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non prendetemi per pazzo, ma "Frozen" ha il potere di entrarti in testa appena qualcuno ne parla "zac" salta fuori
N.d.r. ho commentato un post dove ho parlato dell'amore che ha una mia "nipotina" (figlia di amici) per questo film e niente mi sono ricordato che abbiamo visto il film 1234567889 volte e quindi ora tutti insieme LEEEETIIIIGOOOOO-
Tutto mi sarei aspettata, tranne di vedere questo da te
Ad ogni modo Elsa è cool (battutona)-
beautifullmind0 e prontintavola ha aggiunto una reazione
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così, per ricordare a chi lo dimentica (non te ovviamente ) quanto siete potenti, delicate e bellissime
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.....hai "maledettamente" ragione....
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beautifullmind0 ha aggiunto una reazione
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Che maleducato, sono giorni che passo di qui ma non ho ancora salutato!
Ciao! :D -
svelami un segreto:
Cosa deve fare un ragazzo che ama la fotografia e gli scacchi per conquistare una ragazza che cucina come te?-
È una domanda a cui non posso rispondere. Ogni ragazza, ogni donna, ha un ideale di uomo.
Alcune guardano l'aspetto fisico, altre il portafogli (ahimè) altre le qualità intellettive ed altre ancora, un po' di tutto. Non credo di essere all'altezza di dare consigli di cuore, soprattutto se non conosco la persona. Però posso dirti che, una donna, per essere la TUA donna, deve prima di tutto amarti per quel che sei e non per quel che hai. Trattala sempre con delicatezza e rispetto, sii sempre al suo fianco, soprattutto nel bisogno e sarà tua x sempre!
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beautifullmind0 ha aggiunto una reazione
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Mi sono commossa nel leggerti, giuro.
apprezzo il tentativo però di Mind nel provare a capire una ricetta d'amore in questo caso! :P-
prontintavola ha aggiunto una reazione
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grazie @prontintavola anche se dici di non poter dare consigli, ma hai scritto parole stupende. Grazie per avermi risposto!
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prontintavola ha aggiunto una reazione
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https://www.ilgiardinodegliilluminati.it/significato-proprieta-dei-colori/azzurro/
Lo sapevi? io sono un grande nerd, quindi cerco swmpre mille significati per parola ahah-
Perle di cultura, me la segno e rivendo
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azzurromare11x ha aggiunto una reazione
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pazzesco!! impariamo!
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ehhhh fossi una signora da galeteo..... Aspetta ma io sono una signora da galateo!
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beautifullmind0 ha aggiunto una reazione
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Chissà se farebbe sentire più freschi se dovessi provare, fammi sapere
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beautifullmind0 ha aggiunto una reazione
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ahahaha non ne ho avuto il coraggio.... per ora!
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vincent29264 ha aggiunto una reazione
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Johnny Depp sarà il fotografo W. Eugene Smith nella nuova pellicola di Andrew Levitas
Johnny Depp ha annunciato il suo ritorno davanti la macchina da presa.
L’attore vestirà i panni del fotografo di guerra W. Eugene Smith nella nuova pellicola Minamata, thriller tratto da una storia vera con la regia di Andrew Levitas.
Le riprese sono già iniziate e la prima fotografia dell’attore alle prese con la macchina fotografica è stata diffusa dall’Hollywood Reporter.
Il film si basa sul libro di Aileen Mioko Smith e di Eugene Smith e segue il lavoro del fotoreporter dopo la Seconda Guerra Mondiale in Giappone; qui il fotografo documenterà lo scandalo della malattia di Minamata, causata dal mercurio ad opera della Chisso Corporation -
già sparito il ragazzo?
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No! Ci sono!..Sempre presente..!
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fleurdelys00 e beautifullmind0 ha aggiunto una reazione
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Poco importa come si definirebbe il suo mestiere in modo politically correct. Vivian Mayer è stata una tata. Ma questo, fino a qualche anno fa, non lo sapeva nessuno. E nessuno sapeva neppure che dietro l’apparente modestia di quel lavoro si nascondeva la maestria di una delle più prestigiose fotografe delle ultime generazioni. A raccontarne la storia, riesumandola da bauli impolverati, comprati per un pugno di dollari a un’asta disinteressata, è stato John Maloof che si è lasciato sedurre e incuriosire da quella montagna di scatti, nascosti tra le pieghe di anonime valige, lontani avi dei moderni trolley, mal conservate e appesantite dall’anzianità. Maloof le aveva comprate per passione. Stava scrivendo un libro sul suo quartiere di Chicago e pensava che nel nulla potesse trovarsi un nulla adatto a illustrare qualcosa.
Tuffatosi in decine di migliaia di immagini uscite da una Rolleiflex anni Cinquanta, Maloof ne è rimasto estasiato e ha iniziato una ricerca a ritroso. Ma né la Rete del web né altrove si potevano ottenere informazioni su una Vivian Mayer, da tempo defunta. Il bandolo della matassa emerge da un anonimo biglietto su cui era annotato un numero di telefono senza prefisso. Maloof lo ha accoppiato a tutte le combinazioni possibili riuscendo a rintracciare chi gli ha dato le prime conferme. “Era la mia tata”. Da allora ritrovare informazioni più segrete sulla fotografa è stato lungo, ma più semplice, perché ogni testimonianza apriva ad altri apporti. E così su Vivian Mayer è stata fatta completa luce. E oggi perfino un documentario realmente imperdibile per il fascino che esce dalla storia poco nota e da immagini straordinariamente belle, parla di lei dopo che le sue fotografie sono approdate anche al Moma di New York, oltre ad altri prestigiosi musei.
Tata, per mantenersi, senza lasciare di sé un ricordo edulcorato, ma spesso facendosi ricordare come donna ombrosa, spigolosa, caratterialmente forte e anche dura, Vivian Mayer ha coltivato una passione, portata avanti con meticolosa costanza e raffinata perizia. La fotografia. Montagne che traslocavano con lei. Di famiglia in famiglia. Di lavoro in lavoro. Ma sempre lo stesso. La bambinaia. Immagini di persone qualunque. Bicromatismo affascinante della quotidianità. Un bianco e nero che si sposa con inquadrature perfette. Vivian Mayer conosce la fama quando ormai è nel numero dei più. Ma la curiosità è che anche per i morti, che nulla hanno più da chiedere ai vivi, è prevista una gavetta e una trafila. Perché Maloof ha chiesto aiuto per la catalogazione a vari archivi e musei, ricevendo regolarmente educati due di picche. Fino al giorno della celebrità. Quando cioè quegli scatti sono diventati l’oggetto del desiderio espositivo.
Americana di origini francesi per parte di madre, oggi Vivian Mayer è una tata famosa. Sulla sua vita è stato squarciato il velo del mistero e quella donna che nella sua vita aveva tenuto nascosto migliaia di rullini con milioni di fotografie adesso è una donna pubblica, stimata e applaudita, quanto ignorata in vita. Perfino nel giorno in cui morì. Sola. Su una panchina al parco. Vittima di un accidente. Soccorsa da sconosciuti. Morta da sconosciuta, ma avviata a un futuro da celebrità. Un grande avvenire dietro le spalle, come avrebbe commentato Flaiano. E il film che lo stesso Maloof ha realizzato per raccontare Vivian Mayer è un misto appassionante di poesia ed eleganza. Ha raccontato la propria storia, il regista. Ma allo stesso tempo ha raccontato anche quella di Vivian Mayer, di mestiere tata. Vissuta. Morta. E resuscitata dalle sue stesse fotografie, nascoste in un vecchio baule battuto all’asta come materiale di risulta. Non è la prima volta che da una valigia nasce un film. Forse è la prima volta che da una valigia emerge il genio e il talento di un’eccellente fotografa dei sentimenti e delle sensazioni.
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Buongiorno, benvenuto
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Grazie, buongiorno a tutti
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beautifullmind0 ha aggiunto una reazione
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