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Purtroppo!
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theoldandthesea e gero124 ha aggiunto una reazione
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applausi per il Bianconiglio.
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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Il paesaggio muta, le persone cambiano, i bisogni si trasformano, ma il treno prosegue.
La vita è il treno , non la stazione ferroviaria.P. Coelho
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bellissima raccolta di racconti...sono diventato ufficialmente tuo fan!
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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Grazie sei davvero molto gentile 😊
sono contenta ti piacciano!
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beautifullmind0 ha aggiunto una reazione
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È uno dei pezzi che preferisco in assoluto... ti entra dentro
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fleurdelys00 ha aggiunto una reazione
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mi è capitato di ascoltarlo qualche volta, senza prestare troppo attenzione...solo da poco ho imparato a capirlo e ad apprezzarlo in pieno. Merito del video, nel mio caso, mi emoziona tanto.
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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No @gero124 per i video YouTube!
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Where there is desire, there is gonna be a flame
Where there is a flame, someone's bound to get burned
But just because it burns, doesn't mean you're gonna die
You gotta get up and try, and try, and tryLa adoro
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Che bel gattoneee!
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gero124 e ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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ghostnick0 e gero124 ha aggiunto una reazione
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Saggio, saggissimo, saggissimissimo!
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gero124 e ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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REB e ALE (1)
ghostnick013 gennaio 2019Senza categoria
Credo sia passato poco più di un mese da quando ti sei presentato qui a casa con le sfere vibranti dopo una lite furiosa con Amelia.
Ovviamente avete fatto pace, e tutto sembra tornato alla normalità.
Sembra solo, perché sono le 2 di notte e sei fuori dal cancello di casa attaccato al campanello visibilmente alterato e in uno stato pietoso.
Molto controvoglia mi alzo per aprirti prima che qualcuno chiami i carabinieri per quanto stai strepitando. Non sei ancora entrato che l’odore sgradevole di alcool e fumo ti precede. Mi sbagliavo, non sei in uno stato pietoso sei oltre.
Entri e ti accasci letteralmente sul divano.
Incurante del fatto che sia notte fonda e che stessi dormendo hai la faccia tosta di chiedermi un tea caldo e di poter fare una doccia.
“ Mi ha detto Dany che posso stare qui temporaneamente… se a te non da problemi”.
Certo che me ne da. Lui è via per altri due mesi, esattamente il tempo necessario alla tua partenza,visto che siete amici e colleghi e vi date il cambio sulla piattaforma.
“Ne parliamo domani,quando sarai lucido e con un odore migliore addosso. Sono stanca e torno a dormire. Ti lascio un cuscino e due coperte per il divano. Non ti azzardare a bere,fumare e sporcare.
Notte”
Torno finalmente a letto, so di essere stata maleducata ma pur da sbronzo non hai mai tolto gli occhi dalla scollatura del top,coperto appena da un golfino leggero.
Sento lo scroscio della doccia e poco dopo sento il tuo russare pesante. Ti sei addormentato.
Impietosa la sveglia suona alla solita ora,sono assonnata ma devo alzarmi. Mi infilo in doccia velocemente, tu sei ancora sul divano nel mondo dei sogni.
Per abitudine non chiudo nemmeno la porta a chiave, mi svesto e mi metto sotto il getto bollente dell’acqua… rilasso i muscoli del collo e della schiena,mi godo i flussi differenziati del soffione che creano un effetto idromassaggio… mi sento decisamente meglio.
Presa completamente da questo momento privato di relax non mi sono nemmeno accorta che sei entrato e ti sei seduto sul wc,dove avevo appoggiato l’accappatoio… che adesso tieni sulle tue ginocchia mentre mi guardi sciacquar via il bagnoschiuma con gesti lenti.
Apro le ante e mi accorgo di te. Resto a metà con le gocce che scivolano sulla pelle,il vapore che si dissolve intorno a me. Istintivamente retrocedo un passo e usando un’anta come paravento ti chiedo di passarmi l’accappatoio.
“Perché’ non lo vieni a prendere ?”
Ti sto odiando. Ho dormito pochissimo per colpa tua,mi stai facendo fare tardi al lavoro e hai il coraggio di fare lo stupido…
“Dammi immediatamente il mio accappatoio o mentre esco porto fuori anche la tua borsa”
“Ma come siamo suscettibili.”… Conosco quel tono, ma non ti do soddisfazione,nessuna risposta che dia il via alle nostre schermaglie.
Cazzo mi sto congelando,è tardi e tu fai il deficiente… altro che suscettibile,vorrei uscire dalla doccia e darti uno schiaffo ma non ho nemmeno un telo a portata di mano.
Finalmente ti alzi e con l’accappatoio aperto ti avvicini. Con una piroetta mi ci infilo al volo e lo chiudo. Ma tu non molli la presa, anzi con un gesto fluido accompagni il mio nella chiusura,soffermandoti all’altezza del seno. Non hai mai fatto mistero di quanto ti piaccia il mio décolleté, una quarta piena,ma tonica e ben modellata. Più di una volta ti sei lasciato andare a battute ambigue o hai cercato un modo “casuale” di sfiorarlo.
Stavolta non è casuale. Mi hai praticamente bloccata in un abbraccio che si è fermato lì.
Lentamente fai scorrere il dorso della mano sul cotone che la separa dalla mia pelle. Ne segui la forma fino al capezzolo che nel frattempo si è inturgidito e oltrepassi il bordo dell’accappatoio prendendolo tra le dita e giocherellandoci.
” Reb hai due tette che mi mandano fuori di testa” mi dici con voce roca mentre infli nello scollo anche l’altra mano. Adesso sono appoggiata a te,sento in basso che ti stai eccitando mentre le tue mani percorrono ogni centimetro del mio seno.
So che non dovrei ma resto lì ferma a godere di quel contatto.
Fin dal nostro primo incontro è scattata tra noi un’attrazione magnetica,ed è incredibile come nessuno dei rispettivi compagni ci abbia fatto caso.
”E se continuassimo da un’altra parte?”
“Non posso… devo andare”… Il tuo massaggio sta producendo i suoi effetti,più che a lavorare vorrei tornare in camera da letto con te e lasciarmi accarezzare come stai facendo ora.
Mentre con una mano tieni un seno,con l’altra inizi a scendere lungo i fianchi,giochi con le ultime gocce d’acqua rimaste sulla pancia,fai scorrere i polpastrelli come una piuma provocandomi un brivido. Mi appoggio ancora di più a te…. mi lascio andare a un sospiro di piacere. Ti voglio. Qui, subito. Al diavolo il ritardo,al diavolo il lavoro…. si dice che ciò che trascuri se lo scopa qualcun altro,e io voglio scoparti,adesso.
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Who would have thought that you could hurt me?
The way you've done it
So deliberate, so determinedSince you have been gone
I bite my nails for days and hours
And question my own questions on and onTell me now, tell me now
Why you're so far away
When I'm still so closeYou don't even know the meaning of the words 'I'm sorry'
You said you would love me until you die
And as far as I know, you're still alive, babyYou don't even know the meaning of the words 'I'm sorry'
I'm starting to believe it should be illegal to deceive a woman's heart -
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da scolpire nella roccia
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gero124 e ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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Mitica!
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ghostnick0 e gero124 ha aggiunto una reazione
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Concordo..!
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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è sempre l'esempio più azzeccato
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Ho una domanda,e mi piacerebbe avere un vostro parere:
secondo voi i racconti sono troppo brevi? Dovrebbero essere più lunghi e articolati?
grazie a chi risponderà 😁
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Corti!
I racconti devono essere corti!
Il piacere sta nel goderne senza stancarsi o occuparsi troppo la testa!
(io sono un pigro, comunque)
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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Vivere così senza pietà
senza chiedersi perché
come il falco e la rugiada
e non dubitare mai
Non avere alcuna proprietà
rinnegare l'anima
come i sassi e i fili d'erbanon avere identità
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
perduti antichi eroi
noi due che al binario ci diciamo addio
Non volere mai la verità
ottenere l'aldilà
navigare senza vento
migliorare con l'età
C'è un amore che non muore mai
più lontano degli dei a sapervelo spiegare
che filosofo sarei
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
falliti antichi eroi
noi due che al binario salutiamo
Gli spietati salgono
sul treno e non ritornano mai più
non sono come noi
innamorati eroi
noi due che al binario ci diciamo addio
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere, lo sai
Noi ci siamo amati
divertiti
pervertiti
dimenati
spaventati
rovinati
licenziati, lo saprai
Noi ci siamo persi
ritrovati
poi bucati
c'è un amore che mi lacera la carne
ed ancora tu lo sai
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
c'è un amore che mi brucia nelle vene
e che non si spegne mai
Noi ci siamo amati
violentati
deturpati
torturati
maltrattati
malmenati
scritti lettere, lo sai_Baustelle-
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klaus55bs e ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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È bellissima,anche se la mia preferita resta Le rane
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gero124 e fleurdelys00 ha aggiunto una reazione
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CHI LA FA L’ASPETTI 2parte
Mi prendi per mano e mi fai cambiare stanza.
Siamo usciti dalla camera da letto ma il continuo fermarti e farmi girare di qualche passo insieme alla benda sugli occhi ha dato il colpo di grazia al mio senso dell’orientamento.
“Arrivo” mi dici lasciandomi di nuovo.
Pochi istanti e prendi le mie mani,sento il contatto con qualcosa di liscio e freddo,un altro nastro di seta. Lo fai passare intorno ai polsi e poi sollevandomi leggermente i polsi ti sento dire soddisfatto “ecco fatto”.
Provo a girarmi verso la tua voce ma sono bloccata.
“Cosa hai fatto?” “Ho pensato che la tua insolenza merita un piccolo castigo… al momento sei affrancata alla balaustra della scala”.
“Ma sei scemo? Tua mamma meritava di vedere in funzione il tutto altro che insolenza…. però forse adesso non toccherà più i cassetti”.
Silenzio.
“Ci sei?”
“Eccome” mi sento rispondere mentre nello stesso momento mi arriva un leggero colpo sul sedere.
“Ma stai usando il frustino! Giuro che se non mi sleghi e non la pianti poi ti frusto io. Ma per davvero”
Un altro colpo. Appena spostato rispetto a prima, e un po’ più forte.
“Riflettevo che i pantaloni della tuta attutiscono i colpi,e quindi invalidano la punizione….”
“Non sei Mr.Gray,e io non sono da punire”….
Con un gesto perfino delicato li abbassi quel tanto che basta a mettere in mostra il mio sedere… non faccio in tempo a protestare che mi arriva un colpo,seguito subito da un altro vicino e da un terzo ancora spostato….
Non sono dolorosi ma così vicini rendono la pelle sensibilissima e la sensazione di bruciore è davvero forte.
“Adesso piantala! Ti urlo contro con la voce tremante”
Mi sta venendo da piangere per il nervoso.
Al volo capisci di aver oltrepassato il segno del gioco,mi sleghi,togli la benda e mi abbracci accarezzandomi i capelli.
“Scusa… mi dispiace… davvero.. mi sono fatto prendere la mano… non pensavo di ferirti ….”
Mi lascio cullare e coccolare dal tuo abbraccio. Adoro quando mi stringi e respiro il tuo profumo…
“Ok,è passato”.
Mi dai un bacio leggero e sorridi.
Ti prendo la mano e ti porto in camera.
”Adesso ti devi far perdonare….” ti sussurro all’orecchio iniziando a sbottonarti la camicia….
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AD HONOREM
Ora lo sai
Che le bugie costano niente
È quello che vuole la gente
Quando si vuole riposare
Dentro un sogno elettorale
Poi va bene, poi va male
Tanto lo sai chi va a pagare
E se non lo vuoi fare
Non ti stanno ad ascolatare
Ora lo sai
E non vuoi più sentire niente
Hai già uno schema nella mente
Di cambiamenti e gesti estremi
Ma la vita non è a schemi
Non sei dentro un videogioco
Non si puo spegnere col fuoco
Che in fondo dura poco
Fai sempre il loro gioco
Per ogni sbaglio sento mille storie
Per ogni gioia perdo mille ore
Io non ho avuto mai niente ad honorem
Nemmeno la tua pelle e il tuo sapore
Per quando non ci credi alle mie svolte
Per quando giuro tutto mille volte
Per quando scrivo cose sopra un foglio
Per quando dico smetto quando voglio
_Scarda_
La adoro
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CHI LA FA L’ASPETTI
ghostnick06 gennaio 2019Senza categoria
Tua madre nonostante i km che ci separano ha il dono di comparire a casa nostra nei giorni e nei momenti sbagliati.
Ovviamente non avvisa, compare e basta.
Anche due settimane fa è arrivata senza nemmeno una telefonata perché non mi sarei di certo fatta trovare sul divano con il plaid, la tazza del tea e il gatto acciambellato vicino, non per pigrizia, ma per la febbre. Vista la sua mania di mettere le mani ovunque mi sarei fatta forza e avrei messo via almeno i panni della settimana….Invece no. Eccola che sfreccia da una stanza all’altra aprendo cassetti, armadi, spostando indumenti, dividendo le camicie per colore……Ma la cosa peggiore sei tu.
Tu che sai benissimo quanto detesti che tua madre ronzi come un’ape regina per casa non dici nulla, anzi, hai la faccia tosta di farle notare che non rammendo bene come lei.
Sarà la febbre, ma comincio a pensare ad una sottile vendetta, che zittisca te e i tuoi rammendi mal fatti e soprattutto faccia passare a lei la voglia di aprire tutti i miei cassetti.
Ha già detto che tornerà domenica perché se non sto bene tu potresti rimanere senza vestiti se non viene lei a metterli a posto.
Martedì sono in piedi. E vado in centro. In un sexy shop per la precisione.
Compro di tutto: intimo, accessori, manette di peluche, sexy toys, anche un frustino, così giusto per far scena……Lo sguardo del commesso è divertito e ammiccante, infatti quando esco mi fa l’occhiolino e mi augura buon divertimento.
Aspetto sabato sera, e con studiata noncuranza infilo in ogni cassetto qualche oggetto o indumento…un po’ nascosto, ma non troppo. E aspetto la domenica.
Eccola. Appena arrivata si mette all’opera. Viaggia per casa con pile di panni divisi come soldatini, ogni cosa al suo posto sta dicendo dalla camera da letto….ma non finisce la frase…..farfuglia qualcosa che ti fa accorrere da lei pensando le stia venendo un colpo. Ti seguo perché non voglio perdermi la scena e voglio vedere la sua espressione.
E’ li in piedi davanti al settimanale aperto che ti guarda e indica il contenuto del cassetto…”Ma…tu….Oddio…Il mio bambino….io…io….non so cosa dire….”
Si rifugia in sala a riprendersi dallo shock di aver scoperto che il suo bambino di 38 anni fa sesso e si diverte, mentre tu mi fissi con aria furiosa.
Maman dalla sala sta dicendo che preferisce andare a casa ,forse un calo di pressione, sente il bisogno di stendersi….La saluti a stento, e inizi a tirare fuori dai cassetti tutto quello che io vi ho nascosto, compreso il frustino. “Vorrei dartelo su quel tuo bel sedere, così impari a farmi certi scherzi”…Poi sorridi e Inizi a scegliere con cura alcuni oggetti.
“Chi la fa l’aspetti” mi dici prendendo un nastro di seta dalla testiera del letto e usandolo come benda suoi miei occhi….Una volta bendata mi fai girare su me stessa per disorientarmi nel modo più totale e poi mi lasci lì, in piedi senza riferimenti o punti di appoggio, dicendomi di aspettare.
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molto interessante..
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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IO
ghostnick04 gennaio 2019Senza categoria
Mi chiamo Rebecca, un nome che non ho mai sopportato, infatti in 34 anni non ho ancora trovato un motivo almeno plausibile per trovarlo decente. A renderlo ancora più insopportabile la serie infinita di soprannomi e nomignoli che solo i bambini nella loro infinita stronzaggine senza filtri sanno trovare.
Ho anche un secondo nome, eredità di non so quale bisavola dalle lontane origini spagnole. Non che sia splendido, ma l’ho sempre trovato meglio di Becca. Isabel. Non è poi così male, ha un non so che di esotico….
Oltre ad avere un nome pessimo, sono sempre stata una bambina con anche un carattere pessimo, diventata un’adolescente irrequieta dal pessimo carattere, fino ad essere, oggi, una donna dal carattere complicato, sempre pessimo, e molto, ma molto, irrequieta.
Ho un lavoro che mi piace, un compagno che amo, alcuni amici ben selezionati, un cane pigro e viziato e un gatto Sphynx , unico tocco vezzoso a questa meravigliosa immagine convenzionale.
Ho anche un’intera collezione di intimo seducente, calze autoreggenti, e tacchi alti….per quando voglio essere meno convenzionale.
E poi c’è il mio mondo privato, quello dove gli amici si presentano a casa con delle graziose sfere vibranti da farti provare o dove il tuo compagno ti fa scoprire che lo zenzero non si usa con successo solo in cucina, dove l’erotismo è una dimensione fatta non solo di gesti ma anche di parole, dove i sensi ritrovano se stessi amplificando ogni percezione.
Questi sono miei racconti privati.
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.. l'eccezionalità di una persona inizia dal suo nome.....
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ghostnick0 ha aggiunto una reazione
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