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Larks and goldfinches sing,
cooing tortorellas; the elms
and the poplars slightly shake their branches.
It's a charm, can't you see, dear?
See how the ivy is nearby
he clings to the pine and asks
love and embrace!
Oh, how the fire is about to flow
in my veins! Let me kiss,
first, your feet, ivory jewels!
You grant it and I raise my eyes to your face ...
I see your newly opened lips, of ruby,
I paste mine and breathe your soul!
Oh, isn't this heaven?
Let's plant our tent here and enjoy
what Heaven gives us,
the only nectar of life. -
Our path cannot go
that towards infinite time.
The case or, what is more likely,
fate has united us,
we were two halves
and now we are joined together for eternity.
Immortal souls and resurrected bodies,
lovers here on earth,
they can only "dantescamente"
remain united even in the afterlife
and reflect the love of the Trinity. -
Oh, I wouldn't want the dawn to clear in fog
this is my welcome dream!
You were still confident in life and love,
in the scents of spring, in the clear sky
and drunk with summer sunshine.
You were there waiting to crown your dream
and to live a full life. I was there too
and reasoned with projects for the future
and I watched every movement of your lip, every glow
of your eyes, every sudden blush -
There, where it smells eternal spring and overlooks the arcane, in a fairy tale castle I see you and I crave you, my queen. Novello Praxiteles, I sculpted the simulacrum for you that only to goddesses is granted, marble, bright, with the swaying peplos that only partially cover your graces they will shape your hips and the round and smooth shapes of arms and legs. Then I will wrap it in myrtle and I will worship her as my only goddess.
-
Rain rains on the window and it cascades into the gutter. It acts as a springboard to the dream. Surprised by sudden drops, we seek shelter in the station booth. We are alone and we look each other in the eyes, which, as a mirror, reflect our mutual attraction. A passionate and longer than usual kiss, interrupted only by the sound of footsteps coming. The enchantment disappears and, without words, we say to each other which is just a referral in the warmth of our room in silence protected by walls, but made of soft, muted words caresses, giggles, cries and impetuous impulses.
-
Perché non mi apri il tuo cuore?
C' è un angolino, sono certo,
tutto riservato a me.
Di là sale alla tua mente, di tanto in tanto,
la voce di Cupido?
Dimmi quello che ti dice
e ch'io vorrei sentire.
Parla in sordina d'amore?
Dimmelo, ti prego, e farai di me
l'uomo più felice del mondo,
il tuo schiavo per sempre.
Non sono niente le parole, ma quella
che attendo da te è per me salvifica.
-
Che aspettiamo, cara, a volare
verso il mare, noi due soli,
a inebriarci del suo inconfondibile odore
e ad ubriacarci di questo primo sole?
Ci basterà un solo telo per stenderci
e sognare lo stesso sogno d'amore
e dirci, di tanto in tanto,
l'emozione del momento;
consumarci di baci improvvisi e incontenibili,
ripeterci con slancio
che il nostro amore non ha confini
né di spazio né di tempo.
-
When the dream
It tends to wear out,
Even hope
It gets dim.
Yet the mind
And the heart holds
Jealously
The image is expensive
Of the loved one. -
I will tell you every penalty every thread of hope, every project for the future. In joy we will be two, and so also in pain. Hold me stronger - I'll tell you Come closer. Do not ever leave me, love, if you don't want the death of my heart. - Forever, forever - you'll tell me - I'll love you forever, even if the days granted to us are not many now. - You're the only joy, you're the last one hope, my constant thought. - That is what I will repeat to you without ever getting tired.
-
Your eyes have
the key to my heart,
because only in them does my soul rest,
hope is revived
and my torment is quieted
whether he actually sees them
whether with the mind I sink into them.
Big, sweet and bright,
make your desire shine through
to love me and console me for life.
They also express your doubts,
your uncertainties and, together,
the hope of a future all for us,
until the end of days. -
Lingua umana non può dire
l'effetto che i tuoi occhi
mi fanno sul cuore.
specie a sera,
quando brillano di luce ammaliante.
Allora io leggo tutta la tua tenerezza
e il crescendo d'amore
che mi fa impazzire.
-
Oh, come vorrei che l'alba
non giungesse mai!
Temo che questa notte
le ore non bastino
per viverla pienamente con te,
nella più segreta intimità
e dire, dire con la bocca
senza saziarci mai.
tra mille carezze e baci a perdifiato.
-
Clandestina, la tremula luna
spia la mia amata che dorme.
Un complice incubo...
ecco la sveglia.
E, pur esso, clandestino,
viene a sedere tra noi
Amore invadente e birichino,
lì, nel cuore della notte!
"Tempo", io gridai,"sospendi il tuo volo
lasciaci gustare le rapide delizie
dei nostri dì migliori!".
"Amiamoci, cara,
e queste ore, fuggitive in coro,
godiamoci senza indugiare!".
-
Nel cavo del cielo brillavano
le stelle, tremando;
il mare, non lontano, ondeggiava sonoro,
argentato di luna.
Qualcosa di sconosciuto
faceva impeto in noi
e si manifestava con larghi respiri,
tra le parole, poche, reciproche.
Un sentimento nuovo, dolce,
carezzevole, cominciava a serpeggiare
nei nostri cuori, in sordina!
Non potevi che tacere, tacevo anch'io:
a quel punto non occorreva altro!
Parlavano i riflessi tremolanti
Nelle nostre pupille,
le nostre mani irrequiete,
i sospiri frequenti
che svegliavano il silenzio,
i battiti incalzanti dei nostri cuori,
le voci strozzate in gola.
Esplosi: "Ti amo!"...
Fievolmente tu: "Anch'io!".
-
Oh, se le onde inghiottissero
la pena grande
del mio cuore;
e fuggisse dalla mente
financo l'eco del dolce suono
delle tue ingannevoli parole!
Eppure la musica
dell'antica fiaba
più non esce dal fondo scuro
della mia anima straziata
e, come onda su onda,
torna, sia pur sbiadita,
l'immagine ch'era l'idolo
ch'ogni dì adoravo,
il sospiro sempre nuovo
delle mie notti bianche.
-
Come il fulmine che folgora l'aquila
è l'effetto del tuo inatteso ritorno!
Eppure credevo eternamente in pace
questo cuore inaridito,
e i tuoi occhi stelle ormai lontane
nella galassia che ci avvolge
e ci ignora;
petali di rosa rossa sospinti dal vento carezzevole
le tue labbra di rubino;
cara creatura evanescente
di tra le nubi in corsa,
in cerca di quel che non c'è e
non sarà mai là su in cielo.
Angelica è il tuo nome
e quale essere alato
ridiscendi
su questa ch'è per me
Terra Promessa.
-
Una vita davanti,
speriamo lunga ancora,
speriamo sempre felice.
È l'augurio che possiamo
reciprocamente farci,
se davvero vogliamo essere
due cuori e solo un'anima,
vite avvinghiata al tronco,
sostegno l'uno dell'altra,
l'una unico sole dell'altro,
fonte di refrigerio
nelle ombre che attraversano la vita.
-
Terre nuove e cieli nuovi
ci attendono in questo fausto dì,
preludio di gioia incontenibile
e di amplessi appassionati.
Vedi, cara, Il cielo ci è amico, oggi.
Anche tu, fortuna, ci arridi
perciò non volgere altrove i tuoi passi silenti
e assistici per lunghissimo tempo.
Spasmodica è stata l'attesa,
dubbiosa la speranza,
greve la malinconia: perciò
non invidiate, o dei, la lucente stella
che ci guida e congiunge i nostri cuori,
sì che battano all'unisono,
e le nostre anime, sì che siano
di due una, per lungo,
lunghissimo tempo.
-
Non sa, non ode i miei sospiri
la mia padrona.
È ignara del mio tormento!
Se solo volgesse ver me il suo sguardo,
oh, sì che lo capirebbe!
Vedrebbe l'estasi che mi produce
il solo mirarla, anche di lontano.
-
Quanto rapido il trascorrere
di sì liete ore.
Oh, se fossi un mago
e potessi esclamare
– Fermati, o Tempo vorace
che ingoi le Ore ad una ad una,
senza mai fermarti! –
– Rendi omaggio alla mia bella
e ferma i tuoi passi. Se puoi, aspergi
il suo volto dell'oro di eternità
e fanne una stella
che brilli là su sempre per me.
-
Meditazione di una madre
Grazie, Signore, perché
Hai voluto esaudire il mio
Più profondo desiderio di donna,
Donandomi due bellissime creature,
Certo a mia immagine.
Mi hai reso madre e mi hai
Gettato addosso la stessa croce
Di tua Madre, il dolore più grande
Che possa toccare in sorte
Ad una madre terrena.
Uno dei tuoi misteriosi disegni?
Fiat voluntas Tua!
Almeno accoglile
Tra i tuoi piccoli angeli
E fa che, al termine di questo
Doloroso pellegrinaggio,
Io possa dedicare loro
Tutto l’amore e le carezze
E i baci di una madre.
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Mi percuote lo sfavillar dei suoi occhi,
allor che di rimpetto le seggo
o, ritti, intrecciamo le braccia
per confermare un'ennesima volta
il nostro amore reciproco
e lo suggelliamo con tanti,
tanti baci.
-
Hai la bellezza ancora, sia pure d'un fiore
che va disfiorendo, anno dopo anno.
Hai ancora un domani,
sol che tu lo voglia
e vinci i tristi pensieri
che portano solo al Nulla.
Puoi tingere le labbra di vermiglio
più vivo, ma che non lo sia troppo.
Tu hai l'arte femminina per cancellare
dall'occhio appena appena spento
la stanchezza degli anni già passati;
e puoi anche ridare smalto ai capelli,
in altro tempo assai più belli,
sì che tornino gran chioma vaporosa.
Se vuoi, almeno da lontano,
tu puoi apparire, all'occhio mio
che ti adora, l'adolescente in gonnella
o, almeno, la donna piacente di sempre.
-
Tremo come foglia al vento,
rorida è la fronte,
brucia e avvampa il cuore
e il sangue nelle vene,
appena rivedo il mio unico sole!
Null'altro conta,se esso mi arride.
-
Dai il bando
ai pensieri foschi!
Vaga per i boschi
e chiama insistente
l'amore che verrà.
Tu intanto
godi quel pizzico di serenità
che il cielo azzurro ti darà
e l'aroma di resina o di timo
che il bosco alle tue nari manderà.
Assaporerai così
il profumo dell'amore
che certo di lì a poco
non ti mancherà.