- Donna
- Verona (VR)
-
Ultima Visita
Singolo aggiornamento
Visualizza tutti gli aggiornamenti di odessa1920
-
-
Più volte hai parlato del tuo mondo immaginario. Mi chiedevo, se ti va di rispondermi, se questo comprende, per quanto possa essere ideale, anche qualcosa di concreto, progettuale, un obiettivo da raggiungere. Io ad esempio nel mio immaginario a livello collettivo sogno una società dove, pur nel rispetto della diversità, ci sia vera uguaglianza e giustizia sociale e non i soliti furbi e signori che vivono alle spalle della gente che lavora e soffre. A livello personale mi piacerebbe fare qualcosa di fisico e di azione. Se tornassi indietro ad esempio non mi dispiacerebbe far parte di qualche reparto per l'ordine pubblico, ad esempio in un reparto anti sommossa. Non mi dispiacerebbe comunque anche una bella moto, una bella donna, un gatto e con loro girare il mondo, vivendo e lavorando per strada ( un gatto in moto e in giro per le strade, ma tu sei fuori come un balcone costruito su un balcone!). Hai voglia di dirmi qualcosa e non "trafilato", io l'ho appena fatto.
-
Indirettamente AltoMoroRicco mi stai facendo una giusta critica che accetto. Il problema è che, a differenza di un libro, questo mezzo di comunicazione consente e presuppone l'interazione ed è difficile contenersi. È come se fossi sempre in un tavolo vicino a quello di Sartre ( con Odessa siamo a questo livello letterario) e neanche tentare di offrirgli un bicchiere e chiedergli qualcosa. Il giorno che dovessi accettare il tuo approccio, sarebbe le stesso che mi porterebbe a non seguirla e leggerla più, tanto sarebbe crudele non poterla avvicinare per quanto vicina; preferendo leggerla un giorno quando pubblicherà ( se lo farà) i suoi pensieri in un libro, sicuramente di grande successo editoriale.l
Inoltre mi sono permesso queste confidenze da curiosone, perchè ho avuto con lei gia dei piccoli dialoghi pubblci piu personali e mi sembra che abbia gradito. Poi per carattere mi piace provocare la discussione; nella fattispecie ragionare sul rapporto fra un approccio idealistico e quello di tipo empirico.
L'approccio che descrivi tu comunque l'ho già sperimentato, limitandomi ad apprezzamenti entusiasti ma sobri, tanto che dopo un po' le ho scritto dicendogli che se non mi congratulavo più era per non essere ripetitivi e scontati, le coppette e cuoricini inoltre nel suo caso mi sembra una cosa da bambini delle elementari. Sono stato perciò in silenzio, oppure cercando di argomentare un apprezzamento. Solo che in questo secondo caso ho notato che non era stimolata in una discussione fra un lettore e una scrittrice su determinati argomenti stimolati dal suo pensiero. Risultato o limitarmi ad una sofferta lettura distaccata dei suoi pensieri, oppure, cosa che non mi dispiace, spostarmi sul personale, cercando di conoscere la scrittrice non solo il suo scrivere. Ovviamente se il dialogo non potrà sostenersi nel tempo, sarò costretto mio malgrado a interrompere ogni comunicazione, ritornando ad essere un semplice lettore distaccato e non intervenente, oppure dimenticarmi con dolore. per sempre del suo esistere.
- Visualizza i commenti successivi altro %s
-