricevere e suscitare emozioni. 

  18. Devo dirti una cosa.


    Che cosa?

    Sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista.

    Me lo dici così? Sono passati anni, perché ora?

    Non lo so.
     
    È troppo tardi.
     
    Perché?
     
    Perché ormai io non ti amo più.
     
    Perché mi amavi?
     
    Oh sì, ti amavo. Sempre che si possa chiamare amore un sentimento nascosto e non corrisposto.
    Ti amavo ancor prima di conoscerti quando sentivo parlare di te. Poi ti ho visto ma non sapevo che eri tu. Quella sera eri vestito di nero e avevi i capelli raccolti in un codino. Quando mi è stato consegnato il copione vidi che avrei dovuto ballare con te. Il cuore quasi impazzì quando la tua mano toccò il mio fianco e mi guardasti negli occhi. Abbassai lo sguardo ma ti strinsi più forte la mano. 
    Aspettai con impazienza la prova successiva. Sognavo che tu mi aspettassi e mi dicessi: posso avere un tuo bacio o prima dobbiamo fidanzarci? 
    Come nella tua poesia.

    Perché non me l’hai detto?
     
    Non potevo, non avrei sopportato un rifiuto.
     
    Non ti avrei rifiutata.

    Lo so ora e ora è troppo tardi. Quante ore abbiamo passato assieme da soli e non ti sei mai fatto avanti. 
     
    Credevo in qualche modo di dimostrarlo, una volta ti ho abbracciato forte e a lungo.
     
    Me lo ricordo bene ma eri ubriaco.
     
    Non sai che l’alcool toglie i freni inibitori?
     
    Vero, ma a volte fa fare anche cose di cui poi ci si pente. 
    Avrei voluto quell’abbraccio da sobrio.
     
    Non avrei avuto il coraggio 
     
    E ora?
     
    Ora mi sono reso conto che dovevo dirtelo, solo tu puoi capirmi perché siamo uguali.  
     
    Siamo molto simili, è vero. Sarà perché siamo nati lo stesso giorno. 
     
    Condividiamo ben più che una data di nascita. 
     
    Lo so, io posso vedere oltre e posso comprendere i tuoi demoni. 
    Fin dal primo giorno mi hai ricordato la vergine folle di Rimbaud. Ti avrei visto come il mio sposo infernale.
    Ma ora come ora se ci ripenso sorrido.
     
    E così ti faccio solo ridere.
     
    No, non intendevo dire questo, tu mi piaci ma l’incanto di un tempo non esiste più. 
    Avrebbe potuto essere un amore e forse a suo modo lo è stato. 
    Un amore pensato. Sia da parte mia che da parte tua. 
     
    Che stupido sono stato. 
     
    In fondo è stato meglio così. Possiamo avere per sempre l’illusione che sarebbe stato perfetto. 

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Quanto hai scritto mi ha coinvolto, amareggiato. Sembra l'epilogo di un lungo discorso nel quale ci hai condotti. Non so dirti altro se non che mi dispiace che sia andata così. Anche se una cosa consolante dell'amore pensato (che invece chiamo incompiuto)  è che appunto non si corrompe mai, è eterno. Ti consiglio la lettura di questo mio intervento: 
      https://people.virgilio.it/profilo/hocuradite/169846/?status=33043&type=status
      Pensando a te mi rivolgo pubblicamente a tutte le donne dicendo quanto segue.
      Anche noi uomini siamo fragili, abbiamo le nostre incertezze e paure e spesso siamo indecisi perché non siamo in grado di leggere i segnali che le donne ci inviano, spesso contraddittori e complessi. 
      Una cosa dico  a voi donne: per quanto  tu possa essere intraprendente non aspettare comunque che sia sempre lui a fare l'ultimo e decisivo passo, se vi piacete dimentica di essere donna ma solo ricorda di essere innamorata, perciò prendilo a te  e SOLAMENTE BACIALO, BACIALO E  ....  BACIALO ANCORA.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Il dubbio è sempre: e se il bacio non venisse accettato? 

      Io sono piuttosto babbalona nelle questioni amorose. Non capisco mai quando e se una persona è attratta da me. Più volte mi hanno fatto notare che piacevo a questo o a quello. Io non me ne accorgo mai. Anche gli uomini spesso sono criptici. O io sono semplicemente cretina. 

      Non ho mai avuto rifiuti ma ne sono comunque terrorizzata. Non tanto di non piacere  a una persona ma quanto a un’umiliazione. Espormi per poi essere respinta. 

       

       

    3. hocuradite

      hocuradite

      Se il bacio venisse rifiutato tu ti sentiresti malissimo ma poi non avresti mai il tormento del dubbio e del rammarico di aver perso un occasione così importante come l'amore. Lo so non è facile. 
      Il tuo terrore come lo descrivi sembrerebbe appunto non la paura di sentirti inadeguata ma di vivere l'esperienza dell'abbandono. Aprirsi con fiducia agli altri e ricevere disinteresse, inganno, ridicolizzata per la tua ingenuità. Sentirsi esposti e vulnerabili. La lepre e la luna non ti dicono niente? 
      Ovviamente, se vuoi rielaborarle per sconfiggerle, sono cose che vengono da lontano che hai vissuto nei tuoi primi anni di vita.
      Non sei stupida ma probabilmente il tuo livello di introversione è così forte da essere solo presente a te stessa e separarti dalla realtà fino a non comprenderla e non accorgerti di chi è interessato a te. Il tuo poco coinvolgimento nelle dinamiche del sito sembrerebbero mostrarlo.
      C'è un modo per capire i maschi. Mentre le donne sono portate per l'affettività e la relazione, per cui possono dimostrare affetto per un uomo anche solo come amicizia creando dubbi sul loro interesse, un uomo lo devi pensare come un essere estremamente  semplice che si muove per linee rette. Se ti dà attenzione, è gentile, ti fa regali, ecc. probabilmente è interessato  a te ( il perché è un altra cosa ).
      È inoltre sempre possibilista, è sufficiente che non provi repulsione per te che comunque si lascia avvicinare e lusingare da un tuo gesto intimo. Se fatto questo capisci che non c' è di più puoi sempre dire scusa mi sono lasciata andare, non so cosa mi è capitato, dimentichiamo tutto e desidero che ti fermi. 
      Se vuoi puoi, per disincanto o cinismo oppure per consolazione, anche proseguire e dirti anche se non mi ama è comunque qui con me, è mio e almeno se il mio cuore non è appagato lo sono almeno miei sensi con lui e la mia speranza che cambierà.

       

  19. Pensare è come correre, come suonare il violino… È in sé e per sé un attività gratificante, perché espressiva.

    Spesso si pensa per vivere.
    A volte si vive per pensare.
     

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    1. fashionista0

      fashionista0

      anche io, come te, sono una persona molto riflessiva. Peccato che rifletto tanto solo dopo aver combinato danni hahah 

    2. odessa1920

      odessa1920

      Sapessi quanti ne combiono io! xD

    3. tacchialti94

      tacchialti94

      sembri proprio una fatina delle favole!

  20. I’ve never had an overall strategy or a plan, you know? I’ve just always wanted to show off.
    Leonard Cohen
     
    È evidente che coloro che sono in grado di organizzare le loro risorse secondo un piano ben congeniato hanno costruito una macchina capace di ottenere risultati quantificabili e remunerativi. Sempre che sappiano essere intelligenti e perseveranti. Questo non mi è mai riuscito per la convinzione vagamente romantica che quel modo di vivere mi avrebbe fatto perdere tutta una polpa gustosa della vita, piena di emozione e d’intensità soggettive, senza le quali mi sarebbe sembrato di vivere solo di scheletro. Ovviamente tutto questo potrebbe essere soltanto la razionalizzazione di una sorta di pigrizia esistenziale, ma non voglio dar credito a questo sospetto. Preferisco immaginare di aver tracciato per me una via originale all’esistenza, capace di venire incontro ai miei sogni di lunga data. Parlo di sogni più che di progetti, perché la vaghezza del sogno mi dà più speranza della precisione del progetto. Lo so benissimo che sono piuttosto lontana dal conoscermi a fondo, ma proprio questa consapevole ignoranza apre una regione immensa per l’esplorazione avventurosa.

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    1. ciribi72

      ciribi72

      non ti ricordavo con questa chioma folta!!!

    2. odessa1920

      odessa1920

      Merito dell' extension :D

    3. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      una bella giravolta!

  21. Coi cipressi ci parlava. Anche lei. Si fermava sovente vicino ai cimiteri. E poi i viali, vicino al lago di Garda. 
    Dal portamento elegante, profumato, speziato. Longevi. Le erano sempre piaciuti, fin da bambina.
     

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    1. hocuradite

      hocuradite

      Uffa sempre a risponderti. Lo sapevo che ci sono corrispondenze fra noi nonostante le grandi diversità: amo quei sentieri  rurali e dannunziani dove cammini pensando ai ragazzi, amo i laghi, amo i cipressi, amo i cimiteri per la loro bellezza immobile e per le storie che ci raccontano.

    2. odessa1920

      odessa1920

      Quando viaggio i cimiteri sono sempre una delle mie mete fisse.

    3. hocuradite

      hocuradite

      Non viaggio quel tanto per fare in modo che possa diventare anche per me un mia caratteristica; ma quando molti anni fa mi sono trasferito in città per prima cosa,  per conoscerla, visitai il cimitero. Ci ritornai un giorno per un semplice lavoro di spalatura della neve, ma questa è un'altra storia. Stavo pensando che quello che che ci accomuna è forse un certo romanticismo ottocentesco o magari un esistenzialismo o decadentismo alla francese. Ho letto una volta in una chat pubblica, da un esperto del settore, che merita una visita il campo santo di Genova, a quanto pare deve essere di una suggestione unica.

      Comunque è meglio chiudere il discorso perche chi ci legge e ci vede dall'esterno veramente pensa che siamo pazzi, ma pazzi veramente. Oppure dei ricchi annoiati  in cerca di cose originali ed emozioni forti.

      Ti scrivo ancora.

  22. Ricordo una notte d’estate nera nera. Io distesa sul letto con il mio pigiama. Io, il mio pigiama ed un ronzio più nero della notte. Fuori un silenzio quasi da camera anecoica. Un silenzio mai udito, ammesso che il silenzio si possa udire.Una zanzara era entrata nella mia camera, volava invisibile intorno a me, le sue ali come carta vetra sfregavano contro quel silenzio e lo affilavano e sentivo le lame taglienti di quella notte adagiarsi sulle mie vene.Dovevo togliere di mezzo quella zanzara, ma come? Ne avevo solo una percezione lontana, nonostante quasi mi sfiorasse non ero in grado di vederla. Improvvisamente il ronzio cessa, si era posata da qualche parte sul mio corpo ma non avevo la più pallida idea di dove fosse. Era troppo delicata, volatile ed impalpabile.Eppure proprio in quell’istante stava affilando il suo pungiglione pronto a trapassare la mia pelle e succhiare il mio sangue. In fondo faceva il suo sporco mestiere di zanzara ed io dovevo necessariamente schiacciarla.La mia mano si sposta lentamente verso l’interruttore, lei è ancora lì, la sento. Un lampo. Abbasso gli occhi sul mio corpo, quella notte indifeso come mai.Eccola, la vedo. Appena il tempo di sollevare il braccio e la zanzara riapre la sue ali, di nuovo quel ronzio. I miei movimenti erano troppo goffi e pesanti per contrastare tanta leggerezza.

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    1. altomororicco
    2. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      Le notti estive sono le più belle...ma quando torna l'autunno?

    3. odessa1920

      odessa1920

      Amo l'autunno, triste stagione che si addice ai ricordi.

  23. Dammi quell'intelligenza che va molto aldilà della mente ragioniera.


    Che vede in grande, che vede in profondità.


    Che sente l'intimo pulsare del cuore delle cose.


    Grata per essere vivo e un po' ebbra nell’animo.

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      che bel cappotto!

    2. ciribi72

      ciribi72

      ti sta da dio!

    3. odessa1920

      odessa1920

      Grazie, è degli anni '70. Un gradito regalo

  24. Il giorno che visitai la Certosa c'era il sole, i religiosi passeggiavano silenziosi, raccolti in meditazione. C'erano secoli di tentativi umani sospesi nell'aria. 

    Tentativi di entrare in contatto con la dimensione misteriosa dell'esistenza.

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    1. sweetlovelylips

      sweetlovelylips

      fantastica 🤩 

    2. maurigoli

      maurigoli

      un bellissimo fiore con dietro un paesaggio mozza fiato!

       

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    3. elvis06081994
  25. Credimi, delle cose che regolano il senso della vita, le leggi segrete, insomma, l'intelligenza che governa il mondo... beh, non ne so niente. Questo lo posso dire con assoluta certezza: non so, non vedo, non capisco. Il mio cervello è disperso in un mare di congetture che, tutte, prima o poi evaporano da sole. E io resto lì, con la mia ignoranza e... un senso di meraviglia. Quasi fossi contenta di non sapere - di non dover sapere! Ho una mente troppo piccola per sapere. Ma so gustare l'ignoto, l'avventura, la sorpresa. Quando gli eventi mi sorprendono ed è meraviglia, io mi batto in testa e dico, ma allora? forse è proprio vero... e poi non so finire.
    Credo... quella bella sensazione... che è come se la vita ti volesse bene. Il che sarebbe in linea con il fatto che ti ha messo al mondo. Ma sai come vanno le cose? si fa presto a sentirsi scontenti, a pensarsi fregati... ad accumulare rancore, anche, o depressione...
    Io non lo so, lo confesso, ma penso che vale la pena di provare a cercare di star bene con noi stessi, insomma, mettersi in pace, accettarsi e godere di ciò di cui si può godere e distogliere lo sguardo da ciò che ci fa male. E quando la vita ti viene incontro e ti sorprende, beh, allora, celebrare, saltare, cantare, far versi e cose del genere. E soprattutto, riprendere in mano i sogni, gonfiare il petto, e darsi da fare…

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    1. carmal2

      carmal2

      stupenda questa foto è più rilassante ancora!!!!!!

    2. tacchialti94

      tacchialti94

      che bellezza! così spontanea!

    3. nuncepenza6

      nuncepenza6

      molto affascinante la tua ricerca artistica :)