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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : Come sono belli i piedi di coloro che portano buone notizie!      
    Come sono belli i piedi di coloro che portano buone notizie! 
     
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    Vela di neve

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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : Nel segreto fascino del viaggio certamente c’è il piacere di vedere nuovi paesaggi, n   
    Nel segreto fascino del viaggio certamente c’è il piacere di vedere nuovi paesaggi, nuova gente, nuove abitudini, nuovi modi di essere. Diciamo: il piacere del nuovo. Viaggiare è uscire dal proprio mondo e incontrare l’altro. E quando s’incontra l’altro, prima lo si riconduce al noto, per rassicurarsi, e poi ci si rende disponibili per vedere oltre il noto.


    Ed è qui che si comincia a cambiare. Perché l’altro ha per vocazione quella di manifestarsi come la parte mancante di sé. È sorprendente la gioia di scoprire che l’altro era ciò che ci mancava. Come se noi fossimo un tutto, frammentato in infiniti mondi, che il viaggio ci permette di incontrare e di mettere insieme.


    Io, nel viaggio, mi muovo un po’ a caso. Voglio dire: senza un piano preordinato in maniera rigorosa. Forse è perché non so esattamente dove devo andare. O forse è perché mi appare piacevolmente romantica l’idea di lasciarmi “guidare dal cavallo” mentre procedo. Con il segreto desiderio di scoprire che nulla avviene a caso e che ciò che incontro è in qualche modo sorprendente indirizzato proprio a me.


    Alcune cose, però, si sono chiarite e fissate nel corso del cammino. Per esempio, che sono attratta da una qualità di vita indipendente dalle pressioni sociali, cercata e riconosciuta ascoltando quella voce interiore che molti chiamano “il cuore” e trovando una verifica nel sentimento che mi occupa quando faccio certi passi. E mi rendo conto della verità di ciò che si dice quando si sottolinea che la gioia di vivere è legata a cose piccole, semplici, quotidiane, come il camminare tra i boschi o su sentieri di montagna, parlare con amici sinceri in maniera spontanea, riuscire a  vivere facendo le cose che ami perché scaturiscono da inclinazioni naturali. E provare il piacere della consapevolezza che si costruisce considerando nella quiete le cose che succedono e sentire che il nucleo si se stessi in qualche modo evolve. Poter immaginare che le cose che si fanno in questo modo, pur nella loro limitatezza, sono il dono migliore che puoi fare alla vita, al mondo, agli altri.


    “Vivere a modo mio” è stata la mia bandiera da quando mi sono messa consapevolmente in cammino e non intende essere un atto di presunzione nei confronti di qualcuno o qualcosa. Ma semplicemente quello che ho detto.


    Mi piace pensare che è in questo modo che cerco la realizzazione dei miei sogni. E non mi attira per nulla “quel successo là”, quello rappresentato sul palcoscenico delle celebrità. Mi rendo conto che “quel” successo non ti consentirebbe più di vivere a modo tuo, affidato com’è a una macchina della “visibilità” che prende il sopravvento sui tuoi veri bisogni e desideri, rendendoti schiavo di una recita infinita.
    

Quando vado a scrivere in un prato di collina, so che questo è il culmine della gioia di esistere. E quando racconto le storie bellissime che incontro so che celebro la bellezza e il coraggio dell’animo umano.

La vita mi appare così immensamente ricca e vasta che ho la sensazione quasi inquietante di essere strutturalmente piuttosto indietro nell’apprendimento. Ma invece di scoraggiarmi, mi ridimensiono e mi lascio prendere dalla meraviglia dell’essere al mondo. E mi spoglio progressivamente delle mie pretese, e mi abbandono al mistero, alla corrente, ...non so neanche io dire a che cosa. Ma il sentimento è di una gratitudine immensa.

     
       
               
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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a azzurromare11x per l'aggiornamento : L'orizzonte infinito è visibile ai miei occhi   
    L'orizzonte infinito è visibile ai miei occhi

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    Gioiello.

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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a londonercity per l'aggiornamento : Già Terence Trent D'Arby, oggi Sananda Maitreya.    
    Già Terence Trent D'Arby, oggi Sananda Maitreya. 
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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a magnethika0 per l'aggiornamento : ✧˚₊‧୭⁺‿︵ Buona Serata ‿︵⁺୭‧₊˚✧       
    ✧˚₊‧୭⁺‿︵ Buona Serata ‿︵⁺୭‧₊˚✧
     
     
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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : Nella nostra (mia) vita ci sono itinerari che ti portano a sperimentare la gioia e pe   
    Nella nostra (mia) vita ci sono itinerari che ti portano a sperimentare la gioia e perfino l’estasi dell’essere al mondo. È un po’ l’aspirazione dei vari itinerari della spiritualità. In armonia con la natura, la meditazione che ti collega con la profonda sacralità dell’universo, la pace del cuore, etc… Ecco, mi dico, questo è il Paradiso Terrestre. Non c’è bisogno di altro e tutto è colmo.
    Ma, a un certo punto emerge l’albero della conoscenza e tutto cambia. Mangi la mela e sei cacciato.
    La conoscenza è innanzitutto la consapevolezza che il tuo desiderio sopravanza ogni bene che hai, ogni cosa che esiste, ogni traguardo raggiunto. La conoscenza che ti fa “come” Dio – anche se solo nel senso che il tuo desiderio è senza limiti, infinito.
    E, mangiando questa mela, tu esci dal Paradiso Terrestre e ti metti al lavoro, intraprendi un cammino che è tutt’altro che pacifico, per conquistare l’altrove.
    Il sentimento che provavo in queste riflessioni non era quello di una colpa, ma piuttosto la scoperta di un trucco fantastico della vita, che ti spinge ad andare oltre. La cacciata dal paradiso Terrestre risultava, nella mia interpretazione, il processo stesso della creazione della vita.
 Il Paradiso Terrestre è il grembo materno, dove tutto è dolce e pacifico. Ma da cui, per essere e per vivere, vieni espulso.
 La trasgressione che rompe l’armonia originaria diventa un gesto coraggioso e creativo. La colpa diventa una “Felix culpa”.
 È analogo alla decisione dell’emigrante che va a cercare l’America, non perché in casa non ci sia abbastanza, ma perché ha scoperto – la conoscenza – che il suo cuore desidera di più.
     
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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a raffaello115 per l'aggiornamento : Mi piace leggere. Sono sempre stato un lettore compulsivo. Fin da bambino... Leggo so   
    Mi piace leggere. Sono sempre stato un lettore compulsivo. Fin da bambino... Leggo soprattutto libri di storia dell'arte, di storia, di archeologia, ma anche di letteratura, sia essa narrativa, poesia o teatro. Leggo anche filosofia, saggistica... Insomma... Leggo tanto e di tutto! (Un po' meno i libri a carattere scientifico). Amo leggere, ma soprattutto amo leggere quei libri che "mi leggono". Sì, poiché con i libri si può instaurare un rapporto bidirezionale: io li leggo, ma a volte anche loro leggono me, magari mi giudicano pure: mi leggono dentro e mi costringono a pensare, a mettermi in gioco... Penso per esempio a certe opere teatrali di Ibsen, a certe poesie di Machado o di Charles Cros, penso alla prosa elegante e raffinata di Bufalino, così diversa da quella più asciutta ma comunque efficace di Svevo... Eppure entrambi mi hanno in qualche modo "costretto" a tornare a sfogliare le loro pagine, magari per cercare di carpirvi un qualcosa che mi era sfuggito la volta precedente... E ché dire poi della musica? Ascoltando Serrat può capitare anche di ritrovarsi in musica i versi di Machado, e allora diventa una conversazione a tre: la poesia, la musica e io... Ma ci sono musiche anche senza parole, musiche nelle quali la lirica è composta unicamente di note musicali disposte magistralmente sul pentagramma: è il caso della Sinfonia "La Grande" di Schubert, oppure di certe composizioni di Thelonious Monk... Oppure a volte la musica è sì accompagnata dalle parole, ma magari le parole non sono importanti, a volte basta l'atmosfera che la musica riesce a creare, come il blues per esempio, e allora le parole si possono anche ascoltare ma di certo passano in secondo piano... E poi ci sono quelle opere d'arte che mi parlano, che mi sfidano, che a volte mi paiono talmente impenetrabili che quasi sembra stiano prendendosi gioco di me: mi sfidano a osservarle, a carpirne i segreti, e mi invitano a tornare a guardarle, ad analizzarle, ad andare a informarmi sui libri... Già! I libri! Ero proprio partito da quelli! E così alla fine succede che tutto si mischia insieme: i libri, la poesia che si trova coglie in un concerto per pianoforte di Rachmaninov o in una tela di Giorgione, al pari di una poesia di Quasimodo. E poi... Quale personaggio più poetico del generale Aureliano Buendìa in Cent'anni di Solitudine? C'è la melodia di Silvio Rodriguez sempe carica di significati e di impegno politico e la melodia delle linee che si intersecano in un'architettura brunelleschiana, come nella Cappella dei Pazzi, per esempio... I libri mi parlano della Valle dei templi di Agrigento e delle saghe finlandesi del Kalevala, delle atmosfere dei romanzi di Turgenev e della filosofia di Seneca... Passano gli anni e la vista non è più quella di un tempo. "E un vedo nemmen'un prete sulla neve!" Direbbe la mamma nel suo bellissimo eloquio fiorentino... Lo so, ci vedo poco oramai, ma continuo a leggere. E quando non potrò più leggere... Allora mi limiterò a osservare quello che la natura ha da offrirmi. Ma di certo lo farò sulla scorta di tutte le mie letture...
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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a londonercity per l'aggiornamento : Buona Epifania    
    Buona Epifania 

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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a odessa1920 per l'aggiornamento : ….e  un giorno forse succederà che basterà immaginare e le cose si materializzeranno   
    ….e un giorno forse succederà che basterà immaginare e le cose si materializzeranno lì davanti...
       
     
     
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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a raffaello115 per l'aggiornamento : Solo i meno giovani possono ricordare questa canzone... Io ero un ragazzino, ma la ri   
    Solo i meno giovani possono ricordare questa canzone... Io ero un ragazzino, ma la ricordo con piacere...
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    martymartina1 ha aggiunto una reazione a londonercity per l'aggiornamento : Da qualche parte, in Tessaglia.   
    Da qualche parte, in Tessaglia.