l'Abbazia si trova a Milano è indubbiamente favolosa , ma quello che conta è viverci , una cosa che sicuramente cambia in qualche modo il modo di vedere le cose.

Nel mio primo ritiro di 15 giorni , lasciai cellulare e vita fuori dalle porte . ammetto che i primi giorni furono veramente duri non avevo niente , un letto / una scrivania con Bibbia/una finestra/ un armadio , ed ero completamente tagliato fuori dal mondo.

Durante i pasti che si svolgono in rigoroso silenzio , un Monaco è addetto esclusivamente a leggere l' Osservatorio Romano , quella era l'unica fonte di notizie che mi giungeva dal mondo esterno .....ovvio leggeva solo notizie di "Chiesa" mentre a me sarebbe piaciuto sapere come si era qualificato Valentino Rossi oppure se il Milan aveva vinto l'ultima partita ...passatemi il termine una figata , ragazzi sembrava di stare in un film come "il nome della rosa" completamente fuori dal tempo , una situazione che la mia mente non sapeva neanche che esistesse.

Ovviamente ho seguito la vita monastica esattamente come tutti i monaci , e come tutti mi ero sempre chiesto cosa facessero tutto il giorno le persone che vivono in clausura ,  questa è la loro giornata.......

4.20 Vigilie

6.00 Lodi

7.00 Lectio divina

8.00 Ora terza e s. Messa feriale 

9.00 Lavoro

12.15 Ora sesta

12.30 Pranzo

14.30 Ora nona

15.00 Lavoro

17.30 Lectio divina

(18.00) (Adorazione eucaristica al lunedì)

18.30 Vespri (con ben. eucaristica la domenica)

19.00 Cena

20.15 Compieta 

Quindi alle 21.00 terminata la Completa dopo la benedizione dell'Abate con il rametto di ulivo si andava tutti a nanna ,  questa fu per me un'altra cosa inconcepibile per la mia mente da borghese , fate voi una prova alle 21.00 andate in camera vostra senza cellulare o tv e provate a vedere se riuscite a prendere sonno , posto sempre che riusciate a vivere spegnendo il cellulare.

La mia prima notte

Ovviamente di dormire non se ne parlava neanche , il solo silenzio assoluto che regnava mi stava massacrando il cervello , così da buon giasone007 decisi munito di un accendino di avventurarmi al buio per andare a vedere come era la chiesa deserta di notte  , una delle azioni più pericolose fatte in vita mia , vi dico solo che la mia cella era al 3 piano nell'ala opposta , e tutto il Monastero era al buio .

Dopo mille peripezie e grazie al riferimento del Chiostro riuscì finalmente a trovare la Chiesa , e appena entrato vidi in fondo la luce della luna che entrando dalle finestre in mosaico illuminava debolmente le statue degli Angeli mostrandone soltanto i contorni , questa visione chiedo scusa per il termine ma devo rendere l'idea mi fece "c....e sotto" , mi venne in mente il film l'esorcista , buio e silenzio totale ma più che altro mi resi conto che se volevo scappare non avevo la sicurezza matematica di riuscire a trovare la mia cella  , l 'Abbazia è enorme e demoralizzato iniziai a pensare che per pranzo avevo raggiunto la mensa insieme ai monaci , ma per cena essendo solo avevo imboccato una porta sbagliata visto che erano tutte uguali e mi ero perso , mi recuperò un frate di passaggio diretto anche lui alla mensa  lost in Abbazia , almeno fino alle 04.30 ora in cui sarebbero arrivati i monaci per dare inizio alla loro giornata.

Ho trovato la strada alla fine , ma restare seduto nel silenzio nella Chiesa fu un ottima esperienza , pensavo a quante migliaia di persone e storie fossero passate nel corso dei secoli su quelle panche.

Detto ciò il vivere per 15 giorni in un Abbazia sia che tu sia credente o no sicuramente ti condiziona , non è un hotel e non avendo stimoli esterni dopo circa 5 giorni almeno il mio cervello iniziò ad abituarsi e i miei ritmi iniziarono a tranquillizzarsi , non avevo i soliti problemi comuni cosa mi metto domani ? , devo fare la spesa , devo pagare la bolletta , devo andare in palestra e via dicendo e di conseguenza altri tipi di pensiero presero forma nella mia mente.

Sabato e domenica si svolgevano le normali Messe aperte al pubblico , che adesso osservavo in maniera diversa , per prima cosa mi davano un "senso di fastidio" , con i loro bei vestitini della domenica venivano a "timbrare il cartellino" a casa mia , non appena fuori il loro primo pensiero era quello di "usare il cellulare" visto che per 45 minuti non potevano usarlo al 100% , ovviamente tanti senza volume chattavano tranquillamente durante la Messa in attesa della fine , poi via verso le solite avventure fino alla prossima , io uscivo per primo e li aspettavo fuori per osservarli ed erano praticamente tutti uguali messo il piede fuori dalla Chiesa avevano già il cellulare operativo e iniziavano a comunicare tra di loro.

Magari non proprio a certi livelli  ma il bello è che io ero fino a qualche giorno prima esattamente come loro , che adesso vedevo come semplici schiavi del sistema , connessi tra loro quasi esclusivamente grazie al grande regalo che ci è stato fatto , il cellulare con internet illimitato dove con soli 10 euro al mese puoi vivere la tua vita digitale senza pensieri , poi come sapete io sono nato nel 66 dove non esisteva il cellulare , se quando avevo io 18 anni fosse venuto qualcuno a dire a me o a quasi tutta la popolazione che avremmo avuto un telefono da portare in giro questo qualcuno sarebbe stato sicuramente "visto male" , di internet nessuna parola avrebbe rischiato la camicia di forza o una coltellata , eppure dopo pochi anni essendo ricco mi comprai il primo cellulare , questo mio esserci in un momento di cambio totale del mondo , mi fece ancor più notare come se prima vivevo bene senza , adesso qualcuno mi aveva obbligato a non poterne fare a meno.

Per i miei coetanei , ricordate sempre che siamo stati fortunati , abbiamo  vissuto in due mondi differenti nella stessa vita , abbiamo visto il primo uomo sulla luna vero o falso , abbiamo visto la lira , abbiamo avuto l'ansia di vedere la prima tv in bianco e nero con 2 soli canali che per cambiarli ti dovevi alzare  la paura della guerra fredda, abbiamo visto e vissuto cose che il tempo cancellerà per sempre , ma nonostante tutto noi c'eravamo.

Guerra al cellulare a parte , mi resi conto che come tutti vivevo una vita pre confezionata , uguale agli altri scandita non dalla mia volontà ma semplicemente da quello che offre il mercato , nei giorni seguenti a mente libera mi resi conto che non ero altro che un semplice schiavo felice , facevano il SUV tutti quanti a comprarlo , nuovi televisori 3D impossibili da non avere , esce il nuovo modello di cellulare e come sapete dai TG centinaia di persone fanno la fila tutta la notte per averlo nel giorno della sua uscita , e quando li intervistano sono pure contenti , se pubblicano la loro foto nel sacco a pelo in fila di notte con un freddo cane ma loro hanno i termos con la bevanda calda e gli indumenti termici , sono le persone più felici del mondo........qualcuno quindi per i suoi scopi gestiva la mia vita creando prima un esigenza per poi rendermene schiavo , e se qualcuno decideva che d'estate l'uomo dovesse indossare la gonna per questioni di moda ? sicuramente nel tempo tutti gli uomini indosseranno la gonna d'estate perchè lo ha deciso la moda , e chi va a dirlo al mio amico erbiondo0 che oltre alla barba ci toccherà pure depilarci le gambe. 

Notai che qualcosa non tornava , così in questi 4 anni tra le cose che cercavo ci ho buttato dentro anche questa , decisamente ho avuto un accesso privilegiato rispetto a molti ma mi sono impegnato e alla fine se dovessi affermare di avere trovato la famosa illuminazione , sono sicuro che non mi sbaglierei di molto .

Sicuramente non era la mia ricerca primaria e ci sono arrivato prendendo una strada sbagliata , però sono riuscito a raggiungere un elevato stato di consapevolezza , e diciamo romanticamente che ho smesso di esistere semplicemente e ho iniziato ad assaporare il senso della vita , anche se resto comunque maledettamente legato ai miei schemi , diciamo che è c come quando guidi la macchina che ti porta in giro , e ti rendi conto che tu non sei la macchina la guidi e basta e per liberarti dell 'auto devi aprire lo sportello e saltare giù in corsa , ecco diciamo che anche se adesso so , mi sto organizzando per provare magari un giorno quel salto pericoloso.

Ti ho scritto questo poema visto che mi pare pratichi yoga quindi anche tu sei alla ricerca di un "qualcosa che ti sfugge" , e se ancora non lo hai trovato ti consiglio di continuare a cercare , se fosse stato facile ci saremmo già arrivati tutti.

Pax