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Aggiornamenti di stato pubblicati da odessa1920

  1. Io mi sono detta: il desiderio è come il movimento delle piante verso il fiore, e verso il frutto.  Il desiderio sa di te più di quanto le scienze del corpo e dell’anima sanno. Io mi sono detta: è folle, è un’altra logica, ma prendi sul serio il desiderio. Il desiderio che ti abita. Il desiderio che sa chi sei e che cosa vuoi essere. E credi. Pazzamente, follemente, credi che il tuo desiderio è parte di te e di quel viaggio che tu sei. Il desiderio è la rotta tracciata nel tuo essere. Il desiderio non si misura sulle cose che sono lì, attorno a te. Il desiderio dice qual è il mondo in cui tu puoi essere vero fino in fondo. Prendilo sul serio. Non lasciare che il tuo desiderio sia condannato all’ombra delle case della città che t’incombe addosso. Il tuo desiderio è il leader della tua vita. Seguilo. E credi.

     

     


     

     

     

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    1. vincent29264

      vincent29264

      Desiderio. La domanda che mi pongo è: cos'è il desiderio in sé? non so che rispondere a proposito ma mi sovviene un ricordo di un film visto tempo addietro, molto tempo addietro, "il silenzio degli innocenti", in cui il famigerato cannibale spiegava all'agente del FBI, come noi umani desideriamo, spiegandogli che il desiderio nasce dal di fuori di noi e non dentro di noi, ovvero osservando quell'oggetto che in noi stimola curiosità e soprattutto quella bramosia di possederlo, avvolte non avendo nemmeno le idee chiare su il perché ne desideriamo il possesso.

  2. So cos’è la primavera dell’anima.
    E sento la mia musica che cerca la sua strada.
    Ci credo, e basta.
    Ho fatto del mio corpo un’antenna sensibilissima, che avverte i richiami del bello, del buono, del vero.
    E ho fatto delle lacrime il carburante della mia astronave.
     

     

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    1. martymartina1

      martymartina1

      "La primavera e' la conferma che le cose andranno bene e tornera' la luce persino nelle notti piu buie".

      Migliori frasi sulla primavera: gli aforismi più belli sulla stagione

  3. Dove corri? Dove vai?

    Fermati un po’. Pensaci.
  

    Quante vite hai? Questa la puoi buttare?
  

    Ma che stai facendo? E per cosa?


    Devi guadagnare da vivere? Devi pagare le bollette? Vuoi comprarti quel televisore nuovo, e poi la macchina, tra quanto la cambi? Naturalmente, il cellulare…


     

    Una nuova giornata?


    Ma è la stessa identica giornata, ripetuta mille volte!

    Ti rigiri nella stessa giornata da quanti giorni? Contali. Trecentosessantacinque per quanto? 

    Dieci? Sono tremilaseicentocinquanta giorni.


    Quanti anni – se ti va bene – rimarrai in questa azienda? 30? 40? Sono quattordicimilaseicento giorni. Quattordicimilaseicento ripetizioni della stessa giornata. 

    Credi che la vita sia ripetere quattordicimilaseicento volte la stessa giornata?
     

     

    Lei si chiamava Cathérine. Era francese.

    Coltivava piante selvatiche. Le lasciava crescere
.

    Ne studiava con cura le qualità per la cucina, la terapia, il sollievo.

    Studiava i metodi più efficaci di tirarne fuori aromi, profumi, sostanze. Per catturarne le doti, per confezionare prodotti.

    Aveva un negozietto. Un’erboristeria. Clienti affezionati.

    
Coltivava piante selvatiche e le lasciava crescere. Si assicurava che potessero crescere al meglio e dare i loro doni.

     

     

    Ora pensava a Cathérine, a quanto si fosse innamorato di lei. Quand’era successo? A quel tempo era ancora studente. Non lavorava ancora in azienda. Chi ha tempo d’innamorarsi davvero, in azienda? Qui al massimo si fanno battute sulle donne. E i più audaci le fottono negli spogliatoi o nei gabinetti. Tutto in fretta…

    Cathérine! Quand’era che venivo a guardare il modo in cui coltivavi le tue piante? Mi facevi innamorare, ma volevo diventare consigliere delegato, esperto project manager, fare carriera. Il mio master alla Bocconi, Cazzo, Cathérine, ero tra i primi, quell’anno, alla Bocconi.

    Mi sono perso qualcosa, strada facendo, Cathérine.
Lo sento. Ma corro sempre. Mi rado, faccio la cacca, prendo il cellulare – lo yogurt, quello non lo dimentico – e poi, via, in auto, nella fascia oraria più impossibile del giorno…

     

     

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  4. Il nemico è il rancore per la vita. È vero che voi sognate tanto e vi aspettate tanto e che trovate sul piatto che la vita vi offre un pasto insufficiente. Ma se, a partire da qui, voi alimentate il rancore, vi siete fottuti con le vostre mani.

    
Il sogno crede che il desiderio di ciò che manca è affidato alla vostra iniziativa – fiduciosa nell’alleanza segreta della vita stessa.

     

     

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  5. La vita diventa più interessante quando insegui sogni incredibili

     

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  6. E stavo lì, seduto in quel boschetto 


    a rimirare il mondo spalancato, 

    
io t’aspettavo ed ero circospetto, 


    per quello che temevo e aveo sognato. 

    Tu non tardasti più del sole o il vento 

    
e furon forti le tue tinte ardenti, 


    e mi lasciasti sol col cuor contento

    quando del giorno i lumi furon spenti.

     

     

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  7. Amo la parola che dà alla luce.

    C’è una parola che uccide le cose


    E una che le spalma di grigio nella tomba


    di ordinati cimiteri.

    Amo la parola che rivela 
la bellezza di ciò che sa essere

    
La parola che s’incanta d’avventura


    Che sgorga rossa a fiotti


    Dal sangue caldo della carne


    Che dipinge altezze immacolate

    
al sentire intrepido del cuore

    La parola che risuona in bocca


    come nel primo giorno del mondo


    ancora calda del fiato di Dio

    E ho un rifugio invernale 

    dove invocarla nelle prime ore del mattino.

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    1. svampy0

      svampy0

      condivido  le tue saggie parole continua ad esprimerti con quelle belle frasi 

    2. raffaello115

      raffaello115

      complimenti, Odessa!

       

  8. Guardare la luce dell’alba. Era come la prima alba della sua vita. Era il vagito dell’universo che faceva eco alla sua nuova nascita.

     

     

     

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  9. Posso decidere di essere positiva con me stessa, ora, qui.
    Prospettarmi il successo semplicemente nel conquistare un atteggiamento positivo, energia pulita, fresca, creativa, per ora, per questo momento.

     

     

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  10. Per esempio, davanti ad un arbusto di ginestra, spuntato per caso, in prossimità della strada, con le foglioline giovani e cinguettanti a questa sorta di brezza che mi piace tanto e che rinfresca la mente, mi viene da chiedere: “E tu che ci fai? A che servi?”.

    
I forelini, che facevano capolino, nel verde più timido della loro sorpresa, carezzati delicatamente dalla luce bambina, m’intenerivano alquanto.

    E perché dovrebbero “servire” a qualcosa? Non potrebbero essere qui semplicemente per godere la stagione della vita?

     

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  11. Capovolgi un ombrello e avrai una barca.

     

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  12. È tempo di volare in proprio.

    Sono qui a vivere la mia vita. Un gran privilegio. Un lusso. Eppure è quel che mi spetta di diritto. Tutto è dono.  Ma anche tutto è diritto: la vita promette di essere piena e di portare altrove. Altrove la vita manifesta la sua vera essenza. La sua pienezza. Perciò è meglio capire che la strada è folle e amare questa follia.

     

     
     
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  13. Se noi facciamo film, scriviamo romanzi, componiamo musica, facciamo quadri e disegni, se semplicemente fantastichiamo... non è per allontanarci dalla realtà, ma per accostarla da un altro punto di vista, nella speranza di ottenere risultati migliori.

     

     

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  14. Uno degli assunti della creatività è che si possa migliorare la nostra vita lavorando sulla nostra mente.
    La mente non è più vista come un campo di semplice elaborazione più o meno automatico di stimoli che derivano dall’esterno e che, quindi, determitano le nostre emozioni e nel condizionano i nostri atteggiamenti nei confronti della realtà oggettiva.
    Con la creatività la mente è vissuta come un punto origine capace di influenzare in qualche modo il corso degli eventi, dotata di una propria autonomia e di un proprio spazio di iniziativa già al livello di percezione.

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  15. Che vuol dire tutto quello che c'è? 

    Che ci facciamo noi?


    Quali indizi abbiamo raccolto in questa grande caccia al tesoro?


    M’interessano le parole, mi interessa imparare come si può usare la narrazione per dare significato alla nostra avventura nell’universo.

     

     

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  16. Il movimento incessante delle cose tende ad aprire le porte del mondo all’innovazione.

     

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  17. Un momento di difficoltà o di confusione non è un destino ineludibile. Se non vedo chiaro oltre il momento presente – il futuro della mia impresa – posso vedere chiaro nell’impresa del mio presente. Posso decidere di riconquistare, per questo momento, positività ed energia. Energia fresca per il gioco di ora.

     

     

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    1. elvis06081994

      elvis06081994

      E vero Odessa concordo pienamente!

  18. La via è quella: esprimere.
Ex-primere è far uscire fuori, dare volto e vestito a quello che arriva dentro.
La vita interiore è un fiume sotterraneo. Se non emerge, se non viene fuori, come potremmo trafficare con noi stessi e disegnare la nostra strada nel mondo?

    Ci sono modi in cui l’espressione e la realizzazione terrena avviene nella forma del progetto. Un progetto si forma già chiaro nella testa e poi chiede di essere eseguito. La sua logica è: prima pensi e poi fai.
Ma ci sono altri modi – li chiamiamo creativi – in cui le cose capitano diversamente.

    Una volta, l’etica e la deontologia dicevano: prima pensi e poi dici. Secondo la prospettiva creativa la logica si rovescia: prima dici e poi pensi quello che hai detto. La portata e il significato di quello che è venuto a galla sotto ispirazione emerge solo successivamente.

     

     

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  19. Qualunque cosa capiti, ci dev’essere una via tua, uno spazio tuo, un luogo d’esistenza in cui tu puoi decidere per il meglio. 

    Qualunque cosa capiti…

                         

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  20. Lo slancio è la dimensione piena della vita bambina.



    Nel linguaggio si può dire: Wow!

    

Nell’amore è la danza, la poesia.



    Qui, con te, è questa intensità inenarrabile, di cui soltanto gli angeli e le farfalle possono sentire il penetrante sussurrare.



    Lo slancio è anche il luogo in cui cessano le regole del linguaggio e la sintassi balzella tra i cespugli di rosmarino. 

    È la fonte di tutte le licenze poetiche della storia.



    È anche il luogo in cui puoi dire: ti amo!, senza chiederti se ha senso, o che conseguenze possa avere.

    

Lo slancio è la cifra incontrovertibile della libertà.



    È la gioia di essere allo stato puro.



     

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    1. vincent29264

      vincent29264

      Si lo slancio di dire quello che si vuole senza guardare alle conseguenze ma anche di non pensare a quanto si ha detto, non tanto alle conseguenze ma la fatto se era ciò che si pensava veramente.

  21. Nuove prospettive per approdi e slanci.

    Anche i confini si allargano. 

    Apprendere con libertà gioiosa è andare verso est portandosi dietro l’orizzonte


     

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  22. Probabilmente l’abbiamo intuito la prima volta che ci siamo innamorati. Ma poi anche dopo, quando abbiamo visto il primo film, o abbiamo cominciato a dare la colonna sonora alla nostra vita con i nostri CD, e ancora con il computer, e certamente quando abbiamo dipinto, composto musica, imparato a ballare, realizzato il primo viaggio all’estero, la gita in barca a vela, o l’immersione sub, o il primo volo…

    Un sacco di circostanze che ci hanno immesso quasi del tutto naturalmente nella dimensione del fantastico. Dove già ci preparavano ad entrare le nostre fantasticherie prima di addormentarci da bambini, o ci tenevamo le palpebre aperte per seguitare a leggere il romanzo d’avventura. Perché tutte queste cose sono nostre fantasie realizzate. Sogni realizzati.

    È in quelle circostanze che abbiamo sentito un richiamo irresistibile – anche se abbiamo resistito lo stesso. La vita non è condannata al grigiore, alla monotonia, alla stasi.


    La scelta dell’arte è proprio questa: credere nel sogno che prende forma. Credere che la materia del quotidiano, così come il progetto di lunga durata, possano diventare fantastici.


    E si capisce che questa realtà fantastica nasce nella forma di un incontro folle – in rapporto a ciò che pensiamo voglia dire essere ragionevoli – tra noi e ciò che c’è. L’arte è coltivare le condizioni di questa follia. Innanzitutto decidendosi per essa.

    Ma non possiamo ignorare il ruolo che ha avuto la scienza, la tecnologia, nella realizzazione dei sogni. Icaro ci provò con le penne posticce, ma la cosa non funzionò a dovere. I nostri aerei moderni cadono anche, ma sono più efficaci delle penne di Icaro. La televisione, la radio e il telefono mi consentono di superare spazi, vedere e sentire via etere. Certamente è un sogno realizzato. Soprattutto perché non esige virtù paranormali ed extrasensoriali. La tecnologia, e la scienza che implica, hanno ottenuto questo.

    Questo mi fa pensare.

    
Mi fa pensare che a volte cerchiamo una strada magica alla maniera infantile.

    E mi dà da pensare anche questo: che oggi riscopriamo il corpo, l’importanza della sua manutenzione, della sua energia, proprio grazie alla spiritualità, che ci spinge a respirare bene, a muovere le gambe e a ritrovare la forma e l’equilibrio.


    Tant’è che, spesso, la parola spiritualità mi sembra perfino eccessiva.

     

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  23. Attaccati a ciò che ti appassiona, che ti dà forti emozioni. Coltiva quello, vai avanti con tenacia, audacia, perseveranza. Incominceranno a succedere cose luminose che ti trasformeranno, ti faranno forte e ti daranno quella soddisfazione che l’obbedienza a compiti esterni e delle regole convenzionali non ti daranno mai. Sarai sveglio e sentirai di vivere.

     

     

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  24. Voi che aspirate a una spiritualità, sappiate che è il vostro sogno che la crea. Perché spiritualità è arte d’immaginare la vita e realizzarla con fiducia. Non predicate una spiritualità che porti negli spazi siderei, separati dal mondo. La spiritualità è il gioco concreto che state giocando. Esso esige che non siate inquinati, distrutti, lacerati, frantumati, arrabbiati, svuotati… Quando il vostro corpo è sano e pieno d’energia, voi siete gli esseri più spirituali che l’universo conosca. E per raggiungere questo basta solo che impariate ad andare al vostro ritmo, a fare quello che amate, a digerire la vostra esperienza nella consapevolezza.

     

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  25. Immagina che sei messo davanti al compito di costruire un puzzle.


    Le tessere ti vengono date un po’ per volta, apparentemente a caso.


    Man mano che le tessere ti arrivano tu cerchi di formare il disegno.

    Non sempre arrivano tessere che si compongono immediatamente con quelle che hai già ricevuto. E tu le metti, lì, da parte, aspettando che venga il momento in cui tu possa riconoscere che entrano nel disegno, man mano che vai avanti con le altre.

    Ora, complica un po’ la situazione.

    Le tessere ti vengono distribuite sempre a caso, un po’ per volta. Ma nella regola del gioco c’è che alcune le devi scartare. Non tutte sono buone al tuo disegno. Dovrai decidere quelle che vanno al caso tuo e quelle che sono di un altro disegno.


    Alcune sembrano chiaramente non pertinenti. Ma altre? È molto dubbio se, prima o poi, malgrado l’apparente incongruità, si riveleranno o meno parti del disegno globale.


    E tu le metti da parte, ai margini del tavolo. In attesa di capire meglio.

    Ecco, questa simulazione mentale, mi sembra una buona metafora della vita.


    Ma c’è una differenza.

    Nel caso del puzzle è più facile presumere che ci sia un disegno globale che tiene insieme le tessere. I costruttori di puzzle, di solito, stampano un immagine su un cartone. E successivamente lo suddividono in tante tessere. Per complicato che sia il gioco, per numerose che siano le tessere, per come siano state mescolate prima della distribuzione a pacchetti successivi nel tempo, tu puoi facilmente presumere che tutte appartengono a un disegno globale.

    Nel caso della vita, questa presunzione è meno evidente.


    Ciò che mi succede, giorno per giorno, rientra in un disegno globale dotato di senso o no, per me?

    Allora, qui si capisce meglio che presumere la congruità di qualsiasi evento che ti capita di vivere con una trama sensata è una presunzione cui si può accedere solo con una decisione. In qualche modo è gratuita.

    
Una sorta di scommessa.


    Credere nel senso della vita è una sorta di scommessa.


    Ma è questa scommessa che ti consente di partecipare al gioco.

     
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    1. fabulousme
    2. melissa2407

      melissa2407

      complimenti per le tue foto , bellissime come sempre