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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Ed è così pieno ed eccitato il momento in cui il sogno che avevi in cima alla lista mostra il suo volto, salutandoti con la mano alzata tra gli eventi che arrivano imprevisti, non programmati.
    Il cuore di scatto raggiunge quella frequenza di battito che è la vita piena. La mente è piacevolmente confusa perché le cose nel quadro non collimano ancora, come le tessere di un puzzle appena rovesciate sul tavolo da una scatola nuova di zecca, ma tu sai che c’è un disegno che le destina ad incastrarsi armoniosamente tra loro. D’ora in poi è quel disegno che traccerà il sentiero verso il tuo orizzonte.
     

    Tutta la strada che hai percorso, ora acquista il suo senso. Ti accorgi che i lunghi periodi di cammino solitario, e l’inquietudine che hai sopportato con pazienza, che hai avuto compagna negli interminabili silenzi fiduciosi, e il dolore che hai accettato come un travaglio necessario, hanno aperto nella tua anima una grande dimora nuova di zecca, che ora accoglierà l’arrivo di vivaci carovane da oriente.
    Dicono che il cow boy, sempre in viaggio nelle sterminate praterie del West, lasci che sia il suo cavallo a decidere la strada al bivio appena incontrato. Io lascio che siano le forti emozioni a chiamarmi, come dice il poeta: “Quando l’amore chiama, seguilo”.

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    1. maurigoli

      maurigoli

      ottimo pensiero........... praticamente è da quando sono nato che vivo queste situazioni|

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    2. sweetlovelylips

      sweetlovelylips

      Ho cercato di non barcollare; ho fatto passi falsi lungo il cammino. Ma ho imparato che solo dopo aver scalato una grande collina, uno scopre che ci sono molte altre colline da scalare. Mi sono preso un momento per ammirare il panorama glorioso che mi circondava, per dare un’occhiata da dove ero venuto. Ma posso riposarmi solo un momento, perché con la libertà arrivano le responsabilità e non voglio indugiare, il mio lungo cammino non è finito.... Nelson Mandela:x

  2. Quello che vedo è quanto le pene d’amore, un abbandono, una profonda delusione, aprano il territorio per una riscoperta di sé, un allineamento con il richiamo che ti abita, un flusso di genuina energia che attraversa un canale di ritrovata integrità. Un territorio dimenticato dove puoi ristabilire il tuo rapporto con la Vita, nel suo insieme, globalmente.

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    1. altomororicco

      altomororicco

      sembra tratta da un film!!!

    2. tacchialti94

      tacchialti94

      bellissima!

  3. La buona morte

     

    Zio Tonino, detto Tati, 

    vi dirò come morì.
    
Un mattino in mezzo ai prati 
    
molto presto lui partì. 

    Con il sole all'orizzonte 

    una musica ascoltò: 

    gli fluiva nella mente ... 

    e con essa se ne andò. 
    
Così quello che alla gente, 

    giustamente, fa temere 
    
per lui, allor, senza far niente, 
    
fu un momento di piacere.

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      bellissime immagini!

    2. odessa1920
  4. È tutto musica intorno.


    Il vento e l’acqua,


    l’erba tra le rocce.

    
Sto zitta e la mano evoca un’orchestra

    
tra le pieghe delle cose.

    La vita riempie le pause tra i passi.


    Spazi incredibili tra un battito di ciglio e il successivo.


    Voci e profumi che sanno di segreto


    soffiano tra i capelli


    una brezza vivace


    che nel cuore percola sospeso.

     

     

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    1. glamoursnob
    2. vitto071

      vitto071

      Bellissimo posto :) 

  5. La collina era come il corpo di una donna al sole.


    Migliaia di api ronzanti cercavano nettare. 

    Faceva caldo.

     

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  6. Frullato di arancio mango e banana per colazione.

    Un disegno per cominciare. 

    È meglio cominciare con un disegno colorato. Tanto più che oggi piove e il cielo è grigio. 
    Certo i romantici troveranno incantevole il ticchettio della pioggia contro le inferriate. Ma sono i romantici che non sono incantevoli in queste circostanze. Oggi la vita è piuttosto dinamica e la gente preferisce essere attiva e trafficare con le cose e gli altri simili. 
    Almeno, questa mattina la vedo in questo modo. 
    E poiché sembra che il corpo si ritrovi addosso energie adeguate, ho deciso di dare un saluto colorato al nuovo giorno. 

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    1. azdgl0

      azdgl0

      Il manifestarsi con semplicità è ormai virtù assai rara. Bisogna ricercarla come bene prezioso e raro.

    2. fashionista0

      fashionista0

      ci vuole sempre un tocco di colore nella vita! Brava!

  7. Il vecchio rotolò dalle macerie dirupate, catasta di legno verde in bilico, mallegata e affiumante. Lo colpì lampo d’affetto dimenticato, sbucato da non seppe mai quale specchio. La figura sottile si disfece in pezzi. Frammenti di pellame di cranio danzarono nell’aria inerte, fin sopra l’asparagina, dietro al boschetto.
    Il giovane non s’avvide di quanto accadesse perché, nell’attimo, chinavasi a svellere asparagi, sotto le fronde.
    Poi, sulla strada di casa, incontrò Vellutata, come sempre vestita da uomo. Il ragazzo le offrì da mangiare parte della sua caccia, per osservarle bocca e lingua umide in azione, che avrebbe voluto baciare e sporcare di seme - interminabile apnea.
    La ragazza poi fu chiamata dal cugino invalido, che voleva farsi lavare - e toccare. Vellutata oltrepassò la soglia di casa con in bocca un sapore di verde.
    Dal primo specchio, emerse il cranio sottile d’un vecchio, mai conosciuto.

     

     

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    1. cespuglia13

      cespuglia13

      Buona notte 😘

  8. Le nostre valigie erano di nuovo ammucchiate sul marciapiede; avevamo molta strada da fare. Ma non importava, la strada è la vita.

     

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    1. beautifullmind0

      beautifullmind0

      Kerouac...un'ispirazione continua.

       

    2. londoncalling6

      londoncalling6

      • Beat, è il beat da tenere, è il beat del cuore, è l'essere beat e malmessi al mondo e come l'essere a terra ai vecchi tempi e come nelle antiche civiltà gli schiavi ai remi che spingevano le galere a un beat e i servi che facevano vasi a un beat.

      Cuore.

  9. Fa freddo e fuori piove,


    ma io abito la luce di un giardino.


    Muovo le mani e sbocciano i colori.


    Strofino la mia lampada 

    e i profumi 
inondano lo spazio che mi accoglie.


    Al desiderio non esiste il tempo:


    ciò che non è ancora è già presente.

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    1. fashionista0
    2. tacchialti94

      tacchialti94

      ogni tanto qualche goccia di pioggia sul viso fa bene!

  10. Due amiche ai giardini

     

    Con il sole che troneggia 
    
le due amiche vanno a spasso
    
pei giardini della reggia 
    
di Cianesco a Campobasso.

    Sono allegre e stanno a dire 

    degli amori che hanno avuto 

    un po’ allegri un po’ a soffrire 
    
com’è giusto e risaputo.

    Ora pensano al futuro 

    che le aspetta lì davanti, 
    
assomiglia forse a un muro 
    
ma lo affrontan tutti quanti.

    Noi siam donne, dice Ornella,
    
Siamo audaci e siamo forti.

    I mariti, questa è bella,  
    
a quest’ora son già morti.

    Con le bocce e la canasta 
    
non si vive a lungo sai  

    l’hanno preso proprio in tasca, 

    l’han voluta, non son guai. 

    Noi sian libere e creative, 

    tutto il tempo abbian per noi, 

    siamo belle, siamo vive, 

    godi e ridi fin che puoi.

    Forse è meglio che il sistema 

    dalle donne sia guidato, 

    questi maschi fanno pena, 

    sono mosci, non han fiato.

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  11. Dove abiti?
    Sei di un altro mondo o ancora nel mio?
    Le parole che parliamo dicono che il linguaggio è comune.
    Ma come faccio a credere che siamo sulla stessa terra?
    Ma è davvero importante?
    Non basta sentire quello che dentro sentiamo?
    E non mi è difficile dare senso alle tue parole, ai tuoi urli, ai tuoi
    lamenti e alle tue uscite rabbiose.
    Tu non sei forse quello che sono stata io, e che sono ancora?
    Dove abiti?
    È forse soltanto per chiederti un appuntamento.
    Un luogo dove, di sfuggita, sfiorandoci, sappiamo l'essenziale l'uno dell'altro.
     
     
     

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    1. nuncepenza6

      nuncepenza6

      sempre delicatamente intensa

    2. altomororicco

      altomororicco

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  12. Lei diceva: non accontentarti! 

    Sii felice di viaggiare, felice della tua avventura. E sii ambizioso. Non rinunciare mai a ciò che tu sogni.
    Lo diceva al tramonto.

    Voleva che restasse dentro la carne.
     

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    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      Accontentarsi fa male, bisogna imparare ad aevolvere il proprio pensiero verso una nuova dimensione di noi

    2. scompaiomatorno

      scompaiomatorno

      Bellissime opere alla vista!

  13. L’anima non è sempre con me. Ma spesso mi visita nei miei soliloqui. E so che quando parlo con lei io parlo con tutti

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    1. ciribi72

      ciribi72

      una foto nella foto :)

    2. fashionista0

      fashionista0

      il riflesso dell'anima!

  14. Le luci dei giardini, qui sotto, e la casa di Marcello.

    Marte è un puntino sopra i lampioni.

    Andrò a leggere. Ho bisogno di parole e di pensieri per costruire consapevolezza. 
Prima di crollare dal sonno voglio sapere chi sono e cosa ho fatto e dove vado e perché.
    Almeno un po’!

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    1. daliahnera

      daliahnera

      che sensualità!

    2. chiaraoscura4

      chiaraoscura4

      w la solitudine! nostra grande amica

  15. Lei diceva che la Primavera si vede da fuori nei fiori e nelle gemme, nel sole e nell’aria.
 Ma aggiungeva, che la Primavera è una vitalità che viene da dentro e rinnova. Ricrea, restaura, fa nascere ancora.
     

    E lui mi diceva che è il momento, il luogo esistenziale, dove avviene il miracolo della rinascita. Può essere in qualsiasi posto, a qualsiasi età. Ma sicuramente è dentro.

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  16. Non è che dentro un calice per birra, un boccale o una pinta, ci si possa bere solo la birra.
    Pensiero insipido, all’apparenza: eppure, stava lì, e insisteva costante dentro la testa bislunga di Roberto, il lavapiatti. Le mani di lui non sentivano le variazioni di temperatura, anche estreme, dell’acqua che scrosciava dal rubinetto.
    Ogni mestiere è meccanica, e si finisce, sempre, col non avvertire nessuna emozione, o sensazione, nel farlo.
    Fortuna, allora, l’opportunità di pensare, nonostante.
    Nella sala da cena, la ragazza morsicava lo spiedino sorridendo per finta, con la memoria alla madre dispersa, sognata durante la pennichella del pomeriggio.
    Fuori, all’apice della collina sovrastante il ristorante, l’assassino argomentava tra sé che le persone vivono non solo per vivere.
    Il buttafuori del locale, invece, era ben rintanato, perché, fuori, non c’è solo la notte, no, no.
     

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    1. tacchialti94

      tacchialti94

      ma che belle tende! sono tue?

    2. odessa1920

      odessa1920

      No, io non ho tende in casa mia... :-)

  17. È vero, da qualche giorno è autunno. 

    Nei miei occhi tuttavia, sfilano ancora i colori dell’estate.

     

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    1. vitto071

      vitto071

      proprio perfetta questa foto , bellissima :) 

  18. Mi chiamo Ester. Ho trent’anni. Voglio volare in alto, molto in alto. Ho energia in corpo e sono libera d’inventare la mia vita. Ora vedo chiaro.


    Sono uscita da una grande matassa appiccicosa che mi ha avvolta per molti anni in un chimismo inconcludente e infingardo. Una matassa che ha frenato i miei movimenti verso la vita come le mille ragnatele che imprigionavano Gulliver. Ve ne voglio parlare, benché non sia facile.


    Sapete quello che voglio dire. Quando corri e corri giorno dopo giorno e ti accorgi che sei sempre nello stesso posto. Quando ti rendi conto che non sapendo dove andare ti troverai sempre da qualche altra parte, ma non lì. E non ti spieghi come mai non impari niente che sia qualcosa e ti rigiri sempre negli stessi pensieri.


    Bene, alla fine ho realizzato com’è cominciato tutto. E come si è andato costruendo il grande polverone dove ho smarrito la bussola. Questa grande matassa appiccicosa, come la tela di un ragno, ha il suo punto d’origine, e io lo vedo chiaro, ora.


    Provo a dirvelo, benché sappia che non è facile spiegarlo.
Questo punto origine risale a molti anni addietro. Non riesco a capire come si sia potuto costituire, a sua volta. Ma a un certo punto ha preso una fisionomia chiaramente riconoscibile: era il desiderio ossessivo di essere un oggetto di desiderio.


    È probabilmente così che ho cominciato a costruire la mia identità.
Oggi so che sono bella e so che sono desiderata. Ma è una faccenda diversa. Sto parlando di altro. E vorrei essere chiara, evitare fraintendimenti. Sto parlando di me, della mia storia. Nessun trattato generale. Nessun manifesto.


    Essere desiderabile è una bella espressione. Bella quanto ambigua.


    Da giovanissima ero piuttosto grassa. Mi vergognavo un casino. Chi avrebbe desiderato una ragazzina con il mio corpo? Quale ragazzo avrebbe fatto certi pensieri su di me? E su questa preoccupazione, che mi è entrata in corpo senza premeditazione, piuttosto per passività, ho costruito una storia intera. Un romanzo di lotta contro me stessa, di aggressioni al mio corpo, di forzature della mia anima. Una storia che ha assorbito quasi tutte le mie energie per un tempo lunghissimo. E, per molto tempo, con magri risultati.

    Ma la presa di coscienza è avvenuta dopo che i risultati, finalmente, incominciarono a farsi vedere. Sono dimagrita, ho eliminato i brufoli, ho curato la dermatite incalzante, ho ottenuto acconciature adeguate, e ho fatto le mie conquiste…


    Sì, proprio quando potevo scrivere una lunga lista di obiettivi raggiunti, proprio allora mi sono resa conto che tutto questo non mi faceva sentire veramente bene, che guardandomi allo specchio, non riuscivo a vedermi bella con sincerità, che quando mi facevano dei complimenti, sorridevo, ringraziavo, ma, nel profondo del mio cuore, non ci credevo affatto.


    Cos’era che andava storto?


    Gli uomini non capiscono il dramma di noi donne. Stressate da una miriade di richieste, di aspettative. Ma neanche noi donne abbiamo le idee chiare. Ci siamo lasciate prendere troppo dal dover rispondere a certe aspettative. E, così facendo, ci siamo avvolte – siamo in molte – in una matassa di pensieri, preoccupazioni, cure, che ci hanno portato fuori da noi stesse, lontano dalle domande vere.


    Quali sono le cose veramente importanti per me?

    Che cosa ho da fare di utile a questo mondo?


    Dove risiede davvero il mio valore?


    Quando ho cominciato a sospettare che qualcosa, in questo ambito, era andato storto, ho intrapreso una lotta a ritroso. Nient’affatto tenera. Ma qui il travaglio dava i suoi risultati. Ho incominciato a ripensare tutta la mia vita in relazione a queste domande e, alla fine, ho capito. Ho visto la matassa. Ho visto la sua ambiguità. E ne sono uscita. 


    Tutti quei mulinelli aggrovigliati che mi ero costruita attorno al desiderio di essere desiderabile!


    Ho perforato la barriera da parte a parte. Ho raschiato la patina opaca che ottundeva il mio sguardo. E ora, finalmente, respiro l’aria fresca dei miei movimenti. Ora ho un sentiero all’aperto davanti a me, che mi porta alla mia meta.


    Vedo chiaro, so cosa fare.

     

     

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    1. fabulousme

      fabulousme

      Un pensiero bellissimo... tutti dovremmo aver chiaro di cosa fare nella propria vita... basta arrivarci , anche se a  piccoli passi... 

    2. elvis06081994

      elvis06081994

      Il modo di esprimersi dimostra più riguardo alle persone che le parole espresse. 

  19. Perché demonizzare la tristezza, la nostalgia, la malinconia, il dolore dell’anima, l’inquietudine d’essere vivi? Perché renderli una patologia? Questi sentimenti racchiudono le domande più dense d’umanità che ci portiamo dentro.
Voglio il successo, voglio fare fortuna, ma da donna completa, non decurtata dei miei sentimenti più filosofici.

     

     

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    1. glamoursnob

      glamoursnob

      Non aggiungo altro! Molto elegante

    2. ok1803

      ok1803

       

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  20. Amo gli arbusti di ginestra. Trovo in essi una vitalità selvaggia, capace di resistere ad ogni assalto del meteo, degli animali, degli umani.
    Capace di rinascere dopo ogni insulto e di affermarsi sul territorio con la ruvida, splendente, creatività delle loro forme.
    Amo il loro carattere anarchico, insofferente dei giardini e delle serre. Barbari amanti della vita nomade, che si attrezzano per adattarsi dovunque.
    C’è in essi un’innocenza primitiva che commuove e nutre la speranza che la vita proceda comunque, togliendo alla morte la pretesa di essere la parola finale.

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    1. fashionista0

      fashionista0

      iconica

    2. altomororicco

      altomororicco

      sembra presa da un giornale!

  21. C’è un’altra cosa che mi fa impressione 


    scorrendo le notizie sulla rete: 


    di quanta gente ha la vocazione 


    di curarti l’anima come fosse un prete, 

    che spuntan dappertutto terapie 


    per liberarti dalla depressione, 


    per darti l’autostima e tante vie 

    
per esser positivo con passione.

    Per dare da mangiare a questa gente 


    bisogna che permanga sto sistema 


    che crea tanto disagio nella mente

     
e che procura a tutti tanta pena!

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    1. modellista0

      modellista0

      il sistema è studiato per reprimere la vera felicità/serenità sostituendola con i valori effimeri del consumismo , tra cui i vari santoni che dilagano in rete

    2. tacchialti94

      tacchialti94

      ti trovo super in forma!

  22. Di solito dico sì per partito preso. Mi piace pensare che sono diventata un sì, strada facendo. Essere un sì vuol dire non fare tante storie e immettersi negli eventi che ti raggiungono. Vuol dire pensare che qualcosa di buono succederà e non è il caso di fasciarsi la testa. Dico sì, senza domandarmi se possiedo la risposta al quesito che mi si propone.

     

     

     

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    1. vincent29264

      vincent29264

      provarci è sempre un bene, almeno per mettere sé stessi alla prova, soprattutto non lasciarsi andare al torpore mentale, quello che ti fa vedere il tutto di un solo colore.

    2. diegodelavega0

      diegodelavega0

      bellissima foto :)

  23. Molte pene dell’anima nascono, si sviluppano e crescono alimentate dalla nostra stessa cura. La Montagna Incantata di Tomas Mann ci ha mostrato come la malattia sia suadente e piacevole. Però fa di noi degli esseri decadenti. A meno che non siamo gli scrittori che ne descrivono le volute.

    Il fatto è che – come Leopardi e Shopenhauer – crediamo ancora che ad essere intelligenti si comincia a soffrire. Ci teniamo ancora stretti a quest’idea che ad essere consapevoli è inevitabile soffrire. Meglio sarebbe, come le pecore, brucare e dormire sotto la luna, senza sapere…

    Ma non potremmo cambiare questo pre-giudizio? Non potremmo sostituire al corrente concetto d’intelligenza quello che prevede che è più intelligente chi riesce a star bene, ad essere felice piuttosto che avere ragione?

     

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    1. vincent29264

      vincent29264

      No, purtroppo non è possibile, la consapevolezza stessa è fonte di paura, non tanto per la coscienza di essere fragili nei confronti della vita, o di essere realmente solo anche nel stare in mezzo alla gente. È proprio alla base di questo nostro essere che tutte le religioni hanno prosperato al mondo, proprio per quella paura di quell'ignoto che ci circonda, di cui siamo consapevoli ma che ci illudiamo di un dio benevolo che ci circonda, ci accudisca e nel bisogno si prende cura della nostra persona. Si, l'ignoranza è una brutta bestia ma ad essa v'è rimedio, il problema è la stupidità, quella proprio non ce modo di curarla.

      Tu hai parlato di pregiudizio, purtroppo non è un pregiudizio ma un dato di fatto ma v'è un rimedio, a parte la religione che dovrebbe smaltire quelle paure che si generano dalla consapevolezza di sapere che oltre quello che vediamo dovrebbe esserci di più, c'è anche la conoscenza che possiamo acquisire di quello che non sappiamo cos'è in sé, e come ben sappiamo tutti, tutto ciò che si conosce non fa più paura perché si sa soprattutto come affrontarlo.

    2. fabulousme

      fabulousme

      Aforismario: Aforismi, frasi e citazioni sull'Essere Felici

  24. Giornate di sole, all’aperto.

    
La bellezza dell’estate. Le estati della mia infanzia.

    
I colori accesi che ti penetrano il corpo e incidono nella memoria ricordi indelebili.

    
Le lunghe passeggiate tra fiori e boschetti.

     

     

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    1. diegodelavega0

      diegodelavega0

      bellissima foto, complimenti. Un fiore tra i fiori.

    2. sweetlovelylips

      sweetlovelylips

      bellissima come sempre,quei girasoli ti donano tanto :)

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  25. La vita è un viaggio.

    Le cose cambiano fuori. Ma soprattutto le cose cambiano dentro. 
    Ognuno ha un luogo in cui si guarda allo specchio e indaga su se stesso.
    Noi non siamo. 
    Noi diveniamo. 
    E la scoperta più interessante è proprio questa: chi stiamo diventando.
    Io amo i luoghi in cui incontriamo noi stessi.
    E la vita.
    Che sembra essere la stessa cosa.

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    1. volervolare88

      volervolare88

      un saluto  x te .........   che penserai a me ....  !!!

    2. prontintavola1

      prontintavola1

      Piacere di conoscerti qui, per favore scrivimi tramite il mio ID e-mail per dettagli su me stesso e le foto (verajack20@gmail.com)