Osso di seppia
A letto ormai
Mi volgi le terga,
e prolungati silenzi
si frappongono tra noi.
Che ne è
Della gattina che
Nottetempo e non solo
Si annullava tra le mie braccia
O mi intratteneva
In un fiume di parole?
Mi hai inaridito al punto
Ch’altro non sono ormai
Che un osso di seppia.