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  1. DENUNCIA

    Ho lavorato per buona parte della mia vita professionale al servizio dell’ENTE per lo Sviluppo dell’Irrigazione e Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia.

    Ho partecipato alla programmazione, progettazione, realizzazione e gestione di moltissime infrastrutture pubbliche finanziate dalla Cassa per il Mezzogiorno. In particolare la costruzione e gestione degli impianti irrigui della Puglia che si estendevano per circa 40.000 ha (quarantamila ettari).

    In particolare mi è rimasto più a cuore l’impianto di Conversano-Mola-Polignano di cui oggi mi trovo ad essere utente per un mio piccolo campo in contrada Javarone.

    Quest’oggi sono andato ad assistere alla prima irrigazione della stagione del mio oliveto ed ho scoperto che l’acqua che stavamo usando non era di provenienza dai circa ed oltre trenta pozzi regionali, bensì, di provenienza  da un pozzo di un privato che colma, di solito, le carenze dell’ARIF, Ente della Regine Puglia attuale gestore dell’impianto pubblico di irrigazione.

    Ho chiesto spiegazioni al mio amico confinante e collaboratore, il quale mi ha risposto che la maggior parte delle condotte della zona bassa del comprensorio  irriguo sono quasi perennemente fuori uso a causa delle "continue esplosioni delle condotte" e, l'Agenzia, non dispone di mezzi e fondi per ripararle. Gli ho modestamente spiegato che tali “esplosioni” sono dei comuni “colpi d’ariete” causati dalla volontaria ed irresponsabile esclusione, operata dai tecnici gestori de quibus, dei “torrini piezometrici”, oramai da lungo tempo inutilizzabili (sembrerebbe a causa di mancata manutenzione). I "torrini piezometrici", infatti, sono realizzati allo scopo di garantire la distribuzione idrica negli impianti irrigui ad una pressione costante e continuativa.

    RISULTATI : campagne allagate, strade altrettanto, acqua perduta ecc.  

    EMILIANO, a chi hai consegnato questo patrimonio infrastrutturale? Quali furono i criteri di selezione dei tecnici responsabili della gestione? CHI PAGHERA’ QUESTI DANNI? Mi auguro che non sia chiamata a pagarne le conseguenze la sua mera responsabilità politica.

    Speriamo che la Procura della Repubblica ed in particolare il Procuratore della Corte dei Conti indaghi su questi fatti, sull’ARIF, circa le capacità professionali degli addetti alla gestione di impianti idrici, le assunzioni clientelari, ecc…  rimango disponibile a mettere a disposizione la mia esperienze quarantennale e testimoniare in onore dello spirito di servizio che ha sempre contraddistinto il mio lavoro nella Pubblica Amministrazione.

    Achille Sigliuzzo