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Aggiornamenti di stato pubblicati da ghostnick0

  1. Purtroppo non posso cambiare il nome del blog ma ho potuto cambiare il titolo 

    I RACCONTI DI REBECCA 

    adesso è possibile iscriversi al blog e seguire i racconti.

    Buona lettura!!!

  2. Bel nick,ricorda uno dei miei libri preferiti 

    1. theoldandthesea

      theoldandthesea

      Grazie! 

       Hemingway non è solo velatamente citato...è un richiamo a tutti gli effetti!

      Inutile dire che è  uno dei miei autori preferiti, nonchè una continua fonte di ispirazione per la mia vita.

       

      Piacere di averti conosciuta!

    2. ghostnick0

      ghostnick0

      Piacere mio!

  3. E Buongiorno a tutti 

    Ho deciso di racchiudere i racconti in una specie di piccolo libro

    ( passatemi la presunzione) quindi vorrei trasformare il blog di conseguenza,cambiando anche il nome se riesco o creandone uno ex novo

    quindi per qualche giorno non pubblicherò i racconti nuovi perché ci sono un po’ di lavori in corso 

    a presto!!!

  4. Enfin nous sommes arrivés... tu bien sais combien j’aime Paris...tu m’épate toujours....

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    1. fleviabus

      fleviabus

      E' la miglior idea per iniziare l'anno. Ci sono anch'io... e, finalmente, non per lavoro

    2. ghostnick0

      ghostnick0

      Una città meravigliosa... che adoro in ogni stagione... 

      ti auguro  una fine e un’inizio pieni di gioia e serenità!

  5. just a little visit 

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  6. LO ZENZERO DI NATALE

    Published on 26 dicembre 2018
     
    Dedicated.

    Finalmente siamo arrivati,volo in perfetto orario,noleggiata l’auto eccoci a casa. È il nostro rifugio appena possiamo staccare per più giorni,un piccolo angolo di paradiso affacciato sull’oceano. Lunghe camminate,qualche coraggiosa nuotata,e ottime mangiate di pesce.

    Dobbiamo preparare il nostro pranzo di Natale: tante sfiziosita’ e il pesce spada allo zenzero.

    Io adoro lo zenzero,lo metto quasi dappertutto,soprattutto nei dolci.

    Mentre preparo le verdure tu hai il compito di pulire e preparare i rizomi che serviranno per il pesce.

    “Ma lo sai che lo zenzero è afrodisiaco?”

    “Ma va?”

    Ti metti a ridere divertito e mi fai vedere un rizoma sbucciato e trasformato in una specie di bastoncino lungo una decina di centimetri.

    “Eh si,davvero afrodisiaco…comunque anziche’ fare sculture di zenzero finisci di pulire il pesce o finisce che col pranzo facciamo merenda”…

    “Facciamo un gioco…e non vedrai più lo zenzero con gli stessi occhi”

    Mi fai girare e appoggiare al tavolo,mi chiudi gli occhi arrotolando una maglietta. Mi viene da ridere,e per tutta risposta mi dai un pizzicotto sul sedere.

    Sento la tua presenza ma non ti vedo.

    Fino a quando sento il tuo respiro caldo sul mio collo. Sei in piedi dietro di me.Sposti i capelli,mi dai un bacio,fai scorrere le tue mani sotto al mio vestito leggero. Trovi il fiocco che chiude il bikini e lo slacci. Lo slip resta su solo a metà.

    “Lo zenzero ti ha già dato alla testa solo sbucciandolo”

    “shhhhh….” mi dici facendo scorrere qualcosa di freddo e umido lungo la mia coscia.

    Essendo abbastanza schifiltosa cerco di spostarmi temendo qualcuno dei tuoi scherzi stupidi ma mi blocchi col tuo peso contro al tavolo.

    La cosa fredda e viscida prosegue il suo viaggio lungo il mio interno coscia,disegnando ghirigori senza senso. Poi dalla coscia inizia a esplorare l’inguine,va e viene,non riesco a capire cosa sia e soprattutto cosa stai facendo.

    Mi sto spazientendo e tu,nemmeno mi leggessi nel pensiero,senza dire nulla,mi infili dentro la  cosa misteriosa. Ho un sussulto perché non mi aspettavo niente del genere e poi quello che mi hai infilato e’ davvero freddo.

    Nel frattempo ho capito cosa stai usando:il rizoma di zenzero tagliato a bastoncino.

    “Allora?”

    “È freddo”

    “Aspetta qualche istante”

    Mentre lo muovi dentro di me inizio a sentire una specie di pizzicore.. che nel giro di qualche secondo diventa un bruciore e… Oddio… mi sto bagnando. Il bruciore aumenta, non fa male,è una sensazione strana,che ha come conseguenza il continuare a bagnarmi… più mi bagno più sento dentro che pizzica tutto portando la mia eccitazione a continuare a crescere.

    Sono un lago. Sto letteralmente colando… e … mi sento continuamente sul punto di venire senza però che questo accada…

    Nel frattempo hai tolto lo zenzero e lo stai passando sul mio clitoride che inizia a pizzicare provocando un’altra ondata di eccitazione fuori controllo.

    Fatico a reggermi in piedi,so solo che voglio venire ma non vengo,mi bagno come non mi era mai successo….

    E poi di colpo smetti di usare lo zenzero. E mi lasci lì,insoddisfatta,ansimante,e con gli occhi ancora bendati. Resti appoggiato a me per impedirmi di muovermi.

    Il bruciore sta rapidamente calando,non però la mia voglia insoddisfatta.

    Mi togli la maglietta che fa da benda,mi fai voltare dandomi un bacio.

    “Forza che ho fame!!! Abbiamo un pranzo da finire di preparare!!!”

    “Ma come??? Mi lasci così??? Sei perfido!!! E non pensare di concludere la giornata come vorresti… per oggi sei in castigo”.

    “Ah si?”

    Sorridi,e mi fai vedere un altro rizoma di zenzero con aria malandrina.

    “Se fai la brava stasera ti faccio giocare ancora un po’… Buon Natale ma chérie”

     

    1. fleviabus

      fleviabus

      Finora bastoncini di zenzero li ho usati immergendoli nel Martini ma so già a chi far leggere il tuo racconto.

      Gustoso.

      Vado a scoprire il blog.

    2. ghostnick0

      ghostnick0

      È stata un’interessante scoperta anche per me.

    3. fleviabus

      fleviabus

      Ti farebbe piacere se divulgassi i tuoi racconti nel mio account di Twitter [@DiScrittrice]. Ovviamente citando il tuo nick-name o quello che vuoi suggerirmi.
      Mi piacciono molto
      Fl

  7. Christmas tree 

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  8. Nel blog il nuovo racconto 

  9. Merry Christmas 

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  10. LO SCONOSCIUTO 2 (conclusione)

    Published on 22 dicembre 2018 

    Sappiamo perfettamente tutti e due perché siamo qui,ma l’essere uno davanti all’altro non è la stessa cosa che essere dietro a una tastiera: l’aria è carica di aspettative,quasi tesa,nell’aspettare chi dei due farà la prima mossa.

    Tante volte mi hai detto che ti sarebbe piaciuta una donna che prendesse l’iniziativa così poso il calice e con studiata lentezza mi avvicino a te,sento il tuo respiro e i tuoi occhi che mi guardano,ti passo una mano tra i capelli dietro la nuca e ti attiro a me x baciarti. Abbiamo tanto fantasticato di come sarebbe stato…tu volevi un bacio passionale di quelli che quasi ti tolgono il fiato,io un bacio dolce quasi da primo appuntamento.

    Non è niente di tutto ciò. È un bacio impersonale tra due persone che hanno solo voglia in fondo di farsi una bella scopata. Però stiamo al gioco,ti lasci stuzzicare con la punta della mia lingua,mi lascio accarezzare dalle tue dita,mi metto sopra di te lasciandoti giocare con la mia pelle.. è un continuo prendersi e perdersi uno nell’altro,di gemiti spezzati,di mani che toccano,stringono…. di bocche che esplorano….

    La notte è quasi finita,mi alzo per farmi una doccia. Mi trattieni a letto con un perentorio “stai qui”… mi divicolo e ridendo ti dico che non sono abituata a sentirmi dire cosa devo o non devo fare. È un secondo,ti sollevi dal letto e mi tiri un ceffone che quasi mi butta a terra.

    “Ah no? Non sei abituata a sentirti dire cosa devi o non devi fare? Si tratta bene la signora…. ma io non sono tuo marito… a me devi obbedire senza fiatare.”

    E’ un incubo non c’è altra spiegazione,sto sognando,ho sognato anche il ceffone… chi è quest’uomo che mi parla come se fossi un oggetto? Che si permette di alzare le mani? Cerco di ricompormi e inizio a parlarti con calma,quasi con dolcezza… “ tra non molto devo tornare in aeroporto,è meglio se torno in camera mi..”

    “non hai capito un cazzo!!! Tu stai qui e fai quello che ti dico io! Non mi interessa il tuo volo,inventerai un’ altra palla… sei così brava… ma guardati…. sai cosa sei? Lo sai?”

    Stai quasi urlando e io sono terrorizzata. Non riesco a muovermi,ti fisso stranita col terrore tu possa farmi del male. Ti sei trasformato in una belva per una semplice battuta…

    Mi do della deficiente da sola,anche nelle nostre telefonate era successo ma ti eri immediatamente ricomposto dicendo che era solo per il gran desiderio che avevi di me… e io ho voluto crederti, non ho voluto vedere… e adesso sono qui con te,che farnetichi sull’essere tua… “ allora!!!! Hai capito cosa ti ho detto???” Non faccio in tempo a rispondere,mi arriva un altro ceffone.

    Esci sul balcone a fumare,provo a uscire dalla camera ma hai chiuso e mi mostri la chiave dai vetri… Sono in trappola…

    Poi ho un flash. Compongo il numero delle emergenze e riappoggio il telefono dove lo avevi messo tu… non ti sei accorto di nulla… torni in camera e ricominci a insultarmi….  riesco a schivare un altro ceffone ma non sono abbastanza veloce da non farmi prendere da te e buttare sul letto mentre mi dici che se non faccio bene il mio lavoro di ceffoni ce ne saranno molti altri….

    Fuori dalla porta si sentono delle voci concitate,intimano di aprire,poi dopo pochi secondi la porta viene aperta col passpartout del concierge…. la chiamata è stata geolocalizzata. È tutto finito. Ti portano via dalla stanza e anche dalla mia vita….

    Posso tornare a casa.

     

    Tengo a precisare che pur essendo un racconto in parte autentico,la parte del pestaggio non lo è, si tratta di fantasia nel mio caso…anche se per molte donne purtroppo è stata una tragica realtà. L’invito è quello di prestare sempre la massima attenzione alle insidie della rete.

    1. klaus55bs

      klaus55bs

      Brava anche se fosse di pura fantasia. :)

    2. ghostnick0

      ghostnick0

      Grazie 😊 

    3. klaus55bs
  11. LO SCONOSCIUTO 1

    Published on 21 dicembre 2018 

    Questo racconto è per gran parte reale. Non lo sono ovviamente nomi e città.

     

    Ci siamo conosciuti in una di quelle chat che promettono amici e felicità senza fatica e fanno apparire l’essere soli quasi come un vantaggio. Io non sono sola,sono solo molto annoiata. La routine domestica non fa per me e cerco qualche svago in questo mondo fittizio.

    Scelgo sempre foto che attirino gli uomini col chiaro intento di incuriosirli,di far sì che vogliano sapere qualcosa di più,che si sentano provocati. Non è difficile,sono una bella donna, molto curata,attenta al fisico e,cosa che spesso colpisce,sono anche intelligente.

    Come se essere belle avesse la conseguenza di essere stupide…. ma gli uomini spesso sono davvero basici.

    Scrivete in tantissimi,alcuni in modo simpatico,altri in modo provocatorio,altri come maiali ingrifati. Forse pensano che un messaggio sconcio sia più interessante di uno con almeno un briciolo di senso.

    E’ qualche settimana che scambio battute con perfetti sconosciuti,a volte li provoco,altre mi ritraggo.

    Sto cominciando ad annoiarmi di nuovo.

    Una sera mi arriva un tuo messaggio.

    Lo leggo svogliatamente,ma mi colpisce subito il tuo modo elegante di scrivere,senza errori,con una sintassi curata. Sei molto educato, il tuo post è un perfetto mix di buone maniere e seduzione. Decido di non rispondere subito,voglio vedere se è un caso o se ci riproverai.

    Passano un paio di giorni ed ecco un nuovo messaggio. Come il primo,corretto ed elegante.

    Ti rispondo. Con educazione ed ironia,lasciando in sospeso la conversazione per poter proseguire in un nuovo messaggio.

    Che puntuale arriva. Sempre più interessanti,sempre più intriganti: scriviamo di tutto quello che ci succede e di quello che vorremmo ci succedesse,siamo in sintonia e gli argomenti iniziano a farsi più personali,a volte perfino piccanti.

    Se tu fossi qui… se io fossi lì… cosa vorresti che ti facessi… vorrei sentire le tue dita su di me….Dai messaggi arriviamo presto al cellulare.

    La prima telefonata è tua.

    Hai una voce calda,quasi avvolgente,e ironizzi sulla mia che è decisamente poco femminile perché piuttosto bassa.

    Adesso non mi annoio più. Riempi le mie giornate con messaggi e telefonate anche mentre sei al lavoro. Ma è la sera che diamo il meglio di noi.

    Tu sei separato,io sono bravissima a inventare scuse per ritirarmi in camera e voler stare in pace.

    Ben presto le nostre conversazioni assumono i toni delle 50 sfumature. Ma tutto,purtroppo, è pura immaginazione. Ci siamo scambiati qualche foto,nulla più. Ci diciamo cose altamente erotiche ma forse,se ci trovassimo in un aeroporto non ci riconosceremmo….

    Una sera ti sbilanci: “ Voglio conoscerti,voglio vederti,voglio toccare ogni centimetro della tua pelle… voglio accarezzarti i capelli dopo aver fatto l’amore…”

    Ci separano quasi 1800 km, ma in quel momento le distanze si annullano,sento di volerti,voglio farti dal vero tutto quello che ti ho descritto a voce. Chiudo la telefonata con una certezza in testa: organizzare un incontro.

    Te ne parlo. Sei entusiasta. Decidiamo per Roma. Tutti e due conosciamo abbastanza bene la città e per tutti e due resta circa a metà strada da dove viviamo.

    Per giustificare la mia assenza invento una trasferta per lavoro, e al lavoro chiedo ferie.

    Prenoto il volo per me e l’albergo per tutti e due. Camera singola. Nel dubbio tu dal vero non mi piaccia o scopra essere diverso da quanto racconti.

    Il tuo volo arriva 30 minuti prima del mio.

    Quando esco dal gate ho lo stomaco in subbuglio,come una quindicenne che sente le farfalle per la prima volta. Cerco un volto simile a quello delle foto,questione di momenti e i nostri occhi si incontrano. Ci sorridiamo avvicinandoci. Ci studiamo nel breve tragitto che ci separa,fino a quando,uno di fronte all’altro,ci salutiamo quasi imbarazzati scambiandoci un rapido bacio.

    Decidiamo per un giro del centro,una cena in qualche trattoria tipica e poi il rientro in albergo. Per tutto il giorno sei splendido: intelligente,simpatico,galante,provocante… in una parola sei perfetto.

    Forse anche troppo. Ma non me ne rendo conto. I tuoi baci improvvisi, il tuo prendermi la mano mentre passeggiamo,i tuoi sorrisi,mi hanno stregato. Non vedo l’ora di rientrare in albergo per concludere la giornata nel migliore dei modi.

    Abbiamo due camere separate ma è scontato che una delle due resterà vuota. Mi inviti in camera tua a brindare al nostro incontro,e io ovviamente accetto.

     

     

  12. The next pet....  baby Martian 

     

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  13. CONCLUSIONE

    Published on 20 dicembre 2018 

    La cena procede senza problemi,voi due chiacchierate senza interruzione,io ogni volta che tu tocchi il telefono inizio a sudare… lo so che lo fai apposta,ma non voglio darti soddisfazione,mi comporto come se nulla fosse… fino al momento in cui,dal divano per la partita chiedi le birre dal frigo aspettando il tuo ignaro amico che è sotto la doccia. Ho messo tutto su un vassoio, esco dalla cucina e tu con un ghigno  fai partire le sfere. Mi sembra che il ronzio invada la stanza, che sovrasti la telecronaca,che possano sentirlo anche i vicini…

    “Tutto ok?” con finta sollecitudine mi fai notare che sono arrossita di colpo…

    “Si tutto a posto..”

    Muovo ancora due passi e tu aumenti la frequenza.  Altri due e aumenti ancora…. poi il nulla. Hai spento. A questo punto mi prende la frustrazione. Mi hai portato per tre volte sul punto di esplodere e per tre volte me lo hai negato.

    “E’ per questo che Amelia mi trova un porco…come vedi è solo un gioco,ma lei non vuole sentire ragioni,dice che la fa sentire usata. A te invece piace e anche parecchio… basta guardare la macchia sui tuoi leggins”.

    Voglio sprofondare qui adesso subito.

    Sono talmente fradicia che ho davvero bagnato anche i leggins,e no,non mi sono sentita usata,e non l’ ho trovato un porco…. mi è piaciuto  maledettamente.

    Ti voglio,voglio che tu finisca quello che hai iniziato.

    Ti alzi,prendi il vassoio e lo posi. Mi fissi negli occhi con una luce che non ti ho mai visto, ci baciamo,un bacio quasi animalesco.. nel frattempo hai rimesso in funzione le sfere. Mi sorreggi in un orgasmo accecante….

    Senza dire nulla vado in bagno, tolgo le sfere,le disinfetto con cura e te le riporto.

    Le prendi,le metti via.

    Inizia la partita.

    Vado a telefonare ad Amelia.

     

  14. IL RICATTO (3)

    Published on 19 dicembre 2018 

    Mi tendi la mano con le sfere ..”hai bisogno di spiegazioni?”

    … No… credo di aver capito… grazie…

    Vado in bagno muovendomi come un automa. Ma sono davvero io? Davvero ho detto di sì a questa follia a uno che non è mio marito?

    A quello che Amelia dava del porco per i suoi giochi? Si…. e non gli ho dato del porco,ho accettato di giocare.

    Non faccio nemmeno fatica a inserirle, e questo mi imbarazza ancora di più perché è la prova tangibile di quanto tutto questo mi abbia eccitato….

    Al contatto sono fredde,ma la sensazione passa velocemente,è un lieve peso al basso ventre,un non so che, che mi sta già stimolando col solo camminare…

    Sono tornata in cucina.

    Mi guardi ironico “ma brava la mogliettina del mio amico …. dice sempre che sei di vedute larghe,ma non pensavo così tanto larghe… chissà quando lo saprà Amelia..”

    La mia reazione è immediata.

    “Sei uno stronzo. Finiamola qui con i tuoi giochi da pervertito. Io non dirò niente e tu non dirai niente… parlerò con Amelia e cercherò di convincerla a farti tornare……”

    Non riesco a finire la frase. Hai acceso l’app che regola la vibrazione e l’hai messa quasi al massimo. Poi la fai rallentare,e io riprendo a parlare. Nello stesso momento la aumenti di nuovo…“Dicevi?”…

    Non riesco ad articolare una frase,è un continuo saliscendi che mi sta facendo impazzire. Sono totalmente assoggettata a te. Non mi sfiora nemmeno l’idea di tornare in bagno e semplicemente interrompere tutto… resto lì impalata a insultarti mentre tu ti diverti. E io sono ormai sull’orlo del parossismo.

    Suona il citofono. È mio marito. Faccio x andare in bagno ma mi blocchi.

    “Eh no tesoro il bello deve ancora venire”.

  15. LA TENTAZIONE 

    Published on 19 dicembre 2018 

    Mentre ormai fingo palesemente di ascoltarti,ti sei alzato dal divano e sei arrivato in cucina,appoggiato allo stipite della porta osservi per un po’ in silenzio la preparazione della cena.

    “E così sarebbe interessante vedere l’effetto che fa mettersi queste mentre io le controllo da remoto?”

    Il tuo sguardo è indagatore e il tuo tono pare una provocazione.

    Mi rendo conto di aver detto qua e là frasi tipo

    interessante!

    Ma dai…

    Vedrai che capirà…

    Ma l’ho fatto così,per sembrare attenta… e invece non lo ero…. e adesso mi ritrovo a guardare la tua mano aperta dove fanno bella mostra di se’ due sfere colorate.

    “Allora? Vuoi provare?”

    Finalmente mi scuoto e ti rispondo in modo indignato.. adesso capisco perché Amelia ti dava del porco…

    Ti avvicini e con fare sornione ripeti la domanda… “allora? Hai detto che la trovavi una cosa interessante… hai già cambiato idea?”

    Dovrei darti uno schiaffo e buttarti fuori di casa anche io,invece mi sento le gambe molli,sento il mio corpo che reagisce alla tua vicinanza e sento la mia voce dirti

    “ok proviamo”.

  16. LA CONFESSIONE 

    Sono passate appena due settimane da quando tu e Amelia avete litigato. Eravate qui,su questo divano,lei furiosa e ferita a darti del porco,tu con lo sguardo basso e pentito a dire che era solo un gioco… giusto per dare un brivido al vostro rapporto di coppia,e che no,non lo avresti fatto più.

    E invece lo hai fatto di nuovo.

    Stavolta Amelia ti ha cacciato di casa e tu sei di nuovo qui,sullo stesso divano a dire che era solo un gioco e che Amelia è esagerata…. stavolta però non hai lo sguardo pentito. Hai la stessa espressione dei bambini che non capiscono perché li stai rimproverando. Mi fai quasi tenerezza,ma non te lo dico. È giusto che ti maceri un po’ nell’incertezza del futuro. Più tardi sentirò Amelia,non credo voglia lasciarti davvero,ti ama troppo. Anche se per arrivare a cacciarti devi aver combinato qualcosa di grosso.

    Dal divano parli parli parli… ti ascolto una parola si e dieci no, non mi interessa cosa ti piace fare a letto. E poi non mi sembra educato toccare certi argomenti con la moglie del tuo migliore amico.

    Tra poco sarà a casa,e seppur dispiaciuto per gli eventi sarà felice di bere un whisky in tua compagnia guardando la partita.

    1. ghostnick0
    2. fleviabus

      fleviabus

      Un bel flash intrigante. Brava

    3. ghostnick0

      ghostnick0

      Grazie! Spero ti piacciano anche gli altri racconti 

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  17. PREMESSA

    Published on 17 dicembre 2018

    Non importa chi sono, non importa cosa mi piace e cosa no.

    Non mi importa neppure di socializzare.

    Se sei qui,puoi leggere,oppure chiudere la pagina e andare altrove.

    Non saprai mai se ciò che è scritto è realtà o fantasia… sappi solo che in ogni breve racconto  o pensiero che leggerai ci sarà qualcosa di vero, come lo sono i nostri desideri più nascosti.

  18. ..

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  19. Chauve souris Seychelles 

    Welcome to paradise 

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  20. Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato. Sì, questo è il significato di quella tempesta di sabbia.

  21. Suspended fireplaces

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  22. Grey and white details 

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    1. klaus55bs

      klaus55bs

      Che bell'interno…..

  23. So shine bright, tonight you and I
    We’re like beautiful diamonds in the sky
    Eye to eye, so alive
    We’re like beautiful diamonds in the sky

     

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  24. Mayan Princess 

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    1. klaus55bs

      klaus55bs

      Wooowwww bellissimo